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Le precisazioni del Sindaco sul parco tematico.
" In riferimento all’articolo apparso su “La Sicilia” in cronaca regionale, mercoledì 9 ottobre, sul Parco dei divertimenti di Regalbuto, il Sindaco Francesco Bivona, vuole subito chiarire possibili strumentalizzazioni."
“Giusto per evitare possibili fraintendimenti di notizie che apprendiamo solo dalla stampa, fa sempre piacere sapere – dichiara il Sindaco Bivona - che ci siano cordate di imprenditori pronti ad investire nel nostro territorio, purtroppo devo chiarire ai miei concittadini che ad oggi non esiste alcuna informazione che riguarda il Parco Tematico per quanto apparso nei giorni scorsi sul giornale La Sicilia, né contatti con imprenditori tali da riprendere, seppur rimodulato, il famoso parco divertimenti. Crediamo comunque che ogni azione imprenditoriale e di investimento, oggi più che mai, debba essere solidamente sostenuta da concreti finanziamenti privati. Non servono più vane speranze per il nostro territorio ma certezze. L’Amministrazione insieme al Consiglio Comunale, di comune accordo con Il Presidente del Consiglio Vito Maida, sarà pronta a sostenere ogni iniziativa futura che abbia concrete intenzioni di investire, ma al momento - ripeto - non vi alcuna fondatezza, per quelle che sono le nostre informazioni, circa possibilità di ripresa dei progetti del Parco Tematico. ”
LA CASA APPARTENUTA A G.F.INGRASSIA
La ricerca effettuata da Vito Bonanno,appassionato ricercatore su G.F.Ingrassia, ha individuato l’abitazione appartenuta all’illustre cittadino regalbutese ubicata in quella parte della città dove anticamente si poteva dominare quasi l’intero territorio di Regalbuto. Sopra le fosse è il quartiere antico dove pare che già nel 1557 esistesse l’intero caseggiato composto da 15 stanze e una cisterna di acqua sorgiva all’interno i cui segni sono ancora visibili nel portale sul retro dell’abitazione (fosse) costruito con la tipica pietra del feudo di Dardari utilizzata fino a tutto il 1600. Bonanno è partito dal libro di Antonio Giuseppe Marchese scritto nel 2010 ed ha effettuato ricerche su documenti orginali dell’epoca traducendo un atto di donazione del 1557 che il protomedico di Regalbuto fece alla nipotina Angelina, figlia primogenita del figlio Ercole che sposò a sua volta Calogero Ingrassia. Nel 1584 la famiglia Ingrassia rivelò al real patrimonio il grande casamento il cui ingresso è localizzato dall’attuale via Plebiscito. Il caseggiato fu poi acquistato da una delle famiglie più facoltose di Regalbuto, quella dei Compagnini che nel 1800 lo ristrutturarono e l’abitarono per poi rivenderlo dopo averlo lottizzato. La maestosità dell’antico palazzo ancora oggi è visibile nelle poche tracce che restano e che testimoniano come nella città di Regalbuto le famiglie più facoltose amavano costruire palazzi che dimostrassero tutta la ricchezza in loro possesso. La scoperta a Regalbuto di quella che fu la casa di G.F.Ingrassia farà certamente dibattere ancora sull’illustre cittadino e forse un altro tassello piuttosto importante è stato posto da Vito Bonanno.
PARCO TEMATICO. SE NE RIPARLA.
Pubblichiamo integralmente l'articolo apparso sul quotidiano La Sicilia del 9 ottobre scorso a firma di Tony Zermo su un gruppo di imprenditori che vorrebbero riprendere il progetto del parco tematico.
Tony Zermo
Sembra incredibile, si vede che ogni tanto i sogni si risvegliano. Vi ricordate del progetto del Parco tematico di Regalbuto che doveva essere realizzato da una società svizzera e che poi era stato rinchiuso anni fa in un cassetto? Sembrava che non se ne dovesse parlare più, che fosse un progetto morto e sepolto sotto la polvere del tempo. Invece ci sarebbe un gruppo di investitori sull'asse Torino-Milano che vorrebbe riportarlo in vita. Le dimensioni sarebbero diverse, l'investimento sarebbe la metà di quello previsto originariamente, e cioè si ridurrebbe a 250 milioni, che però sono sempre una bella cifra. Pare che da indagini di mercato sia venuto fuori che un Parco tematico di divertimenti potrebbe essere un buon investimento visto che da Roma-Valmontone in giù non ce ne sono e che quelli al Nord (Gardaland e Mirabilandia) vanno benissimo. Per la verità c'è a Catania Etnaland, ma questo progetto avrebbe maggiore ampiezza ed essendo al centro della Sicilia punterebbe ad attirare tutta la clientela siciliana. Tra l'altro al momento non c'è alcuna previsione di realizzare un vecchio sogno di Nello Musumeci, cioè un Parco divertimenti nei 44 ettari dell'ex cartiera Siace di Fiumefreddo di proprietà della Provincia di Catania, commissariata perché in via di scioglimento.
5 stelle sfiducia Crocetta (vivienna)
Il popolo 5 stelle siciliano sfiducia Crocetta. E’ arrivato dalla base del Movimento 5 Stelle Sicilia il mandato ai parlamentari dell’Ars a presentare a sala d’Ercole la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione. E’ un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo.
“E’ l’applicazione – affermano i deputati del Movimento – della vera democrazia, delle decisioni che partono dai cittadini per arrivare nei palazzi del potere. Noi siamo stati eletti per rappresentare i cittadini e se per loro è giusto che Crocetta vada a casa, noi dobbiamo adoperarci perché il meccanismo si inneschi con una mozione presentata al Parlamento”.
Come tipico del Movimento, il via libera è arrivato attraverso la rete, con una votazione on-line che ha coinvolto gli attivisti dei meetup siciliani.
Plebiscitario il risultato: il 90,49 per cento degli attivisti dei meeutp isolani che ha partecipato alla consultazione ha detto “sì” alla mozione per mandare a casa il presidente.
Le tesi pro e contro la sfiducia erano state dibattute precedentemente nel corso di un’assemblea regionale del Movimento, tenuta domenica scorsa ad Enna. Qui gli strali contro Crocetta non sono affatto mancati.
Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare).
“Su queste tematiche – raccontano i deputati – avevamo chiesto a Crocetta risposte precise. Non ne è arrivata nessuna. Mente la Sicilia brucia è assurdo e vergognoso che al centro del dibattito politico siano le poltrone e il rimpasto di governo. E’ ora di dire basta, per noi è il momento di tornare a votare”.
Ad indirizzare il voto verso la sfiducia ha pesato parecchio anche la retromarcia sul Muos, con la quale Crocetta ha revocato la sua precedente revoca delle autorizzazioni ai lavori per l’impianto radar di Niscemi, dando via libera ai lavori per la contestatissima base americana.
Il “sì” della rete ora dovrà concretizzarsi in un atto ufficiale. I deputati 5 stelle dovranno trovare ora altri 4 parlamentari che sottoscrivano il documento per arrivare alla soglia minima richiesta di 18 firme per presentare l’atto.
Sit - in in piazza Prefettura
Enna. Un sit-in è previsto per venerdì mattina in piazza Prefettura. Ad organizzarlo le sigle sindacali Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, Diccap, CSA, il tavolo permanente e il comitato spontaneo dei dipendenti per la grave crisi finanziaria che vive l’Ente causata esclusivamente dai mancati trasferimenti del Governo Crocetta e dello Stato alla Provincia, unico ente, insieme alla Provincia di Messina, a non potere chiudere il bilancio di previsione per il 2013. La Provincia non chiude il bilancio non perché la sua è stata una gestione dissennata ma solo perché il Governo Crocetta ha tagliato i trasferimenti di circa l’80 per cento. Considerato che l’Ente non ha una sua autonomia economica per mancanza di base imponibile ha una elevata dipendenza finanziaria dalla Regione. Premesso questo significa, da qui a brevissimo, che le scuole non riceveranno più un centesimo mettendo a rischio l’anno scolastico, che i portatori di handicap non potranno usufruire dei servizi di assistenza e che la viabilità provinciale non potrà essere oggetto di manutenzione e che nessuna programmazione può essere compiuta. E’ chiaro che il problema non riguarda esclusivamente i dipendenti che rischiano nella migliore delle ipotesi la mobilità, ma ciascun singolo cittadino. La cancellazione di un territorio, di una identità territoriale ha inevitabilmente un effetto domino. A perdere è tutta la collettività e ogni segmento di essa, nessuno escluso. Il territorio si deprezza non ha più valore, soprattutto economico. Crollano i prezzi degli immobili, nessun imprenditore verrebbe ad investire in un territorio che rischia di diventare un quartiere periferico anonimo di un area metropolitana. E’ anche chiaro che la ripresa economica e lo sviluppo sostenibile dell’Isola non può prescindere dalle potenzialità delle aree interne ricche di risorse ambientali, culturali, ed economiche. Tale situazione investe quindi tutto il territorio ed è per questa motivazione che alla manifestazione di venerdì sono invitati tutti i sindaci dell’ennese e la deputazione parlamentare, e i cittadini di questo territorio. Il messaggio è chiaro : il presidente della Regione dovrà trovare i fondi oppure il disastro economico sarà inevitabile. La beffa sarà anche che la Provincia di Enna non sarà contemplata nella riforma perché a quella data sarà già liquidata.
Il sindaco convoca i commercianti del centro.
Il sindaco di Regalbuto Francesco Bivona ha convocato per lunedì 14 ottobre alle ore 19,00 presso l’aula consiliare del municpio di Regalbuto, i commercianti e gli artigiani di via G.F.Ingrassia per un confronto diretto sul tema della viabilità, senza interposizioni. Lo scopo della riunione è quello di cercare di trovare una intesa che sia favorevole sia ai commercianti del centro che ai cittadini e per tale motivo ha invitato gli stessi commercianti ha presentare proposte valide. Il tema del confronto ha come obiettivo quello di definire una volta per tutte, il nodo del traffico in quella parte di via Ingrassia dove ricadono buona parte degli esercizi commerciali della città, che va da piazza Vittorio Veneto a Piazza della Repubblica. Una porzione di strada antica e dalla quale transita il maggior numero di auto e moto che ha sempre prodotto divergenze e discussioni da quando il numero dei mezzi di locomozione a disposizione delle famiglie sono aumentati che ha avuto l’effetto di aver diminuito porzioni di spazio in un tessuto urbano , quello del centro storico, che invece non è mutato , o è mutato poco. Di recente l’amministrazione comunale realizzato un sistema che potesse agevolare il transito pedonale e delle carrozzine in quelle parti della strada dove i marciapiedi si restringono e quello delle auto,creando alcuni tratti pedonali ( divisi da fioriere che abbelliscono Via G.F.Ingrassia ) , diminuendoi parcheggi e consentendo il transito delle auto.
Regalbuto. Riparte il servizio mensa
Regalbuto. Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Regalbuto è riuscita a garantire il servizio mensa per gli alunni dell’istituto comprensivo G.F.Ingrassia, servizio che è pronto per l’avvio previsto nei prossimi giorni con una nuova regolamentazione approvata nell'ultima seduta di consiglio Comunale del 23 Settembre.Il nuovo regolamento approvato dalla prima commissione consiliare presieduta da Giusi Blasco e deliberato dal Consiglio Comunale prevede la differenziazione del costo del ticket mensa secondo fasce di reddito ISEE. “Un principio di equità nei confronti delle fasce più deboli in un momento di crisi economica. I genitori sono stati invitati a presentare l’istanza e la certificazione ISEE nei prossimi giorni agli uffici della Dottoressa Paternò, dirigente del Settore Amministrativo Sociale, con una proroga ulteriore fino a venerdì 11 Ottobre. Nei prossimi giorni stabiliremo le tre tariffe di contribuzione– dichiara l’Assessore Perra – nonché le riduzioni e le esenzioni, tenendo conto delle situazioni reddituali e familiari dei richiedenti cosi come previsto dal regolamento. Conosciamo bene le difficoltà economiche che gravano sulle famiglie – aggiunge l’assessore Perra – molti comuni hanno da tempo soppresso il servizio mensa ma è nostro impegno continuare ad assicurare un servizio eccellente come la ristorazione scolastica, riducendo il ticket per le famiglie disagiate secondo il principio che chi ha di più deve contribuire di più.Abbiamo insistito affinché il servizio mensa partisse prima possibile ed anche quest’anno riusciremo a garantirlo in tempi brevissimi. I bilanci comunali sono complessi– conclude l’assessore alla pubblica Istruzione Teresa Perra – e l’assenza di certezze sui trasferimenti nazionali e regionali alla data odierna testimonia ancora una volta lo sforzo delle amministrazione comunali per garantire servizi quali la mensa scolastica, lo scuolabus, il trasporto per gli alunni pendolari.”
4 - I cognomi dell'ennese: Scillia, Fava, Carmeni, Arangio, di Francesco Miranda
4 – I cognomi dell'ennese: Scillia, Fava, Carmeni, Arangio, di Francesco Miranda
Scillia
Cognome tipico dell’ennese (Enna, Nicosia, Calascibetta), del messinese (Capizzi, Messina, Sant’Agata Militello), con diramazioni nel catanese (Catania, Riposto), nel palermitano (Cefalù, Palermo, Lascari), nel siracusano (Siracusa), nel trapanese (Marsala). Con piccoli nuclei è presente anche in altre regioni italiane: Lombardia, Lazio, Calabria, Campania, Emilia-Romagna.
L’origine del cognome Scillia è greca: lo storico Erodoto narra le imprese di un tuffatore greco del secolo V a.C. di nome Scillia di Sicione, il quale, al tempo delle guerre persiane, avrebbe tagliato le funi di ormeggio delle navi nemiche per lasciare le navi degli invasori in balia della tempesta. Scillia era anche uno dei tanti nomi con cui veniva chiamato nell’antica Grecia il dio Dioniso (il Bacco dei Latini). Potrebbe essere possibile un collegamento di Scillia, soprannome del capostipite, con il termine latino scylla = scoglio.
Fava
Il cognome Fava dovrebbe derivare da soprannomi collegati al vocabolo “fava”, attribuiti a capostipiti che coltivavano o vendevano fave, si tratta quindi di un cognome fitonimico, che deriva cioè dal nome di una pianta. Potrebbero, i soprannomi, essere collegati ad aneddoti relativi alle fave o a toponimi che contengono la radice fava. E’ un cognome diffuso in tutt’Italia maggiormente presente nelle regioni Emilia-Romagna (Bologna, Piacenza, Modena, ecc.), Lombardia (Milano, Mantova, Brescia), Piemonte (Torino, Alessandria), Veneto (Treviso, Venezia, Verona), quindi, Marche, Lazio,ecc. In Sicilia è diffuso particolarmente nel siracusano (Francofonte, Siracusa, Palazzolo Acreide, ecc.), nel messinese (Messina, Villafranca Tirrena, Torrenova, Alì, ecc.), nel palermitano, nel ragusano (Ispica, Comiso, Ragusa, ecc.) nel catanese, nell’ennese (Piazza Armerina).
Regalbuto. " Rapporti concreti e non formali "
“Rapporti concreti e non solo formali”,è la considerazione iniziale che si percepisce dalle parole del Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona a qualche giorno dalla visita in territorio lombardo con il quale anni fa il Comune di Regalbuto aveva promosso un positivo scambio culturale con gli attuali comuni di Baranzate e di Bollate, meta negli ultimi cinquanta anni di circa tremila regalbutesi che emigrati hanno lavorato ed in quei luoghi si sono stabiliti. Il Sindaco, insieme al Presidente del consiglio comunale Vito Maida, ha incontrato oltre le delegazioni ufficiali del territorio molte altre realtà anche imprenditoriali alle quali sono state presentate idee progettuali concrete e realizzabili per lo sviluppo di Regalbuto. “È stato molto positivo –dichiara il Sindaco Francesco Bivona – l’incontro con i territori di Bollate e Baranzate dove i colleghi Sindaci, Stefania Lorusso e Giuseppe Corbari si sono mostrati molto ospitali e pronti ad una fattiva collaborazione tra i nostri enti. Sono molto felice anche dell’accoglienza che i miei compaesani hanno riservato alla nostra delegazione, segno di un legame forte con Regalbuto. Un ringraziamento particolare a Carmelo Verna, riferimento concreto dei due territori, che ha sapientemente fatto da raccordo propositivo per realizzare i nostri incontri con istituzioni ed imprese locali. Sono certo che riusciremo a portare a termine molti obiettivi tali da far crescere le nostre comunità in un momento difficile per la politica e per l’Italia. “Agli incontri ha partecipato anche il presidente del Consiglio Vito Maida “Abbiamo avuto il piacere di condividere un confronto costruttivo con i nostri concittadini emigrati da molto tempo in quei luoghi,-dichiara- dove si sono insediati con molta serietà e proficuo risultato per il benessere dei territori di Baranzate e Bollate. Ringrazio i partecipanti agli incontri insieme al Sig. la Bruna, già cavaliere del Lavoro ed il Sig. Francesco Grasso per l’impegno nella realizzazione delle giornate trascorse.
Regalbuto.Aperte le iscrizioni
A partire da mercoledì 2 ottobre 2013, si ha la possibilità di presentare le domande per la selezione dei soggetti da utilizzare nei Cantieri di servizi da istituire presso il Comune di Regalbuto, finalizzati ad integrare o ampliare i servizi comunali, allo scopo di mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale che scaturiscono dalla carenza di opportunità occupazionali (Delibere di Giunta regionale n. 202 del 6 giugno 2013, n. 241 del 3 luglio 2013 e della Direttiva assessoriale del 26 luglio 2013, pubblicata sulla GURS, n. 39 del 23 Agosto 2013).Possono essere ammessi a partecipare ai Cantieri di Servizi i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:residenza nel territorio del Comune da almeno 6 mesi alla data di pubblicazione dell’avviso di selezione;essere in possesso di redditi comunque percepiti e da chiunque erogati non superiore ad €.442,30 mensili, corrispondente all’assegno sociale anno 2013 per un soggetto che vive da solo. Per i nuclei familiari composti da due o più persone, tale soglia di reddito è determinata sulla base della scala di equivalenza allegata alla direttiva assessoriale del 26/07/2013;Tutti i componenti del nucleo familiare devono essere privi di patrimonio mobiliare e immobiliare, fatta eccezione per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, se posseduta a titolo di proprietà e che abbia una rendita catastale non superiore a €.500,00.