Il picco di calore viene ipotizzato dai modelli meteorologici tra mercoledì e venerdì prossimo, quando sopra le regioni del centro e del sud, viene stimata un'isoterma fino a +25°C alla quota di circa 1500 metri, facendo classificare questo episodio di calore come intenso.Le regioni più colpite includeranno Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata. Su queste regioni estremi termici previsti tra +34/+39°C nelle zone pianeggianti interne, con caldo torrido. Valori meno elevati lungo le coste ma con tassi maggiori di umidità relativa che faranno percepire questo caldo come umido. I valori più elevati potrebbero verificarsi nella seconda metà della settimana sulla Sardegna, dove sarà possibile varcare il muro dei +40°C.

«Occorre potenziare l'attività di controllo sul territorio siciliano per garantire il rispetto della legge, eliminando le odiose sacche di lavoro nero o malpagato e tutte quelle irresponsabili omissioni che attengono alla sicurezza di chi opera nelle grandi aziende, ma anche nei piccoli esercizi commerciali».
Incontrando, a Palazzo Orleans, gli ispettori del lavoro dell'Isola, il governatore Nello Musumeci ha voluto dare nuovo impulso all'azione di contrasto all'illegalità condotta quotidianamente dal personale della Regione il cui organico - come è emerso dal confronto - dovrà essere potenziato, avviando contestualmente adeguati percorsi formativi, oltre che di aggiornamento professionale.
Nella riunione si è parlato anche delle soluzioni da adottare per aumentare l'operatività degli ispettorati e, tal proposito, il presidente Musumeci ha disposto l'attivazione di un Tavolo permanente, presieduto dal dirigente generale del dipartimento del Lavoro Giovanni Bologna, affinché vengano esaminate, condivise e risolte le criticità esistenti.
E' già in fase di progettazione, in raccordo con l'Ispettorato nazionale del lavoro, il portale regionale delle attività ispettive che, oltre a rappresentare una preziosa banca dati, consentirà di informatizzare l'intero processo, monitorando costantemente i procedimenti avviati. Allo studio anche la possibilità di destinare una percentuale delle somme incassate con le sanzioni comminate durante l'anno, al potenziamento delle azioni ispettive attraverso, per esempio, l'acquisto di specifici hardware o software.
 

Dati al 24 giugno 2020. Una procedura d’infrazione può essere avviata per tre diversi motivi: i) mancata comunicazione: quando lo stato membro non comunica in tempo alla commissione le misure scelte per implementare la direttiva; ii) mancata applicazione: quando la commissione europea valuta la legislazione dello stato membro non in linea con le indicazioni della legislazione europea; iii) sbagliata applicazione: quando la legge europea non viene applicata, o è applicata incorrettamente, dallo stato membro. Leggi che cosa son le infrazioni europee.

FONTE: dati ministero affari europei e commissione europea, elaborazione Edjnet/openpolis

Domenica 26 luglio riaprirà al pubblico il sito archeologico del Convento della Croce a Scicli. Il convento, che si trova attualmente all'interno del Parco archeologico di Kamarina e Cave di Ispica, offre una vista particolarmente suggestiva sull'area rupestre di Chiafura.
«Si tratta di un'area particolarmente suggestiva che offre una vista della città di Scicli e dell'area iblea particolarmente interessante. Il territorio su cui si trova il Convento francescano della Croce - dice l'assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà - l'area rupestre di Chiafura, la Fornace Penna, il paesaggio circostante, sono tutti luoghi particolarmente importanti sotto il profilo ambientale e storico-archeologico. Una visita a quelle che sono state spesso usate come ambientazioni degli episodi del "Commissario Montalbano", è un modo certamente interessante per conoscere ancora meglio una parte della Sicilia che presenta caratteristiche paesaggistiche e storiche uniche. Il Convento della Croce proprio in questi mesi, per volontà del Governo Musumeci, è stato destinatario di un importante finanziamento che ne consentirà il restauro».
Il sito sarà aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19.30 (con ultimo ingresso alle 19). La visita ha una durata di 30 minuti circa. Il costo del biglietto è di 4 euro, ridotto 2 euro.Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell'emergenza Covid è consigliato effettuare la prenotazione on-line attraverso il sito https://youline.eu/laculturariparte.html .

 
 
 
 
 

Anche Volt Enna al Retreat 2020 di Volt Sicilia. Francesco Intraguglielmo e Alessandro Gualtieri i delegati.

Il 18 e il 19 luglio scorsi, la delegazione di Volt Enna, sezione territoriale del primo movimento progressista paneuropeo, coordinata da Francesco Intraguglielmo, ha partecipato al 1° Retreat di Volt Sicilia. Il raduno era atteso da tutti i team locali per confrontarsi sulla politica regionale e sulle azioni da intraprendere nel prossimo semestre. Un'occasione importante per il gruppo ennese che ha avuto modo non solo di confrontarsi con le altre realtà siciliane, ma anche di farsi voce delle esigenze e delle problematiche del territorio e presentare il proprio operato. “Un incontro ricco di contenuti, dove abbiamo avuto modo di presentarci a tutte le realtà locali di Volt Sicilia e confrontarci con loro per la prima volta ” afferma il coordinatore Francesco Intraguglielmo.

Il raduno del partito viola è stato anzitutto un indispensabile momento formativo e di confronto per la definizione di valide strategie, in risposta alle difficoltà di un territorio problematico come quello siciliano. A rappresentare il team ennese sono stati il già citato Coordinatore Francesco Intraguglielmo ed il Responsabile delle Risorse Umane Alessandro Gualtieri, di recente anche Responsabile Risorse Umane Regionale. Volt Enna è la delegazione provinciale di Volt Sicilia che esiste da meno e che è riuscita in tempi davvero brevi a costituire una squadra capace di farsi avanti nel panorama politico provinciale seppur costituita prevalentemente da giovani. Durante il Raduno, il team ennese, ha sollevato l'attenzione su tematiche come le Infrastrutture e i Trasporti e di come queste siano delle problematiche comuni in tutto il territorio siciliano. “Le condizioni delle infrastrutture della Provincia sono chiare a tutti,è assolutamente necessario un piano di ristrutturazione completo”. fermamente convinto Francesco Intraguglielmo, che conclude: “Siamo convinti che la strada sia ancora lunga, ma con il nostro vigore e la nostra determinazione sia percorribile. Dopo 4 mesi il team si attesta come la sezione di Volt più dinamica ed innovativa in Sicilia. Un lavoro che continuerà incessante, anche in vista delle prossime elezioni amministrative della Provincia”

Il Retreat è stato anche un modo per presentare la realtà ennese a tutto il Coordinamento Regionale di Volt

“Volt Enna nasce in piena pandemia globale, quando Francesco Intraguglielmo mi ha contattato dicendomi di voler fondare la delegazione di Volt ad Enna non mi sarei mai aspettato dei risultati così importanti in così breve tempo” afferma il Coordinatore Regionale Manfredi Cascino.

Nei prossimi mesi tutta Volt in Sicilia si focalizzerà sulla valorizzazione dei territori periferici, il rafforzamento del coordinamento regionale, l'aumento delle risorse umane, la condivisione delle competenze tra team regionali e locali, una maggiore organizzazione e specializzazione dei team funzionali e la nascita di nuovi team locali nelle province di Trapani,

 

Caltanissetta e Siracusa. Lavoro che svolgeranno in armonia i due Responsabili delle Risorse Umane Regionali Alessandro Gualtieri ed Alessandro Anzà.

“La forza di un movimento risiede proprio nelle persone che partecipano attivamente al progetto. Incrementare il numero dei membri attivi sul territorio è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti in questo Retreat Regionale” afferma Alessandro Gualtieri che conclude “ Ci stiamo attivando in maniera concreta nella gestione delle Risorse Umane su tutto il territorio siciliano, in particolare delle realtà in cui Volt ancora non è presente come Caltanissetta, Trapani e Siracusa”.

Ufficio Stampa Volt Enna

ITALPRESS .

L’Università degli Studi di Palermo e Telethon hanno depositato un brevetto internazionale grazie a una scoperta da parte del gruppo di chimici farmaceutici del Dipartimento STEBICEF – Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Ateneo composto dalla Paola Barraja, ordinario di chimica farmaceutica, Alessandra Montalbano, Virginia Spanò e Marilia Barreca.

Il brevetto sancisce un accordo tra UniPa e Telethon per lo sviluppo di una importante classe di composti di loro sintesi e saggiati presso l’istituto TIGEM (Telethon Institute of Genetics and Medicine) dal Prof. L. J. V. Galietta, da anni impegnato nel trattamento della Fibrosi Cistica (FC).

“La fibrosi cistica – ha spiegato Paola Barraja, coordinatrice del team di ricerca – è una malattia genetica che colpisce in Italia ogni anno circa 6000 pazienti, con un’aspettativa di vita media fino ai 40 anni, causata da mutazioni della proteina Cftr. Questa è una proteina presente sulla membrana delle cellule che rivestono le vie aeree dei polmoni e che controlla il normale scambio di acqua e sali. La proteina CFTR è presente anche in altri organi quali il pancreas, il fegato e l’intestino. Quando le due copie del gene CFTR, ereditate dal padre e dalla madre, sono entrambe mutate, la proteina non può più funzionare correttamente”.

Per Barraja: “La conseguenza nei polmoni è la produzione di un muco denso che compromette fatalmente la normale funzione dell’apparato respiratorio. La mutazione F508del, la più frequente tra i pazienti affetti da fibrosi cistica, causa un difetto di maturazione della proteina Cftr che viene quindi degradata prematuramente. Questo difetto può essere contrastato utilizzando dei composti chimici chiamati correttori. Al momento, si conoscono solo pochi correttori in grado di correggere il difetto in maniera efficace su cellule epiteliali di pazienti con fibrosi cistica. I composti sintetizzati dal gruppo di Palermo hanno dimostrato in vitro un recupero significativo della funzione della proteina CFTR mutata, soprattutto se combinati con altri correttori dotati di meccanismo d’azione complementare. Tali risultati – conclude la prof.ssa Barraja – rappresentano un primo passo molto importante verso il possibile sviluppo di nuovi farmaci per correggere il difetto di base nella fibrosi cistica”.

AGI - Il governo metterà a punto un piano responsabile e lungimirante per impiegare le risorse messe a disposizione dall'Europa. E questo processo avverrà attraverso un lavoro collettivo con il Parlameto. Con queste parole, il premier, Giuseppe Conte, ha illustrato al Senato l'accordo raggiunto ieri dall'Unione Europea a Bruxelles con la realizzazione del Recovery Fund.

Il governo, ha detto il premier, "si assume la responsabilità di predisporre e realizzare il piano nazionale di rilancio con impegno, determinazione e lungimiranza". Conte concede una "menzione speciale" al ministro per gli Affari europei Amendola, ringrazia la "compattezza" della maggioranza e la "maturità" dell'opposizione. Il premier assicura: "Il piano per la ripresa sarà un lavoro collettivo, ci confronteremo con il Parlamento".    

La maratona negoziale del Consiglio Europeo, conclusosi lunedì, porta l'intesa anche sul Quadro Finanziario Pluriennale Ue 2021-2027. "Il saldo italiano sul quadro finanziario pluriennale, pur restando negativo, migliora - sottolinea Conte - rispetto a quello attuale, 2014-2020, passando da meno 0,24 per cento a meno 0,17 per cento del PIL (in termini assoluti, da meno 4,11 miliardi di euro a meno 2,9 miliardi di euro in media all'anno) ed è più che compensato dei rientri attesi dal Next generation EU. Siamo inoltre uno dei pochi Stati membri che vede aumentare, rispetto al quadro finanziario pluriennale attuale, da 36,2 a 38 miliardi di euro le proprie dotazioni sulla politica di coesione, che invece è stata ridotta, per un totale di 37 miliardi, nei vari Stati membri. Si tratta di un risultato decisivo, perché la politica di coesione, tanto più in questa particolare congiuntura socio-economica, svolge un ruolo fondamentale a beneficio dei territori".

Per affrontare l'emergenza Covid, l'Europa emette "titoli di debito europei", dimostrandosi "all'altezza della sua storia e del suo destino. Quello che il 15 luglio consideravo un auspicio, ora è una certezza". Giuseppe Conte incassa gli applausi del Senato, compresi gli elogi di senatori dell'opposizione come Emma Bonino e quelli di Forza Italia. "Nello schema attuale, l'Italia riceverà 209 miliardi di euro: il 28 per cento delle risorse totali previste dal Next generation EU. In particolare, resta fissato a 81 miliardi l'ammontare dei trasferimenti, i famosi grant destinati all'Italia, così come previsto dalla proposta della Commissione. Aumenta, invece, davvero in modo significativo, di circa 36 miliardi di euro, la componente dei prestiti disponibili, che arriva così alla ragguardevole cifra di 127 miliardi di euro. Tali risorse potranno essere impegnate fino al 31 dicembre 2023. Il 70 per cento di queste risorse saranno disponibili tra il 2021 e il 2022 e i relativi pagamenti legati allo svolgimento dei progetti definiti all'interno dei piani nazionali per la ripresa, saranno disponibili fino alla fine del 2026, quando l'Unione interromperà l'emissione di titoli e inizierà il periodo di restituzione da parte degli Stati membri". Il cosiddetto 'freno di emergenza', chiesto dai Paesi 'frugali', avrà una durata limitata di tre mesi e non darà alcun diritto di veto.

Oltre mille spettatori, in misura contingentata e distanziata, hanno festeggiato in tutta la Sicilia la riapertura dei Teatri dove si rappresenta l'Opera dei pupi. La "Giornata del teatro dei pupi 2020", fortemente voluta dall'assessore regionale dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà, che ne ha sostenuto la realizzazione, è stato il modo per riconoscere il valore di una forma d'arte che dal 2001 è stata riconosciuta dall'Unesco come capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità.


«L'Opera dei pupi - afferma l'assessore Samonà - rappresenta forse l'espressione più caratteristica della tradizione popolare orale della Sicilia e un elemento fortemente identitario della nostra storia. Le diverse scuole d'arte esistenti in Sicilia, ancora oggi tramandano una tradizione che conserva i suoi canoni e le sue caratteristiche, spesso diverse da una zona all'altra della nostra Isola. Una tradizione che, pur essendo ormai profondamente storicizzata, non si può dire cristallizzata dal momento che, attraverso i pupi, si raccontano le gesta dei nuovi eroi del XX secolo. Il teatro dei pupi di Angelo Sicilia, ad esempio, rappresenta una evoluzione dell'impianto tradizionale in quanto si distacca dal ciclo epico carolingio per dare corpo e voce alla narrazione delle gesta dei giudici e dei martiri antimafia. Attraverso la giornata dell'Opera dei Pupi, celebrata contemporaneamente in tutta la Sicilia - dice Samonà - il governo Musumeci ha voluto marcare la propria volontà di diffondere la tradizione orale siciliana portata avanti dalla "Rete italiana dell'Opera dei pupi" che vede come capofila il Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino».

"La Federazione Italiana Pallavolo lancia l'allarme sull'utilizzo delle Palestre Scolastiche in carico alla Città Metropolitana di Catania.
Le Società sportive (dichiara Giuseppe Gambero Presidente del comitato territoriale etneo) stanno ricevendo in questi giorni comunicazioni da parte dei dirigenti scolastici di molti istituti della Provincia riguardo l'utilizzo delle palestre scolastiche che non potrà più essere garantito perchè l'utilizzo delle stesse sarà destinato per implementare le aule e poter garantire il regolare svolgimento dei programmi didattici.Per quanto sopra riteniamo urgente aprire un tavolo di concertazione con le Istituzioni preposte al fine di individuare possibili alternative, come ad esempio gli spazi del Centro Fieristico Le Ciminiere, da destinare agli Istituti che hanno difficoltà nel reperimento di spazi idonei dove poter ospitare i propri alunni nel rispetto del DPCM.
Confidiamo nel senso di responsabilità da parte di tutti gli interlocutori per la risoluzione della questione che se non affrontata in modo costruttivo metterebbe a rischio oltre che l'attività di base ed il regolare svolgimento dei campionati anche numerosi posti di lavoro."

"Riceviamo notizie sempre più insistenti della volontà dei responsabili della sicurezza scolastici , i  Capi D'Istituto e i Consigli D'Istituto a non voler  concedere il nulla osta per l'utilizzo delle palestre  alle Società Sportive del territorio di Enna. Pur comprendendo la delicata e incerta fase del momento che attraversiamo legata sia alla ripartenza del nuovo anno scolastico che al diffondersi dell'epidemia, ci preme far riflettere le Amministrazioni Comunali e Provinciale di Enna, sul grave danno sociale che  verrebbe riflesso sull'intero movimento sportivo che attualmente è rappresentato nel territorio di Enna  da migliaia di tesserati nelle varie discipline sportive riconosciute dal Coni e quelle di natura amatoriali, che così verrebbero negati un sacrosanto diritto per la salute e  soprattutto ad essere compromesso sarebbe la costruzione del percorso educativo e formativo che la pratica dello sport sa dare al ragazzo, fattore questo  universalmente riconosciuto sia sul piano sociologico nonchè  psicologico e pedagogico, necessari alla formazione del futuro uomo. La chiusura delle palestre creerebbe un vulnus non indifferente sui nostri ragazzi e sulle famiglie con la possibile chiusura dell'attività  di tante società sportive nel territorio di Enna che avrebbe risvolti occupazionali ed economici di un certo rilievo.

L'ACSI ENNA  invita le Amministrazioni Comunali e Provinciale, i Capi d'Istituto  e i Consigli d'Istituto , data l'importanza che l'argomento riveste ,di attendere ancora del tempo  prima di prendere decisioni e nel contempo istituire tavoli di discussione per affrontare l'argomento nella sua interezza e dunque valutare insieme alle società sportive , le quali , così come già evidenziato nei decreti  del Governo , hanno precise responsabilità penali  legate alla prevenzione per evitare il diffondersi del Covi-19, e dunque  obbligate ad  applicare le linee guida diffuse dalle federazioni e dagli enti di promozione sportiva.

ACSI ENNA invita infine le società sportive affiliate nel  prendere atto della attuale incertezza cui le scuole e gli Enti Locali sono costretti  ad operare , a collaborare con essi nella ricerca di  soluzione  atte a non far disperdere il patrimonio di migliaia di ragazzi e ragazze che praticano lo sport ad ogni livello."