Ovvero altri 200 i posti per la rianimazione e di un paio di migliaia in generale di sub rianimazione e per gli ospedalizzati non gravi». Lo ha confermato il governatore Musumeci A chi ha chiesto quando arriverà il picco nell'isola l'assessore Razza ha risposto: «Ci sarà, ancora deve arrivare. Ma noi ci faremo trovare pronti»,Nello Musumeci si sbilancia: «Obiettivamente temiamo il peggio che, secondo gli esperti, potrebbe essere alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima». " Se le ipotesi del Governo sul picco in Sicilia fossero vere il sistema siciliano saprà rispondere, ma è improbabile che ci si arriverà» Intanto il Governo Regionale  ha siglato un contratto con un’azienda ennese di presidi sanitari, che riconvertirà la produzione dedicandola «esclusivamente a dispositivi di protezione individuale». Verranno prodotte circa 5000 mascherine al giorno ma si produrranno camici e tute sanitarie così come confermato dall'assessore Razza. A questo proposito decine i contatti con imprenditori siciliani disposti a essere della partita. «Particolarmente interessante» è definita l’ipotesi di «una produzione industriale nel Catanese».

«Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento». E’ quanto si legge nella nota pubblicata dal Ministero dell’Istruzione per offrire chiarimenti e supporto alle istituzioni scolastiche sulla didattica a distanza.«La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l'insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati», si legge nel documento.

 

Questo l'hashtag che ormai da giorni i Volontari della Misericordia di Regalbuto urlano alla cittadinanza regalbutese e non solo, per far fronte al contenimento e alla gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 il quale oggi riversa l'intera Nazione. Sono giorni difficili quelli che stiamo attraversando, ma la voglia e il bisogno di aiutare il prossimo cui vestono i Volontari della Misericordia di Regalbuto,supera qualsiasi cosa.In momenti come questi, di emergenza e grande paura, i Volontari giallo ciano, non si arrendono, restano accanto soprattutto ai più deboli , continuando a garantire assistenza e vicinanza. Restano Operativi, oggi più che mai, creando una catena di solidarietà che continua ad aiutare anziani, disabili e non solo, per il bene comune. Sala operativa attiva h24, informativa, trasferimenti, trasporti emodializzati, disbrigo beni primari, supporto farmaci e spesa, sono i servizi che la Misericordia offre, senza sosta, alla cittadinanza soprattutto in questo particolare momento cui si sta vivendo. Come afferma il Governatore della Misericordia Santo Cantali "Quella che stiamo attraversando oggi è una sfida contro il Coronavirus e se vogliamo vincere, serve l'aiuto di tutti Noi. Noi Misericordia, ci siamo e restiamo al servizio della popolazione. Siamo persone umili, persone che hanno scelto di aiutare gli altri in qualsiasi situazione" e aggiunge " La paura non ha volto, sappiamo il rischio che corriamo, ma oggi il nostro Paese ha bisogno anche di Noi. Siamo vicini a Tutti i nostri Confratelli, che da settimane sono impegnati a vincere questa sfid

 

159 anni fa veniva proclamata l’Unità d’Italia. Da allora il nostro Paese ha affrontato mille difficoltà, guerre mondiali, il regime fascista. Ma gli italiani, con orgoglio e determinazione, hanno sempre saputo rialzarsi e ripartire. A testa alta.
Oggi stiamo affrontando una nuova prova. Difficilissima. Sono tanti gli italiani che in queste ore versano lacrime per la perdita di un familiare, che vivono l’angoscia di un ricovero, che soffrono per la lontananza dei propri cari, per la chiusura della propria attività commerciale, per l’incertezza del futuro. Ebbene, che tutti sappiano che lo Stato è al loro fianco, non li lascerà soli. Lo Stato non è solo strutture e istituzioni. Lo Stato siamo noi: 60 milioni di cittadini che lottano insieme, con forza e coraggio, per sconfiggere questo nemico invisibile.
Grazie a coloro che stanno donando il sangue. Grazie ai medici e agli infermieri, ai volontari della protezione civile, ai vigili del fuoco, alle donne e agli uomini delle forze armate e delle forze dell’ordine, per gli sforzi straordinari che stanno compiendo. Grazie ai farmacisti, a chi continua ad andare in fabbrica, a chi lavora nei supermercati, grazie ai tassisti che in queste ore accompagnano gratuitamente i medici in ospedale. Grazie a chi rispetta le regole.
Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro Tricolore. Intoniamo fieri il nostro Inno nazionale.
Uniti, responsabili, coraggiosi.

l’Università di Catania ufficializza la procedura telematica per lo svolgimento degli esami di profitto e di laurea. Lo comunica il Direttore Generale Giovanni La Via in una mail indirizzata agli studenti dell’Ateneo. La misura straordinaria, resa indispensabile dai DPCM del 9 e 11 marzo recanti misure per il contrasto alla diffusione del Coronavirus in Italia, consentirà agli studenti di poter proseguire la loro carriera malgrado la chisura forzata di scuole e università. Le nuove modalità di esame saranno definite a partire da lunedì 16 marzo e utilizzeranno ancora una volta la piattaforma Microsoft Teams, già in utilizzo per le lezioni.

Entro qualche giorno, quindi, le strutture dell’Università di Catania saranno in grado di garantire e pianificare anche gli esami di profitto e le sessioni di laurea in modalità a distanza, utilizzando la stessa piattaforma di Office 365 MS Teams, per la quale gli studenti dell’Ateneo sono già in possesso delle credenziali d’accesso. Inoltre, con il provvedimento emanato nella giornata di ieri dal rettore Francesco Priolo, sono state individuate delle soluzioni che riguardano la deroga alla frequenza obbligatoria delle lezioni e del tirocinio e la proroga al 31 luglio per la regolarizzazione dell’iscrizione ai corsi di laurea magistrale.

Con riferimento specifico agli esami di profitto è stata predisposta una guida di base, con le modalità che gli studenti dovranno seguire per selezionare l’appello e partecipare alle “riunioni” d’esame con l’utilizzo di un computer, tablet o smartphone, dotati di webcam e dispositivi audio. Ogni studente potrà accedere alla piattaforma https://teams.microsoft.com nel giorno previsto per l’esame inserendo l’indirizzo email codice Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e le credenziali personali valide per l’accesso al portale studenti SMART_EDU. La prenotazione all’esame sul portale studenti rimane obbligatoria.

E' l'urlo che arriva forte e chiaro da parte degli italiani ( a dire il vero non tutti). Assistere in TV ai soliti discorsi di alcuni rappresentanti di partiti viene da pensare che per queste persone la campagna elettorale non è mai terminata ed anzi mai terminerà perchè l'unica cosa che sanno dire davanti ad un microfono e la polemica fine a se stessa. Se l'Europa ha perso l'occasione per dimostrare solidarietà e unità di intenti nel combattere il coronavirs, i politici italiani sembra aver perso l'occasione per dimostrare unità nel combattere un virus che ha già causato morti e continuerà a farlo non sappiamo ancora per quanto tempo. L'Italia, tutti noi abbiamo ancora di fronte ore difficili da affrontare e francamente assistere in Tv nei soliti talk alle continue liti o affermazioni sul passato quando sotto gli occhi di tutti c'è un sistema sanitario che nonostante i tagli ha retto bene con professionalità e sacrificio al virus, c'è una intera comunità di 60 milioni di italiani chiusi in casa, quando ogni sera si legge il bollettino di guerra, loro...i politici...continuano ad essere fuori dalla realtà. Perchè si ! Siamo in guerra e dobbiamo pedalare , fare i fatti , combattere tutti insieme sotto la stessa bandiera e invece siamo ancora ancorati a settant'anni fa . Alla destra e alla sinistra aò centro e in periferia. Ci sono momenti come questi che i colori non devono contare ! Ma il nostro è solamente un grido di speranza.

La maxi-manovra del governo impiega tutte le risorse concesse dall’Europa come extradeficit dei conti pubblici italiani. Si struttura su quattro capisaldi. 1) Finanziare con circa 3 miliardi il potenziamento del sistema sanitario nazionale e della Protezione Civile. 2) 10 miliardi per il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito, affinché nessuno perda il lavoro per il virus. 3) Iniezione di liquidità nel sistema del credito per garantire 340 miliardi di euro all’economia reale, con la sospensione delle rate di prestiti e mutui. 4) Sospensione degli obblighi di versamento per tributi, contributi e di altri obblighi fiscali. E quindi, sospensione nel 2020 dei mutui prima casa non legata all’Isee ed estesa anche agli autonomi, congedo speciale pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i genitori, cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori, indennità di 600 euro riconosciuta a professionisti e partite Iva.

 

 

Si è sparsa la voce di un caso positivo di cornavirus anche a Regalbuto. Non è affatto vero. Al momento nessun caso a Regalbuto. - conferma il Sindaco -Questo non vuole dire che non potrà accadere.
Gira un vocale su whatsapp che non risulta verificato e dopo aver sentito l’ASP non risulta nessuna persona in pronto soccorso tra Sabato e Domenica. Nessun tampone al momento eseguito su persone di Regalbuto, tanto meno positivo.Questo però non deve farci abbassare la guardia. Restate a casa con i vostri cari e rispettate le regole.

Una continua lotta con gli altri e per se stessa nella Sicilia degli anni cinquanta e sessanta. Il perenne contrasto tra povertà e agiatezza, pregiudizio e solidarietà, una surreale antitesi tra ignoranza e voglia di conoscenza. Un viaggio esplosivo in periodi e luoghi dimenticati, tra sacrifici e dolori che oggi appaiono tanto lontani ma che invece sono sempre accanto a noi sotto diverse vesti. Questa è la storia di Angela, una donna non più giovane che scava tra i ricordi, dai quali riemergono particolari e fatti incresciosi della sua infanzia e della sua adolescenza. L'incontro in collegio con una suora, che non usa con lei né gentilezza né buone maniere ma solo violenza fisica e verbale, segnerà il suo cammino. Una denuncia sociale che ha saputo descrivere con evidente crudezza e altrettanto coraggio. E poi l'adolescenza, violata da uno zio pedofilo e una madre assente. Tutte le donne che incontreremo dovranno prima o poi fare i conti con la violenza, soprattutto quella maschile. Il romanzo, in tutta la sua complessità, pone l'accento sul rapporto madre figlia che, al di là degli schemi sociali, non sempre si rivela idilliaco.

La GAEditori, casa editrice con sede ad Agira in provincia di Enna, ancora una volta cerca di alleviare alcune problematiche sociali con alcune iniziative in tal senso e la permanenza obbligatoria nelle proprie case per causa del coronavirus potrebbe portare a una maggiore lettura o a riscoprire il libro. Dopo la ‘Librineria’ di Librino, quartiere di Catania, incendiata dolosamente un anno fa e alla quale furono donati circa 200 libri, questa volta gli editori Antonello La Piana e Gaetano Amoruso, hanno deciso di omaggiare una delle loro edizioni alla cittadinanza di Regalbuto. Si tratta del romanzo di Valeria Pagano, autrice catanese, dal titolo ‘Le mani addosso’, uno straordinario spaccato sulla Sicilia degli anni ’60.  I libri sono stati donati ai tre supermercati del paese che consegneranno gratuitamente il testo, uno per nucleo familiare, fino all’esaurimento degli stessi. Gaetano Amoruso, contattato da Regalbutopress,  ha rilasciato una breve dichiarazione.

“Abbiamo donato in soldoni circa duemila euro che riusciranno a coprire circa il 10% della popolazione di Regalbuto, non è stato possibile fare altro”

Perché Regalbuto e non Agira che è la vostra sede legale?

“Per il semplice motivo che Agira ha già più volte usufruito delle nostre iniziative. È giusto orientarle adesso verso altri luoghi e la scelta di Regalbuto è quasi obbligatoria. Ci sono tante persone e cose che mi legano a questa cittadina. Abbiamo scelto questo libro in modo che il lettore, ripercorrendo le vicissitudini dei nostri padri e dei nostri nonni, possa comprendere al meglio le grandi differenze sostanziali tra i due periodi. Nonostante l’attuale virus”.

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