Democrazia partecipata – L’assessorato regionale agli Enti Locali emette la circolare attuativa
Consentirà ai comuni destinare il 2% dei finanziamenti ricevuti dalla Regione a spese scelte dai cittadini

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica attraverso una circolare emessa nei giorni scorsi ha completato il quadro normativo previsto dalla legge regionale 5/2014 che consentirà ai comuni destinare il 2% di parte corrente dei trasferimenti ricevuti dalla Regione a spese individuate con forme di democrazia partecipata ovvero utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni.

“Con questa circolare consentiamo ai comuni di avviare – afferma l’assessore regionale On. Luisa Lantieri – una procedura gestionale che permette ai cittadini di interagire direttamente con le amministrazioni comunali consentendo loro di scegliere la destinazione di spesa del 2% del bilancio. Con la circolare abbiamo così completato l’iter previsto dalla Legge 5 del 2014, sarà ora compito delle singole amministrazione dare esecuzione al disposto normativo”.

La circolare precisa quali sono le varie fasi per attuare questa forma di democrazia partecipata :
a) individuare la modalità per il coinvolgimento della cittadinanza, al fine di acquisirne la volontà in ordine alla destinazione del 2% della assegnazione regionale
b) tenere conto della indicazione fornita dalla cittadinanza, nella predisposizione del bilancio comunale, provvedendo ove necessario alle relative variazioni
c) realizzare la finalità di spesa individuata con il coinvolgimento della cittadinanza adottando i relativi atti gestionali.

 
 

Ancor prima è necessario, che il Consiglio comunale provveda, preliminarmente, ad adottare appositi provvedimenti per l’istituzione ed il funzionamento della partecipazione.

Pallavolo serie D maschile. Penultima di campionato. " Sarà per noi una domenica importante,perchè a Troina contro il Meeting dobbiamo vincere aspettando notizie da Ispica e Gela dove i nostri avversari giocano contro i nostri diretti avversari alla promozione in serie C." Antonio Millauro , coach del volley Agira seppur ancora deluso per la sconfitta subita domenica scorsa in casa contro la capolista Gela,con la quale condivideva il primato della classifica, guarda con fiducia alle prossime due gare di un girone che ha sempre visto la propria squadra nelle prime posizioni , in un "duello" contro Città di Nicosia e Ecoplast Gela che ha appassionato i tifosi delle tre squadre. La classifica del girone C , serie D maschile, del resto parla da se : Gela punti 30 , Città di Nicosia punti 29 , Agira punti 27. A due giornate dalla fine i gelesi ospitano lo Sporting Club Leonforte , che inflissero una inaspettata sconfitta proprio al sestetto di Antonio Millauro , forse determinante ai fini della classifica : " perchè - ci dice Millauro - quei tre punti sarebbero oggi serviti . Ma la pallavolo è questa e non è detto che i tuoi ragazzi mantengano intatte energie e tensione nervosa in ogni partita." Il  Città di Nicosia domenica a Ispica si giocherà tutto. I ragazzi di Alessio Capuano sono obbligati a vincere contro una formazione che era partita ad inizio di campionato per la promozione in serie C ma che si è ritrovata terz'ultima in classifica ma è pur sempre una avversaria ostica da superare. Insomma sarà una domenica di pallavolo nel triangolo Gela/Agira/ Nicosia da vivere a partire dalle ore 18 quando in contemporanea gli arbitri daranno il fischio di inizio dai primi verdetti.

Anna Lattuca, portiere della mitica Polisportiva Libertas De Gasperi di pallamano femminile, vincitrice di due scudetti e di due Coppe Italia, domenica è stata eletta, nel corso delle elezioni nazionali, consigliere federale della Federpallamano, che ha un nuovo presidente nella persona di Pasquale Loria, mentre c’è stato il ritiro del presidente uscente, Francesco Purromuto avendo constato, numeri,alla mano, di non poter raggiungere il 55 per cento per essere rieletto; la candidatura di Pino Lo Duca, presidente del Trieste. Dopo sedici anni Enna con Anna Lattuca ha nuovamente un rappresentante nel Consiglio Federale della Pallamano, l’ultimo rappresentante è stato nel 2001, Flavio Guzzone, presidente della Pallamano Haenna, che rivestiva la carica di vice presiedente vicario e presidente delle squadre nazionali, dimessosi dalla carica per contrasti tecnici ed organizzativi con il presidente Purromuto. La presenza di Anna Lattuca, oggi ottima fisioterapista, potrebbe portare una ventata nuova all’interno del Consiglio Federale, che da diversi anni è cristallizzato, senza iniziative nuove, avendo vissuto in prima persona la crisi delle società siciliane, a cominciare dalla sua Libertas De Gasperi, costretta a rinunziare al massino campionato femminile per motivi finanziari. La Pallamano italiana paga parecchio la mancanza di risultati positivi delle squadre nazionali, sia maschili che femminili, perché è venuta a mancare una valida organizzazione, la mancata creazione di centri giovanili federali per far crescere i talenti. La stessa organizzazione dei campionati è approssimativa ed incerta nel tempo. Per Anna Lattuca il compito sarà difficile, ma siccome si tratta di persona battagliera, sicuramente farà sentire la sua voce per cercare di fra crescere la pallamano italiana.

Approdono anche a Enna gli sciossinisti del Movimento Democratici e Progressisti che hanno partecipato il  13 marzo alla convention del movimento a Palermo, presso il Teatro Politeama, per avviare la fase organizzativa in Sicilia con l’obbiettivo di farsi trovare pronti ai nastri di partenza in occasione delle elezioni regionali del prossimo autunno. “Anche nella nostra provincia – spiega Maria Giovanna Puglisi, ex componente della Segreteria Regionale del PD siciliano – vogliamo proseguire con coerenza il percorso intrapreso in occasione del referendum costituzionale, perché non vogliamo disperdere quel patrimonio di esperienze e di sensibilità che hanno portato ad una vittoria storica”. “Già nel momento in cui il partito ennese è stato commissariato – aggiunge la Puglisi – lasciai la segreteria regionale, convinta del fatto che il PD fosse ormai irriformabile. Gli interventi su scuola e lavoro hanno poi drammaticamente confermato l’assoluta autoreferenzialità di Renzi e del suo cerchio magico, cha hanno portato alla sconfitta del 4 dicembre”. “Oggi Renzi si ricandida alla guida del PD e se, come sembra, vincerà agevolmente, certamente non ammetterà i propri errori, continuando su una strada che giudico profondamente errata ed assolutamente incompatibile con un partito anche vagamente di sinistra come il PD”. “Per questa ragione – conclude Maria Giovanna Puglisi – assieme a tanti compagni ed amici abbiamo colto con interesse l’invito lanciato da Speranza, Bersani e D’Alema e saremo a Palermo per dare il nostro contributo all’avvio di questo percorso che prevede una rapida strutturazione nel territorio con presenze in tutti comuni. Faccio quindi appello a tutti i delusi del PD e delle politiche messe in atto da Matteo Renzi affinché non scelgano l’aventino ma scendano in campo insieme a noi per costruire un nuovo grande soggetto politico rappresentativo della tradizione di sinistra progressista italiana”.

Regalbuto. Per le "domeniche della pallavolo" buone notizie arrivano dalla due formazioni maschile e femminile di Amèselon Volley Regalbuto, che , insieme,hanno totalizzato quattro punti su sei a disposizione nel corse delle due gare di campionato che si sono giocate domenica mattina a Regalbuto ( prima divisione maschile) e a Sommatino , il pomeriggio , la femminile. Ma andiamo con ordine. La formazione maschile del presidente Dario Bonina , pur perdendo in casa , solamente ai tie-break , dopo due ore e 15 minuti contro la giovane formazione della Roomy 78, ha conquistato matematicamente l'accesso alla seconda fase eliminatoria del campionato che dovrà eleggere la seconda squadra che sarà promossa in serie D. Luca Vitale e compagni domenica mattina sembrava che giocassero fuori casa perchè erano presenti un folto numero di genitori-tifosi rumorosi ma molto corretti che incitavano i loro beniamini, e pur perdendo malamente il primo set  come spesse volte è capitato nel corso del campionato, si sono aggiudicati i successivi due set , e addirittura avrebbero potuto vincere il quarto set se solo avessero commesso meno errori in fase di ricezione e in attacco. Il tie-break è sempre una roulette e vince sempre la squadra più fresca e piena di energie fisiche e atletiche e così è stato perchè i ragazzi della Roomy spinti dai loro tifosi si sono aggiudicati meritatamente l'incontro. " E' necessario non dimenticare i nostri obiettivi- sintetizza a fine partita il direttore sportivo Agostino Vitale- Sapevamo che il girone di Catania per noi sarebbe stato molto difficile da affrontare per la continuità e la qualità delle squadre e perchè ci presentavamo sui terreni di gioco con un organico dimezzato rispetto all'anno precedente . L'aver centrato la salvezza e giocarsi la seconda fase , pur coi nostri limiti , ci da la certezza dello sforzo che hanno dovuto affrontare i nostri ragazzi. " Nel campionato di prima divisione femminile invece le ragazze di Carla Greco hanno vinto a Sommatino confermando i progressi fatti nel corso della attuale stagione e seppur  privi di elementi quali  Letizia Stancanelli,Ilenia e Debora Bivona assenti per motivi vari, hanno portato a casa i tre punti contro un avversario che nulla ha potuto opporre alla maggiore esperienza delle regalbutesi. " La squadra quest'anno si è allenata con maggiore continuità - dichiara il direttore sportivo - e l'esperienza della nostra mister e giocatrice Carla Greco ha fatto il resto. Oggi le ragazze appaiono più serene e consapevoli delle loro capacità e questo ci da modo di sperare di poter programmare la prossima stagione confermando alla guida della squadra Carla Greco. " Buono l'esordio come centrale di Rosalia Di Maggio. 

Volley Agira e kentron Enna perdono il primato della classifica ma non la speranza di promozione rispettivamente in serie C e in D. Il città di Nicosia riconquista la zona promozione nel campionato di serie D.In estrema sintesi è il verdetto che domenica scorsa ha fornito alla luce dei risultati dei campionati di serie D , dove l'Agira Volley condivideva la testa della classifica proprio con l'Ecoplast Gela che ha inflitto il classico tre a zero ai ragazzi di mister Antonio Millauro , forse un pò bugiardo ma che è stato sportivamente riconosciuto anche dalla stessa società di Agira. Restando in serie D , il Città di Nicosia è andato a vincere a Modica e riconquistano la zona promozione approfittando proprio della sconfitta del Volley Agira. Alessio Capuano e compagni  non hanno fatto sconti ai padroni di casa infliggendo un tre a zero rotondo nei punteggi. Nel campionato di prima divisione maschile anche  Kentron Enna  perde in casa  la sfida al vertice contro Alus Mascalucia Volley e di colpo si ritrova in terza posizione ,ad un solo punto di distanza dal Mascalucia e dal Bronte vittorioso contro il Codi Tarblitz di Calascibetta. Agira e Enna però non perdono le speranze per la promozione, mancano ancora due domeniche prima del verdetto finale e se da un lato il Volley Agira si trova a dover sperare in un eventuale passo falso del Gela e del Città di Nicosia , Kentron Enna si giocherà tutto il 26 marzo prossimo alle ore 18 tra le mura di casa quando ospiterà lo stesso Bronte e sperare in qualche passo falso del Mascalucia,ma in ogni caso i ragazzi di mister Nanni di Mario di fatto avranno modo di giocarsi la promozione nel corso della seconda fase del campionato , fase che la vede tra le favorita per la promozione in D. In campo femminile detto che Naf Nicosia viaggia a vele spiegate verso la promozione in C , in classifica le ragazze del kentron Enna occupano stabilmente la terza posizione mentre meeting Troina e Lupo Mobili Agira rimangono fanalino di coda.

Si chiamano Giuseppe e Rossella , una giovane coppia di Regalbuto, ragazzi pieni di sogni e ambizioni. Ragazzi come tanti altri il cui unico scopo è quello di  " inventarsi " un lavoro per non andare via , magari al nord o altrove . Giuseppe e Rossella hanno poco più che vent'anni , da poco hanno rilevato una lavanderia nel centro della città.I sacrifici per farlo? Tanti. Ad iniziare da quelli economici. La loro storia ce la raccontano nel corso di un incontro . "  Nell'ottobre del 2014,dopo svariati tentativi per la ricerca di un impiego, abbiamo deciso di scommetterci sul mercato del lavoro,rilevando una smacchiatoria,pur di non abbandonare il nostro paese,la nostra terra. Dal primo giorno siamo stati consapevoli delle difficoltà che avremmo trovato sul nostro cammino,ma con l'impegno abbiamo superato molti ostacoli,affrontando corsi di qualificazione e ampliando i nostri servizi e dunque acquistando esperienza. Da qui è nata per noi una grossa responsabilità,quella di mandare avanti qualcosa di grande fatta con impegno e sudore,di sacrifici da parte dei nostri genitori che ringraziamo giorno dopo giorno per tutto l'aiuto e l'incoraggiamento morale che ci danno. Nella nostra piccola lavanderia abbiamo ampliato i servizi , come lavaggio di piumoni,servizio sottovuoto,pulizia di ogni genere di pellame,pulizia e verniciatura di scarpe,piccole riparazioni di sartoria,servizio di ritiro e consegna a domicilio,noleggio di tovagliato. Oltre a ciò l'idea è quella di proporre i i nostri servizi anche nei paesi limitrofi di Regalbuto, specie il servizio a domicilio. Tutto quello che stiamo facendo - ci dicono Giuseppe e Rossella - è cercare di crearci un futuro solido,non ci arrenderemo facilmente,lotteremo e cresceremo sempre di più cercando e imparando tutto ciò che ci sarà da imparare. E' per ora una scommessa ma siamo determinati a riuscire. "

TROINA (ENNA)-  Consegnare i boschi dei Nebrodi sottratti alla criminalità organizzata grazie al “protocollo Antoci” ai giovani e alle aziende agricole sane del territorio perché, sulla scorta della ripristinata legalità, siano attori protagonisti di un nuovo modello di valorizzazione improntato sullo sviluppo e sul rilancio, che diventi volano di crescita e occupazione. Questo l’ambizioso, ma concreto obiettivo, de “Il bosco etico”, il progetto di idee per un uso consapevole dei boschi di Troina e dei suoi dintorni, nato dalla sinergia tra Comune di Troina, Azienda Speciale Silvo Pastorale, Parco dei Nebrodi e Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane (FAI), in collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), presentato stamane alla cittadinanza in un’affollata aula consiliare del palazzo municipale, in presenza delle autorità civili e istituzionali del territorio. “Finalmente – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia - , siamo a un punto di svolta e all’inizio di una nuova sfida. Dopo la dura battaglia per riportare la legalità sui Nebrodi, adesso inizia una nuova fase di sviluppo e valorizzazione dei nostri boschi, che coinvolgerà le aziende agricole sane e le cooperative di giovani. Oggi è una giornata storica e importante non solo per la comunità troinese, ma per tutta la popolazione del nostro territorio, perché possiamo finalmente dare un segnale positivo che ci consente di fare un salto in avanti e di programmare con serenità e fiducia nuovi modelli di crescita e di occupazione”. Un lavoro di squadra, nato nei mesi scorsi grazie all’intervento del Ministero dell’Interno e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha permesso di avviare un rapporto di collaborazione con l’Agea e di aprire un fascicolo aziendale per l’accesso ai fondi comunitari che, come hanno spiegato il direttore generale dell’Agenzia governativa Gabriele Papa Pagliardini e il presidente della Silvo Pastorale Walter Giuffrida, arriveranno direttamente all’Azienda, che li investirà anche nell’avvio di nuove politiche di utilizzo ecocompatibile del bosco con interventi per di manutenzione e valorizzazione. A breve saranno inoltre avviati dei corsi di formazione per operatori forestali, turistici e per trasformatori dei prodotti agroalimentari rivolti ai giovani disoccupati, che potranno partecipare anche ai nuovi bandi per la concessione dei terreni, per il taglio della legna e per la gestione delle caserme – rifugio e delle altre strutture ricettive presenti sui Nebrodi. Il Parco, sosterrà e seguirà passo passo l’iter burocratico per i progetti di rilancio che verranno redatti e presentati dall’Azienda Silvo Pastorale, che saranno poi inseriti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020 perché, come dichiarato il presidente Giuseppe Antoci: “questo progetto riceva il giusto finanziamento per diventare un modello per tutti e perché da questi terreni che sono cosa nostra possa ripartire un processo di legalità e di sviluppo per l’intero territorio”. Sarà impegno invece del presidente onorario FAI Tano Grasso realizzare un sistema di sicurezza e di protezione per gli imprenditori agricoli e le cooperative del territorio che intenderanno investire nel territorio del Parco. “Il nostro obiettivo - ha spiegato Alice Grassi, che ha redatto il progetto de “Il bosco etoco” insieme ai colleghi architetti Barbara Fogazza e Claudia Seminara, l’ingegnere Maurizio La Villetta e l’agronomo Giuseppe Monastero – è quello di usufruire del territorio creando un sistema virtuoso di microeconomia di zona, durevole e a basso impatto ambientale, capace di creare da solo sviluppo economico e turistico e costituire un freno all’illegalità. Un’infrastruttura immateriale che crei sinergia tra gli imprenditori, recuperi l’esistente e crei energia pulita”. Le aree di intervento del progetto, comprenderanno i 4.200 ettari di bosco di proprietà comunale ricadenti all’interno del Parco dei Nebrodi, il lago Ancipa e l’ex centrale termoelettrica e la zona artigianale “Libero Grassi” e riguarderanno attività da impiantare o rivalutare: il bosco ( pulitura e realizzazione della viabilità per accedere alle strutture e realizzare percorsi naturalistici); le coltivazioni autoctone (zafferano, porcini, tartufo bianco e erbe officinali); gli allevamenti (cavallo sanfratellano, suino nero dei Nebrodi, apicoltura e produzione di miele, pascolo di bovini e ovini e produzione di latticini, parco delle tartarughe); le strutture ( ristrutturazione caserma di Sambuchello per agriturismo e agricampeggio, ricostruzione dei due rifugi delle contrade Cernuta e Pelato, adeguamento della caserma di Bracallà come sede del parco naturalistico, recupero della centrale termoelettrica del lago Ancipa per realizzare un hotel con centro benessere e sala polivalente). Le acque della diga verranno utilizzate per eventi ludici e sportivi, mentre sul fronte energetico si punterà alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e solare termico e alla produzione e sfruttamento delle biomasse provenienti dalla pulitura del bosco. Ampio spazio alle attività ludico-sportive con la realizzazione di un parco avventura, trekking, bird watching, maneggio, canottaggio, pesca, escursionismo e campi natura per scuole, famiglie e ragazzi, che saranno fruibili attraverso una guida multimediale, aree attrezzate per la sosta e percorsi per diversamente abili e promozione del Parco con un marchio che ne identifichi prodotti e servizi, filiera a km 0, partecipazione a fiere e eventi e realizzazione di un sito internet e di un’app. “Questo progetto – ha concluso il primo cittadino - , è il segno tangibile dell’impegno che continua e di una guerra che non sarà vana se tutti insieme collaboreremo. Solo con la sinergia e la partecipazione attiva dell’intera comunità potremo vincere anche questa ennesima battaglia per il nostro territorio”.

articolo tratto da Live Sicilia 

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato – Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione della Squadra Mobile unitamente al Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un accesso presso la Direzione dell’A.S.P. di Enna, acquisendo documentazione relativa al servizio CUP – CALL CENTER – RISCOSSIONE, nonché proceduto alla perquisizione locale e sequestro, con contestuale notifica dell’informazione di garanzia agli indagati, presso le sedi legale ed operativa della società “M&G Call Center Srl”, in ottemperanza di specifici decreti emessi dal Sostituto Procuratore dr. Francesco Augusto Rio che dirige le indagini.

Allo stato, si procede, in seguito a segnalazioni e denunce, per le ipotesi di reato di peculato ai danni dell’A.S.P., per l’illecita sottrazione della somma di circa 700 mila euro, in danno dell’Azienda Sanitaria – relativa al pagamento dei tickets sulle prestazioni sanitarie – da parte della società “M. & G. CALL CENTER S.r.l.”, società, sino agli inizi del 2017, affidataria del servizio integrato di gestione CUP – Call Center dell’ASP 4 di Enna.

L’accesso presso gli Uffici dell’A.S.P. e le perquisizioni sono finalizzate all’acquisizione documentale ed al sequestro della documentazione relativa al fine di trarre dalla stessa elementi di prova in ordine agli illeciti commessi a carico degli amministratori e/o soci, della “M. & G. CALL CENTER S.r.l.”, per la sottrazione delle somme spettanti all’A.S.P. di Enna.

Le indagini proseguiranno attraverso l’esame accurato della documentazione contrattuale acquisita ed ulteriori approfonditi accertamenti contabili, finalizzati ad accertare l’appropriazione e la destinazione dei proventi sottratti.

Valguarnera. Anche l’ultima azienda della ex galassia “Giudice confezioni”, la Abival, ammaina bandiera bianca. Una cinquantina di dipendenti circa dal 10 marzo saranno costretti ad abbandonare il posto di lavoro per mancanza di commesse. Pare che dei clienti americani che garantivano il 70% della produzione avrebbero dato ultimamente forfait. La notizia comunicata dalle stesse maestranze è arrivata qualche giorno fa dopo una riunione con i vertici aziendali. Purtroppo, nell’era della globalizzazione, la caparbietà di mantenere in vita l’ultimo avamposto di una gloriosa azienda, costituita tutta di manodopera locale, da sola non è bastata. L’Abival, come si ricorderà, dopo la chiusura della Giudice Spa, nel giugno 2013, rimase in vita proprio grazie alla caparbietà del proprio management, alle negoziazioni delle organizzazioni sindacali e degli stessi lavoratori che decisero pur di non chiudere, di lavorare solo in determinati periodi, quando c’erano commesse, godendo in altri di ammortizzatori sociali. La determinazione non è bastata, dal 11 prossimo potranno solamente godere per un certo periodo degli ammortizzatori sociali. E poi? Essendo la maggior parte cinquantenni, ancora giovani per la pensione e anziani per trovare un altro posto di lavoro, sarà un grosso problema per loro e un ulteriore pugno allo stomaco per l’intera comunità valguarnerese. Quel famoso “polo tessile” che per un quarantennio circa, ha dato lustro a Valguarnera e alla Provincia intera, è solo un pio ricordo. Il picco massimo della produzione, (si esportava in tutto il mondo) si raggiunse tra metà degli anni ’80 e ’90, quando le famose tre “consorelle” Dalcos, Isca divenuta poi Habitus, Giudice Spa e altre piccole realtà che lavoravano nel settore, poterono contare su oltre 600 maestranze ed un fatturato di circa 40 miliardi di vecchie lire. Quella Valguarnera ricca e opulenta che sembrava più un paese della ricca Brianza o del ricco Nord Est non esiste più da un pezzo. Adesso solo macerie e basta. A testimoniarlo il costante depauperamento della popolazione costretta a trovar migliore fortuna altrove. E’ questa la triste realtà di un piccolo Comune che aveva sognato in grande, diventando nel panorama terso della provincia un grande esempio di laboriosità e intraprendenza, oggi irreversibilmente compromesso da un forte declino.

Rino Caltagirone per Vivienna