L'opinione di.....

Aprile 15, 2014

L’attenzione è oramai costante. Le acque del Pozzillo restano monitorate h24 non solo dall’Arpa la quale già dal primo allarme lanciato dal sindaco di Regalbuto Francesco Bivona, ha costantemente effettuato i dovuti prelievi per tenere sotto controllo le acque di un invaso che assolve principalmente il compito di irrigare i campi fino alla piana di Catania. Oltre all’Arpa il comune di Regalbuto ha chiesto  anche ai biologi del  CNR di Messina un parere sul fenomeno che si era presentato già anche in passato e sulle possibili soluzioni affinchè il fenomeno non abbia a ripetersi,biologi che lunedì scorso hanno ancora una volta effettuato i prelievi per studiare il fenomeno. A complicare la situazione la decisione dell’Enel che nei giorni scorsi aveva deciso di aprire le chiuse e sversare nel fiume Simeto tonnellate d’acqua del lago. Una notizia che aveva fatto scattare l’allarme tra gli agricoltori riuniti nell‘associazione Valle del Simeto e tra gli ambientalisti, con Legambiente in prima fila, che hanno presentato un esposto alle procure di Enna e Catania e scritto a prefetti e sindaci per chiedere il motivo della decisione che porterebbe alla proliferazione degli effetti dannosi dell’alga. Venerdì scorso la prefettura aveva  diffuso una nota e sabato anche il Comune di Paternò aveva emanato un’ordinanza con il divieto di prelievo delle acque. C’è preoccupazione insomma non solo tra gli agricoltori per la prossima stagione irrigua. Il direttore del consorzio di bonifica di Enna dott. Gaetano Punzi , difatti ha dichiarato  che fino a quando le acque del Pozzillo non saranno dichiarate sane , le saracinesche rimarranno chiuse. C’è preoccupazione anche per gli operatori turistici di Regalbuto perché si sa che nei giorni di pasquetta,25 aprile e primo maggio notoriamente si riversano sulle rive del Lago migliaia di persone per trascorrere all’aria aperta le giornate di festa. C’è preoccupazione tra i cittadini di Regalbuto perché fino ad ora il fenomeno delle alghe rosse non aveva in passato destato molta preoccupazione. Non sono mancate le solite “polemiche” forse fuori luogo perché pensiamo che in questi casi ognuno debba fare il proprio mestiere. Bene ha fatto il sindaco Francesco Bivona a vietare praticamente tutto fin da subito perché preoccupato della salute dei propri concittadini,bene hanno fatto coloro che a vario titolo hanno contribuito a non tenere nascosta la notizia perché potesse raggiungere il più possibile coloro ( amministratori, allevatori e semplici cittadini) che usano le acque del Pozzillo e il fiume Simeto. Il problema però deve essere affrontato alla radice e certamente non parte dal Pozzillo o da Regalbuto.

L'articolo che segue è stato tratto dalla home page del quotidiano on line Vivienna dal titolo " Liberi Consorzi. Quello ennese potrebbe avere un popolo do oltre 250 mila abitanti". Ci è piaciuto il taglio che è stato dato perchè pur apparendo il progetto,a parer nostro,molto ambito, siamo dell'opinione che bisogna invece ambire a costruire qualcosa che vada oltre il territorio dell'ex provincia di Enna per riunire invece una comunità più allargata, economicamente e politicamente più forte in grado di competere con gli altri consorzi e soprattutto in grado di attrarre nuovi investimenti in territori notoriamente abbandonati a se stessi dalla miope gestione politica di uomini capaci solo di guardare al di qua del proprio naso.

"Con la legge regionale sull’abolizione delle Province il territorio ennese ha tirato un sospiro di sollievo perchè salvato dalla cancellazione. Questo è stato il primo mattone verso il nuovo Libero Consorzio di Enna che dovrà essere formato entro l’anno ed in tal senso i segnali che arrivano sono piuttosto incoraggianti. Tante le riunioni che si sono svolte negli ultimi mesi e di quelli che sono stati i risultati ne abbiamo parlato con il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, che è stato tra i maggiori promotori di un nuovo territorio ennese. Il sindaco parte da un presupposto per far capire la necessità di fare quadrato: “Non c’è nessun argomento della vita della Comunità che non abbia il Comune come naturale riferimento per persona, famiglia, impresa o associazione”.Ma entriamo nel dettaglio perchè quanto ipotizzato da alcuni sindaci è davvero interessante per i Comuni dell’Ennese e per quelli che ne potrebbero far parte. Ad oggi i Comuni della ex provincia di Enna sono venti e se tutto dovesse andare per il verso giusto potrebbero addirittura raddoppiare. Garofalo parla della “forza della debolezza, di opportunità di rafforzare il territorio ennese da troppo tempo sottoposto a tentativi esterni di disgregazione e protettorato. Bisogna lavorare per rafforzare ogni comune e non significa farlo a discapito di altre aree siciliane”. Il sogno o comunque l’obiettivo, come detto è quello di rendere il Libero Consorzio di Enna più corposo ed espanderlo verso nord e così se il disegno dovesse concretizzarsi ecco che Enna accoglierebbe comuni ora appartenenti ad altre realtà;dal messinese arriverebbero Acquedolci, Capizzi, Caronia, Castel di Lucio, Cesarò, Mistretta, Motta d’Affermo, Reitano, San Fratello, San Teodoro, Santo Stefano di Camastra e Tusa; dalla provincia di Catania: San Cono Castel di Iudica, Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzeria, Pettineo, Raddusa; dal palermitano Gangi, Geraci, Pollina, San Mauro Castelverde. Questi Comuni porterebbero in dotazione all’attuale territorio ennese circa settantamila abitanti che alzerebbero l’asticella del futuro Libero Consorzio di Enna ben oltre i duecento mila abitanti che ne farebbero uno dei Consorzi più grandi.

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L’incontro tra i sindaci dei Comuni che potrebbero condividere un futuro percorso insieme è il primo atto per testare le varie disponibilità perchè, osserva ancora Garofalo, “l’argomento dovrà essere dibattuto all’interno dei rispettivi consigli comunali e delle comunità interessate”.

I Sindaci di Enna, Acquedolci, Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Capizzi, Caronia,Castel di Iudica, Castel di Lucio, Catenanuova, Centuripe, Cerami,Cesarò, Gagliano Castelferrato, Gangi, Geraci, Leonforte, Mirabella Imbaccari, Mistretta, Motta d’Affermo, Nicosia, Nissoria, Pettineo, Piazza Armerina, Pietraperzia, Pollina, Raddusa, Regalbuto, Reitano, San Cono, San Fratello, San Mauro Castelverde, San Michele di Ganzaria, San Teodoro, Santo Stefano di Camastra, Sperlinga, Troina, Tusa, Valguarnera Caropepe e Villarosa hanno elaborato il seguente documento per promuovere il dibattito sulla costituzione del Libero Consorzio di Enna.

E' un primo passo importante che non mancherà di suscitare l'interesse di quanti hanno a cuore le sorti di un territorio che negli anni a dir poco è stato trascurato. In pratica se i Consigli Comunali dei rispettivi paesi che hanno sottoscritto il documento, si esprimeranno favorevolmente alla costituzione del libero consorzio,verrà ridisegnata la mappa di un territorio abbastanza vasto e dalle peculiarità socio-turistico-economiche assai interessanti.

LEGGI IL DOCUMENTO

 

 

Il Movimento 5 Stelle di Catenanuova che ha eletto da poco come segretario, il dott Antonello Di Marco e due portavoce, la dott. Roberta Cardaci e l’universitario Luciano Grasso, ha protocollato ieri una lettera indirizzata al dott. Guida, Prefetto di Enna, al sindaco Biondi e al presidente del consiglio Prospero Castiglione. La nota, avente per argomento l’ordine e la sicurezza pubblica di Catenanuova, diventata terreno di conquista per consorterie di tipo mafioso e microcriminalità diffusa, evidenzia alcune sollecitazioni: “Nel registrare il proliferare di eventi criminosi quali rapine e furti a danno di attività anche di singoli cittadini, che vivono condizioni d’insicurezza e disagio sociale nell’espletamento di qualsiasi attività quotidiana ed appurato che il sindaco ha più volte richiamato la sola responsabilità delle forze di Polizia presenti, in deficit d’organico, quando il controllo notturno è coperto solo da personale dei carabinieri spesso distratto nell’opera di vigilanza da interventi specifici di Polizia stradale. Alla luce di queste esigenze – scrivono i portavoce del 5 Stelle –

Quello disputato a Catenanuova sabato scorso è stato un triangolare amichevole di pallavolo che è stato giocato dalle squadre partecipanti in maniera perfetta durante il quale si sono viste fasi di gioco di notevole pregio,merito soprattutto dalle protagoniste del torneo che oramai è divenuto un “classico” tra Amèselon Volley di Regalbuto,Volley Catena e Centuripe Volley. Squadre cioè che amano il volley genuino fatto di sani principi sportivi e dove lo sport diventa l’occasione per trascorrere momenti intensi davanti ad un pubblico che in ogni occasione riempie le palestre . Così è accaduto anche a Catenanuova dove per la prima volta , e dopo parecchio tempo lontano dal rettangolo di gioco, si è inaugurato il ritorno di Linda Proietto,Valentina Gulisano ,Sharon Proietto, Anna Zammataro, Sabrina Cicero, Claru Passalacqua, Veronica Virzi, Simona Bentivegna, Camarda Caroline e Sabrina Greco. Prima partita tra le padroni di casa contro Amèselon di Regalbuto. Due set intensi, durante i quali si sono visti tratti di gioco che hanno divertito il pubblico presente e con Valentina Gulisano da una parte e Cristina Marchese Grassia dall’altra che hanno dato vita ad un “duello” tra centrali che è stato la vera chiave della partita,vinta dal sestetto di Regalbuto per due set a zero finiti entrambi sul filo di lana e all’ultimo punto che hanno fatto emergere la migliore condizione atletica delle ospiti .Per il Catenanuova  c’è da sottolineare che il ritorno all’agonismo, dopo parecchi anni, seppur amichevole della partita giustifica infine il risultato.

Proseguono nell'area dell'ex miniera Pasquasia le verifiche dai carabinieri del Nucleo investigativo comandato dal capitano Michele Cannizzaro. I militari dal giorno del sequestro stanno controllando tutto il materiale, il metodo di stoccaggio, le quantità presenti sia per quanto riguarda l'amianto, sia per le altre sostanze pericolose e i rifiuti speciali che devono essere eliminati dall'area. Verifiche complesse che procedono di apri passo con i riscontri sui documenti sequestrati sia presso la "1 Emme" società aggiudicataria dei lavori di bonifica, sia presso le subappaltatrici, che presso i centri di smaltimento dei materiali pericolosi. In sostanza i militari devono ricostruire tutto il percorso delle sostanze già smaltite per verificare se parte possano essere finite nei circuiti illegali del traffico di sostanze pericolose e se le operazioni di trattamento e smaltimento fino ad oggi effettuate rispondono alle norme di legge. ( fonte Sicilia.it)

Oltre 40 studenti dell’Istituto comprensivo “Giusti Sinopoli” di Agira, diretto da Filippo Cancellieri, hanno ammirato la riserva naturale orientata “Vallone di Piano della Corte” nell’ambito della XXIII Settimana della Cultura scientifica e tecnologica promossa annualmente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Cutgana (centro interdipartimentale dell’Università di Catania diretto da Giovanni Signorello), ente gestore dell’area protetta ennese, come ogni anno, ha aderito all’iniziativa del Miur che rappresenta un valido strumento per sperimentare e promuovere l’ambizioso progetto elaborato e sostenuto dal Miur di dar vita a un sistema nazionale di istituzioni permanenti (musei, centri e città della scienza e della tecnica, università, accademie) impegnate nel garantire ai cittadini un’informazione tecnico-scientifica aggiornata e certificata e nella valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico del quale è ricchissimo il nostro Paese.

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Processionariadel pino. E’ una vera e propria invasione. Oramai in quasi tutte le città dell’ex provincia di Enna si segnalano la presenza di questo pericoloso insetto che si annida tra i rami e le foglie dei pini. Per fortuna poche sono le denunce da parte di genitori e autorità scolastiche e comunali di infezioni sanitarie soprattutto perché le notizie che si sono diffuse soprattutto nei blog, hanno messo in allarme gli amministratori comunali,semplici cittadini e presidi delle scuole. A Regalbuto e ad Enna si è proceduto con la disinfestazione delle scuole dove è stata segnalata la processionaria e  Il Sindaco di Nicosia in considerazione della nota con la quale il Dirigente Scolastico del Plesso “L. Pirandello” richiede un pronto intervento a causa di marcata presenza di “processionaria del pino”

Ancora una volta una norma improvvisamente viene resa obbligatoria a soli pochi giorni dalla pubblicazione dalla Gazzetta Ufficiale e che mette in difficoltà il mondo dell'associazionismo,specie quello sportivo che come si sa ,quanto meno in Sicilia e nella provincia di Enna in particolare è già in pesante difficoltà ed ha fatto registrare il ritiro dall’attività agonistica di parecchie società sportive..Da qualche giorno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 39 del 4 marzo 2014, in attuazione della direttiva Europea 2011/93/UE relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI. (14G00051)Si tratta dell'obbligo da parte di tutte le associazioni di richiedere agli operatori (sia a contratto sia volontari) di consegnare il Certificato Penale, al fine di verificare l'assenza di condanne per reati legati allo sfruttamento sessuale dei minori e alla pedopornografia. Chi non ottempera a tale adempimento rischierà una sanzione che va dai 10.000,00 ai 15.000,00 euro.La sanzione è a carico della società sportiva, dell'associazione di promozione sociale, di qualsiasi sodalizio che tratta con i minori.”La legge –dichiara il presidente provinciale di Acsi Enna Agostino Vitale - va in vigore dal giorno 6 aprile 2014.

In Sicilia da ieri è in vigore la legge regionale numero 8 del 24 marzo 2014, che istituisce i Liberi consorzi comunali e le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il provvedimento, pubblicato nella Gurs, manda in soffitta i 9 enti intermedi, istituendo altrettanti Liberi consorzi e tre città metropolitane, definisce un quadro generale che sarà completato in autunno, quando il governo Crocetta porterà in aula il ddl che consentirà di trasferire funzioni e competenze ai nuovi organismi. Rispetto ai 9 già previsti, il numero dei Liberi consorzi però potrebbe aumentare: entro 6 mesi i comuni, con deliberazioni dei consigli comunali potrebbero decidere se costituirne di nuovi o aderire ad altro consorzio. Per farlo però dovranno essere rispettati alcuni requisiti: continuità territoriale, popolazione non inferiore a 180 mila abitanti. Altra condizione per il distacco è che nel Libero consorzio di provenienza la popolazione non risulti inferiore a 150 mila abitanti. In attesa dell’approvazione della successiva legge e fino all’insediamento degli organi dei Liberi consorzi comunali – assemblea, presidente e giunta – e delle tre città metropolitane- conferenza, sindaco e giunta metropolitana – le Province continuano ad essere rette da commissari straordinari. Gli organi dei neonati enti definiti di secondo livello, non vengono eletti dai cittadini, ed esercitano le proprie funzioni gratuitamente.