Oggi (ieri per voi) è il VENTISETTESIMO giorno di fila in cui cala il numero dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia – da 1168 a 1034, quindi di 134 unità. Siamo ormai a circa un quarto del picco (4.068 ricoveri) di alcune settimane fa. Ma è l'entità del calo che impressiona: 21.3% nel giro di due giorni. Insomma: le TI si stanno davvero svuotando. Ed è importante che scenda anche il numero dei ricoveri totali (da 14.636 a 13,834, calo di 802 unità, ed ora sono tremila in meno di cinque giorni fa). Il virus se ne sta andando, a passo veloce, e noi lo accompagniamo volentieri alla porta.
Già che ci sono approfitto per pregare chi legge di aiutarmi ad evitare un’altra stucchevole polemica tra esperti (il virus sta diventando più buono, sì o no?). E’ chiaro che la malattia sembra meno grave di alcune settimane fa. Potrebbe essere il caldo (che causa infezioni con inoculo virale più basso), e/o la nostra migliorata capacità di trattare la malattia, e/o il virus che si “adatta” al nuovo ospite riducendo la patogenesi (un fenomeno ben noto a chiunque conosce la virologia).
Discutere quest’ultima possibilità alla luce della propria esperienza clinica e conoscenza teorica NON significa fare “pseudoscienza”, come ha paventato con parole poco felici un collega (nel senso di “endowed professor” in una università americana) in un talk-show televisivo italiano. Detto questo, nessuno è perfetto, frasi infelici ne ho scritte anch’io, adesso chiudiamola qua e concentriamoci sul vero nemico, SARS-CoV-2, che è alle corde ma non ancora K.O.!!