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L’invito ad abbassare i toni delle polemiche a favore della correttezza dialettica,è arrivato con un comunicato del movimento politico “Uniti per Regalbuto” il cui consiglio direttivo si era riunito il 12 novembre scorso. Lo scopo del comunicato ,secondo il movimento-  è quello di realizzare nel modo quanto più trasparente possibile la normale dialettica democratica della vita politica a Regalbuto e per consentire, a tutti i partiti e movimenti politici di Regalbuto la svolgimento del regolare e trasparente svolgimento dei diritti democratici. Purtroppo a Regalbuto le elezioni del maggio 2012 hanno lasciato divisioni e  polemiche che ancora pare non si siano sedate a tal punto da dare la sensazione  di essere in piena campagna elettorale con attacchi sia da una parte che dall’altra. ”Il direttivo-scrivono dal movimento-  all’unanimità ha stabilito di prendere le distanze da insinuazioni e malignità propinate da sedicenti cittadini che, sia sulle piazze virtuali come nei social network e nelle piazze reali, con dichiarazioni anonime , offendono il decoro e l’onorabilità del nostro ufficio. Da qualunque parte arrivano e qualunque parte politica aggrediscono, questo comportamento non è giustificabile, noi perseguiamo la politica della chiarezza, della trasparenza e delle dichiarazioni pronunciate pubblicamente mettendoci la faccia. Rigettiamo pertanto, lettere e dichiarazioni anonime che scadono nel personale, non accetteremo amicizie virtuali di persone che utilizzano pseudonimi sui social network, procederemo altresì ad una verifica di quelle già accettate bloccando questi profili e segnalandoli all’amministrazione del social network, non utilizziamo ne utilizzeremo informazioni capziose fatteci pervenire da persone che vogliono sfruttare la vita politica per fatti o rancori personali.Su questo saremo irreprensibili, la politica è una cosa seria.” Un primo passo avanti verso il civile confronto politico?.

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Nei giorni scorsi il Comune di Regalbuto ha aderito all’Accordo di programma “Profeti in Patria” finalizzato alla valorizzazione ed al consumo della produzione agricola ed alimentare di Sicilia, Born in Sicily.Il progetto della Regione Sicilia – Assessorato Risorse Agricole e Alimentari ha come obiettivi la valorizzazione delle identità territoriali della Sicilia al fine di rilanciare l’economia agricola, l’identificazione delle esigenze territoriali ai fini della programmazione dell’agricoltura, dello sviluppo rurale, la realizzazione un sistema unico di promozione, agricoltura, territorio e pesca mediterranea, la costruzione di un circuito virtuoso tra istituzioni, imprese, scuole e cittadini, la condivisione di risorse finanziarie, umane e strumentali in un quadro strategico di programma, evitando la frammentazione istituzionale e realizzando una cooperazione territoriale e interterritoriale, la costruzione di un modello adeguato di presentazione del prodotto BORN in SICILY con il massimo coinvolgimento ad Imprese, Scuole, Associazioni, Enti, Consorzi. A Regalbuto hanno aderito al programma ben 13 imprese .“L’occasione è particolarmente stimolante per le imprese del territorio – afferma l’assessore Giuseppe Monteleone con delega all’Agricoltura – in quanto questo progetto può rappresentare l’occasione per costituire e far crescere un distretto produttivo di qualità. È in questa direzione l’indirizzo tracciato dalla nostra amministrazione che punta anche sul settore agricolo, in evidente crisi, per rilanciare prospettive di qualità. Nello specifico, per la valorizzazione della propria identità territoriale il progetto prevede le seguenti proposte. Le piazze dei sapori, una mostra mercato viaggiante; “i teatri del gusto” che prevede la realizzazione di cucine didattiche ed in fine i “menù a chilometri zero”

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8. I cognomi dell’ennese:  Zuccalà, Bucalo, Tringali-Tringale, Minnicino, di Francesco Miranda

Zuccalà

Zuccalà deriva dal greco medioevale e moderno τσουκαλι  (tsoukali) che significa pentola; probabilmente si tratta di un soprannome greco originato dal mestiere di un capostipite che fabbricava o vendeva pentole.

Il cognome Zuccalà ha un grosso nucleo nel reggino e nella Sicilia orientale e uno nel Salento; in Sicilia è diffuso nel catanese (Vizzini, Catania, Mirabella Imbaccari, ecc.), nell’ennese (Pietraperzia, Barrafranca, Valguarnera Caropepe, Piazza Armerina), nel messinese (Messina, Mojo Alcantara), nel ragusano (Chiaramonte Gulfi, Ragusa), nel siracusano (Avola, Siracusa).

Nuclei consistenti  del cognome si trovano in Puglia (Lecce), Lombardia, Calabria, Lazio, Piemonte, ecc.

Tracce storiche e personaggi. Mariano Zuccalà (Militello in Val di Catania 1880?-1935), scultore, fu autore di complesse costruzioni plastiche, Il presepio, Il riposo, La cena. A Militello rimangono di lui diversi capezzali di gesso e le decorazioni delle scale interne di Palazzo Baldanza.

Bucalo

Bucalo proviene dal mestiere di un capostipite, allevatore di animali, pastore: il termine deriva dal greco βουκóλος (boukólos), con ritrazione dell’accento nella prima sillaba, che significa, appunto, pastore.

Questo cognome è diffuso in molte province siciliane, nel messinese (16 comuni, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Teresa Riva, ecc.), nel palermitano (Casteldaccia, Vicari, Bagheria, ecc.), nell’agrigentino (Menfi, Sciacca, ecc.), nell’ennese (Valguarnera Caropepe), nel catanese, nel trapanese. Piccoli nuclei di questo cognome si trovano anche  in altre regioni italiane, Lazio, Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, ecc.

Tracce storiche e personaggi. Una famiglia Bucalo ebbe sede a Messina, a Castroreale e a Pozzo di Gotto. Nella Mastra Nobile del Mollica è elencato un messer Giovan Pietro Buculo e un Pietro che fu Governatore della Tavola Pecuniaria di Messina nel 1730/31. Un Giovanni Bucculo nel 1536 ottenne l’investitura della baronia orientale di Garufi. Altri esponenti della famiglia ebbero cariche prestigiose a Castroreale e a Pozzo di Gotto(cfr. Il Nobiliario).

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Il 30 ottobre scorso con la prima assemblea della sezione comunale di Regalbuto si è inaugurata la nuova sede del sindacato Confartigianato che ha eletto nuovo delegato comunale di Confartigianato Regalbuto il sig. Gianpaolo Bentivegna. Alla presenza di numerosi partecipanti e ad una rappresentanza della giunta comunale il neo delegato ha ringraziato  tutti i partecipanti presenti affermando che “ a Regalbuto  hanno gradito l’iniziativa avuta da Confartigianato perché ha reso ancora più vicina la presenza nel nostro Comune, dando cosi l’opportunità di poter fornire i nostri servizi direttamente sul posto.Dopo gli interventi fatti dai responsabili di Confartigianato e dai rappresentanti della Giunta Comunale, il dibattito è continuato con i partecipanti ed in particolar modo dagli artigiani i quali lamentano la totale assenza dello Stato che in tutti questi anni si è dedicato esclusivamente ad una politica industriale “ad hoc”, trascurando l’artigianato che con la sua micro organizzazione è stato sempre una colonna portante dell’economia e l’orgoglio del made in Italy nel mondo.Si è discusso anche sul valore dell’individualismo che in questo momento di crisi non può considerarsi un valore ma  un problema disgregante che porta solamente ad una guerra fratricida. L’assemblea è continuata affrontando anche problematiche di carattere locale come la zona artigianale ed anche  di un’azione più concreta e specifica  di aggiornamento e informazione rivolta agli artigiani.

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Da pochi giorni sono iniziati i lavori per il consolidamento di una parte del monte San Calogero, I lavori che riguarderanno la messa in sicurezza del costone roccioso del monte che sovrasta la frequentata galleria di ingresso a Regalbuto si inquadrano in un impegno più ampio che tende a salvaguardare la pubblica incolumità da dissesti idrogeologici in prossimità dell’abitato. Finanziati nei primi del 2013 per circa 1,5 milioni di euro dal commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico sollecitati dal sindaco Francesco Bivona, vedranno all’opera tecnici specializzati per la messa in sicurezza del collegamento tra la SS 121 con la SP23B Regalbuto Catenanuova. “Il lavoro fa parte di quel processo che abbiamo iniziato l’anno scorso con diversi sopraluoghi che ci hanno portato a porre la massima attenzione a zone purtroppo interessate da gravi dissesti geologici,-dichiara il sindaco- penso a contrada Freschia con la circonvallazione, al monte san Calogero sopra la galleria, alla zona di via Messina oggi totalmente in sicurezza. Ed infine – continua il Sindaco Bivona – la via Luigi Cadorna nei pressi di Acquamara, interessata da un evidente pericolo di caduta massi nel versante superiore i cui lavori iniziati circa un mese fa per circa 200 mila euro si concluderanno a giorni garantendo sicurezza ai passanti ed una migliore percorribilità della strada. Sono interventi importanti che chiudono definitivamente il pericolo in buona parte del paese. Ci sono purtroppo altre zone del paese che hanno bisogno di interventi urgenti quali Santa Lucia o la zona della Torre – limitrofa a Via Alcide de Gasperi – anch’esse interessati da importanti movimenti del terreno, per i quali è già massima l’attenzione al fine di reperire i finanziamenti necessarie.” I lavori di San Calogero si concluderanno fra qualche mese .

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Martedì, 05 Novembre 2013 11:22

Il 4 novembre a Regalbuto.

Regalbuto ha festeggiato il 4 Novembre scorso, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, alla quale hanno partecipato le autorità civili, la presidenza del consiglio comunale, alcuni consiglieri, le forze dell’ordine ma soprattutto le scuole, in una piazza Vittorio Veneto dedicata all’ultimo scontro della Grande Guerra sul Piave. Dopo la messa celebrata nella chiesa di Santa Maria La Croce in suffragio dei caduti di tutte le guerre sono state deposte le corone di alloro nel monumento ai caduti e al monumento del partigiano. Tra gli interventi importante è stato quello del nuovo dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “G.F.Ingrassia” Serafino Lo Cascio, che ha puntato sulla necessità di fare squadra e mostrarsi pronti ad accogliere gli immigrati in un mondo che non può chiudersi fra le proprie mura. Più di cento bambini insieme ai circoli ed alle associazioni hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Comune di Regalbuto, il cui Sindaco ha voluto sottolineare che nei prossimi mesi un’asta con una bandiera tricolore sarà innalzata vicino al monumento dei caduti “e proprio questi simboli devono renderci ancor più responsabili – dichiara il primo cittadino – nella funzione che giornalmente svolgiamo, da cittadini e da istituzioni, contro la deriva di populismi che mietono il proprio successo a causa di una politica che ha impiegato troppo tempo a rinnovarsi e a tagliare i propri costi, ad attivarsi per intervenire sul finanziamento pubblico dei partiti o sulla riforma elettorale.Il momento storico oggi è   drammatico  e c’è un grande bisogno, anche nell’ambito locale, di consapevolezza e corresponsabilità, dove ognuno deve fare la propria parte.  Più politica per una buona politica, per dimostrare che non serve la presa della Bastiglia.”

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I genitori hanno compreso l’iniziativa di istituire un centro di avviamento allo sport frutto della collaborazione tra l’istituto comprensivo G.F.Ingrassia di Regalbuto, le società sportive Basket Regalbuto e Amèselon volley e l’acsi Enna ( ente di promozione sportiva).A conclusione del ritiro delle richieste  sono ben 62 gli alunni di età compresa tra i 5 e i 7 anni che si sono iscritti al centro di avviamento allo sport. Un numero al di sopra delle attese che costringe  gli organizzatori a rivedere il programma degli allenamenti. Due ore la settimana, gli alunni saranno divisi in gruppi omogenei che scaturirano dalla riunione che il preside dell’Istituto comprensivo prof Serafino Lo Cascio, convocherà nei prossimi giorni assieme ai presidenti delle società sportive di basket e pallavolo e gli insegnanti per stabilire il programma e le ore di utilizzo delle palestre. La nascita di un centro di avviamento allo sport attorno all’acsi che comprenda società sportive e scuola scaturisce dalla conferenza sul tema dell’importanza dell’attività motoria che a Regalbuto si tenne il 12 settembre scorso durante la quale si convenne che eranecessario riportare al centro dell’attenzione i Cas ( centri di avviamento allo sport) in modo da orientare e sensibilizzare  le famiglie sull’importanza del gioco e della competizione.Spesso il bambino mostra semplicemente una decisa e naturale volontà di muoversi, mentre è del genitore il desiderio di iscriverlo ad un corso piuttosto che ad un altro, magari per motivi di comodità organizzativa nella gestione familiare. La prima indicazione da dare è che il bambino si deve divertire a fare quello che fa. La risposta di alcune delle società sportive di Regalbuto non si era fatta attendere e nelle scorse settimane era stata concordata una convenzione con l’istituto comprensivo G.F.Ingrassia e con il neo preside prof Lo Cascio che data la sua lunga esperienza sportiva ha subito accolto la proposta.

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7. I cognomi dell’ennese:  Nigrelli, Adorna/Adorno, Diaz, di Francesco Miranda

Nigrelli

Nigrelli ha dei ceppi autonomi in Sicilia e presenze in Lombardia, Lazio, Piemonte, Calabria, Emilia-Romagna.  Nell’isola è diffuso in tutte le province, particolarmente nell’agrigentino (San Biagio Platani, Casteltermini, Comitini, Canicattì, ecc.), nel palermitano (Palermo, San Mauro Castelverde, Petralia Sottana, ecc.), nel catanese (Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, ecc.), nell’ennese (Enna, Nicosia, Leonforte, Piazza Armerina, Nissoria), nel messinese (Santo Stefano di Camastra, Reitano, Messina).  Questo cognome ha molte varianti: Negrelli, Negretto, Negri, Nigro, Negroni, Negrello, Negrini, ecc.

Tutti dovrebbero derivare da  soprannomi dei capostipiti, originati dal termine latino niger (negro, scuro), e suggeriti dalla carnagione scura della famiglia o dal colore scuro dei capelli. E’ ipotizzabile che i capostipiti discendessero dagli schiavi negri convertitisi al cristianesimo.

Tracce storiche e personaggi. A Crotone i Nigro provenivano dagli schiavi utilizzati per la costruzione delle fortificazioni delle città e del castello e i cui lavori iniziarono nel 1541; il censimento parrocchiale del 1658  ne registra qualche decina. Danilo Nigrelli (Grosseto 1960), attore teatrale, cinematografico e televisivo, regista.  Ha interpretato numerosi film: Il mostro di Roberto.Benigni, Hotel Meina di Carlo Lizzani, ecc. e, in TV, Enrico Mattei, Romanzo criminale, la serie del Distretto di Polizia, ecc. Ignazio Nigrelli (Leonforte 1926 – Piazza Armerina 2000), storico, saggista, ambientalista; ha pubblicato numerosi testi sulla Storia di Piazza Armerina, sulla Storia della Sicilia e sulla tutela dei Beni culturali ed ambientali. Carmelo Nigrelli, sindaco del comune di Piazza Armerina dal 2008 al 2013.

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Mercoledì, 30 Ottobre 2013 11:46

Il sindaco ai commercianti del centro storico

Nei giorni scorsi, il sindaco di Regalbuto aveva convocato un incontro, presso il palazzo municipale con i commercianti della via G.F. Ingrassia per discutere insieme a loro l’attività di rilancio della economia del centro storico ma sopratutto della questione legata alla riduzione dei parcheggi a favore dei pedoni. Diverse erano state le posizioni dei commercianti, dettate da esigenze altrettanto diverse in base alla propria attività. Ma l’opinione di molti era quella di ripristinare totalmente i parcheggi così come avveniva  qualche anno fa. A stretto giro arriva la risposta dell’amministrazione comunale: “Credo che non sia la soluzione ideale, – dichiara il sindaco Francesco Bivona – La volontà di diminuire il numero dei parcheggi è determinata dalla necessità di garantire degli spazi per i pedoni in una via principale già difficile da gestire per l’inciviltà e la scorrettezza di molti cittadini. Purtroppo molti di quei parcheggi erano occupati giornalmente, e legittimamente aggiungo, dai commercianti che io stesso ho voluto sentire per trovare qualche soluzione condivisa, auspicandomi che gli stessi incarichino successivamente le associazioni di categoria per poter trovare nuove soluzioni ed aprire tavoli di lavoro permanenti per tutte le problematiche del comparto. L’azione di una amministrazione –continua il sindaco- non può limitarsi alla sola visione dei commercianti ma deve tener conto di tutta la collettività, assumendosene anche le responsabilità nell’azione di governo. Aver creato degli spazi, seppur limitati per i pedoni, sono sempre convinto che sia positivo. L’aumento di quasi il 200 per cento delle numero delle multe elevate nel corso di un anno segna innegabilmente un maggior controllo rispetto al passato ma garantirò, anche come richiesto dai commercianti, un azione ancora più incisiva da parte degli agenti di polizia municipale per un maggior rispetto delle regole. Oltre al controllo della zona, possono essere messe in campo azioni diverse come una maggior movimentazione dei veicoli con soste limitate nel tempo, l’individuazione di altri aree “carico/scarico” e la differenziazione degli orari di chiusura al transito di via G.F. Ingrassia nel periodo invernale. “

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I numerosi casi di tumore che si stanno registrando anche a Regalbuto,hanno innescato il dibattito tra i residenti i quali si interrogano sulle cause che preoccupano non poco l’intera collettività regalbutese. Si brancola nel buio e ognuno indica in questa o in quella causa i tanti casi di cui fortunatamente oggi si conoscono perché non più relegati al segreto familiare. Di recente se ne è parlato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale durante il quale i consiglieri comunale hanno evidenziato i timori della popolazione e chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi per mettere in atto tutte le iniziative adatte alla conoscenza dell’incidenza dei casi a Regalbuto. Sull’argomento è intervenuto il vice sindaco di Regalbuto Angelo Plumari il quale ha voluto intervenire prima della trattazione dell’ordine del giorno sull’argomento. “Non vi è dubbio che al di la dei freddi numeri – evidenzia Angelo Plumari – quando muore anche solo un regalbutese di tumore è sempre una sconfitta, e che a livello locale bisogna attuare tutti gli strumenti necessari per monitorare quelle realtà che possono essere causa di malattia. In tal senso la nostra amministrazione comunale, così come ha fatto la precedente (grazie a degli studi da parte dell’Azienda sanitaria provinciale), rimane vigile, operativa e disponibile a intraprendere e sostenere iniziative che possano favorire una migliore qualità della vita dei propri cittadini”. L’istituzione del registro dei tumori è forse il passo più significativo. Il progetto nasce all’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva di Catania con una legge regionale del 2003 che individuò l’Istituto di Igiene dell’Università di Catania quale referente e depositario della ricerca epidemiologica.Oggi l’area coperta dal RTI (registro tumori integrato)è quella delle province di Catania-Messina-Siracusa-Enna (popolazione 2.320.594 abitanti, dati ISTAT 2011).“Gli esperti del settore ci dicono che per poter avere indicazioni significative dalla lettura dei dati raccolti bisogna tener conto di un territorio vasto e in un tempo abbastanza lungo – conclude il vice sindaco Plumari – La presentazione dell’Atlante dei Tumori, che illustra i risultati del progetto che abbraccia i dati del periodo 2003-2009 avvenuta a Palermo presso l’Assessorato Regionale alla Salute il 21 u.s. evidenzia come l’incidenza dei tumori nel nostro territorio (Sicilia orientale) ha come causa primaria la cattiva alimentazione e che va promossa sempre più la dieta mediterranea. Inoltre, per quanto riguarda la provincia di Enna si conferma il dato che statisticamente le percentuali sono poco sotto la media”.

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