"Nell'Isola 100 scuole a rischio chiusura".

Dicembre 15, 2022 247
C'è il fondato rischio  che oltre cento istituti scolastici siciliani , per effetto della nuova norma voluta dal Governo Nazionale ,che alza il numero minimo di iscritti da 600 a 900 alunni vengano cancellati dalla mappa degli istituti scolastici.  A questo proposito  un’interrogazione urgente a risposta scritta presentata al Presidente della Regione e all’Assessore all’Istruzione per chiedere di aprire un tavolo di concertazione con il Governo Nazionale e stoppare così la norma prevista nella manovra del governo nazionale, che scongiuri il rischio  di far chiudere dal 2024 circa 100 istituzioni scolastiche solo in Sicilia, è stata  presentata dai parlamentari Dc onorevoli Ignazio Abbate e Carmelo Pace a seguito di questo rischio concreto che andrà a penalizzare ulteriormente il sistema scolastico siciliano.
" Dobbiamo assolutamente scongiurare - scrivono i due parlamentari - la scomparsa di oltre cento istituti scolastici siciliani che verrebbero cancellati dall'applicazione della nuova norma voluta dal Governo Nazionale che alza il numero minimo di iscritti da 600 a 900.
Assoggettarci a tale imposizione significherebbe condannare a fine certa istituti storici che sono stati da sempre a servizio delle comunità. In particolar modo nei centri storici  e nelle aree periferiche e rurali, dove lo spopolamento si avverte con maggiore evidenza. Qui si sente anche l'esigenza di tenere a 10 alunni il numero minimo per far partire le prime classi di ogni ciclo di studi. " “Saranno penalizzati soprattutto quei territori che si trovano in condizioni oggettivamente critiche come le aree interne, quartieri a rischio, centri storici – dichiara l’onorevole Abbate – ed inoltre ciò comporterebbe non solo la perdita di numerosi posti di lavoro, ma l’eliminazione in alcuni contesti territoriali di un presidio fondamentale garantito dalla Costituzione, come la scuola”. 
Ultima modifica il Giovedì, 15 Dicembre 2022 14:55
Image
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale , ai sensi della legge n° 62 del 7/3/2001.