Articoli filtrati per data: Novembre 2024

PALERMO - Quasi 1600 lettere di licenziamento incombono sui lavoratori degli enti di Formazione. La crisi del settore, e gli annunci della chiusura anticipata dell'Avviso 20, stanno provocando effetti a catena. “Tuteleremo i lavoratori”, aveva assicurava il governatore Crocetta, nei giorni in cui annunciava l'avvio del procedimento di revoca dell'accreditamento per oltre 40 enti. Revoca che è giunta per uno dei più grossi: lo Ial Sicilia.
Ma adesso, l'allarme è di quelli che fa davvero paura. Gli enti stanno iniziando a licenziare. O meglio, i licenziamenti erano iniziati, in molti casi, già nei mesi scorsi. Ma l'accelerazione è impressionante. I dipendenti già licenziati sono infatti 635. A questi vanno aggiunti i 955 ai quali è già stato notificato l'imminente licenziamento.
“Le dichiarazioni del Presidente Crocetta in Commissione Lavoro all'Ars con le quali ha annunciato il mancato finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 senza individuare però, ad oggi, un percorso ben definito per la continuità delle attività formative e senza dare le giuste garanzie per il personale, non sono servite a fermare le procedure. Domina l'incertezza, chiediamo subito un incontro alla Regione”. Ad affermarlo è Giovanni Migliore Responsabile Formazione della Cisl Scuola , firmatario insieme a Cgil Uil e Snals, di una lettera per la richiesta di incontro al Presidente della Regione Crocetta e all'assessore alla Formazione Scilabra sulla vertenza Formazione. “Non si può – proseguono i sindacati - fare macelleria sociale. Siamo i primi a chiedere che chi ha sbagliato paghi, ma, certamente, ad avere sbagliato non sono i lavoratori. Chiediamo dunque un confronto urgente per avere certezze per i lavoratori dato che le scadenze dei percorsi formativi e degli sportelli sono imminenti e ancora non vi sono prospettive concrete per i lavoratori”.
Ma ciò che oggi appare più concreto, è il rischio della perdita di lavoro per molti dipendenti.Quasi 1600, come abbiamo detto. Eccoli nel dettaglio, ente per ente. Stando a un prospetto della Cisl-Scuola, infatti, l'ente che interverrà più massicciamente con i licenziamenti è l'Anfe Regionale (anche perché, a dire il vero, uno dei più grossi come organico): sono 172 i lavoratori già licenziati, ai quali se ne aggiungeranno 451 già da venerdì prossimo. Sono già fuori in 347 al Cefop. Mentre l'Aram di Messina, uno di quelli per i quali è stato avviato il procedimento di revoca dell'accreditamento, ha già licenziato 60 dipendenti e sarà costretto a metterne alla porta altri 104 già dal prossimo giovedì. Un altro ente messinese, l'Ancol ha già licenziato 56 lavoratori. Mentre l'Anapia di Palermo si accinge a licenziarne 54 dal 22 aprile, l'Eap Fedarcom di Gela 25, il Centro studi e ricerche Eureka di Palermo 46, il Cufti di Taormina 39, l'Iraps di Catania 118, Informhouse di Palermo 18, l'Ipf di Messina 64.

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9.I cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe: rubrica settimanale curata da Francesco Miranda

Amoruso - Amoroso - Occhipinti -

Amoruso è un cognome presente in tutte le regioni italiane con preferenza in tutto il centro sud, in totale 1450 comuni. E' diffuso in Puglia, Campania, Lombardia, Calabria, Piemonte, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Molise, Basilicata, ecc. In Sicilia è più diffuso nelle province di Catania (12 comuni, fra cui Catania, Calatabiano. Giarre), Enna (Agira, Nicosia, Sperlinga, Enna, Regalbuto), Messina.

Meno diffusa è la forma “Amoroso”, presente in 715 comuni di varie regioni, con grossi nuclei in Campania e Sicilia, ma presente anche in Lombardia, Calabria, Abruzzo, Lazio, Puglia, Piemonte, Molise, ecc.; in Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Palermo (20 comuni, fra cui Palermo, Bagheria, Gangi), Catania (21 comuni, fra cui Adrano, Catania, Calatabiano), Messina (12 comuni), Trapani( 12 comuni). Nell'ennese è noto nei comuni di Barrafranca, Valguarnera, Calascibetta, Nicosia, Regalbuto, Catenanuova.

I due cognomi Amoruso e Amoroso derivano dal nome tardolatino Amorosus o Amoriusius nel senso di “pieno d'amore, innamorato” e anche “molto caro, molto amato”: Amoruso è un cognome molto diffuso a Bari e a Molfetta.(fin dall'XI secolo).

Tracce storiche e personaggi - La casata Amoroso d'Aragona è una fra le più antiche e nobili casate ex regnanti, presenti oggi in Italia. Questa famiglia (come afferma il notaio Martino di Bari nel 1890), ha origini dall'imperatore bizantino Michele II Balbo d'Amorio, discendente secondo molti storici dalla stirpe romana di Marco Accio. Agli Amoroso venne concesso ed aggiunto il cognome “d'Aragona” (diploma del Re Ferdinando I d'Aragona del 23 marzo 1492) e i cognomi imperiali “Comnemo Angelo Flavio Lascaris Paleologo” (Bolla “Magnae devotionis tuae” di papa Pio II del 16 marzo 1464). Pietro Amoroso d'Aragona (Ruffano Lecce 3/1/1884 – Venezia 8/5/1959) – principe, rappresentante delle antiche dinastie di origine bizantina – Amoriense. Fu attivo oppositore della dittatura di Mussolini; nel 1942 fondò il centro partigiano antifascista “Orbet “che diede soccorso a centinaia di famiglie ebraiche in Italia. Alessandra Amoroso (Galatina 12/8/1986) – cantante italiana venuta alla ribalta nel 2009 grazie alla partecipazione e alla vittoria nel Talent show “Amici” di Maria De Filippi (da Wikipedia).

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La giunta comunale di Regalbuto ha completato le procedure per l’assegnazione definitiva dei chioschi nelle aree di pertinenza comunaleche a suo tempo erano state individuate dal precedente consiglio comunale. .Le aree assegnate riguardano la via Garibaldi, largo Luigi Sturzo, c.da Tre Vie, c.da Piano Arena, via Roma, piazza della Costituzione e via Borsellino dalle quali con diverse tipologie di attività gli assegnatari avvieranno l’iter per la costruzione di relativi chioschi secondo le prescrizioni impartite dal regolamento edilizio e delle norme stabilite dal regolamento per l’installazione dei chioschi.” Siamo soddisfatti – dichiara il Sindaco Francesco Bivona – Crediamo infatti che sia importante dare impulso all’iniziativa privata liberando possibili aree da valorizzare favorendo la semplificazione burocratica, accelerando le pratiche per le attività produttive del territorio e sviluppando affidamenti ai privati orientati al risultato senza ingerenze pubbliche nella gestione, assicurando stabilità normativa garantita per la durata degli investimenti." Con il verbale del 03 Aprile e con l’assegnazione definitiva delle aree dove realizzare i chioschi alla presenza dei cittadini che ne hanno fatto richiesta si è concluso dunque l’iter che vedrà a breve la realizzazione di nuove attività commerciali a iniziativa privata che darebbe impulso all’economia favorendo occupazione ."Anche questa iniziativa che si chiude positivamente– conclude il Sindaco – è un altro passo per cambiare volto a Regalbuto.”

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Martedì, 02 Aprile 2013 17:30

Regalbuto non e' una metafora.

Sempre di più sono coloro che a Regalbuto apprezzano i vantaggi di veder chiuso l'accesso alle auto e moto nella zona del Piano Arena e Timpone medico sulle rive del lago Pozzillo. Crescono coloro che amando la natura e il silenzio che si respira si inoltrano tra gli alberi di eucalipto per farsi il tipico " giro dell'isolotto" senza il rumore delle moto da cross che negli anni , oltre alle auto, avevano compromesso l'abitat naturale di una delle zone lacustre siciliane più belle. Sono sempre di più gli svassi e gli aironi cenerini che pian piano si avvicinano e sostano lungo il lago tra i passanti che felici li fotografano come qualcosa mai visto, almeno in quella parte del lago che ricade nelle zone del piano Arena e Timpone medico , zone tra le più frequentate. Il Pozzillo è una risorsa e non solo in termini di risorsa d'acqua per l'irrigazione estiva, ma anche come promozione del territorio che può attarre flussi turistici solo se l'intera comunità progetta e realizza quelle azioni adatte ad attirare persone e soprattutto ad interessare un territorio , quello di Regalbuto, ricco di storia e arte.Storia e arte che da qualche tempo riescono a farsi ammirare grazie alla passione di un gruppo di " fotografi della domenica" i quali con un clic consentono a ognuno di noi di fermarsi a guardare ciò che ad occhio nudo o per distrazione o per incuria ci è sempre sfuggito di apprezzare e valorizzare. Il Lago Pozzillo può far parte a pieno titolo in un circuito turistico che appartiene al consorzio dei comuni della "Corona degli Erei" assieme a Centuripe,Ramacca,Castel di Iudica,Raddusa e Catenanuova nei quali la storia dei quartieri e le tradizioni possono rappresentare qualcosa di unico. L'intera città di Regalbuto può proporsi al visitatore grazie anche all'iniziativa di privati i quali hanno creato il primo museo storico degli argenti della Chiesa di San Basilio , restaurato la facciata di palazzo Falcone. Molto ancora si potrà fare.Talmente si è fatto poco nei secoli per la nostra bella città che oggi basta puntare sulla tutela e valorizzazione dei nostri beni per accrescere e incoraggiare l'iniziativa di quanti sono alla ricerca di una occupazione. La nuova segnaletica stradale cittadina è un punto di partenza ma non basta.E' necessario coinvolgere quanti hanno a cuore il territorio siano essi amministratori o semplici cittadini ognuno con le proprie peculiarità , lavorare ad un unico progetto senza barriere e pregiudizi o tabù che fino ad adesso hanno fatto in modo che ciò che è bello venisse nascosto a tutti per quella miope politica che ha sempre considerato i beni culturali una semplice materia di studio senza tener conto che la Sicilia è un museo a cielo aperto dalla costa fino al centro del proprio territorio, dove è possibile trovare tracce ancora visibili di una storia unica ancor prima della storia di Roma. Allora coraggio.Parliamone. Abbiamo la sfrontatezza di uscire fuori dai nostri limiti e affrontiamo con determinazione la nostra storia per farla conoscere, valorizzarla e tutelarla.Regalbuto non è una metafora.Regalbuto E'.

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Martedì, 02 Aprile 2013 16:52

ARS . Scontro sulla legge elettorale

La legge di riforma elettorale per i Comuni non è ancora approdata in aula ed è già battaglia fra le forze che popolano l’Assemblea Regionale Siciliana.

A lanciare la pietra del “confronto” è Vincenzo Figuccia, componente della i commissione in quota partito dei siciliani che parla di “procedure irregolari in commissione affari istituzionali. Cosi’ come e’ impostata, questa legge riporta indietro le lancette di 20 anni adombrando scenari di controllo che sembravano tramontati ed introducendo una unica parità di genere, quella clientelare”.

L’attacco riguarda la proposta di abbassamento della soglia di sbarramento: “Condivido la necessita’ di tutela dei pluralismi, a partire da un abbassamento della soglia di sbarramento al 4 con divieto cumulo cariche – dice -, ma temo che ancora una volta la Commissione Affari Istituzionali abbia seguito un iter irregolare. A pochi mesi dal voto, a liste già fatte, si stravolgono le regole del gioco. E’ in atto una guerra sullo sbarramento che ha come fine

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Martedì, 02 Aprile 2013 16:47

Una gita a ..." Siracusa "

Le origini greche della città sono databili al 734 a.C. e già nel V sec. a.C. Siracusa estende la sua influenza politico-militare un po' dovunqe nel Mediterraneo in cui da origine a numerose città come Akre, Casmene, Kamarìna, Ancona, Lissa e Corcira. Per secoli costituirà un poderoso baluardo della grecita contri i Cartaginesi, gli Etruschi e i Romani che solo con l'inganno potranno espugnarla nel 212 a.C. Gli artisti siracusani Evénetoe Cimone coniarono le più belle monete del mondo antico, i decadrammi. Siracusa fu la patria di Epicarmo, l'inventore della commedia; di Agàtocle che per primo tentò l'unificazione delle regioni meridionali d'Italia e fu anche la patria del grande Archimede, Con gli Arabi perderà per sempre (878 d.C.) la sua funzione di capitale dell'Isola ma continuerà a dare validi contributi alla cultura europea con il più grande poeta arabo in Sicilia, Ibn Hamdis. Il nucleo della vecchia città sorge sull'isola di Ortigia collegata, oggi, alla terraferma da un ponte che delimita due insenature, il Porto Pìccolo e il Porto Grande.

Da visitare: Isola di Ortigia, le rovine del Tempio di Apollo, il Duomo, le Catacombe, il Museo Nazionale, la Fontana Aretusa, il Teatro Greco, le Latomie, l'Ara di Gerone, il Castello di Eurialo (a 8 km. da Siracusa).

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C'è grande attesa per la finale regionale under 18 di pallamano femminile che si giocherà il prossimo 3 aprile, al palazzetto dello sport di Enna Bassa con inizio fissato per le ore 16.30.Handball4Enna e Guidotto Licata, come era nei pronostici stagionali, dovranno attendere l'ultima sfida per capire chi conquisterà il titolo siciliano qualificandosi di diritto alla fase nazionale che dovrebbe svolgersi nel prossimo mese di maggio.Enna e Licata sono certamente due delle piazze più importanti dell'handball isolano e soprattutto a livello giovanile stanno concentrando tutte le loro attenzioni per provare a riportare la pallamano che conta in due città per tanti anni abituate ai campionati di massima serie nazionale.

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Prosegue la presentazione di alcuni cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe,curata dal prof. Francesco Miranda, questa settimana ci occuperemo dei cognomi di   Tranchita, Zappalà, Iurato.

Tranchita

Cognome molto raro, diffuso solo in 19 comuni, soprattutto siciliani; con piccoli ceppi si trova anche in Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna. In Sicilia è presente nelle province di Messina (8 comuni, Capo d'Orlando, Castell'Umberto, Sant'Angelo di Brolo, ecc.), di Enna (Regalbuto, Catenanuova, Centuripe), Trapani (Erice, Mazara del Vallo), Caltanissetta, Catania (Caltagirone).

Il cognome Tranchita è il risultato di una modificazione fonetica, poi consolidata, del cognome Tranchida, diffuso in tutt'Italia, prevalente in Sicilia, e con piccoli ceppi anche in altre region i(Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, ecc.). I due cognomi (Tranchida / Tranchita) derivano dal nome medioevale Tranchedus, forma metatetica di Tancredi, probabile nome del capostipite. (In linguistica la metàtesi è una trasposizione, uno scambio di singole lettere o sillabe, all'interno di una parola).

Tracce storiche e personaggi - Un Nicolò Tranquida possedette metà del feudo Piragò che, per la sua morte senza figli, fu poi concesso dal re Martino, nel 1440, a Bertrando de Montedron (Nobiliario). Giacomo Tranchida (Erice 1911/1983) – poeta ericino, fondatore dell'Associazione Artistica Culturale “La Salerniana”. Giovanni Tranchida, titolare della “Giovanni Tranchida Editore”, casa editrice fondata a Milano nel 1983. La casa editrice si dedica al recupero di classici che per motivi diversi sono stati censurati o semplicemente ignorati dalla critica.

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Sabato, 30 Marzo 2013 09:20

RESTITUITO ALLA STORIA PALAZZO FALCONE.

Palazzo Falcone rivive. Ultimati i lavori di ristrutturazione dell’intera facciata oggi l’antico palazzo può essere ammirato nel suo antico splendore grazie all’opera di ricostruzione del nuovo proprietario sig. Vito Carosia il quale ha reso possibile,dopo anni di oblio, l’obiettivo di restituire alla storia uno dei palazzi più belli della città. Palazzo Falcone in stile rinascimentale (costruito nel 1606, ancor prima della chiesa Madre , abitato da sempre dalla nobile famiglia Falcone: nel prospetto principale si nota lo stemma nobiliare , probabilmente, un tempo al posto del palazzo c'era una chiesa poiché , si narra , che furono trovati dei paramenti sacri all’interno del palazzo. Anticamente ,difatti, la via G. F. Ingrassìa era ricca dì chiese, alcune esistono ancora oggi (chiesa S. Maria della Croce, Collegio di Maria e chiesa annessa), di altre ne resta solo il ricordo nella memoria delle persone più anziane. La storia del palazzo Falcone si intreccia anche con i bombardamenti che Regalbuto dovette subire durante l’ultimo conflitto mondiale che distrusse una cospicua parte e mai ricostruita dai proprietari. Col tempo la splendida facciata del palazzo si era deteriorata fino al punto che pericolante fu sorretta da una imbracatura.Qualche mese fa,durante i lavori di ricostruzione del tetto, è stato ritrovato un ordigno bellico,prelevato dalle forze dell’ordine e fatto brillare successivamente dagli artificieri. La citta'di Regalbuto,oltre a palazzo Falcone, preserva anche innumerevoli Palazzi signorili interessanti, a partire da quelli settecenteschi presenti nell'antico quartiere cristiano, dal Palazzo Citelli-Fiscaro,  il settecentesco Palazzo Gerardi, il Palazzo Compagnini realizzato seguendo lo stile liberty siciliano, il Palazzo Municipale ed il Palazzo Carchiolo.

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Venerdì, 29 Marzo 2013 11:04

Distribuiti agli alunni le uova dell'Airc

Il Sindaco Francesco Bivona e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Perra hanno fatto visita ai bambini dei cinque plessi della scuola dell’infanzia, con i quali, in un clima festoso e solare, hanno scambiato gli auguri di Pasqua con la consegna delle uova di cioccolata dell’AIRC. “Anche quest’anno – dichiara il sindaco Francesco Bivona – abbiamo voluto aderire all’iniziativa “L’Uovo della ricerca” promossa dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Un motivo in più per fare di questa festa l’occasione per pensare anche agli altri, ai meno fortunati”. “Abbiamo aiutato la ricerca scientifica e regalato un momento di gioia a tutti i bambini della scuola dell’infanzia” – aggiunge l’assessore Perra - “E’ stato bello condividere con loro l’atmosfera di festa e di serenità che la Pasqua riesce a trasmettere. La solidarietà è un valore da coltivare ed è proprio dalle scuole che occorre cominciare”.

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