Ancora un test amichevole positivo per la formazione Juniores della Futsal Regalbuto che martedì sera, al palazzetto dello sport di Piano Arena ha ospitato il Gagliano che quest'anno esordirà nel campionato di serie D. Unite da un gemellaggio sportivo che ha dato già diversi frutti, le due squadre si erano sfidate qualche settimana addietro sul campo gaglianese con la vittoria di misura dei padroni di casa apparsi, in quella occasione, in una condizone fisica migliore.
In quella gara il team del duo Contino-Adornetto aveva ben giocato due dei tre tempi programmati, cedendo solo nel terzo parziale.
Ma erano ancora i primi giorni di preparazione per Gamiddo, Fasciana, Carosia, Rocchetta, Vitale, Saitta e compagni che inizieranno la nuova stagione agonistica nella prima settimana di novembre.
A giorni, infatti, si conoscerà il calendario ufficiale delle partite che vedranno, almeno si spera, protagonista la Futsal Regalbuto. Tornando al calcio a cinque giocato martedì sera il match ha avuto tutta un altra storia con i regalbutesi del direttore sportivo Sergio Politi in grado di imporsi abbastanza agevolmente con il punteggio finale di 11 a 7. Una gara in cui tutti i ragazzi hanno avuto la possibilità di disputare uno scorcio di partita con il secondo parziale finito 5 a 1 che ha visto in bella evidenza Pietro L'Episcopo autore di una splendida tripletta.
In vantaggio all'inizio del terzo tempo per 7 a 2 coach Cardaci ne approfittava per dare spazio anche alle seconde linee con il parziale che si chiudeva con il minimo vanmtaggio degli ospiti che sono comunque apparsi una formazione compatta e ben attrezzata per il campionato di serie D.
"Il risultato finale conta davvero poco - evidenzia mister Salvo Cardaci - ma è giusto sottolineare che i ragazzi hanno giocato a buoni livelli mostrando una tenuta fisica migliore rispetto al match disputato in trasferta. Sinceramente mi sono piaciuti tutti i ragazzi con Thomas Cardaci e Gabriele Capuano che hanno trascinato tutto il resto del gruppo forti della loro maggiore esperienza.
In ogni caso il campionato è oramai alle porte e sono e resto fiducioso per una stagione che spero ci regali tanti sorrisi".

Si è riunita a Palermo la direzione regionale del Partito Socialista Siciliano, incentrata sulla forte apprensione per la crisi economica, finanziaria e sociale che sta determinando un generale ridimensionamento del tenore di vita di un numero sempre maggiore di siciliani. «È urgente e indispensabile – affermano i socialisti del Pss – porre fine all’immobilismo dell’attuale governo regionale e realizzare le riforme strutturali necessarie al risanamento finanziario ed alla ripresa economica della Regione Siciliana, dando piena attuazione allo Statuto speciale». I socialisti siciliani, oltre a stigmatizzare il tentativo del governo nazionale di destrutturare lo Statuto dei lavoratori, voluto negli anni Settanta proprio dai fautori del socialismo democratico, hanno deliberato di organizzare una serie di iniziative volte alla ricomposizione della diaspora socialista in Sicilia ed a rapportarsi con quanti abbiano una visione dell’autonomia regionale come fattore di progresso, riaffermando la posizione del Pss a favore di un’Europa progressista dei popoli e delle regioni, ma contrapposta tanto all’Europa delle banche e della finanza, quanto al populismo della Lega Nord e delle altre forze di destra. La direzione ha inoltre deciso di celebrare il trentennale della morte di Riccardo Lombardi, leader della sinistra socialista nativo di Regalbuto, con un convegno che si terrà ad Enna sabato 18 ottobre alle 10, presso la Sala Cerere in piazza Vittorio Emanuele, dopo aver tenuto il mese scorso un’iniziativa analoga presso il Palazzo dei Normanni a Palermo.

articolo tratto da Vivienna

Breve storia di Riccardo Lombardi

Oltre 80 artisti contemporanei, italiani e internazionali, riuniti in una mostra itinerante che celebra un capolavoro dell’antichità: la dea di Morgantina. I lineamenti classici del suo volto, il gioco di luci del drappeggio che le avvolge il corpo, la grazia della mano protesa in avanti, affiancati dal prezioso patrimonio archeologico del Museo di Aidone – in provincia di Enna, dove la statua greca è esposta – vengono reinterpretati in opere grafiche di altissimo livello, ciascuna differente dalle altre, secondo l’immaginario dell’autore, ma con eguale spirito di lode alla bellezza dell’arte classica e alla memoria storica della terra siciliana.

Una collezione prestigiosa che, dopo Aidone, Valguarnera e Catania, verrà ospitata al Sicilia Outlet Village (siciliaoutletvillage.it) dal 17 ottobre, grazie al progetto promosso dal Club Unesco di Enna, in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e con il Comune di Aidone, e sposato artisticamente dalle cantine Planeta, che hanno impreziosito le bottiglie di una serie pregiata del loro vino con etichette ispirate alle opere artistiche. «Siamo lieti e onorati di aver aderito al progetto – ha affermato Alessio Planeta – la nostra azienda da sempre ha prodotto o si è impegnata in progetti legati alla cultura e all’arte, anche nel senso più ampio, quello della responsabilità sociale. Siamo convinti che non esista migliore comunicazione di quella che rispecchi e racconti l’identità di un’azienda e del territorio, e il vino è la massima espressione del territorio da cui si proviene».

Mai come in questo inizio di stagione l’organico della APD Ameselon Volley sta dimostrando di crescere. Prendiamo per esempio il settore del Mini Volley praticamente triplicato rispetto al gennaio 2014 quando le iscritti erano in 11 mentre ad oggi si contano 29 bambine tra i 6 e gli 8 anni. Anche la prima squadra è cresciuta e si può dire “ ringiovanita” con l’ingresso di Giulia Ferrigno e Noemi Stancanelli, cresciute ( fateci passare la ripetizione) nel vivaio della pallavolo regalbutese. Ma tutto ciò non è avvenuto per caso. La scelta collegiale fatta due anni fa di non partecipare a nessun campionato federale , con un organico ridotto a 9 tesserate , avrebbe scoraggiato chiunque, abbiamo corso il rischio ed è grazie soprattutto alla caparbietà delle ragazze le quali ,pur sapendo che non avrebbero disputato partite , hanno continuato ad allenarsi ed oggi alcune delle quali  fanno parte attiva del direttivo della società o responsabili del settore Mini Volley . L’Ameselon Volley da qualche anno può vantarsi di essere l’unica società sportiva a gestione collegiale , che vive dell’autotassazione di ognuno, che organizza eventi come quelli realizzati nella passata stagione . E’ forse l’esempio di come è possibile praticare uno sport , privilegiando soprattutto la realizzazione del gruppo dove ognuno è libero di esprimersi, confrontarsi e trovare opportunità che potrebbero servire per il domani personale. E’ l’unica società sportiva dove chi gioca paga per allenarsi e giocare, paga per acquistare una tuta o il completino o i palloni o semplicemente per mangiare una pizza tutti insieme. E’ forse questo l’esempio  che le famiglie hanno capito affidandoci la propria figlia nella pratica di uno sport che , come si è visto ai mondiali femminili 2014,  è bello da vivere , e comprensibile soprattutto a chi gioca a pallavolo perché la “comprensione” non è fatta solo di gioco ma di stile. Si perché la pallavolo si distingue e distingue da qualsiasi altro sport per la bellezza del gioco e per la semplicità delle regole : “ la palla non deve mai cadere per terra” e poi perché se ognuno che sta in campo o in panchina non si fida dell’altro sarà difficile vincere una partita. Se il volley continua a esistere a Regalbuto non è merito di uno, ma di tutte le ragazze e ragazzi che sin dalla metà degli anni ottanta si sono alternati a giocare fino ad arrivare ai giorni nostri. Alcune di quelle ragazze ancora oggi giocano e si divertono con le più giovani. Ricordarle tutte è impresa difficile ma se chiedete non sarà difficile sentirsi rispondere : “ io giocavo a pallavolo “.

Enna. Nel tardo pomeriggio del 10 ottobre 2014, il Prefetto Fernando Guida ha incontrato, su loro richiesta, alcuni rappresentanti del Comune di Regalbuto. L’incontro, al quale hanno partecipato il Sindaco, il Presidente del consiglio,esponenti dei gruppi Uniti per Regalbuto e Guardiamo al Futuro  ed una delegazione di cittadini, è stato sostanzialmente incentrato sulla presenza di cittadini stranieri richiedenti asilo in quel Comune.
In particolare, il Prefetto ha ribadito alcune questioni – già oggetto della lettera aperta diretta al Sindaco il 20 settembre scorso – e, nello specifico, che la paventata apertura di un centro di accoglienza risulta ancora del tutto eventuale, in quanto l’edificio in esame è stato identificato come possibile luogo di accoglienza da un partecipante al bando di gara indetto da questa Prefettura ed il cui iter non risulta ancora concluso.
Prima di un possibile trasferimento di cittadini stranieri presso qualsiasi struttura occorre, infatti, che si proceda all’individuazione di un vincitore della suddetta gara, alla successiva aggiudicazione e, solo qualora il partecipante risulti vincitore, ad una verifica specifica sulla sicurezza dell’edificio che viene svolta da questa Prefettura, avvalendosi di apposita commissione.
A fronte delle numerose perplessità esposte dagli intervenuti all’incontro sull’idoneità dei locali di Piazza San Vito all’accoglienza di cittadini stranieri, il Prefetto ha peraltro chiarito che anche grazie al contributo dell’Amministrazione comunale saranno effettuati tutti i controlli del caso, ancor prima dell’eventuale sopralluogo della suddetta commissione.
In conclusione dell’incontro si è convenuto, inoltre, sull’assenza, ad oggi, di problematiche di rilievo connesse alle attuali presenze di cittadini stranieri presso quel comune tanto sul piano della sicurezza che dell’ordine pubblico.

articolotratto da Vivienna

Nel campionato di serie C1 calcio a cinque davanti ad un  pubblico delle grandi occasioni,al Palazzetto dello sport di Regalbuto, parte con il piede giusto l’Asd Regalbuto ,allenata quest’anno da Angelo Leotta, che ha battuto con un secco 5 a zero il Real Parco di Altofonte.  La squadra seppur con l'assenza di Thomas Cardaci, assente per squalifica, ha disputato una gran partita specialmente in fase difensiva :nella prima parte della partita sono Capuano e compagni a spingere forte sull’acceleratore anche se fallisce diverse occasioni da gol ma passa in vantaggio al decimo con la rete di capitan Capuano con gli ospiti che rimangono  schiacciati nella propria metà campo i quali creano qualche blanda occasione su palla da fermo.Nella ripresa si assiste ad un crescendo della squadra di casa che continua a macinare sempre più azioni da gioco e segna altre due reti con Gabriele Capuano e Salvatore Capuano junior. Gli ospiti giocano la carta del portiere di movimento ma senza ottenere risultati ma anzi subiscono altre due reti da Salvatore  Capuano junior che chiude la partita con una tripletta .Dopo il 5-0 finale non può che essere soddisfatto mister Leotta al suo esordio in panchina. In tribuna anche il neo allenatore della formazione Juniores dell’Asd Regalbuto Salvo Cardaci. Alla fine dell'incontro piena soddisfazione è stata espressa dal direttore sportivo Sergio Politi :" La squadra mi è piaciuta e il risultato ci sta tutto anche perchè siamo stati noi a fare gioco sin dal primo minuto. I ragazzi sono stati attenti a non perdere la concentrazione specie in quei pochi momenti di difficoltà che ci hanno creato gli avversari. Siamo soltanto però alla prima giornata di campionato e come dire chi ben inizia...."

Inizierà l’ultima settimana di ottobre il campionato regionale Juniores che vedrà al via la Futsal Regalbuto. Il sodalizio dei presidenti Vito Contino e Adornetto Massimo e del direttore sportivo Sergio Politi si presenta ai nastri di partenza con diverse novità sia nella rosa che andrà ad affrontare gli impegni agonistici, sia nella guida del settore tecnico.

Partiamo con l’organico che ha perso rispetto alla passata stagione elementi del calibro di Nicola Chiavetta e Gaetano Campagna (approdato all’Acireale in serie A2), mentre è rimasto intatto lo “zoccolo duro” formato da Raffaele Fasciana, Thomas Cardaci, Gabriele Capuano, Michael Rocchetta, Salvatore Trusso, Andrea Vitale, Fabio Saitta, Salvatore Trusso, Gamiddo Vito, Cantarero Francesco, Mattia Leanza, Carmelo Militello, con in più i nuovi arrivi dalla formazione allievi di diverse promesse come Giuseppe Cardaci, Pietro L’Episcopo, Di Marco Gabriele, Salvatore Carosia e Armando Fichera.

Ma le novità importanti arrivano anche dal settore tecnico affidato ad una vecchia conoscenza del calcio a cinque regalbutese quel Salvo Cardaci che dopo tanti anni è tornato a dare una mano alla società sportiva che insieme ad altri amici, tra cui l’attuale presidente del sodalizio Vito Contino, fondarono quasi venti anni orsono.

Al lavoro da tre settimane, presso il palazzetto dello sport di Piano Arena, il team capitanato dal talentuoso Vito Gamiddo ha già disputato anche delle interessanti amichevoli che sono servite a testare la condizione fisica generale apparsa già a buon punto.

Come non essere d’accordo con questi giovani. ! Riprendo la loro ultima frase di questo breve resoconto : La libera, ampia e profonda, conoscenza è il mezzo più equo per riscrivere una società, qualsiasi essa sia.” Personalmente  ricorda la risposta che diedi molti anni fa agli alunni della mia classe alla domanda del perché è necessario studiare. Proviamo a riflettere sulle parole “ libera , ampia e profonda conoscenza” . Non si potrà mai essere veramente liberi senza la conoscenza e solamente con la conoscenza e la libertà si potranno riscrivere la storia dei popoli. Si potrà essere d’accordo o no ma secondo noi questi ragazzi per la città di Regalbuto sono una risorsa importante.Saranno per alcuni “strani” saranno per altri “troppi intellettuali “. Essi sono liberi. E la storia insegna che la libertà e la conoscenza sono concetti scomodi alle società rette dalle dittature e persino alle società piccole o grandi che siano finte/democratiche.

 

Cineterra, nell'autunno di qualche anno fa, il 2011, fu un breve progetto socioculturale che aspirava a "risvegliare" il nostro paesino. Non andò come sperato, gli incontri non coinvolsero mai troppe persone, tuttavia qualcosa si produsse perché nacquero idee, collaborazioni e nuovi progetti, alcuni dei quali oggi ancora in corso d’opera (Laboratorio Cinematografia; Giovani. Formazione Civica; The cather in the rye; Storia di un doc. senza fine).

Qualche anno più tardi, nel Novembre 2013, consapevoli delle difficoltà legate alle mancanze sociali e culturali del territorio, ci si riprova con la stessa voglia. La formula del cineforum, cara al 1° Cineterra, viene sostituta da incontri simili a brevi conferenze, e ci si pone due obiettivi da raggiungere nel breve periodo: un gruppo ampio e diversificato capace di sostenere progetti socioculturali complessi e un'idea utile a non disperdere, ma avvalorare, quanto fatto: una piattaforma editoriale.

Sia le serate, sia gli incontri preparatori vedono poco a poco crescere il gruppo degli attivisti e settimana dopo settimana le serate previste registrano una sufficiente partecipazione.
Qualche mese più tardi, nel Febbraio del 2014, gli attivisti sono circa venti, con la maggioranza compresa tra i 15 e 25 anni; e l’Holden Magazine è online con i primi articoli. 
Cineterra 0.2 si può dire concluso; e gli obiettivi prefissati, almeno formalmente, raggiunti.

A questo punto l’idea di porre all’orizzonte una terza tappa è d’obbligo così come chiari gli scopi principali. Riportiamoli di seguito per tenerli a mente:

- Usare l’Holden Magazine come collante per non perdere quanto fatto; farlo conoscere a chiunque voglia cimentarsi in Ricerca e Scrittura; renderlo palestra della mente, strumento di conoscenza idoneo a riscrivere ciò che siamo.
- Fare crescere il gruppo degli attivisti; passare da 20 a 40 persone, così da essere in grado di avviare un Laboratorio Sociale e Culturale nel ns paese; un luogo apartitico/apolitico, libero, fondato sulla conoscenza, capace, attraverso una serie di progetti sostenuti da un ampio e variegato gruppo, di infettare e rigenerare il tessuto giovanile regalbutese che verrà, una volta per tutte.

La libera, ampia e profonda, conoscenza è il mezzo più equo per riscrivere una società, qualsiasi essa sia.

Cineterra 0.3: Il laboratorio sociale.

Prosegue il nostro viaggio nella ricerca di nostri concittadini residenti a Regalbuto che grazie alle loro capacità sono riusciti a entrare nel mondo del lavoro anche se quest’ultimo svolto in altre regioni o nazioni. In questo articolo però vogliamo cominciare a parlare di quei giovani che pur all’inizio degli studi o di una attività lavorativa già dimostrano particolari doti che potrebbero consentire un più facile accesso al mondo del lavoro o dell’arte o della musica ma soprattutto che possono arricchire la civiltà della nostra città rendendo ad essa quell’immagine forse troppo spesso  messa da parte , visibile però nella storia e nelle tradizioni di Regalbuto. E’ il caso di  Letizia Stancanelli, anni 19 frequenta il secondo anno di studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania, indirizzo Graphic Design comunicazione d’impresa.

Durante il primo anno ha seguito “Metodologia della Comunicazione Visiva” materia del prof. Lo Curzio, il cui esame consisteva nel progettare una Visual  Identity, ovvero realizzare un piccolo sistema di elementi grafici combinabili tra loro, capaci di creare una rappresentazione simbolica riconoscibile della propria città.

Questa materia l’ ha appassionata molto, e anche grazie ai suggerimenti del professore Lo Curzio, che ha costantemente seguito lo sviluppo del progetto, ha deciso di proporlo al di fuori dell’Accademia.

Come è nata l’idea?  “Partendo da una attenta analisi del territorio di Regalbuto (consultazione di pubblicazioni, fotografie, studio di elementi culturali, architettonici e naturali presenti sul luogo), il mio progetto prosegue cercando di unire forme del territorio, tradizioni, colori, texture e possibili parti testuali. Infinite prove e combinazioni mi hanno portato ad unire due identità peculiari di Regalbuto, il lago Pozzillo, stilizzato in una nuvoletta tecnicamente chiamata “Balloon” e il Carnevale, rappresentato dai tipici coriandoli colorati. La nuvoletta è solitamente utilizzata come contenitore di un pensiero fisso.

L’idea di “bucare” questa nuvoletta è l’obiettivo principale del mio progetto.

Il mio intento è quello di poter continuamente trasformare il contenuto della nuvoletta, anche proponendo ai regalbutesi stessi (scuole, società sportive, culturali e di volontariato ed Enti vari) di disegnare un elemento che esca dalla nuvoletta di base in modo da creare una identità dinamica, ricca, in cui tutti si possono identificare. Regalbuto è… tutto ciò che vogliamo che esso sia. Regalbuto è cultura. Regalbuto è tradizione.  Regalbuto è Città del Carnevale. Il progetto ha trovato subito l’appoggio della mia società sportiva l’Ameselon Volley, che ha voluto sottolineare la propria presenza nel territorio regalbutese. Quindi Regalbuto è anche città dello sport. “  Idee chiare dunque su come rilanciare l’immagine della città, frutto di una analisi del territorio in particolare degli elementi culturali architettonici e naturali che Regalbuto possiede. Una giovane dalle idee chiare, certamente schiva da quel fatalismo meridionale che caratterizza non solamente le vecchie generazioni che già rappresenta una risorsa. La particolarità di Letizia sta nel fatto che il suo primo lavoro è partito dalla sua città a dimostrazione dell’attaccamento ad un territorio che a poco a poco si sta svuotando proprio di quelle giovani generazioni che rappresentano invece il futuro prossimo e che tanto potranno dare specie per il recupero del senso di appartenenza , di amore per il  territorio e non solo, perchè quel che conta è lo sviluppo sociale ed economico di tutto il territorio. Giovani come Letizia vanno aiutati , incoraggiati, a loro va data fiducia liberi di poter esprimere tutto il loro potenziale personale specie in tempi come quelli che stiamo vivendo con i dati poco incoragianti specie in tema di occupazione giovanile.

Poche idee, forse azzardate o eretiche per tanti, destinate a far riflettere chi vuol riflettere. Siamo un popolo che, nei secoli, ha molto viaggiato e molto accolto. Abbiamo aperto le porte ai Troiani quando disperati e fuggiaschi, dopo la distruzione di Troia, trovarono un posto, qui da noi, dove fermarsi e tentare un nuovo inizio (vedi Tempio di Segesta).
Così anche gli Albanesi perseguitati a casa loro nei secoli scorsi e accolti in Sicilia stabilmente (Piana degli Albanesi) e chissà quanti altri esempi! Abbiamo popolato e costruito Paesi come l'Argentina, il Venezuela, il Canada, il Nord America; e arrivavamo a destinazione (pieni di pidocchi!) dopo tre mesi di mare, ammassati con tutte le nostre masserizie sul ponte della nave.
E' bene quindi non dimenticare mai le inimmaginabili difficoltà di questi processi migratori: bimbi che arrivano soli, donne stuprate, il Mediterraneo che è diventato il più grande cimitero all'aperto e poi gente che si lascia dietro il peggiore e barbaro degli incubi: la guerra.
La guerra è ciò che proietta, più di ogni altra cosa, gli uomini nella irrealtà, nell'estremo opposto della ragione. E' sempre così quando l'essere umano viene sacrificato. E poi c'è chi ne approfitta, chi organizza questi "viaggi", ma dietro ancora (e peggio!) chi in silenzio vende le armi.
E' bene ricordare che per i venditori d'armi, la pace è la peggiore delle disgrazie. Ma la speranza di chi parte lasciando tutto, è irresistibile, e per questo genere di migrazioni non esistono muri né confini, ma solo ponti.
E se non ci sono vengono costruiti! Tutte le politiche antimigratorie sono vergognose perché complicano i problemi legittimando autoritarismi e xenofobie. Certamente bisogna pensarci su e cercare di lavorare a "come" poter diminuire la sofferenza del mondo iniziando magari col togliere un bel po' d'attenzione al calcio, alle corse automobilistiche e al gossip dagli stipendi scandalosi di chi, invece di lavorare, corre, gioca, o recita!