A molti il nome di B B King forse non dirà nulla. Ho avuto la fortuna di assistere ad uno degli ultimi concerti che ha tenuto a Genova qualche anno fa. Per me oramai più che sessantenne BB King ha rappresentato una generazione che amava il blues in un periodo in cui il blues veniva definito la "musica del diavolo". Di seguito vi rimando ad una breve biografica tratta dal sito www.biografieonline.it . Agovit

Riley King, vero nome di B. B. King, nasce a Itta Bena nel Mississippi (in una piantagione di cotone), il 16 settembre 1925, da un padre chitarrista che accompagnava la madre predicatrice di sermoni nella Chiesa Metodista. E' questa una situazione tipica di molti musicisti blues e jazz americani, un'impronta "esistenziale" tipica dello sviluppo della musica blues. Infatti, è grazie a questi stimoli che il giovane musicista comincia a cantare con la madre, la quale muore però sfortunatamente quando lui ha solo sette anni. Allevato dai nonni, riceve la prima chitarra quattordici anni e con essa comincia a cantare in gruppi Gospel nei paesi vicini e anche durante il servizio di leva nel 1944 svolto a Memphis. Durante questo periodo incontra un cugino, un noto bluesman chiamato "Bukka White". Inizia allora ad avviciniarsi al mondo della musica nera, anche se i suoi esordi nel mondo dello spettacolo lo vedono dietro una consolle radiofonica come conduttore in una radio locale. E' qui che comincia a farsi chiamare "Riley King, the blues boy from beale street", poi adottando lo pseudonimo di Blues Boy, che diventerà ben presto solo B. B. King. Dismessi i panni del "Dj", la sua carriera come chitarrista comincia suonando agli angoli delle strade. Grazie all'appoggio del cugino Bukka White riesce a farsi notare e, nel 1948, si esibisce in un programma radiofonico con Sonny Boy Williamson. Da allora inizia ad ottenere degli ingaggi fissi qua e là, ammaliando chiunque riesca a sentire la sua musica.

Degli anni '50 è il famoso episodio a cui B.B. lega indissolubilmente il nome della propria chitarra  "Lucille". Durante un'esibizione in una sala riscaldata dalle fiamme di una improvvisata stufa a Kerosene, due uomini iniziano a litigare per una donna, Lucille per l'appunto. Nel corso della rissa che si scatena, il locale prende fuoco, tutti fuggono, ma B. B. torna all'interno per recuperare il proprio strumento che da allora porta il nome della donna.

Il suo primo successo "Three O'Clock Blues", lo porta a farsi conoscere a livello nazionale e da allora la sua attività concertistica diviene quasi frenetica. A seguito anche dell'affermarsi del blues negli Stati Uniti come in Europa, il successo di B.B. supera i confini nazionali fino a portarlo, nel 1967, ad esibirsi al Montreux Jazz Festival.

Gli artisti che dichiarano B. B. King tra le loro influenze principali non si contano: Eric Clapton, Mike Bloomfield, Albert Collins, Buddy Guy, Freddie King, Jimi Hendrix, Otis Rush, Johnny Winter, Albert King e molti altri e non c'è chitarristablues, famoso o sconosciuto, che non abbia in repertorio qualche fraseggio del "maestro".

La notizia era nell’aria da parecchi giorni ma pare che solo questa mattina ( 13 maggio) sia divenuta ufficiale. I quattro assessori che formavano la giunta comunale del sindaco Bivona si sono dimessi dall’incarico che avevano ricevuto a suo tempo con il successo delle scorse amministrative. Dopo tre anni dunque si procederà ad un rimpasto. Ma perché le dimissioni? Quel che è certo è che non ci sono motivi di discordia all’interno dell’esecutivo che governa la città, si trattano di dimissioni “ tecniche” alcuni dei quali forse nati da accordi elettorali  che , come dicevamo,  preludono sia al  rimpasto ,( non è detto che tutti e quattro gli assessori non sarebbero confermati.)  che  a “rivitalizzare” la giunta guardando alle prossime elezioni amministrative del 2017. C’è anche un aspetto politico che non va sottovalutato nato dopo l’ingresso nel PD di Regalbuto del primo cittadino,il quale  potrebbe ricercare di  far nascere  una forte coalizione  che possa unire alle prossime elezioni il PD,l’area socialista e i civatiani con il movimento cittadino Guardiamo al Futuro e l’area dell’UdC . In tal senso la nomina dei nuovi assessori potrebbe rappresentare un primo passo verso tale alleanza. C’è da dire infine che tra i nomi dei neo assessori non ci sono persone tesserate con il PD alla luce della recente decisione del direttivo cittadino di non fare alcuna indicazione. Dicevamo del toto assessori che già  alimentano le discussioni , tra questi quello dell’ex presidente del consiglio comunale Vito Maida e la riconferma di uno o due assessori. Però a parer nostro è sempre meglio aspettare che il sindaco renda ufficiali le deleghe dei nuovi assessori sia per saperne di più sia per evitare di buttare in pasto persone ignare . A chiedere le dimissioni del Sindaco però sono i componenti del movimento " Uniti per Regalbuto" i quali su facebook hanno scritto : "  Vi ricordate quando, durante la campagna elettorale 2012, il candidato Francesco Bivona affermava che non avrebbe mai cambiato la squadra di governo?Vi ricordate quando vi diceva “questi sono gli assessori e rimarranno per tutti i 5 anni”? Quando affermava “non faremo come la vecchia politica”? Oggi, infatti, ha azzerato la giunta." In ogni caso però la vicenda delle “dimissioni “ dei quattro assessori dimostra che anche in politica nulla è mai certo e tutto si evolve seguendo il ritmo del tempo.

Troina. “Dichiariamo pubblicamente che ci costituiremo parte civile nei processi penali contro quelli che hanno commesso reati di concussione, truffa ed usura a danno di imprenditori e cittadini”, annunciano i soci dell’associazione antiracket Troina, aderente alla Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane (Fai). E’ evidente il riferimento agli ultimi episodi criminosi accaduti in paese di cui si sono occupati ampiamente le cronache dei giornali locali. Il lavoro di indagine condotto su questi episodi dalla magistratura inquirente e dalle forze dell’ordine, è molto apprezzato dall’associazione antiracket Troina. Nella sua nota che ci ha consegnato ieri l’associazione antiracket Troina scrive: “In merito alle ultime vicende, che vedono coinvolta la nostra comunità, esprimiamo gratitudine ai sostituti procuratori della Procura delle Repubblica presso il tribunale di Enna, dott. Fabio Scavone e dott. Francesco Rio, per l’attenzione rivolta al nostro territorio, ai nostri imprenditori e concittadini tutti, alla tenenza della Guardia di Finanza di Nicosia per il delicato lavoro svolto e a tutte le forze dell’ordine che operano sul versante della legalità”. All’esito delle indagini condotte da magistratura e forze dell’ordine hanno contribuito le denunce degli imprenditori e dei cittadini vittime di reati di usura e concussione.

Amministrative 2015 Centuripe: Tre i candidati a Sindaco, presentate tre liste

Elio GalvagnoLista “Primavera centuripina, riprendiamoci la normalità con Elio” Candidato Sindaco Elio Galvagno Prospero Crimi Nunziella Leocata Prospero Romano (detto Rino) Maria Carmela Biondi (detta Mariella) Giuseppe Chiechio Carmelo Statello Delfio Caruso, Carmela Testaì Alice La Spina, Filippa Barbagallo (detta Lina) Rosalia Savoca (detta Lia) Elino Adamo Alfio Caltabiano (detto Alfredo) Samantha Quagliata Rosaria Luca

osvaldo risiglioneLista “Centuripe ribellati e creiamo la svolta” Candidato Sindaco Osvaldo Risiglione Anonimo Bontempo Antonio Borzì Valeria Maria Borzì Marcello Cambria Luigi Campagna Rowela Chiechio Salvatore Fabio Felice Riccardo Fiorenza Maria Milazzotto (detta Mariella) Deborah Palazzo Elena Maria Ilaria Privitera Osvaldo Risiglione Grazia Romano

Centuripe Nino BiondiLista “Insieme per Centuripe” Candidato Sindaco Nino Biondi Barbagallo Erika Cannio Giuseppina Detta “Pina” Castelli Nunziata Anna Detta “Nunzia” Castiglione Gianluca, Maria Emanuel Catania Merj Chiara Vita Maria Di Leo Salvatore Greco Salvatore Longo Alfio Detto “Alfredo” Privitera Valentina Russo Grazia Salvatrice Santoro Antonino Detto “Gordon” Sirna Eleonora Testa Claudio Zappala’ Giuseppe

“ Un Lago di Mini Volley” . Il titolo dato alla manifestazione dai dirigenti di Amèselon Volley si è dimostrato quanto mai azzeccato perché il successo ottenuto va al di la di ogni aspettativa. Nella degna cornice del palazzetto dello Sport 160 bambini , 8 società sportive e più di 500 spettatori , 9 campi , si è consumata la quarta tappa del circuito di Mini Volley della Federvolley di Caltanissetta , tappa organizzata dalla società sportiva di Regalbuto che , con il titolo dato alla manifestazione,ha voluto promuovere il Lago Pozzillo che in questa stagione presenta un paesaggio unico. Ma Amèselon non è fermata qui. Si coglieva l’aspetto sociale, quello promozionale , quello commerciale con lo stand di Miriel , quello solidale con la presenza di Telethon e i volontari dell’Avas di Regalbuto ed infine ( la novità in assoluto) l’aspetto ecologico. La società del presidente Agostino Vitale , ha infatti aderito al progetto “Ecovolley” della federazione di pallavolo e a questo proposito ha voluto annullare gli effetti dell’inquinamento acustico non inserendo alcun tipo di musica durante i giochi e facendo eseguire dai flauti di Gioele Bonina e Serena Santangelo un toccante inno nazionale che ha stupito tutti ed è stato cantato dai presenti in coro. Però i protagonisti sono stati i bambini , i loro allenatori , gli arbitri che hanno dato vita ad uno spettacolo nello spettacolo con i vocii delle vittorie e i visi lunghi delle sconfitte anche se vittorie e sconfitte non determinavano alcun premio perché tutti hanno ricevuto alla fine la stessa medaglia. Al raduno di Regalbuto era presente il presidente della Federvolley di Caltanissetta Massimo Scibetta nonché responsabile regionale del settore Mini Volley. Le società sportive presenti : Agira Volley,Volley Catena, US Centuripe, Ameselon Volley, Nike San Cataldo, Nissa Volley , Canguro Caltanissetta e Santa Caterina Villarmosa. “ Ringrazio soprattutto i ragazzi perché sono i protagonisti di ogni manifestazione di Mini Volley -  dichiara Vitale – Ringrazio le società sportive ma lasciatemi dare il merito della riuscita della manifestazione ai genitori dei miei ragazzi che ci hanno aiutato a montare i campi , alle ragazze e ragazzi tesserati , alle allenatrici a Carolina Pirrera responsabile di Miriel s.r.l e all’Avas di Regalbuto. Il 24 maggio prossimo la nostra società sportiva parteciperà al tour di Santa Caterina Villarmosa e poi il 14 giugno concluderemo la stagione al Sicilia Outlet Village durante la manifestazione regionale di mini volley. Un ultimo grazie particolare voglio dedicarlo a Gioele e Serena che con i loro flauti ci hanno stupito. “

"Pensione di invalidità e le indennità di accompagnamento non devono essere inseriti tra i redditi disponibili. Il loro inserimento, costituirebbe infatti una penalizzazione nei confronti delle fasce sociali più deboli". A riferirlo è il presidente della Fand provinciale Giuseppe Regalbuto, il quale esprime molta soddisfazione, dopo che il Tar del Lazio ha emesso tre sentenze e bocciato il nuovo Isee 2015. Il tribunale amministrativo regionale del Lazio, infatti, ha accolto, in parte tre ricorsi presentati contro il decreto del presidente del Consiglio (Dpcm 159/13) inerente al regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee).«Nella nostra provincia dove i nostri problemi sono amplificati - afferma Giuseppe Regalbuto - e dove esistono più di seimila disabili iscritti alle varie associazioni di disabili è giusto che queste cose si conoscano al fine di far prevalere i propri diritti e che gli enti pubblici si orientino verso questa nuova disposizione».La Fand (federazione associazioni nazionali di persone e disabilità) è a livello nazionale ma è presente anche nel territorio provinciale tanto che è formata da diverse associazioni come l'Anmil (associazione nazionale mutilati invalidi del lavoro), l'Anmic (associazione nazionale mutilati ed invalidi civili), l'Unms (unione nazionale mutilati per servizio istituzionale), Rns (ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi); l'Uic (unione italiana dei ciechi e ipovedenti) e, infine, l'Anglat, che è l'associazione nazionale guida legislazione disabili trasporti con lo scopo di migliorare, relativamente ai trasporti, le normative in vigore dei disabili. Le tre sentenze (sezione prima del Tar del Lazio, n. 2454/15, 2458/15 e n. 2459/15) hanno di fatto modificato parzialmente l'impianto per il calcolo dell'indicatore della situazione reddituale (Isr).«Il nuovo Isee, entrato in vigore solo lo scorso 1° gennaio, è stato giudicato illegittimo dal giudice amministrativo - conclude Giuseppe Regalbuto - nelle parti dove è previsto che nel reddito complessivo venga conteggiata anche la pensione e l'indennità ricevuta dal soggetto, accertato disabile. Infatti, la richiesta è stata accolta nell'ottica di respingere l'errore di includere, come reddito disponibile, l'indennità e la pensione ricevuta dal soggetto che, tuttavia, si trova in una situazione di svantaggio, pure economico, che si allarga impropriamente anche alla sua famiglia».

Impegnato fuori sede (per motivi di lavoro) vorrei, innanzitutto da regalbutese e poi anche come presidente del consiglio comunale, poter esprimere il mio vivo apprezzamento all’iniziativa voluta fortemente dal dott. Paolo Terranova e dagli imprenditori e commercianti locali che oggi danno vita ufficialmente all’associazione antiracket a Regalbuto. Obiettivo principale è quello di garantire sostegno alle imprese che operano nel territorio comunale e che in quanto vittime di estorsione e/o usura, decidono di denunciare tali fatti criminosi alle autorità competenti. Risulta chiaro che questa associazione senza il sostegno delle associazioni di categoria e di un’apertura al dialogo con le forze dell’ordine che operano sul territorio non possono fare molto.             La mia speranza è che questo primo importante passo, quindi, possa essere uno stimolo, sia per le altre associazioni di categoria che per singoli cittadini, ad aderire all’associazione.

L'esperienza antiracket, soprattutto in alcune cittadine siciliane, è emblematica: il racket può essere sconfitto se la vittima, assumendosi una personale responsabilità, denuncia e collabora con le istituzioni; qualunque legge senza questo atto di coraggio servirebbe a poco.             Cosa serve, allora? Guardarsi negli occhi per costruire relazioni di fiducia.

A questo percorso, personalmente, non credo ci siano alternative e dunque ben venga questa iniziativa che troverà certamente il plauso e la collaborazione di tanti e ovviamente anche da parte delle Istituzioni comunali sensibili a questa problematica. Buon lavoro Amici.  

Il Presidente del Consiglio comunale

Prof. Salvo Cardaci

  Gli imprenditori  e i commercianti si uniscono per dire “no”  al pizzo “.  A Regalbuto nasce l’Associazione Antiracket Regalbuto , la terza in provincia di Enna,  aderente alla  F.A.I. ( federazione delle associazioni antiracket e antiusura) e guidata dal dott. Paolo Terranova . La Presentazione alla cittadinanza di Regalbuto  avverrà venerdì 24 aprile prossimo alle ore 11,00 presso il Cine Teatro Urania durante la manifestazione alla quale interverranno il Vescovo della Diocesi di Nicosia Mons Salvatore Muratore, il Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona . Sono previsti gli interventi di  Renzo Caponnetto , delegato FAI, Paolo  Terranova ,presidente antiracket Regalbuto, Pippo Scandurra , presidente FAI, Tano Grasso,presidente onorario FAI, Fabio Scavone ,Sostituto Procuratore della Repubblica di Enna . L’intervento conclusivo è affidato al  Prefetto di Enna Fernando Guida . “ Con altri undici imprenditori di Regalbuto abbiamo deciso di fondare questa associazione – ci dice il dott. Terranova, per difendere ed aiutare tutti gli imprenditori e commercianti di Regalbuto che subiscono pressioni estortive offrendo loro gli strumenti per la loro difesa.La nostra associazione – continua Paolo Terranova –sarà sempre pronta ad aiutare,consigliare o semplicemente parlare con tutti i commercianti che lo vorranno,andremo in giro per le scuole di Regalbuto per far capire ai giovani che si può fare impresa onestamente,organizzeremo dibattiti e incontri per far comprendere l’importanza del denunciare.” 

Come ogni anno nell'apprestarci a ricordare il 25 aprile , il  pensiero va al nostro concittadino Vincenzo Gamiddo il cui nome da partigiano era "Fiamma". Per tale motivo abbiamo voluto riprendere l' articolo scritto nell'aprile 2014 con il quale tracciavamo un profilo ideale di Vincenzo Gamiddo e ricordare i partigiani ennesi caduti per la liberazione dell'Italia. In un tempo in cui purtroppo " non si vive di ideali " ci sembra tuttavia giusto "non dimenticare" ricordando questi uomini che ancora vivono nella memoria di tanti.

Il 25 aprile.A Regalbuto ci apprestiamo a festeggiare l’anniversario della liberazione , una data storica perché rappresenta un giorno importante per la giovane Repubblica Italiana.E’ l’anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e contro i loro fiancheggiatori fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Per questi ideali anche un nostro concittadino , poco più che ventenne parti da Regalbutoper arruolarsi come partigiano e partecipare alla lotta armata contro il nazi-fascismo. Era nato il 14 aprile del 1924 e morì il 23 novembre 1944 durante un pattugliamento ad Asti Variglie . Partigiano della 9Div. Garibaldi A. Imerito, col nome di battaglia “Fiamma”. È stato fucilato assieme ad altri compagni e ancora oggi è seppellito nel cimitero dedicato ai partigiani di Asti. Il sacrificio di Vincenzo Gamiddo ancora oggi viene ricordato a Asti con un “ceppo” . Gamiddo fa parte di quella migliaia di giovani provenienti dalle regioni del sud d’Italia che hanno partecipato alle vicende della resistenza piemontese con ruoli diversi: da quelli di primo rilievo nel comando e nella guida del movimento ai più oscuri e semplici militanti.Quella scelta ha comportato costi elevati, sacrifici per tutti e per molti anche il prezzo della vita. Le loro storie sono poco conosciute. Per tante ragioni: le difficoltà del dopoguerra, il ritorno nelle famiglie che avevano lasciato anni prima e di cui non sapevano nulla, la fatica quotidiana per sopravvivere in un’Italia impoverita dalla guerra, la ricerca di un lavoro.Dalla provincia di Enna partirono 76 partigiani , di questi 8 caddero ( e tra questi il nostro Gamiddo),5 furono feriti e 1 rimase invalido. La Sicilia tra le regioni meridionali, se si guarda la distribuzione per comune di nascita , che ha dato l’apporto più rilevante coprendo circa un terzo della cifra complessiva. Non bisogna perdere la memoria storica della nostra città e soprattutto di quegli uomini che rappresentano un patrimonio storico – culturale, esempio anche per le future generazioni. Il partigiano “Fiamma” Vincenzo Gamiddo era stato già onorato ad Asti dall’allora sindaco prof. Gaetano D’Agostino il quale, invitato dalle autorità piemontesi, si era recato ad Asti, con il gonfalone cittadino per presenziare agli onori ai caduti per la liberazione della patria.Poi tutto cadde nel dimenticatoio, fino a quando, venuti a conoscenza della storia di Gamiddo, è sembrato opportuno inserire tra i personaggi illustri di Regalbuto, anche chi, come “Fiamma” si era immolato per la patria. Ci piace ricordarlo così semplicemente il “partigiano Fiamma”. Di lui ci ricordiamo il 25 aprile anche se non tutti sanno che Gamiddo fu tra gli sconosciuti siciliani che persero la vita per un ideale. Non si può dire che siano mancati i tentativi di ricordare ed elaborare quell’esperienza: memorie di singoli, alcune di notevole qualità, ed anche risultati di ricerca interessanti su aspetti specifici. È tuttavia mancata una visione di insieme per cui sia lo sguardo da nord, sia quello da sud non sono riusciti a farne cogliere la rilevanza e collocarla nella sua giusta dimensione né nella storia della resistenza italiana, né nella storia del nostro paese

 

 

Da circa una settimana i finanzieri del Nucleo della Polizia tributaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza si trovano negli uffici dell'Ato Rifiuti di corso Sicilia per un controllo della situazione economica della società d'ambito, proprio nel momento in cui i due commissari liquidatori, Di Mauro e Ginevra, stanno per ultimare la compilazione dei bilanci dal 2008 al 2014, che non sono stati mai esaminati dall'assemblea dei sindaci.
I due liquidatori lo avevano preannunciato al presidente della nuova società rifiuti, Sebo Leanza (sindaco di Valguarnera). Bilanci che saranno presentati all'assemblea dei sindaci che dovrebbe riunirsi la settimana prossima per prendere in esami diversi adempimenti di una certa importanza a cominciare dalla questione del personale. È chiaro che l'ispezione delle Fiamme Gialle non si esaurirà in pochi giorni perché c'è tanto da esaminare nella vicenda complicata della gestione della società d'ambito da anni messa in liquidazione, da anni in discussione per i tanti debiti accumulati e che pare si aggirano intorno ai 200 milioni di euro. Inoltre tra poco dovrebbe verificarsi il trasferimento del personale alla nuova società di rifiuti e si tratta di un passaggio ricco di complicazione e di contrasti in quanto si dovrebbe verificare il taglio di un centinaio di lavoratori, compresi molti amministrativi.
Intanto i finanzieri si sono sistemati negli uffici di corso Sicilia. L'esame da parte degli esperti della contabilità dell'Ato Rifiuti è molto complessa e potrebbero venir fuori delle novità, ma ci potrebbe anche essere la possibilità che i bilanci annuali possano chiudersi in maniera definitiva in modo da poter sapere quale è la reale situazione economica dell'Ato Rifiuti, quali sono i tanti debiti sia nei confronti del personale che nei confronti dei fornitori, quali sono i suoi crediti visto che sono parecchi i Comuni che hanno degli arretrati da rimettere alla società. Da un ultimo esame si parla di 8 milioni di crediti complessivi che in comuni devono all'Ato.