Nel 2021 il Bangladesh è al primo posto come paese che ricava più rimesse dai lavoratori presenti in Italia, con oltre mezzo miliardo di euro inviati. Seguono il Pakistan (331 milioni di euro) e le Filippine (296 milioni).I dati sulle “rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia” si riferiscono esclusivamente ai canali “formali” (gli operatori di money transfer, le banche e le poste, o qualsiasi altro tipo di transazione avvenuta tramite un istituto di pagamento o un intermediario autorizzato) ed escludono quindi quelli “informali” quali il trasferimento di contante a seguito del viaggiatore, difficilmente quantificabili. 

FONTE: elaborazione openpolis su dati Banca d'Italia
(ultimo aggiornamento: martedì 11 Ottobre 2022)

 

COSA SONO E A COSA SERVONO LE RIMESSE. 

Le rimesse sono i soldi che gli stranieri permanentemente o stagionalmente residenti all’estero inviano nel proprio paese, spesso come forma di sostegno alla famiglia di origine.

Quando se ne parla, si fa principalmente riferimento alle rimesse in uscita, ovvero il denaro che “esce” dal paese per fluire in un altro. Tuttavia questo comporta che l’economia nazionale sia caratterizzata anche da rimesse in entrata, nel caso italiano i soldi che i lavoratori italiani all’estero inviano a casa.

Considerato che i lavoratori stranieri provengono perlopiù da condizioni socio-economiche svantaggiate rispetto agli italiani, le rimesse costituiscono inoltre una risorsa importantissima per i paesi beneficiari, contribuendo allo sviluppo delle economie locali e al miglioramento delle condizioni materiali delle famiglie riceventi.

Il contributo dei cittadini stranieri alla forza lavoro italiana è inoltre in crescita da decenni, e questo fa sì che le rimesse stiano a loro volta aumentando. Gli stranieri infatti sono mediamente più giovani rispetto agli italiani e il loro tasso di occupazione risulta più elevato, attestandosi nel 2021 al 57%, a fronte di una media nazionale pari al 50,6%. 

La maggior parte delle rimesse , come ovvio , arrivano dalle province del Nord ,più industrializzate , In particolare la Lombardia . Parliamo di circa 1,75 miliardi di euro. Seguono il Lazio con 1,2 miliardi (14,6%) e l’Emilia-Romagna (791 milioni di euro, per il 10,2% del totale nazionale).

Mentre il mezzogiorno non arriva al 20%, con Molise e Basilicata che si attestano al di sotto dell’1% del totale (con rispettivamente 12 milioni e 33 milioni di euro circa di rimesse riportate nel 2021).

Il territorio di Enna le rimesse inviate sono 3.534.000 euro nel 2021 ; Catania 58.000.000 di euro ; Palermo con 76.000.000 di euro . ( Fonte Open Polis) 

Via al pagamento dei ristori agli enti del Terzo settore. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali, ha disposto la liquidazione dei contributi a valere sul Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in seguito alla crisi determinata dall'emergenza Covid-19.

La Regione Siciliana, chiamata a procedere all'erogazione dell'importo complessivo di 1 milione e 395 mila euro, ha ripartito 1 milione e 344 mila euro fra le 330 organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus) siciliane che hanno presentato istanza all'Avviso 2/2021 pubblicato dal dipartimento regionale e riconosciute aventi diritto. La somma restante, pari a circa 50 mila euro, sarà liquidata alle altre realtà ritenute idonee, ma la cui posizione contributiva è in corso di verifica.  

Il presidente del Consiglio Comunale , Marco Amato, ha convocato alle 19,30 del prossimo 13 Ottobre i consiglieri per discutere  il seguente ordine del Giorno :

- Approvazione verbali consiglio precedente;

- Interrogazione presentata dal gruppo consiliare " Insieme per fare" sul "Trasporto pubblico Urbano" ;

- Risoluzione del Consiglio Comunale avente per oggetto il mantenimento degli uffici del Giudice di pace;

- Variazione di bilancio di previsione esercizio 2022/2023 ;

Approvazione bilancio consolidato relativo all'esercizio finanziario 2021.

ROMA (ITALPRESS) – “Intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile”. Così, secondo quanto si apprende, il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso dell’esecutivo nazionale del partito.
“Questo significa che non sarà composto per risolvere beghe interne di partito o proponendo qualsiasi nome o per rendite di posizione. Si parte dalla competenza. Se quella migliore dovesse essere trovata al di fuori degli eletti, a partire da Fratelli d’Italia, questo non sarà certo un limite”. Per Giorgia Meloni “questo non cambia la natura fortemente politica del governo perché i governi sono politici quando hanno un mandato popolare, un programma definito, una visione chiara e una guida politica”.
L’esecutivo di Fdi ha dato a Giorgia Meloni “pieno mandato per le trattative sulla formazione del Governo”.

– foto Agenziafotogramma.it –

Importante passo avanti nella transizione ecologica della Sicilia con l'approvazione, da parte del dipartimento regionale dell'Energia, dell'elenco dei 301 comuni dell'Isola che riceveranno i contributi per la costituzione di "Comunità di energie rinnovabili e solidali" (Cer).
 
Nel complesso, la Regione finanzierà quasi 4 milioni di euro (3.835.338 euro) per la realizzazione di associazioni composte da cittadini, condomìni, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, piccole e medie imprese, cooperative, che uniranno le forze per dotarsi localmente di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. 
 
«Quella delle comunità energetiche - afferma il presidente Nello Musumeci - è una novità assoluta con un importantissimo contenuto solidale. Seguendo questo percorso, in Sicilia presto potremo produrre e fornire a livello decentralizzato energia pulita. E soprattutto, cosa non meno importante in questa particolare fase storica, a prezzi accessibili. Come promesso, il mio governo sta lavorando fino all'ultimo giorno di legislatura per mantenere gli impegni presi con i siciliani».
 
«Le amministrazioni pubbliche - aggiunge l'assessore all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri - hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione delle Cer, per questo riteniamo importante aiutare i comuni a far partire questi nuovi modelli energetici che devono essere costruiti su misura in base al tipo di territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano energetico che consenta la sostenibilità della comunità».
 
Le domande di partecipazione sono arrivate da comuni di ogni provincia dell'Isola e, mediamente, riguardano la costituzione di almeno due comunità per territorio. Tra i capoluoghi di provincia, i contributi più alti sono stati assegnati alle città di Palermo (63.398 euro) e di Messina (33.196). A seguire Siracusa (27.804), Ragusa (22.730), Caltanissetta (20.867), Agrigento (20.228) ed Enna (15.017). Il decreto con l'approvazione delle istanze ammissibili e l'elenco dei beneficiari è stato pubblicato sul portale istituzionale della Regione Siciliana.
 
I comuni ammessi alle agevolazioni potranno ottenere dal dipartimento dell'Energia un'anticipazione pari al 40 per cento del contributo totale e l'Amministrazione regionale accompagnerà gli enti locali nelle diverse fasi del processo fino alla definitiva costituzione delle comunità.
 
La notizia è stata fornita dall'ex Sindaco di caania Salvo Pogliese, : l’Europa ha finalmente dato il via libera all’investimento da 1 miliardo di euro di ST Microelectronics per un nuovo Modulo nella Zona Industriale di Catania.
Un intervento per il quale il Comune di Catania ha fornito ogni supporto burocratico e amministrativo vendendo nell’agosto 2019 un terreno di sua proprietà in tempi record e accelerando le procedure autorizzative, con l’obiettivo virtuoso di vincere la concorrenza di città come Milano, Parigi e Singapore, in lizza per ospitare i nuovi insediamenti dell’azienda leader nel settore dei micro-conduttori.
Un intervento al quale ha lavorato anche il Ministero dello Sviluppo Economico, sempre nella direzione auspicata dell’indipendenza italiana ed europea nel settore della microelettronica.
"Sono felice, da ex Sindaco e oggi da Senatore, della grande opportunità per Catania, con 700 nuovi posti di lavoro e il consolidamento della nostra Zona Industriale come “Etna Valley” nella quale pensare e realizzare impresa.
Tutto questo mentre vengono finalizzati anche gli interventi per migliorare la viabilità e i servizi di quell’area immensa e dal grande potenziale con investimenti complessivi da 32 milioni di euro"

 

ITALPRESS .E’ stata scoperta, in piazza Castelnuovo, a Palermo, nelle adiacenze del Palchetto della Musica, la targa in memoria di Giuni Russo, la cantante e musicista palermitana scomparsa 18 anni fa. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco Roberto Lagalla e gli assessori comunali Giampiero Cannella e Dario Falzone.
“Oggi – ha dichiarato il sindaco – rendiamo omaggio a una grande artista, un gesto doveroso della città nei confronti di Giuni Russo per il talento espresso e riconosciuto in tutto il Paese. Come amministrazione, siamo felici di aver ripreso un percorso che non meritava di essere lasciato a metà. Per questa ragione, ringrazio la Soprintendenza ai Beni culturali e l’assessorato regionale ai Beni culturali. Senza la loro sentita partecipazione, questo momento non sarebbe stato possibile. Un ringraziamento speciale anche alla famiglia di Giuni Russo, in particolare alla sua compagna Maria Antonietta Sisini e all’associazione Giuni Russo Arte. E al giornale Palermo Today che ha fatto anche da stimolo per questa iniziativa, portando avanti una petizione che ha raccolto migliaia di firme da tutta Italia, a dimostrazione dell’amore che circonda ancora oggi questa grande artista”.

Abbandonato in un sacchetto di plastica, un neonato è stato ritrovato vivo in una campagna nel trapanese. A salvarlo sono stati i Carabinieri che, allertati da un contadino di zona, sono corsi sul posto e lo hanno portato in ospedale.
Ora è fuori pericolo e si chiamerà Francesco Alberto: Francesco perché trovato nel giorno di San Francesco d’Assisi e Alberto come il Carabiniere che per primo lo ha preso in braccio. Il piccolo era stato lasciato nei pressi di una scuola elementare, lungo la strada di una campagna isolata. A dare l'allarme ai carabinieri è stata una telefonata e la prima persona a trovare il neonato è stato il contadino proprietario del terreno, che ha notato il sacchetto. Il fatto risale alla tarda serata di ieri, mercoledi 4 ottobre. I carabinieri che sono intervenuti sul posto hanno trovato il neonato nel sacchetto con la placenta, elemento che fa supporre che la mamma abbia dato alla luce il piccolo in casa. Subito è stato allertato il 118 e il neonato è stato portato in ospedale dove è emerso che, fortunatamente, non rischia la vita.

 

L’Assessorato della Salute della Regione Siciliana ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno.
Il carcinoma alla mammella è la neoplasia femminile più frequente e, ad oggi, si stima che circa una donna su 9 si ammalerà di questo tumore nell’arco della vita.
Sebbene le cause del tumore al seno, come per molti altri tipi di tumore, non siano state ancora identificate, la ricerca ha stabilito che alcuni fattori aumentano il rischio ammalarsi. Alcuni di essi non sono modificabili, come l’aumentare dell’età e la predisposizione genetica, ma su altri è possibile intervenire.
In ogni fascia di età ci sono comportamenti da seguire per una prevenzione efficace del tumore al seno e, grazie a metodiche di screening e diagnosi precoce, la maggior parte dei tumori può essere diagnosticata in fase iniziale rendendo le terapie molto più efficaci e risolutive.
La prevenzione è la scelta migliore per contrastare l’insorgenza di questa patologa. Più in generale, la prevenzione del cancro al seno deve riguardare una maggiore consapevolezza anche negli uomini, considerato che in Italia si registrano 500 casi l'anno. La Regione Siciliana, in coerenza con quanto previsto dal sistema sanitario nazionale, attraverso l’attività capillare delle aziende sanitarie provinciali, tra le altre iniziative, offre alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni l’opportunità di effettuare gratuitamente uno screening oncologico della mammella nei presidi sanitari del territorio.

ROMA – “La guerra non è mai la soluzione, porta solo distruzione”. In occasione dell’Angelus domenicale, Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina. E si rivolge direttamente alle parti in causa, lanciando un appello a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. “L’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso da suscitare grande preoccupazione – osserva il Pontefice da piazza San Pietro – Mi arrivano i fiumi di lacrime e di sangue. Si tratta di una terribile e inconcepibile ferita dell’umanità che continua a sanguinare sempre di più”.

agenzia Dire