Ciao Campione....

Gennaio 19, 2020

Arrivai a Torino nel gennaio del 1974 con due grosse valige pieni di abiti, una Torino gelida ,sceso da uno di quei treni del sud pieno solo di meridionali che avevano trascorso le feste di Natale e Capodanno con le loro famiglie nei paesi di origine. Durante il viaggio si mangiava di tutto , pasta al forno compresa. Dovevo recarmi a Susa mia prossima meta dove avrei dovuto insegnare Educazione Tecnica agli alunni della Scuola Media. Susa mi accolse bene. Ma a Torino e nel Piemonte in generale si trovava ancora qualche cartello dove si vietava l'affitto ai meridionali. Il ricordo più triste e indelebile sono ancora gli sputi e i "mangia sapun" che la squadra di cui ero dirigente ,fatta di meriodionali e pochi giovani piemontesi, con un allenatore piemontese, veniva accolta quando andavamo a giocare nei campi di calcio del piemonte. Pietro Anastasi era già della Juventus. Pietro u Tuccu, lo chiamavano i catanesi. Per noi siciliani era comunque un simbolo di come si poteva vivere bene al Nord. Andai a vedere più volte la Juve al vecchio Comunale ma quando segnava Pietro tutto lo stadio esultava oltre il tifo perchè in quello stadio lui era il capitano con Zoff, Cuccureddu,Gentile, Longobucco,Morini,Scirea,Spinosi,Causio,Capello,Damiani,Furino,Marchetti,Viola,Altafini,Bettega e Rossi. Che Juve ! Ad Anastasi verrà  intitolato a Catania un campo di proprietà del Comune, uno di quegli spazi in cui i giovani possono stare lontani dei pericoli della strada. Uno di quei spazi da dove lui proveniva come tanti giovani come lui e come me e altri di quelle generazioni  cresciuti nelle strade.Le sue prodezze di calciatore hanno rappresentato il riscatto per tanti giovani siciliani ma soprattutto meridionali in anni dove essere meridionale al nord era ancora un pò complicato.

A Enna nella pallavolo la società sportiva Kentron è abituata a lavorare nel silenzio , sempre con gradualità , programmando la crescita delle squadre e dunque sempre con i fatti. Sabato scorso  All’Aia Scarpaci di Barcellona nella gara che la vedeva opposta alla capolista , Elisa Savoca e compagne hanno inflitto la prima sconfitta stagionale alle padroni di casa portandosi ( aspettando gli altri risultati)  in zona promozione  nel campionato di serie D. E' finita  2-3 la gara di ieri con il team di Tino Pregadio che ha meritato la vittoria, giocando una partita di grande attenzione e determinazione con un quinto e interminabile  ultimo set finito 19 a 21 che è stato l'apoteosi per le ragazze di Enna ma che fa capire il grado di concentrazione e di determinazione  necessari  per vincere.  In classifica : Barcellona 22 punti, Kentron 17 ,

Il 31 gennaio 2020 GAEditori festeggia i primi quattro anni di attività. Avendo la sede principale ad Agira, in provincia di Enna, abbiamo pensato di dedicare la nostra iniziativa agli autori residenti. Leggete con attenzione la locandina e se avete domande da fare scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ripartiamo dal 2020. Avete avuto modo di notare che da un pò di tempo sulle nostre oagine non sono apparse notizie. Un piccolo inconveniente con il nostro server ci ha costretto a non poter aggiornare i fatti accaduto. Nel frattempo sono passate le notizie della chiusura dello svincolo per Enna, i problemi assurdi sull'A19 Catania Palermo, i successi nella pallavolo del Kentron Enna e Agira, ma anche altre notizie culturali tra queste la continua "produzione" di libri della casa editrice GaEditori, o altre notizie che riguardano il territorio. In questi giorni però è iniziato un nuovo progetto grafico di Regalbuto Press . Il nostro giornale oramai si avvicina ai 10 anni di presenza nel territorio, un territorio difficile da raccontare ma sempre presenti con maggiori stimoli perchè crediamo nel valore dell'informazione. Quella libera però. Senza padroni o suggeritori. Ecco perchè ancora una volta con la nuova veste grafica vogliamo aiutare il lettore a leggerci con maggiore facilità. Infine come non ringraziare tutte quelle persone che ogni giorno ci seguono. Siete in tanti. Grazie ancora.

Chiudono tra l'indifferenza generale. Alcuni dopo più di cinquant'anni . La sensazione di questi artigiani è sempre la stessa: impotenza e abbandono. Le nostre botteghe hanno bisogno di un’arca e di Noè prima che il diluvio le travolga. Alcune comunque sono già state travolte. Dal 1 gennaio le saracinesche di  quel che era il "centro commerciale " di Regalbuto , non si sono più aperte .Poteva e doveva essere una risorsa, invece oggi è un tracollo umiliante e drammatico di tante attività che sono obbligate a chiudere e a cessare di esistere. Già in passato il nostri giornale aveva sempre scritto sull'importanza economica che avrebbe avuto nel nostro paese una più ampia discussione attorno ad un tavolo su come rivitalizzare il centro storico. Oggi non serve più fare finta che va tutto bene. La situazione è sotto gli occhi di tutti e non bastano più le parole e le promesse.«Le piccole botteghe devono sopravvivere». Ero ragazzo quando ad ogni porta del "corso" vi era una bottegha:il macellaio, il negozio di scarpe, il fruttivendolo, i generi alimentari, i negozi di stoffe,quelli dei vestiti, le mercerie...." Il corso era vivo , pullulava di persone che entravano dai negozi o osservavano le vetrine. Oggi per acquistare una spagnoletta di filo bisognerà andare a Catania" - ci dice una signora. Ci chiediamo se ancora qualcosa può essere fatto ? Il dramma esiste e, anche se può sembrare fortemente pessimistico, in molti artigiani non solo di Regalbuto prevale ormai la rassegnazione. E questo è il peggio.

Nel corso di una cerimonia semplice ma significativa che si è svolta sabato sera nell'aula consiliare del Municipio ,la città di Regalbuto ha voluto rendere omaggio ad alcuni atleti appartenenti alle società di serie A e alcuni di essi  hanno partecipato agli stage delle nazionali di calcio a cinque nelle rispettive categorie,donando una targa ricordo. Gli atleti sono: Andrea Vitale, Francesco Vitale,Gianluca Baio,Pietro Ferrante e Francesco Lo Cicero. Oltre ai genitori e parenti dei nostri ragazzi erano presenti il vice sindaco Concetta Giaggeri, va sottolineata la presenza del capogruppo Giusi Blasco e dei consiglieri comunali Gianni Meli e Santina Todaro. Un imprevisto ha costretto il sindaco a non presiedere alla premiazione e in sua vece l'assessore Giaggeri ha avuto parole di elogio verso gli atleti presenti e verso i genitori di Andrea Vitale e Francesco Lo Cicero che hanno ritirato le targhe perchè i figli impegnati nelle rispettive squadre in serie A1.

"AUGURI" è una parola che viene da lontano: nell’antica Roma e fra gli Etruschi esistevano dei sacerdoti il cui compito era interpretare la volontà degli dèi dal volo degli uccelli: gli auguri.

In particolare questi non divinavano la volontà celeste in astratto, ma solo se una decisione o un atto già compiuti la incontrassero o meno.

Oggi, quando da millenni nessuno più contempla il volo degli uccelli per trarne auspici, l’augurio rimane un desiderio, una buona speranza che si esprime in occasioni speciali. Quasi come se già si conoscesse un volere delle divinità che sia corrispondente a ciò che si augura.

Fa impressione pensare che qui, proprio dove siamo adesso, persone come noi ma con credenze diverse ci abbiano lasciato in eredità idee e modi di dire così duraturi, tanto quanto i loro più longevi edifici, e necropoli. Ti fa percepire, nell'augurare buon compleanno, o buon Natale, una radice profondissima; ti fa rendere conto che le tue parole non sono che l'antica sedimentazione di altre parole pronunciate da chi, morto, così come ora i vivi, condivide il tuo stesso cielo, la tua stessa terra.

Il Times ha inserito Giorgia Meloni tra i venti personaggi che possono plasmare il mondo nel nuovo anno. La leader di Fratelli d’Italia è l’unica italiana nella lista, in cui si trovano molti giovani e volti poco noti. In Italia già da tempo Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia stanno catalizzando sempre più consenso, finalmente anche sul piano internazionale si sta comprendendo la serietà e la coerenza del nostro percorso”. Ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida.

Subito tornati al lavoro la casa editrice GaEditori di Agira ha presentato  il primo libro del 2020 già ebook e adesso, dopo il grande successo in digitale, anche in cartaceo. Si tratta di un tascabile di Lu Xun dal titolo "Diario di un pazzo" ovvero la follia per mettere a nudo la vera natura dell'uomo e cioè quella di prevaricare per il potere. Ma ci sono ancora i bambini...scrive lo scrittore cinese...Da leggere!
In tutte le librerie e negli store online.

Sono trascorsi quarant'anni da quel 6 gennaio 1980 , quando venica ucciso Piersanti Mattarella. C'è una verità ancora tutta da scrivere .Si conoscono i mandanti ma non i sicari. Era la stagione del rinnovamento in Sicilia e Piersanti Mattarella ne era il protagonista. Quella stagione fu fermata dai colpi di pistola ordinati dalla cupola mafiosa. Era chiaro il contesto , difatti per il giudice Falcone andava collegato con altri due delitti: quello del democristiano e segretario palermitato Michele Reina nel 1979 e di Pio La Torre segretario regionale del Pci.Anche loro, come Mattarella, erano impegnati in un’azione di rinnovamento morale della politica in Sicilia. Mattarella era a capo di una giunta di centro sinistra che con il sostegno del Pci aveva promosso un’esperienza autonomistica sul modello della solidarietà nazionale. Un anno e mezzo prima era stato ucciso dalle brigate rosse Aldo Moro di cui Mattarella era l'erede politico.Per questo, come scrissero i giornali, quarant'anni fa la mafia forse con l’appoggio del terrorismo nero firmò il più grave "delitto politico» dopo quello di Moro.