Nel gennaio 2014 scrissi :” C’è forse uno spiraglio di speranza per gli automobilisti che attraversano la Sp 23b Regalbuto-Catenanuova perché la Provincia regionale di Enna ha stanziato 200 mila euro per alcuni lavori di messa in sicurezza dell’importante arteria. La somma stanziata forse non riuscirà a coprire tutte le opere necessarie per rendere completamente sicura la strada ma almeno è qualcosa che inizia muoversi, quanto meno sul versante del triangolo delle strade dei comuni di Regalbuto, Centuripe e Catenanuova, un triangolo molto importante per l’economia dei tre comuni a nord della provincia di Enna, legati da identiche tradizioni, scambi commerciali e affinità sociali. Etc…. “ Sono di questi ultimi giorni le polemiche su fb sui lavori che nei giorni scorsi sono stati eseguiti sulla provinciale . Le solite polemiche che nascono purtroppo da una campagna elettorale ancora in corso a Regalbuto. Personalmente devo dire che quando scrissi l’articolo non mi ero reso conto che con 200 mila euro si potevano fare poche cose. Anche se ammetto che in me resta la speranza che quello che è stato fatto per ora sia una minima parte di ciò che ancora si dovrà fare  con 200 mila euro. Se però è stata spesa l’intera somma ,la domanda che mi costringe a fare quest’ultimo ragionamento è la seguente: “ Con questi lavori appena ultimati la strada provinciale 23B può essere percorsa in parziale sicurezza? “ La domanda non è rivolta né al Sindaco di Regalbuto né a quello di Catenanuova  ma al Commissario della Provincia Regionale di Enna e al suo ufficio tecnico provinciale , titolari dell’appalto. Si perché per me automobilista, sicurezza stradale può significare un’insieme di cose quali la tracciabilità delle righe bianche orizzontali che delimitano le carreggiate, il ripristino dei catarifrangenti e la pulizia dei bordi che ostruiscono la visibilità. La sistemazione del manto bituminoso e della pendenza della “curva della morte”  causa di tanti incidenti. Per cui per ora la provinciale 23B è a parer mio insicura.Proviamo a ripercorrere di sera la provinciale e poi chiediamoci se la strada è in sicurezza.   C’è una cosa certa : la verità sui lavori sulla provinciale 23B è scritta nel capitolato di appalto della Provincia Regionale di Enna. E forse in molti hanno mentito o innescato false aspettative. Ma la mia è come al solito una semplice opinione......

agovit

Amèselon Volley Regalbuto,Agira Volley,Volley Catena e Volley Centuripe domenica pomeriggio hanno dato vita al palazzetto dello sport di Regalbuto ad un quadrangolare femminile di pallavolo di prima divisione organizzato dal Comitato Provinciale Acsi Enna. E’ stata una vera e propria festa dello sport, macchiata alla fine dall’infortunio al ginocchio accorso alla brava schiacciatrice del Catenanuova Valentina Gulisano , che di fatto ha aperto la stagione della pallavolo provinciale di Acsi Enna che in questa stagione punta anche al settore delle scuole di pallavolo ennesi. Il pubblico piuttosto numeroso e sportivo , come spesso accade in queste competizioni,ha assiepato le tribune del palasport ed ha assistito a quattro incontri molto combattuti. Hanno aperto le padroni di casa contro la giovane formazione del Volley Catena allenata dal duo Franco Randazzo e Linda Proietto e alla fine dei due set hanno avuto la meglio proprio gli ospiti le quali hanno commesso pochi errori difesa e con una Valentina Gulisano in strepitosa forma. Dal canto loro il sestetto di Regalbuto appariva insicuro sia nel servizio che nella difesa, forse per l’assenza dell’infortunata Noemi Lombardo e l’assenza dell’opposto Erica Smirne Miletti. Catenanuova in finale. Secondo incontro tra l’Agira di Antonio Millauro e il Centuripe di Alfredo Nasca e Walter Testaì. La giovane squadra di Agira si è imposta facilmente contro il Centuripe ma

E' tutto pronto per l'esordio stagionale della Futsal Regalbuto nel campionato regionale Juniores di calcio a cinque maschile.
I ragazzi del presidente Vito Contino si allenano con tanto impegno per una stagione che dovrà vederli, almeno si spera, protagonisti in una manifestazione che vedrà al nastro di partenza ben 35 squadre siciliane divise in sette gironi composti da 5 formazioni.
Il team regalbutese è stato inserita nel girone con squadre ennesi e nissene e proprio la Nissa Futsal sarà l'avversario al debutto mercoledì 19 novembre al palazzetto dello sport di Piano Arena.
Squadra rinnovata rispetto alla passata stagione che l'ha vista ben figurare ma che ha perso per strada tre pedine fondamentali come Gaetano Campagna (approdato in serie A2 con l'Acireale), Nicola Chiavetta e Dennis Moschitta.
Dalla squadra allevi sono arrivati Pietro L'Episcopo, Giuseppe Cardaci, Armando Fichera e Salvatore Carosia a puntellare un organico di tutto rispetto. Cambiata la guida tecnica che è stata affidata alle mani esperte di Salvo Cardaci che dopo tantissimi anni è tornato ad allenare nella società sportiva che insieme all'instancabile Vito Contino e diversi altri amici (Salvatore Costa, Gaetano Politi, Ivan Intraguglielmo etc.) costituirono circa 18 anni prima.
Il prof. Cardaci pur venendo dal mondo della pallamano avendo allenato negli ultimi dieci anni nella massima serie nazionale ha già avuto una bellissima esperienza con il Regalbuto di calcio a cinque (allora la società si chiamava Riscossa) con cui in tre stagioni e da allenatore della prima squadra ottenne ben tre promozioni consecutive dalla serie D regionale alla serie B nazionale.
Su questa nuova avventura della Futsal Regalbuto abbiamo voluto sentire proprio Vito Contino, presidente tuttofare del team regalbutese che sottolinea: "sono molto felice della scelta effettuata a fine agosto - dichiara Contino - avendo chiesto e ottenuto la disponibilità di fare allenare questo gruppo a Salvo Cardaci a cui mi lega una grande amicizia e ricordi sportivi indimenticabili.

Che la magia del Natale abbia inizio: con l’accensione dell’albero più alto di Sicilia l’8 novembre, il Sicilia Outlet Village ha dato il via al clima di festa che, come da tradizione, qui arriva con largo anticipo regalando a grandi e, soprattutto, piccini tante sorprese e iniziative divertenti. Se è vero che non c’è Natale senza regali, al Sicilia Outlet Village non basta, perché si aggiunge un inconfondibile tocco di stile: da sabato 15 novembre, infatti, una piccola spesa potrebbe trasformarsi in un grande regalo, semplicemente con un po’ di fortuna. I visitatori potranno partecipare al concorso “A Natale vinci lo stile”: basterà uno scontrino unico del valore maggiore o uguale a 100 euro (e multipli), un click sui canali web e social del Village per vincere subito una delle 12 gift card in palio oppure imbucare nell’urna la cartolina con i propri dati per l’estrazione finale di 1.000 euro in gift card (info e regolamento su www.siciliaoutletvillage.it e all’info point). Ma saranno anche dei “buoni” regali, perché la shopping experience diventa solidale: chi vorrà, potrà confezionare i propri doni insieme ai volontari Unicef che durante le festività al Village raccoglieranno fondi per le campagne a difesa dei bambini e degli adolescenti (il servizio di impacchettamento sarà a titolo gratuito e disponibile nei giorni 29 e 30 novembre, 6, 7, 8, 13, 14, 20, 21 dicembre).
Sotto il grande albero del Village ci sono tante altre sorprese e novità:

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Nel bilancio di previsione del 2014 approvato recentemente nel corso dell’ultimo consiglio comunale , l’amministrazione retta dal sindaco Francesco Bivona aveva inserito un contributo di 5000 euro a favore delle società sportive regalbutesi . La somma servirà per acquistare un certo quantitativo di Felpe che saranno indossate dai tesserati ai sodalizi sportivi di Regalbuto e più precisamente dalle cosidette prime squadre. Non accadeva dal 2012. Allora era stato l’assessore Salvo Cardaci a volere fortemente contribuire alle società sportive già in crisi a Regalbuto per mancanza di sponsor scongiurando così il paventato taglio dei sostegni finalizzati allo sport. Per onor di cronaca fu lo stesso Cardaci a voler riconoscere, in un periodo in cui diverse realtà sportive ennesi e siciliane, anche di un certo spessore, erano alle prese con problemi economici e societari, a Regalbuto l’amministrazione comunale aveva dunque riconosciuto l’alta funzione sociale dello sport quale strumento di aggregazione sociale, di formazione umana e di tutela psicofisica.  Di certo la Felpa non aiuterà a risolvere la corsa ad ostacoli dei dirigenti delle società sportive e c’è da dire che nel frattempo a Regalbuto si è persa la pallamano femminile e sia basket che pallavolo e calcio a cinque  hanno scelto di dedicare gli sforzi nello sviluppo e pratica dei rispettivi settori giovanili. Ma è comunque un segnale che se interpretato va verso quell’attenzione nello sport  da parte dell’amministrazione Bivona , la quale , in continuità con le precedenti amministrazioni comunali , ha scelto la concessione delle palestre scolastiche (in orario extrascolastico) alle associazioni sportive, culturali e sociali, di volontariato in forma gratuita relativamente alle spese per il consumo di acqua, luce e gas nella considerazione che le stesse agiranno senza scopi di lucro.  E bene hanno fatto e fanno anche perché ci sembra sia la scelta più giusta da fare  per venire incontro alle società sportive impegnate nei campionati federali , le quali a loro volta, avrebbero il dovere di tutelare gli impianti sportivi facendone buon uso ed evitando gli sprechi. A proposito di risparmi, soprattutto energetico,

La legge Severino (L. 190/2012) ha introdotto tra gli altri provvedimenti, che i comuni provvedano ad approvare un piano anti-corruzione, la procedura di formazione del piano a Regalbuto è stata resa aperta al contributo di cittadini, organizzazioni sindacali, alle associazioni dei consumatori, agli Ordini professionali e imprenditoriali, a tutti i cittadini e portatori di interessi diffusi. In tal senso il movimento civico “Uniti per Regalbuto” ha depositato all’ufficio protocollo del Comune di Regalbuto le proprie proposte del piano triennale di prevenzione della corruzione e programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014/2016 e del codice di comportamento dei dipendenti del comune di Regalbuto , in attesa che il Segretario Comunale appronti il Piano che sarà poi sottoposto al vaglio della Giunta Comunale. Il gruppo consiliare UpR in pratica ha individuato alcune aree tematiche nelle quali si esplicità il motivo della proposta proposte che per comodità di lettura di seguito riportiamo.

 

MISURE DI PREVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA PROCEDURA APERTA  (BANDI DI GARA)

Elaborazione dei bandi. Ripercorrendo il normale andamento della procedura di gara, la stessa elaborazione dei bandi di gara può essere il frutto di patti corruttivi: individuare alcuni requisiti piuttosto che altri può aprire o chiudere la partecipazione alle gare a determinate imprese.

È il caso dei cd. bandi-fotografia, ovvero dei bandi “ritagliati” sulle caratteristiche specifiche di un determinato concorrente, con la previsione di requisiti talmente stringenti da definire ex ante la platea dei potenziali concorrenti. Dietro l’elaborazione di una lex specialis siffatta può ben celarsi un accordo occulto tra l’amministrazione appaltante e l’imprenditore interessato all’esecuzione della commessa pubblica, finalizzato alla relativa aggiudicazione per un importo fittiziamente elevato e non congruo rispetto a quello che si sarebbe raggiunto in condizioni di concorrenza. Indici sintomatici della presenza di bandi “pilotati” possono ravvisarsi nella previsione della loro scadenza in un periodo estivo o festivo, ovvero nella fissazione di termini eccessivamente ravvicinati, o di requisiti di dettaglio estremo.

L'opinione .

Novembre 07, 2014

Soffiare e succhiare contemporaneamente non si può.  E’ un detto Ligure che si presta forse a molteplici traduzioni tra le quali la più appropriata potrebbe essere questa : “ non si può dire una cosa e contemporaneamente dire il contrario.” Nell’era del berlusconismo ieri e del Rezusconi oggi sembra essere il leitmotiv  della comunicazione di una certa generazione di neo politici/amministratori/guru che si fanno precedere da un cancelletto  o hashtag per abbreviare il loro pensiero e si compiacciono dal numero dei  “ mi piace” dei loro seguaci/tifosiadognicostoqualsiasicosadiceilcapo. La tattica  a tutti i livelli  della politica è sempre la stessa: oggi dico una cosa ( che fa piacere ad una parte di cittadini),poi la smentisco ( per accontentare la parte opposta),poi do la colpa ai sindacati che hanno rovinato l’Italia,ai giornalisti che disinformano,ai  gufi, ai populisti e successivamente si affidano a frasi del tipo : “ non mi fanno lavorare”  “ i poteri forti non mi comandano”  fino ad arrivare a considerarsi una vera e propria vittima di un’opinione pubblica che “non mi merita ( frase ripetuta da sempre) “ . Per non dire poi della  tattica dello scontro generazionale che Renzi ha introdotto in maniera più marcata a tal punto che oggi sta accadendo che un uomo o una donna appena compie cinquant’anni , per non essere considerato già oltrepassato si affretta a dire che di anni ne ha ancora quaranta e che ha una verginità politica e sindacale la qual cosa gli consente di poter aspirare a poter occupare tutti gli scranni del potere da quello di primo ministro a semplice consigliere comunale con la qualifica di “esperto” per distinguersi da tutti coloro che “ si sono mangiato l’Italia” : democristiani,socialisti,comunisti,sindacati,giornalisti,uomini di destra e di sinistra. Soffiare e succhiare contemporaneamente non si può. Nella generazione del sessantotto si sarebbe parlato di coerenza.  Conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico.I giovani rifiutarono progressivamente  il mondo dei padri e degli adulti in genere innescando un conflitto generazionale liberatorio e benefico che portò ad una ventata di verità su  rapporti e legami incrostati di ipocresia e vuota retorica.  Il problema è che confondiamo oggi l’essere coerenti con i comportamenti esteriori , utilizzando spesso l’accusa di incoerenza ( populismo ) per indurre gli altri ad agire come noi vogliamo o ci aspettiamo. Come possiamo difenderci? L’arma ufficiale è il voto . La Costituzione gli affianca anche il diritto di sciopero ma l’arma migliore tra le due è quella del potere di influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti . E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede.( Don Milani). Almeno si avrà avuto il coraggio e la coerenza di dire ciò che si pensa.

agovit

Ci è pervenuto il resoconto dell'incontro che il movimento Uniti Per Regalbuto ha avuto nei giorni scorsi con AssoConsumatori, a proposito delle bollette emesse da Acqua Enna. Di seguito la nota di UpR.

"Nell’interesse della cittadinanza abbiamo incontrato AssoConsumatori di Enna, affinché avessimo dei chiarimenti sul comportamento scorretto di AcquaEnna e si procedesse ad un coordinamento di attività, non solo con noi Movimento civico, ma con chiunque fosse interessato a fare fronte comune per tutelare gli utenti.

 

Dall’incontro è emerso come AcquaEnna sia stata scorretta nell’addebito del deposito cauzionale prima e delle partite pregresse poi. Per quanto riguarda il deposito cauzionale, chi non l’ha pagato non rischierebbe il distacco dalla rete, in quanto servizio essenziale di pubblica utilità, chi l’ha pagato sarà difficile che la società torni la cifra, ciononostante può chiedere il rimborso.

Per quanto riguarda le “partite pregresse” è appurato, dalla stessa società, come la voce si riferisca alla delibera n.2 del 25/01/2012 del consorzio ATO n.5 (vedete in bolletta nel foglio dov’è allegato il cedolino postale di pagamento in fondo a sinistra), la delibera in questione riguarda l’approvazione di un ripianamento di un buco di7.315.609,39 di euro,con il voto FAVOREVOLE di TUTTI i sindaci di allora. Dunque, come dice bene la stessa AssoConsumatori “ci stanno facendo pagare le somme che debbono restituire ai cittadini per la depurazione.

Pagheremo (tutta la provincia) le partite pregresse ininterrottamente fino a copertura di quell’importo.

Quello che bisogna aggiungere è che, come affermato da Assoconsumatori ed i suoi legali, le partite pregresse dal 2005 al 2009 sono prescritte, pertanto inesigibili, si devono pagare eventualmente solo quelle dell’anno 2010 (non prescritto).

Cosa fare dunque?

 

Si è conclusa nel migliore dei modi la nona ed ultima prova del Campionato Regionale Aci/Csai FKS per il piccolo regalbutese Giacomo Pellegrino. Il giovane kartista di appena otto anni si è presentato nella nuovissima pista di Ispica con l'orgoglio di un leone. Sin da gara 1 si è vista la determinazione del piccolo pilota, ma è stato in gara 2 che Giacomo ha dato il meglio di se dimostrando a tutti il suo vero valore. Partito ancora dalle retrovie il piccolo ennese si è dato da fare subito rendendosi autore di vari sorpassi. Alla fine si concretizza un bellissimo quarto posto che vale ancora di più se si considera la grinta sfoggiata in pista. Orgogliosissimi, ovviamente, i genitori ed il team manager Maurizio Capuzzo della CM Motorsport.

Dopo quello di Mistretta, slitta anche il referendum del Comune di Santo Stefano di Camastra per l’adesione al Consorzio di Enna. Si sarebbe dovuto tenere nella giornata di ieri, ma in extremis è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha deliberato il Consiglio comunale e poi il sindaco ha emanato il provvedimento. “Pur ribadendo e confermando le ragioni della scelta di adesione al libero Consorzio di Enna – si legge nell’annuncio pubblico rivolto alla cittadinanza – e auspicando che possa intervenire, da parte del competente legislatore l’adozione di provvedimenti di legge che consentano la certa e puntuale facoltà di espressione in tal senso, si delibera la sospensione delle attività intraprese dal Consiglio”.

Sospesa dunque la consultazione referendaria, con nota a firma del sindaco Francesco Re. Il Consiglio aveva optato per l’adesione al Consorzio di Enna, previo ricorso alle urne per avere la conferma da parte dei cittadini, come previsto dalla normativa regionale, il 4 settembre scorso. Ma poi, come nel caso di Mistretta, sono sopraggiunti dei dubbi sull’effettiva attuazione della riforma siciliana, con riferimento anche a quella nazionale e al “vuoto” del governo di Palazzo d’Orleans in questi giorni. Non ultimo il problema finanziario, dover sostenere spese gravose, temendo di sprecare risorse. E così, prima Mistretta e ora Santo Stefano, fanno dietro front.