Si va a grandi passi verso l'anno 2019, tra brindisi , cenoni , auguri , strette di mano , sopratutto però di speranze. Desideri da realizzare . Come ogni vigilia di un nuovo anno chi più o chi meno traccia un bilancio ( seppure sommario) dell'anno che sta per terminare. Noi partiamo da chi sta peggio. Da chi non ha un lavoro , da chi ha smesso di cercarlo , da chi è andato via da Regalbuto, da chi è in procinto di partire perchè così non potrà andare avanti. Le notizie che rimbalzano indicano in 20 le persone ( o famiglie ? ) che avranno bisogno di un pasto caldo almeno una volta al giorno. Il 2018 ha segnato forse uno dei livelli forse raggiunti negli anni 60/70 di persone che si sono trasferite nelle regioni del Nord o nei paesi dell'Europa. L'economia ristagna , a sostenerla per ora una limitata classe di dipendenti e i tanti pensionati. L'edilizia è ferma. I negozi chiudono. La società si sta impoverendo. Sta cambiando. Stiamo cambiando. Sono in crescita i casi di disagio sociale in età scolare. Quando manca il lavoro purtroppo questi fenomeni si evidenziano sempre con maggiore tenore. L'augurio che con tutto il cuore facciamo è quello che tutti e quando diciamo tutti indichiamo tutti , riusciamo ad abbattere ogni barriera che ci divide dall'altro e ci uniamo per cercare insieme di evitare che Regalbuto ( quindi tutti) raggiunga livelli di disagio socio-economico ancora più bassi di quelli fino ad ora raggiunti. Se non capiamo questo semplice paradigma .......
AgoVit