Regalbuto. "A mirar le stelle"
Giusi e Vincenzo ! La sera del 10 Agosto in una delle più belle location del territorio immersa nella natura sarà possibile ammirare le stelle tra Sapori....apericena Km 0 , distesi su un Letto..... di comode balle di fieno , a respirare i Profumi.....d'estate, tra Musica.....soavi e ricercate melodie , Emozioni.....scambio equo e libero e Desideri.....ciascuno i propri. Bisogna per far presto per prenotare perchè i posti sono limitati anche se già sono in tanti ad averlo fatto .
Musumeci. Verso le dimissioni.
Sembrano ormai sempre più probabili, infatti, le dimissioni anticipate di Musumeci per consentire l'election day il 25 settembre con l'accorpamento di regionali e Politiche. L'aula dell'Ars è stata convocata per domani dal presidente Miccichè alle 11 con all'ordine del giorno "possibili comunicazioni del presidente della Regione". (ANSA).
Sport. Al Senato passa la variazione dell'art 33 della costituzione che riconosce l'alto valore sociale ed educativo dello sport.
Lo Sport entrerà nella Carta costituzionale. Verrà introdotto, infatti, un nuovo comma all’articolo 33 della Costituzione proprio per riconoscere il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva. Il Senato ha approvato, in seconda deliberazione, il decreto costituzionale per portare lo sport in Costituzione con 195 voti favorevoli, 12 astenuti e 5 contrari. Dopo l’ok di palazzo Madama il provvedimento tornerà a Montecitorio per l’ok definitivo. Poiché si tratta di un ddl di modifica costituzionale sono necessarie, infatti, due deliberazioni per ciascun ramo del Parlamento e la maggioranza assoluta. Poche semplici parole ma significative perchè la Costituzione , cioè la legge dello Stato, riconosce l'alto valore educativo dello sport, dopo la famiglia e la scuola. Ma cosa cambia , ovvero , cosa dovrebbe cambiare ? Lo sport è, infatti, occasione di crescita individuale e sociale, ed è un presidio contro tutte le marginalità. Fare riferimento nel testo all'attività sportiva in ogni sua forma ci dice come possa essere forte, significativa ed inclusiva la scelta che è stata fatta. E' necessario essere consapevoli di quanto sia importante e talvolta decisiva per i nostri ragazzi la pratica sportiva e di quanto sia al contempo fondamentale garantire l'accesso a tutti e senza distinzioni alla pratica sportiva per crescere nelle relazioni con le altre persone, misurarsi e imparare a stare con l'altro, capire il valore del rispetto delle regole, oltre che garantire uno stato di salute migliore. Da questo punto di vista dobbiamo essere orgogliosi perchè lo sport racchiude in sé i più alti valori e i sani principi del vivere comune. La realtà però non è del tutto così. Oggi il peso dello sport per i ragazzi è a totale carico delle famiglie. Sono tanti i Comuni che oramai da lungo tempo non elargiscono contributi a favore delle società sportive . In alcuni di questi Comuni addirittura non vi è più neanche la voce nel bilancio. Non sono rari oggi i casi di genitori che non possono permettersi di pagare l'iscrizione dei propri figli , specie quando questi sono più di uno, . Riconoscere oggi l'alto valore sociale ed educativo dello sport , potrebbe consentire non il ritorno ai contributi a pioggia alle società sportive, ma un contributo proporzionato all'attività giovanile che consenta di abbassare ( come dicevamo) il peso economico alle famiglie. Negare questo contributo , seppur limitato, potrebbe valere come negare il diritto allo sport per alcuni ragazzi , e ciò contrasterebbe senza alcun dubbio con quanto oggi è stato approvato nella Costituzione. La grande sfida è dunque già iniziata e dopo l’approvazione di questa legge: dovrà cominciare un grande lavoro per dare concretezza al principio sancito nella Carta Fondamentale. Serviranno criteri organizzativi ma anche soldi, finanziamenti per consentire l’effettiva e sempre più ampia partecipazione alla pratica sportiva.
Elezioni politiche 2022. E' il momento dei catastrofici.
Negli anni del dopoguerra e fino agli anni sessanta, i catastrofici erano rappresentati da un po' tutti i partiti , i quali nelle occasioni elettorali , studiavano ogni genere di comunicazione con manifesti ( esistevano pochi televisori e non era nata ancora internet) che avevano il compito di screditare gli avversari con ogni genere di slogan. In piena guerra fredda la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista rappresentavano gli uni e gli altri come il pericolo incombente e addirittura catastrofico. Oggi la comunicazione catastrofica è diventata sempre più raffinata . Sono rimasti invariati i due blocchi eredi però dei partiti della prima Repubblica , e i messaggi sono quasi tutti , se non tutti, riferiti all’Europa che ci guarda e tifa e al pericolo di una eventuale vittoria rappresentata dal leader di turno, dal crollo dei mercati , dalla recessione ., il ritorno del fascismo. In piena campagna elettorale , si voterà il prossimo 25 settembre e già nelle comunicazioni sulla carta stampata e sui rotocalchi politici televisivi, si tende a rappresentare il pericolo screditando le figure dei leader e non più con i messaggi che colpivano la fantasia degli elettori. Insomma bisogna creare la figura che io chiamo dell’Orco , per generare paure a sfavore di uno e dell’altro blocco di partiti. Oggi , se vi garba un esempio, il pericolo per la sinistra è Giorgia Meloni , per il semplice fatto che il suo partito , Fratelli d’Italia , nei sondaggi è il primo tra quelli scelti dagli italiani. Per il centro – destra , invece l’avversario da battere è il Partito Democratico e di conseguenza il suo Leader Letta. Dunque non è cambiato nulla. A cambiare sono stati solamente i metodi di comunicazione e i personaggi. La realtà di oggi come ieri però è sempre la stessa : non bisogna aver paura di votare. Chiamare il popolo alle elezioni è il più alto apice della vera democrazia e per fortuna quella italiana è la più completa che esista al mondo. La democrazia parlamentare , rappresentata dal popolo. Chi vince governa , chi perde va all’opposizione. Nell’Italia di oggi per fortuna, non c’è alcun pericolo del ritorno al fascismo o all’avvento del comunismo . Ci sono due idee che dividono i blocchi . Da una parte ci sono i progressisti ( guidati dal PD) , dall’altro i conservatori ( guidati dalla Meloni) .Da una parte coloro che sono fautori del progresso economico e sociale; spesso con riferimento a una politica di riforme e di rinnovamento. Dall’altra parte coloro che , guardando al progresso, propugnano il valore della tradizione e dell'esperienza storica, diffidando dai mutamenti improvvisi (la cui incontestabile espressione è il concetto di rivoluzione) e sostengono l'opportunità di preservare un determinato stato istituzionale, religioso, sociale. Sono tutte qui le differenze. Fascismo e Comunismo non potranno più esistere perché la storia dell’Europa è cambiata da tempo. Dunque. Andiamo a votare senza paura , secondo le nostre inclinazioni e lasciamo ai loro soliloqui chi ancora è rimasto fermo ai saluti romani e alla falce e martello . Queste persone sono fuori dalla realtà italiana
Salute, calano i ricoveri fuori regione. Musumeci: «Investiamo nella Sanità siciliana»
Nel complesso il valore di tutte le prestazioni sanitarie (ricoveri ordinari e day hospital, specialistica ambulatoriale, somministrazione diretta di farmaci, farmaceutica, medicina di base, trasporti con ambulanza o elisoccorso, cure termali) rese a cittadini siciliani da strutture fuori regione nel 2021 ha avuto un valore economico di 237,4 milioni di euro, contro i 293,8 milioni del 2019, segnando una riduzione di oltre 56 milioni di euro.
«Offrire ai siciliani un servizio sanitario efficiente - commenta il presidente della Regione Nello Musumeci - è il chiodo fisso che ci accompagna da cinque anni. La netta riduzione del ricorso alle cure fuori dalla nostra regione è un primo segnale confortante, anche se va preso in considerazione l'impatto del Covid. Stiamo investendo oltre un miliardo di euro, in tutta l'Isola, per realizzare nuove e moderne strutture, adeguare reparti ospedalieri, potenziare i Pronto soccorso, acquistare moderne attrezzature mediche e dare ai nostri concittadini un'assistenza che non ha nulla da invidiare alle altre regioni italiane. Un percorso difficile, certo, ma ormai avviato e che intendiamo portare avanti».
DOCUMENTI: scarica da questo link il Report completo con tutti i dati su scala regionale e per singola provincia
Giovanni Cattaneo medaglia d’oro per la difesa di Regalbuto
Nei duri combattimenti di fine luglio, inizio agosto 1943 per la difesa di Regalbuto e Centuripe, piccoli centri della provincia di Enna, si distinse un giovane sottufficiale della provincia di Milano, in forza al 34° reggimento fanteria della divisione Aosta. Il suo nome era Giovanni Cattaneo, sergente che insieme ai suoi valorosi commilitoni impegnò pesantemente le truppe alleate che solo il 2 agosto riusciranno ad avere ragione di quelle posizioni e proseguire l’avanzata verso Messina.
Alla sua memoria verrà concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Comandante di una squadra mitraglieri, attaccata da soverchianti forze avversarie e sotto l’infuriare del fuoco nemico tenne impavidamente il suo posto. Con l’esempio della sua calma e con la fermezza del suo coraggio spronò i suoi uomini alla strenua resistenza tenendo il nemico in scacco per oltre tre ore. Caduti i serventi dell’arma, continuò personalmente a far fuoco costringendo l’avversario a rinunciare all’attacco ed a ripiegare. Ferito due volte, non abbandonò il suo posto riuscendo a sparare ancora alcune raffiche, sinché colpito in pieno da una granata cadde al suo posto di combattimento consacrando con l’estremo sacrificio la sua mirabile tenacia e la sua eccezionale tempra di soldato»
Regalbuto, 31 luglio 1943.
Come recita la motivazione della medaglia d’oro al Valor Militare, siamo nel luglio 1943 durante la campagna di Sicilia, qui le forze alleate sono all’attacco delle residue forze italo-tedesche che, difendono l’ultimo lembo di isola ancora in loro mano. I fatti riguardanti il post odierno si svolgono a Regalbuto piccolo centro posto nella provincia di Enna.
IL 27 luglio, l’ordine delle operazioni della Divisione “Hermann Göring” conteneva istruzioni dettagliate per mantenere il piccolo centro di Regalbuto che insieme a Centuripe formavano la linea più avanzata della difesa di Adrano, posizione chiave nella linea dell’Etna, praticamente l’ultimo baluardo a difesa di Messina.
Regalbuto era l’estrema linea occidentale di difesa che dalla costa si estendeva fino ad Acireale e il Generale germanico, Paul Conrath, considerava questo fianco, il destro, il punto critico della sua linea di difesa. Qui fin dal 29 luglio sono schierati di presidio consistenti reparti germanici che comprendono un reggimento della divisione “Sizilien” e reparti di paracadutisti della “Hermann Göring”. Con loro i resti di alcuni gruppi di artiglieria delle divisione “Livorno” e “Aosta”.
Il 30 le truppe canadesi e la 231ª Brigata “Malta” sferrano l’attacco, ma incontrano un accanita resistenza. Italiani e Tedeschi abbarbicati tra le macerie degli edifici e gli speroni rocciosi si difendono, ma è una lotta impari. Anche qui, come successo a Gela e in generale in tutte le occasioni in cui le truppe alleate dovettero segnare il passo, intervengono bombardieri e caccia “Spitfire” che tormentano e sconvolgono gli obiettivi a terra, a farne e spese, purtroppo, anche molti civili.
Durante i combattimenti, che termineranno il 2 agosto, si distingue fra gli altri e perde la vita Giovanni Cattaneo, un giovane sottufficiale della provincia di Milano, sergente del 34° reggimento della divisione Livorno. Alla fine dei sanguinosi scontri in cui Cattaneo e i commilitoni sono pesantemente impegnati, le truppe Alleate riusciranno ad entrare a Regalbuto, e a proseguire l’avanzata verso Messina. Arriviamo finalmente alla biografia del protagonista del nostro post odierno, il sergente Giovanni Cattaneo.
Nato a Magenta, in provincia di Milano, nel 1916, Giovanni Cattaneo venne arruolato nel Regio Esercito nel 1939 e, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale egli viene inquadrato nel 34º reggimento di fanteria della divisione “Livorno” col grado di sergente, reparto nelle cui file, il sottufficiale militerà per tutta la durata del conflitto.
Destinato alle operazioni in Sicilia, Cattaneo combatte dal 29 luglio, come riporta la motivazione della medaglia, per la difesa della cittadina di Regalbuto. Postosi in prima linea, il giovane sottufficiale milanese continua a fare fuoco con gli uomini che gli sono rimasti costringendo gli avversari a rinunciare all’attacco definitivo per ben due volte, salvo poi venire egli stesso colpito dallo scoppio di una granata e morire sul colpo.
Per questo gesto eroico, gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria ed il paese natio gli ha dedicato una via dove, ancora oggi campeggia un suo busto commemorativo. La salma, riportata nel paese natale, riposa oggi nel camposanto dello stesso Comune. Prima di chiudere il nostro post, ricordiamo che saranno più di 4000 i soldati italiani caduti nel fronteggiare lo sbarco Alleato in Sicilia, nella convinzione di compiere il proprio dovere, difendendo i sacri confini della Patria.
https://italianiinguerra.wordpress.com/2021/07/31/31-luglio-1943-giovanni-cattaneo-medaglia-doro-per-la-difesa-di-regalbuto/
Luigi Bernardo è il nuovo allenatore della Sicurlube.
In linea con la mission sempre portata avanti con grande determinazione e costanza, la Sicurlube continua a puntare sui giovani. Sarà, infatti, Luigi Bernardo, classe 1993, a prendere in mano le redini della prima squadra regalbutese. Reduce da due stagioni più che positive con la Junior Domitia, con la quale ha raggiunto importanti obiettivi (conquista dei Play-off due volte di fila e accesso alla final eight di coppa italia di serie B quest’anno), il giovane tecnico campano vanta già importanti esperienze: Bernardo è stato il responsabile del settore giovanile e vice allenatore del Latina in serie A dal 2018 al 2020, ha guidato anche la prima squadra e il settore giovanile della FF Napoli e prima ancora si è occupato solo ed esclusivamente dei settori giovanili di varie squadre campane. Insomma, come dichiara lo stesso patron Pierluigi Fichera: «Luigi Bernardo è l’uomo giusto alla guida della nostra squadra. Siamo certi che un tecnico giovane e caparbio, come lui, è il primo tassello perfetto per iniziare la nuova avventura che ci attende».