Il premier Giuseppe Conte interviene sui social a proposito delle denunce  al Governo per la gestione della pandemia. " Nei mesi scorsi alcuni cittadini, avvocati, finanche un’associazione dei consumatori hanno dichiarato pubblicamente di avere presentato denunce nei miei confronti e del Governo per la gestione della pandemia. Le accuse sono state le più varie. Alcuni ci hanno accusato di avere adottato misure restrittive, altri ci hanno accusato di non aver adottato misure sufficienti o di averle adottate troppo tardi. Ci hanno addebitato i più variegati comportamenti criminali: il reato di epidemia, di omicidio colposo, di attentato alla incolumità pubblica, di attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici dei cittadini, e altri ancora.

La prova che il nostro Paese ha vissuto e che in parte ancora sta vivendo è stata e continua ad essere impegnativa: chi ha responsabilità di governo deve rimanere concentrato sugli obiettivi da raggiungere che sono, ad un tempo, la tutela della vita e della salute dei cittadini e la ripresa più rapida possibile della vita sociale ed economica.

Abbiamo lavorato sempre allo stesso modo: ci siamo affiancati scienziati ed esperti per disporre costantemente di una base scientifica di valutazione dei dati epidemiologici e abbiamo sempre ispirato la nostra azione ai principi di precauzione e trasparenza e ai criteri di adeguatezza e proporzionalità.

Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis “politica”, delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunità nazionale.

Per massima trasparenza vi informo che io e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza abbiamo ricevuto un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989. Poco fa ne abbiamo dato notizia attraverso un comunicato ufficiale. Abbiamo fatto accesso agli atti e abbiamo appreso che alla Procura di Roma, per competenza territoriale, sono state convogliate nei mesi scorsi buona parte delle denunce di reato presentate nei nostri confronti provenienti da varie parti d’Italia.
Doverosamente, la Procura di Roma ha aperto un procedimento nei nostri confronti e dopo aver valutato una ad una le relative denunce le ha giudicate “infondate e dunque da archiviare”.
Ha quindi trasmesso il fascicolo al Collegio dei magistrati competenti per i reati ministeriali accompagnando la trasmissione con la richiesta di archiviazione. L’invio del fascicolo al Collegio è un atto dovuto in quanto previsto dalla medesima legge cost. n. 1/1989. Lasciamo che la Magistratura completi questo iter procedimentale.

Io e i Ministri siamo e saremo sempre disponibili a fornire qualsiasi forma di collaborazione che ci verrà richiesta, nel rispetto dei distinti ruoli istituzionali.
Il bene dell’Italia e degli italiani, prima di tutto.

Vietato sugli arenili l’accampamento e il bivacco, l’uso di gazebo, tende e similari e per le discoteche all’aperto nel pieno rispetto delle disposizioni previste nell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, tra cui mantenimento della distanza di un metro tra le persone.Nel provvedimento sindacale viene richiamato anche l’obbligo di chiusura alle 2 di tutti i pubblici esercizi e la cessazione alle 24 della diffusione musicale, per i locali in cui tale attività risulti comunque accessoria, marginale e occasionale.

fonte Il Sicilia.it

AGI - Mentre la scienza mondiale si interroga (e divide) sul vaccino russo annunciato da Putin, e Mosca replica definendo "infondati" i dubbi, in Italia la ricerca dei volontari per la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 ha superato le 4mila adesioni. E già la politica si confronto e scontra su come dovrà essere somministrato: a far discutere è l'ipotesi di non obbligatorietà del vaccino.

 Ipotesi illustrata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che non trova d'accordo Matteo Renzi, che ha lanciato una petizione ad hoc proprio per chiedere che il vaccino sia obbligatorio.

Contro l'obbligo si schiera invece Matteo Salvini: "Io sono sempre perchè la gente possa scegliere, quindi sono per la volontarietà" dei vaccini.

Conte ottimista sull'arrivo di un vaccino ma non ritiene che debba essere obbligatorio

Domenica sera, durante un'intervista alla kermesse 'La piazza' in Puglia, Conte ha mostrato un cauto ottimismo sui tempi del vaccino italiano: “Se si dovessero confermare le proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi europei", ha spiegato, aggiungendo che la speranza è che sia pronto nel giro di mesi, entro la fine dell'anno. Ma, ha specificato il premier, "non ritengo debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione di tutta la popolazione”.

 Parole che non sono piaciute al leader di Iv. "Se davvero arriveremo al vaccino contro il Covid questo vaccino dovrà essere obbligatorio per tutti. Obbligatorio, non facoltativo. Obbligatorio!", ha scandito il senatore di Scandicci, annunciando l'avvio della raccolta firme promossa dalla renziana Lisa Noja "affinché più persone possibili facciano pressione sul Governo perché non ci sia nessun passo indietro per strizzare l’occhio ai No Vax. Siamo stati chiusi in casa per mesi e se arriva il vaccino lasciamo libertà di scelta? Non scherziamo", ha tagliato corto.

Per ora le altre forze di governo non sono intervenute nella 'diatriba', ma il tema fa discutere: "Sintesi sulle scaramucce. Mentre si dibatte se rendere obbligatoria la vaccinazione teniamo in mente che non ce ne sarà abbastanza per tutti", scrive la virologa Ilaria Capua sul suo profilo Twitter, sottolineando che "urge, quindi, un piano per la sua somministrazione per offrire una protezione strategica per il paese e mirata a chi ne ha bisogno".

Il comportamento passivo è tipico di quando si è incapaci di esprimere le proprie opinioni e i propri sentimenti, si ritengono gli altri migliori di se stessi, si teme il giudizio degli altri, si fa fatica a rifiutare le richieste, si tende a sottomettersi al volere altrui, si fa fatica a proporre iniziative e prendere decisioni e pertanto difficilmente si riesce a soddisfare i propri bisogni e desideri. L’obiettivo generale è evitare ogni possibile conflitto, ridurre l’ansia di esporsi, rimandare le decisioni e ottenere la benevolenza dell’interlocutore.
Quindi un individuo è passivo quando in un contesto di relazione:
-    non difende i propri diritti
-    non esplicita i propri bisogni, opinioni, desideri, emozioni
-    è condizionato e influenzato
-    tende a subire
-    ha un’elevata ansia sociale
-    si esprime in modo auto svalutante
-    inventa scuse
-    rimanda le decisioni
-    sfugge alle responsabilità
-    misura le qualità delle prestazioni come unico termometro del valore personale

Esempi di contenuti verbali tipici di questo comportamento sono “ma veramente ……, non so, forse, non è merito mio,  chiunque sarebbe stato in grado di farlo”.Le emozioni tipiche di una persona che esprime un comportamento passivo possono essere rabbia, colpa, paura, tristezza,ansia, frustrazione; i pensieri tipici possono essere “ le mie opinioni non contano,non serve a niente che io parli non mi ascolta nessuno, devo essere assolutamente perfetto, gli altri sono più bravi di me ,tanto cosa serve…, e se sbaglio?, ho bisogno della loro approvazione, non mi accetteranno se….”mentre i comportamenti tipici sono quelli di fuga, evitamento, scarso coinvolgimento, manipolazione , silenzio non espressione dei propri sentimenti e idee. Spesso un comportamento di questo tipo comunica all’interlocutore “non conto, non valgo niente; tu sei superiore e io sono debole; i miei modi di pensare non contano, contano i tuoi” e genera nell’altro un iniziale simpatia ma alla lunga imbarazzo, noia, irritazione, antipatia. Le conseguenze a breve termine per se’ sono quelle di ridurre l’ansia e ottenere un rinforzo sociale ma a lungo termine una squalifica progressiva come persona, perdita di autostima e diminuzione del senso di autoefficacia, difficoltà nella gestione delle relazioni, insoddisfazione, solitudine, rabbia e frustrazione, rischio di esplosioni improvvise di aggressività, probabilità di comparsa di patologie psicosomatiche.

E' un triste primato che francamente non avremmo mai voluto riportare. La Sicilia è la regione con l'indice Rt più alto tra le 12 che attualmente hanno l'indice di contagio sopra 1, secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute che riporta una analisi dei dati relativi al periodo 27 luglio - 2 agosto 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. Quasi con costante quotidianità i social riportano le cronache di casi che forniscono occasione di contagio , non ultimo la festa in spiaggia a Catania con più di 1000 persone , dove un ragazzo di 17 anni è risultato positivo ed è stato trasportato in ospedale. " Non possiamo più far finta di niente " ha dichiarato l'assessore regionale alla sanità Eugenio Razza. La preoccupazione di molti è quella di un possibile aumento dell'indice Rt che potrebbe riportare indietro l'isola ai tempi del lokdawn , malaugurata ipotesi che avrebbe effetti economici disastrosi per l'intera regione. A dare conferma dell'enorme preoccupazione , i dati nel territorio Etneo , riportati dal quotidiano Live Sicilia con Quattrocentonovantacinque cittadini in isolamento, novanta positivi, e un numero di contagiati che cresce giorno dopo giorno. Il risultato è di numerosi focolai diffusi nei comuni etnei, con il rischio che il virus possa tornare a diffondersi in modo esponenziale.

E' la notizia che è stata diffusa sul blog della ASD Scuola di pallavolo Regalbuto. La società del presidente Vitale , a partire dalla fine del mese di Agosto si allenarà fuori all'area aperta nel rispetto dei protocolli e delle linee guida e vista la situazione dele palestre a Regalbuto hanno deciso di non partecipare ad alcun campionato federale in attesa che cambino le condizioni di sicurezza. " Non ci sono le condizioni per sperare - dichiara Vitale - E' meglio non illudersi perchè non credo che le Istituzioni ci daranno il consenso a usare le palestre scolastiche e dunque meglio guardare avanti confortati dalla voglia della squadra Under di non mollare la pallavolo. Mollarle adesso sarebbe da parte nostra un grave gesto di irresponsabilità. Loro amano il volley e vivono praticando questo sport. Basterebbe leggere i loro post su Instagram per rendersene conto. Non sarà facile affrontare i prossimi mesi specie quelli più freddi ma siamo fiduciosi che entro dicembre tutto potrà cambiare. Ho fiducia anche nella comprensione delle famiglie le quali capiranno e ci daranno una mano d'aiuto per continuare ad andare avanti. La scuola di pallavolo continuerà a partire da metà settembre anche per le squadre S3 ( 2009/2010/2011/2012)  , sempre all’aperto. "

E' stato sottoscritto con i sindacati il protocollo di sicurezza per la ripresa del nuovo anno scolastico nel mese di settembre.«Si tratta di un accordo importante che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle cosiddette classi "pollaio", una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta una priorità - ha detto la ministra Lucia Azzolina, aprendo il tavolo per la firma -. Ringrazio le Organizzazioni sindacali e quanti, nel nostro ministero, in quello della Salute, nel Comitato Tecnico Scientifico, si sono prodigati per questo risultato molto atteso dalle scuole. Come Governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli Enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto».

IN SINTESI IL PROTOCOLLO:

- Si resta a casa con la temperatura superiore a 37,5 o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.

- Ribadito l’obbligo di rispettare le disposizioni di sicurezza, come il distanziamento fisico di un metro e le regole di igiene.

- Modalità di ingresso e uscita Ingressi e uscite saranno differenziati

- Sarà necessario assicurare la pulizia giornaliera e l'igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un cronoprogramma ben definito. 

- Sarà obbligatorio per chiunque entri negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e utilizzare le mascherine. 

- Come riporta il Corriere della Sera, tra le novità vi è quella della creazione di un help desk per le istituzioni scolastiche al quale richiedere assistenza via web, e del numero verde 800903080. Tale numero, attivo dal 24 agosto dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, avrà funzioni di front office, per raccogliere segnalazioni e fornire assistenza e supporto operativo, anche di carattere amministrativo.

- Al preside spetta il compito di comunicare le regole le previste per la gestione dell’emergenza sanitaria.Lo stesso preside dovrà garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza, come il mantenimento del distanziamento fisico di almeno un metro e tutti i comportamenti corretti sul piano dell’igiene. Così come sarà sempre il dirigente scolastico a dover garantire la formazione e l’aggiornamento in materia di didattica digitale integrata e Covid. Ogni lavoratore dovrà, a sua volta, informare immediatamente il preside o un suo delegato se colpito da sintomi influenzali o della presenza di casi sospetti negli studenti dell’istituto.

Da sabato 25 luglio e fino al 25 ottobre la “Villa Romana del Casale” di Piazza Armerina resterà aperta anche durante le ore serali. L’apertura dell’importante sito, patrimonio dell’Umanita UNESCO con orario continuato dalle 9 alle 23 (ultimo ingresso alle 22.00) rappresenta una novità che renderà unico l’incontro con la storia e l’arte in uno dei più amati e visitati luoghi della cultura del Mediterraneo.

“La visita della Villa Romana e dei suoi splendidi mosaici nella suggestione delle luci notturne – osserva l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – offre anche a chi già conosce il sito archeologico la possibilità di apprezzarne la bellezza, cogliendone le suggestioni offerte da un inedito gioco di luci e ombre. L’apertura dei luoghi d’arte durante le ore notturne rientra in una complessiva strategia di ampliamento dell’offerta turistico-culturale sulla quale è impegnato il governo Musumeci. Riaprire i luoghi della cultura, avvicinando l’offerta alla domanda, è il primo passo verso una gestione dei beni culturali che va incontro a un visitatore sempre più esigente, curioso e interessato a vivere un ampio bagaglio di emozioni. La visita notturna della villa del Casale – sottolinea l’assessore Samonà – non solo offre la possibilità a quanti lavorano durante il giorno di trovare un tempo per coltivare l’anima, ma consente di effettuare la visita agli scavi anche a quanti, cercando di coniugare cultura e natura, adoperano il tempo libero per dedicarsi alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche della Sicilia”.

Lavoro, scuola, enti locali, fisco e rilancio dell'economia. E' di 91 articoli la bozza del decreto di agosto che l'ANSA è in grado di anticipare. Il governo dovrebbe varare il dl entro la settimana. Nel pomeriggio il testo dovrebbe andare al vaglio del preconsiglio. Nel lungo elenco di misure anche le norme per il sostegno alla domanda e l'ipotesi di un nuovo contributo a fondo perduto per le attività economiche nei centri storici.

Più fondi per gli straordinari in sanità per recuperare "prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza". Il decreto stanzia oltre 480 milioni aggiuntivi e consente alle Regioni di aumentare dell'1% i limiti di spesa. Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell'assistenza specialistica in convenzione.

Stop alla seconda rata dell'Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e b&b, gli stabilimenti balneari (ma anche su laghi e fiumi). Lo prevede la bozza del decreto agosto che estende la misura anche alle fiere e a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all'imposta dovuta per il 2021 e il 2022.

Viene prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Ad ora la sospensione della coattiva è prevista fino al 31 agosto: la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d'emergenza

AGI - Il ministero dell'Istruzione ha pubblicato oggi sul suo sito il documento completo con il decreto di adozione delle Linee guida per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia per la fascia 0-6.

 

Le Linee guide sono state approvate il 31 luglio scorso dalla Conferenza Unificata.  Il testo, come spiegato dal ministero dell'Istruzione nei giorni scorsi, fornisce indicazioni organizzative specifiche per la fascia 0-6 affinché si possa garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, assicurando sia i consueti tempi di erogazione, sia l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze. 

Gruppi stabili e identificabili

Particolare attenzione viene data al benessere delle bambine e dei bambini: ci saranno gruppi/sezioni stabili organizzati in modo da essere identificabili, con l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, con lo scopo prioritario di semplificare l’adozione delle misure di contenimento conseguenti a eventuali casi di contagio e limitarne l’impatto sull’intera comunità scolastica.

L’organizzazione degli spazi prevede aree strutturate, nel rispetto delle esigenze della fascia di età, anche attraverso una diversa disposizione degli arredi, affinché si possano realizzare le esperienze quotidianamente proposte, nel rispetto del principio di non intersezione tra gruppi diversi, utilizzando materiale ludico-didattico, oggetti e giocattoli assegnati in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni. In particolare, dovrà essere valorizzato l’uso degli spazi esterni e di tutti gli spazi disponibili che potranno essere “riconvertiti” per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco.

Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, laddove necessario, i sottoscrittori del documento, ciascuno secondo le proprie competenze in materia di Sistema integrato 0-6, si impegnano a verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia statali il Ministero si sta già adoperando per un incremento dell’organico.

La formazione del personale

Si prevedono anche momenti di formazione/informazione specifica del personale. Attenzione ai momenti dedicati all’accoglienza che, compatibilmente con gli spazi a disposizione, è preferibile organizzare all’esterno, prevedendo possibilmente punti di ingresso e uscita differenziati. Ad accompagnare i bambini potrà essere un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura. Per favorire le misure organizzative idonee alla limitazione del contagio, si potrà tenere un registro delle presenze delle eventuali persone che accedono alla struttura.

Per quanto riguarda l’accesso dei più piccoli alle strutture educative, non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, ma bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C, non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

L’igiene personale, anch'essa elemento caratterizzante del percorso educativo dei bambini all’interno dei servizi educativi e di istruzione, dovrà essere integrata nelle routine che scandiscono normalmente la giornata dei bambini per l’acquisizione di corretti e rispettosi stili di comportamento, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

Il Documento pone particolare attenzione e cura alla realizzazione di attività inclusive e alle misure di sicurezza specifiche per favorire il pieno coinvolgimento di tutti i bambini. Resta confermato che per i bambini di età inferiore a 6 anni non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale è tenuto all’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuali. 

Intanto, i sindacati di base hanno fissato per il 24 e 25 settembre due giornate di mobilitazione. "La ripresa della scuola è ormai alle porte e appare evidente a tutti che il Paese non è attrezzato per garantire a studenti e lavoratori un rientro in sicurezza negli edifici scolastici", si legge in una nota a firma - tra le altre - di Usb, Unicobas e Osa.