Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Apre i battenti giovedì 25 giugno alle 19 nella sede della Banca d'Italia d'Italia di Enna la mostra "La città Aurea. Urbanistica e architettura a Enna negli anni '30" che potrà essere visitata tutti i giorni dalle 9.30 alle 13. L'inaugurazione sarà preceduta da una presentazione che si svolgerà nel salone di rappresentanza della Prefettura, alla presenza del prefetto di Enna, Matilde Pirrera, del presidente della Regione, Nello Musumeci e dell'assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà.
La mostra, che fa parte di un progetto di ricerca avviato dalla presidenza della Regione Siciliana e dall'assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana, intende ricostruire e approfondire il tema delle trasformazioni avvenute nel tessuto urbanistico ed architettonico della Sicilia nel periodo tra le due guerre.

L'esposizione di Enna, dopo quelle di Catania, Agrigento e Ragusa, rappresenta la quarta tappa di un progetto che attraverserà tutta la Sicilia per concludersi, alla fine dell'anno, a Palermo dove, oltre accanto alle espressioni artistiche ed architettoniche del capoluogo, verranno esibiti i pannelli più rappresentativi delle mostre realizzate nelle nove province.


Le testimonianze architettoniche degli anni '30 connotano ancora oggi fortemente il tessuto urbano della città di Enna che, essendo stata elevata in quegli anni a rango di capoluogo di provincia, è diventata teatro di un intenso fervore costruttivo in cui architetti, urbanisti e progettisti hanno fatto a gara per trasformare l'antica struttura medievale in una città moderna e adeguata alla sua nuova funzione e dove le numerose opere pubbliche e private ancora presenti hanno rappresentato il tentativo di coniugare innovazione e tradizione.

L'esposizione, curata dal soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Enna, Nicola Francesco Neri e dal direttore della sezione per i Beni architettonici, Angelo Giunta, consta di una serie di pannelli che espongono fotografie attuali e d'epoca delle opere realizzate nel ventennio, notizie storiche, disegni e progetti del periodo che sono stati reperiti negli archivi del Comune e dello Stato. Si avvale, inoltre, di contenuti multimediali tra cui alcuni filmati d'epoca dell'Istituto Luce e un video appositamente prodotto dal regista Davide Vigore.

In collaborazione con l'Ordine degli Architetti sono previste visite guidate nei luoghi di maggior interesse come Borgo Cascino e il villaggio Pergusa. Inoltre, l'Archivio di Stato di Enna metterà a disposizione dei visitatori gli originali dei documenti, dei disegni e dei progetti relativi alle opere edificate nel periodo in questione.
 

 

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Test sierologici, da parte dello Stato, a tutto il personale docente e amministrativo delle scuole italiane alla ripresa prevista il 14 settembre.Ne avrebbero discusso oggi - cosi come riportato dall'agenzia AGI -, nella sede della Protezione civile, il Comitato tecnico scientifico e il premier Giuseppe Conte. Una proposta che, spiega una fonte del Cts, sarebbe stata considerata favorevolmente dal presidente del Consiglio che - spiegano le stesse fonti - avrebbe spiegato di voler valutare l'idea.Nei prossimi giorni ci sarà un chiarimento sulle linee guida riguardo l'apertura delle scuole. Da qui la riflessione in corso, secondo quanto si apprende, sulla necessità di rendere sicuro il ritorno in classe degli studenti.Applicando di fatto a libello nazionale la campagna della Regione Lazio "Scuola sicura" che con il governatore Zingaretti ha annunciato la proposta che prevede l'indagine sierologica sugli insegnanti e sul personale tecnico-amministrativo "per garantire tranquillità alle famiglie e permettere un avvio sereno del nuovo anno scolastico".Test che a livello nazionale potrebbero essere estesi anche ad altri comparti, come le Forze dell'Ordine e le Forze Armate. Ovvero a quella parte delle istituzioni dello Stato più esposte nelle strutture pubbliche.Il presidente del Consiglio, dopo aver ringraziato i medici e gli infermieri per il lavoro svolto, ha ribadito anche oggi la necessità di rispettare ogni forma di precauzione per evitare che possano esserci nuovi focolai.

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Lo scrivono i consiglieri comunali del movimento Regalbuto Riparte in una nota indirizzata al presidente del Consiglio Comunale, con la quale propongono un atto di indirizzo al Sindaco e alla Giunta , affinchè predispongono risorse e ogni atto utili a revisionare lo strumento urbanistico di Regalbuto che nel tempo " è divenuto inefficace per la parte che riguarda i vincoli preordinati all'espropriazione, per cui - scrivono - necessita o meglio necessitava da 10 anni,di procedere alla revisione."

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Definizione

L’organizzazione mondiale della sanità (Oms, in inglese world health organization – Who) è l’agenzia delle Nazioni unite specializzata in questioni sanitarie. Ha sede a Ginevra ed è composta da 194 stati membri (tutti gli stati membri dell’Onu meno il Liechtenstein e con l’aggiunta di due territori autoamministrati del pacifico). L’organizzazione è stata fondata nel 1946, subito dopo la nascita dell’Onu, ed è entrata in funzione nel 1948.

The objective of the World Health Organization shall be the attainment by all peoples of the highest possible level of health.

Il suo obiettivo è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute” inteso in senso molto ampio. Infatti il preambolo della costituzione dell’Oms specifica come per salute non si debba intendere l’assenza di malattia, ma piuttosto uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.

L’Oms è articolata in tre organi: il segretariato, l’assemblea mondiale e il consiglio esecutivo, oltre a 6 uffici regionali (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo orientale, Pacifico occidentale e Sud-est asiatico).

L’assemblea mondiale è il massimo organo decisionale dell’Oms. Ne fanno parte tutti gli stati membri, ciascuno con potere di voto, e solitamente si riuniscono a maggio a Ginevra. In questa sede vengono definite politiche che l’organizzazione intende portare avanti e viene votata la proposta di bilancio. È sempre l’assemblea inoltre a scegliere il segretario generale e gli stati membri che potranno nominare un componente del consiglio.

Il consiglio esecutivo è composto da 34 membri con specifiche competenze in ambito medico, che restano in carica per tre anni. La funzione del consiglio è quella di dare attuazione alle politiche definite dall’assemblea.

Il segretariato è invece composto dal direttore generale e dal personale tecnico e amministrativo dell’organizzazione. Tedros Adhanom è il nono direttore dell’Oms. Eletto nel 2017 in precedenza era stato prima ministro della sanità e poi degli esteri in Etiopia.

Tra le sue attività l’Oms definisce linee guida su questioni sanitarie globali, fornisce assistenza tecnica agli stati membri, svolge attività di monitoraggio sulle tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica e fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità.

I programmi dell’organizzazione talvolta hanno carattere sociale oltre che strettamente sanitario occupandosi ad esempio di nutrizione, condizioni abitative, l’igiene e condizioni di lavoro.

Dati

Ciascuno stato membro deve partecipare al bilancio dell’organizzazione con dei contributi fissi (assessed contributions), calcolati sulla base della popolazione e del Pil di ciascun paese. Tuttavia nel biennio 2018-2019 i contributi fissi hanno rappresentato solo il 15,5% del bilancio dell’organizzazione. La maggior parte dei fondi è arrivato invece dai cosiddetti contributi volontari (voluntary contributions), messi a disposizione dagli stati membri ma in gran parte anche da Ong, organizzazioni filantropiche private e vari altri soggetti.

Attualmente la quota più alta di fondi arriva comunque dagli stati, attraverso i contributi volontari (35%) anche se le fondazioni filantropiche private forniscono una quota considerevole del budget (11%). Nell’ultimo biennio l’Italia ha contribuito all’organizzazione per 59,4 milioni di euro, di cui la maggior parte di contributi fissi (60%)

Chi finanzia l’organizzazione mondiale della sanità  -Tratto da Open Polis

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Lunedì, 22 Giugno 2020 13:12

Regalbuto. La rottura dei paradigmi.

Più volte dalle pagine di questo blog abbiamo sottolineato come solamente dalla sinergia , ma soprattutto dalla volontà, di quanti ogni giorno si prodigano per rendere migliore e più produttiva la comunità regalbutese, potranno raggiungersi risultati che avrebbero l'effetto di stimolare la crescita sociale ed economica del paese. E' di pochi giorni fa il post del Sindaco di Regalbuto che in tal senso ci riporta a riflettere. Egli scrive : "Dopo questa terribile ondata di pandemia è necessario che tutti riacquistino la vivacità e lo smalto di sempre. La voglia di tornare ad essere propositivi e produttivi.E' un esercizio che non esclude nessuno. Solo insieme, comunità, politica locale, associazioni, chiesa e società civile si potranno raggiungere risultati concreti più velocemente di quanto si possa fare singolarmente. E' una questione di comunità, non di singola esigenza." Come non essere d'accordo ! Ma bisogna passare al concreto. Una sorta di "stati generali" ? Se volgiamo lo sguardo alla situazione attuale non possiamo non osservare che ogni associazione, ogni realtà sociale , la politica locale sono tutte realtà singole che non collaborano tra di loro , tranne le dovute eccezioni che si sono dimostrate funzionanti. Se una comunità vuol crescere potrà farlo solamente quando ogni realtà si pone  a disposizione di tutti gli altri , nella realizzazione di un "progetto" che possa dare quella spinta propulsiva per la crescita sociale ed economica . E' una regola che vale per tutte per tutte le comunità sia esse scolastiche, sanitarie , sociali,politiche etcccc. Siamo in grado di uscire dal nostro piccolo orticello ? Lo stimolo che questa volta arriva dal primo cittadino di Regalbuto ci sembra vada su questa direzione. «Non chiedere cosa può fare il tuo Paese per te, chiedi cosa puoi fare tu per il tuo Paese». A tanti anni dalla tragedia di Dallas, le parole del presidente americano John Fitzgerald Kennedy costituiscono ancora un messaggio vivo per chi è convinto che il bene comune deve essere costruito da tutti, giorno dopo giorno. Per far ciò le parole non bastano , per far ciò le divisioni non sono necessarie, per far ciò pensiamo sia importante iniziare a fare. Qual'è il punto di partenza ? Da qui forse si potrebbe partire dedicando i giorni necessari a discutere in una sorta di " officina delle idee " per riunire ad un tavolo le realtà sociali,religiose,del volontariato,dello sport,della scuola, le realtà giovanili, del commercio,dell'artigianato, dell'industria, dei sindacati. Si tratta di realizzare "l'altro modo di FARE Regalbuto" e per arrivare a ciò è necessario rompere tutti i paradigmi  che fino ad oggi non hanno funzionato o sono inefficaci. Generando invece nuovi paradigmi . Creare cioè qualche cosa che non c'è senza dimenticare che Il futuro nasce sempre dal passato. A volte coraggio, determinazione e voglia di innovare sono gli elementi giusti per la svolta, ma senza dimenticare ciò che è stato, che ha fondato la base. Siamo chiamati a ciò e per far ciò non basta dire "sono d'accordo". Bisogna FARE. Ci riusciremo ? E' la prossima sfida !

AgoVit

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"Il settore turistico è indiscutibilmente una miniera d'oro per l'Italia ma dovrebbe essere sfruttato in modo diverso.Secondo la legge finanziaria, l'assessorato regionale del turismo dovrebbe investire 75 milioni di euro, al fine di agevolare la ripresa di tutte le attività turistiche al seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19. " Lo afferma il movimento politico Volt Enna in una nota apparsa su facebook secondo cui " L'iniziativa include l'acquisto di buoni sconto per conto del dipartimento, i quali saranno destinati a tutti coloro che acquisteranno biglietti aerei con meta Sicilia .I buoni, ovvero i voucher, includeranno numerosi servizi, tra cui l'opportunità di far visita ad uno dei meravigliosi "luoghi della cultura " della regione siciliana.Sicuramente l'iniziativa dei voucher darebbe una svolta positiva alle problematiche riguardanti il turismo territoriale.All'interno del nostro paese il settore del turismo, se sfruttato in modo adeguato, fruirebbe parecchie opportunità di lavoro, soprattutto per la categoria giovanile.L'italia è il quarto paese più visitato al mondo con 94 milioni di visitatori stranieri secondo l'ENIT, è tra le mete più desiderate al mondo.I benefici dell'attività turistica sarebbero molteplici ed efficaci."

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Sono 87 i progetti dei Comuni siciliani ammessi a valutazione dalla Regione per realizzare nuovi centri comunali di raccolta rifiuti o potenziare quelli esistenti. Il dipartimento regionale Acqua e rifiuti ha pubblicato gli elenchi delle istanze ammissibili e di quelle escluse per destinare 21,4 milioni di euro del Po Fesr 2014-2020. Adesso la commissione di valutazione stilerà una graduatoria sulla base dei criteri previsti dal bando.
I centri comunali di raccolta rientrano tra le iniziative del governo Musumeci per migliorare la raccolta differenziata nei Comuni. Gli enti esclusi potranno nel frattempo presentare le proprie osservazioni.
L'assessore regionale Alberto Pierobon spiega che "questa misura, che stiamo cercando di portare a compimento tra mille difficoltà burocratiche, contribuirà a migliorare la raccolta differenziata e il servizio per i cittadini. Proveremo a stanziare altre risorse che, assieme alle economie di gara, consentiranno di dare risposte a più iniziative possibili".
Il bando a firma del direttore Salvo Cocina metteva a disposizione circa 16 milioni per la costruzione dei nuovi impianti e 5 milioni per migliorare quelli già esistenti.
I Ccr dovranno rispettare le norme a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e non dovranno creare rischi per aria, suolo, acqua, fauna e flora, e non creare rumori e odori. Dovranno anche essere previste adeguata viabilità, pavimentazione impermeabilizzata, recinzione e barriere.

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Lunedì, 22 Giugno 2020 12:40

Sicilia. Via libera agli sport di contatto.

PALERMO (ITALPRESS) – Da oggi via libera anche ai cosiddetti “sport di contatto” come calcio, calcio a 5, pallacanestro e così via. L’assessore regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo Manlio Messina, d’intesa con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ha firmato il decreto che consente la ripresa del libero svolgimento delle attività sportive.
“Il presente decreto – si legge nel documento – conserva la propria efficacia e validità fino a eventuale differente valutazione dell’andamento epidemiologico nell’Isola e, comunque, fino a nuova disposizione”. Il decreto degli assessori Messina e Razza è stato notificato per conoscenza anche all’AnciSicilia, alle aziende sanitarie e alle federazioni sportive di settore.
“Con questo provvedimento il governo Musumeci vuol dare una risposta alle diverse federazioni e ai tantissimi appassionati che da tempo ci chiedevano di poter sbloccare una serie di discipline sportive – commentano Messina e Razza – lo facciamo seguendo le linee del governo nazionale ma anche del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico che ha rilevato che la Regione Siciliana annovera una matrice di ‘basso rischiò in base ai tre set di indicatori relativi alla ‘capacità di monitoraggiò, alla ‘capacità di accertamento diagnostico e di gestione di contattì e alla ‘stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitarì”.
Il decreto fa seguito all’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci dello scorso 13 giugno che ha stabilito, tra l’altro, che da oggi si possano svolgere le attività sportive di contatto, “previo decreto attuativo dell’assessore regionale allo Sport, d’intesa con l’assessore regionale alla Salute”.
(ITALPRESS).

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Martedì, 16 Giugno 2020 13:18

Codacons. "Aumentata la povertà in Italia."

Agenpress – I dati sulla povertà in Italia continuano ad essere ancora allarmanti, e i numeri dimostrano come la strada per eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche nel nostro paese sia ancora molto lunga.Lo afferma il Codacons, commentando l’indagine diffusa oggi dall’Istat.“Nel 2019 si contano in Italia 4,6 milioni di individui poveri, un dato che seppur in calo rispetto all’anno precedente appare ancora immenso – spiega il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che nel 2008 il numero di individui in condizione di povertà assoluta era fermo a 2,8 milioni; ciò significa nel periodo 2008-2019 i poveri in Italia sono aumentati del +64%”.Restano inoltre forti differenze sul territorio, con il Mezzogiorno che registra l’8,6% di famiglie povere, quasi il doppio rispetto al Centro (4,5%), a dimostrazione di come le regioni del Sud restino indietro rispetto al resto d’Italia.“Tuttavia i numeri odierni dell’Istat sono destinati ad essere spazzati via e appaiono già superati: l’emergenza coronavirus determinerà una impennata della povertà nel nostro paese, con numeri che purtroppo risulteranno in forte crescita nel 2020” – conclude Rienzi.

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«Esprimo soddisfazione per l'attesa firma a Roma del decreto che istituisce le due Zes in Sicilia. È l'epilogo di un laborioso lavoro portato avanti negli ultimi due anni dal mio governo, attraverso gli assessorati per le Attività produttive e per l'Economia, in collaborazione con le Autorità portuali e le organizzazioni di categoria. Si passa adesso alla fase operativa che dovrà rendere concreta questa straordinaria opportunità per le imprese che ricadono nel territorio delimitato. Nei prossimi giorni, presenteremo un disegno di legge per concedere il credito d'imposta aggiuntivo a chi verrà a investire nelle nostre due Zes. Con il ministro Provenzano definiremo presto il crono-programma affinché si possa passare dalla pianificazione alla attività di sostegno».
Lo dichiara il governatore Nello Musumeci, commentando la firma, da parte del ministro per il Sud Provenzano, dei decreti istitutivi delle Zone economiche speciali per la Sicilia. Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l'istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e terminato nell'agosto 2019, quando è stata completata l'identificazione e la delimitazione della due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici. Sono due le Zone economiche speciali individuate dalla Regione e approvate dal ministero per il Sud: quella della Sicilia occidentale che ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale a cui è stato assegnato il 65 per cento.
«L'approvazione delle Zone economiche speciali siciliane - sottolinea l'assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano - rappresenta certamente un momento di svolta per l'economia e il mondo produttivo siciliano. Con le Zes abbiamo uno strumento in più per superare l'attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da Coronavirus, ma anche i ritardi nello sviluppo che questa terra ha accumulato con anni di approssimazione e assenza di strategie».
Nella Zes della Sicilia occidentale ricadono le zone di Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Rocella, Carini con l'area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l'aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo (a cui si aggiungono le aree di Brancaccio, Partanna-Mondello e dell'Arenella), Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle (con il porto e il retro-porto), Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese (con il suo agglomerato industriale e il porto), Trapani (con il porto, il retro-porto, l'agglomerato industriale e l'area logistica).

Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l'aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l'area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.

I benefici economici delle Zes sono previsti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017 e vedono notevoli incentivi fiscali più credito d'imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l'accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l'accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.
 

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