Oltre 4,5 milioni di euro per i danni subiti da privati e imprese, in quasi tutte le province della Sicilia, a causa degli eventi meteorologici nell'ottobre del 2018. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, nella qualità di commissario delegato (ex Ocdpc 558/2018), ha infatti firmato gli elenchi dei soggetti, privati e titolari di attività produttive, che hanno diritto al contributo.

Per il settore abitativo si tratta di fondi che ammontano a oltre 2,35 milioni di euro (121 beneficiari), mentre le attività produttive riceveranno complessivamente poco più di 2,27 milioni di euro (54
nominativi).

L'aiuto concesso è pari all'ottanta per cento dell'importo totale dei lavori. Sono interessate, per il settore abitativo, le province di: Agrigento, Catania, Enna, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani; per le attività produttive quelle di: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. La disposizione e gli elenchi sono pubblicati sul portale istituzionale della Regione Siciliana.
 

Massimo Gramellini, "Il termometro del Paese) Ultime notizie dalla scuola più pazza del mondo. Il Piemonte è la prima regione a non fidarsi dei genitori e a pretendere che scrivano sul diario la temperatura corporea del pargolo. Altre ne seguiranno, vedrete. Avere scaricato la prevenzione sulle famiglie è stata una trovata bizzarra. Bastava comprare dei termoscanner invece che dei banchi a rotelle, così da poter misurare la febbre là dove serve farlo: all’ingresso della scuola, anziché all’uscita di casa. Ma chi ha scritto le norme avrà idea di come avvenga il risveglio delle famiglie italiane? Non ci troviamo nella cascina del Mulino Bianco, ma in un luogo caotico, popolato da gente assonnata e perennemente in ritardo che si ingorga intorno alla caffettiera ed entra ed esce dal bagno, litigando sulle precedenze. In questo clima che ricorda i gironi più cruenti dell’Inferno, tutti dovrebbero ritagliarsi cinque minuti di serenità per infilare termometri sotto le ascelle altrui? Cara grazia se lo farà chi vedrà suo figlio trascinarsi con gli occhi lucidi e un principio di bronchite. Gli altri se ne infischieranno, pronti a giurare, in caso di contagio, che a casa il pupo stava una meraviglia e di sicuro si è infettato in classe.
La mediocrazia che ci governa lo sa, ma anche lei se ne infischia. L’unica cosa che le interessa non è risolvere il problema, ma scaricarne la responsabilità su qualcun altro, perché la sua linea-guida consiste da sempre nel mettersi nelle condizioni di poter dire: «Non era di mia competenza». ( Ansa)

 

Il torso del Kouros di Lentini e la Testa Biscari, finalmente ricongiunti, saranno in mostra a Siracusa nella Sala centrale del Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi", dall'8 settembre 2020  fino all'8 marzo 2021. L'iniziativa, promossa dall'Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana rappresentato dall'assessore Alberto Samonà, è stata realizzata con la collaborazione del Comune di Catania, della Fondazione Sicilia e dell'Associazione LapiS, che ha effettuato gli studi necessari a definire l'appartenenza dei due pezzi scultorei ad una sola statua. Il Kouros sarà condiviso dai due musei proprietari (Castello Ursino e Paolo Orsi) con periodi di esposizione che l'accordo di partenariato prevede durino almeno un anno.La mostra potrà essere visitata dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00 - Domenica dalle 9.00 alle 14.00 (la biglietteria chiude un'ora prima).Lunedì chiuso. Info e prenotazioni 0931.489514.

AGI - "Potranno verificarsi, di settimana in settimana, ipotesi di sospensione delle attività didattiche in presenza delle nostre classi" ma "non vanno creati allarmismi". Perché "non esiste il rischio zero" e "il coronavirus ci impone dei doveri. Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in occasione dell'informativa in Aula alla Camera.

 

"Quelle regole civili, di protezione e di buon senso che le autorità sanitarie hanno indicato come strumenti per contenere la diffusione del virus devono essere rispettate da ognuno di noi. Non farlo significa mettere a rischio la scuola" ha concluso aggiunto Azzolina, che ha fatto appello a evitare la propaganda e gli slogan che "puntano alla pancia degli elettori".

"Quel che non meritano le nostre ragazze e i nostri ragazzi, il personale della scuola, le famiglie - ha sostenuto - è assistere a polemiche sterili che si consumano sulla loro pelle. Non meritano di ascoltare slogan e frasi ad effetto che puntano alla pancia dell'elettorato, ma non lasciano poi nulla di concreto sul tavolo. Approfittare della scuola per fare mera propaganda - ha sottolineato - ancor più in periodi delicati come questo, significa non agire nell'interesse delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi".

Su questo la ministra ha insistito più volte: "La propaganda elettorale ha usato la scuola in un modo sconsiderato. Faccio un appello a tutti: teniamo fuori la scuola dalle dispute elettorali. E' da irresponsabili strumentalizzare l'educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, per un pugno di voti. Restiamo sul terreno della dialettica politica, quella politica che pensa al futuro delle prossime generazioni e non all'immediato, effimero, consenso delle più vicine tornate elettorali".

Lo Stato fornirà le mascherine

Dopo l'audizione svolta ieri in commissione Istruzione al Senato, la ministra Azzolina è tornata a difendere davanti ai deputati quanto fatto in vista della ripartenza della scuola il 14 settembre. Sulle mascherine ha ribadito: "Sarà lo Stato a fornire le mascherine necessarie, per tutto il personale scolastico e gli studenti. Il Commissario straordinario per l'emergenza si sta occupando della loro distribuzione".

Sulle risorse ha rivendicato: "La stagione degli investimenti sulla scuola è ripartita. Mentre abbiamo archiviato quella dei tagli che tanto male ha fatto al mondo dell'istruzione costringendolo, per anni, ad arrancare e a soffrire di un cronico sottofinanziamento. Solo per la ripartenza di settembre - ha ricordato - abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi".

La polemica sui banchi

Mentre sui banchi e le polemiche che si trascinano da mesi ha insistito: "Non abbiamo imposto una sola tipologia di banco, come ho continuato a leggere da più parti, ma semplicemente lo Stato, per la prima volta, si è preso la responsabilità di sostenere le scuole aiutandole a rinnovare gli arredi. Le rassegne stampa degli ultimi anni ci restituivano, spesso, soprattutto a livello locale, le doglianze di molti dirigenti scolastici che chiedevano banchi nuovi senza riceverli. Anche questa è una svolta evidente".

La ministra ha difeso ancora una volta i docenti e il personale scolastico, sostenendo che ci sono "racconti ingiusti e narrazioni al ribasso". "Sono circolati numeri su cattedre destinate a rimanere vuote - ha continuato - allarmi su un 'caos' che tutti si sono affrettati a vaticinare, anche a molti giorni di distanza dalla ripresa, spaventando di continuo studenti, famiglie e lo stesso personale scolastico. Stupisce la perdita di memoria di quanti parlano di questo avvio con termini che, in realtà, accompagnano, ogni anno, il racconto della scuola che riparte. Senza risparmiare nessuna stagione". E a proposito delle graduatorie ha parlato di "polemiche pretestuose".

L'alleanza tra scuola e sanità

"La scuola riprende il suo cammino, comincia il tempo dell'unità e della verità" ha aggiunto Azzolina. "La scuola - ha proseguito - ricomincia perché il nostro sistema ha mille difetti e problemi, ma ha anche una sua profonda coesione di cui sono protagonisti tutti, le famiglie, le parti sociali, il personale docente e non docente, il Parlamento e soprattutto i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine i cui legami di amicizia e di affetto, la cui creatività e dedizione, la cui fatica e speranza sono il tessuto del Paese di oggi e di domani".

Quindi, in conclusione, una proposta: "incentivare, per il presente e per il futuro, un'alleanza stabile tra scuola e sanità, perché la salute e l'istruzione non possono essere viste come interessi contrapposti, ma sono beni comuni, che contribuiscono, unitariamente, al benessere collettivo".

L’amministrazione comunale di San Vito Lo Capo, d’intesa con il Prefetto di Trapani e l’agenzia di comunicazione Feedback hanno deciso di annullare lo svolgimento della 23^ edizione del Cous Cous Fest che si sarebbe dovuta svolgere dal 18 al 27 settembre prossimi a San Vito Lo Capo.“La prudenza e il senso di responsabilità nei confronti della comunità sanvitese e dei visitatori che avrebbero partecipato alla manifestazione – spiegano gli organizzatori – ci portano a prendere questa importante decisione. Le ultime notizie sui contagi, purtroppo, non favoriscono la creazione del clima di serenità necessario che è fondamentale allo svolgimento di un grande evento quale è il festival. 

L'ordine del giorno sarà discusso durante il consiglio comunale che si terrà venerdì 11 settembre. A presentare la richiesta di annullamento delle fatture emesse da Acquaenna, sono stati i consiglieri comunali del movimento civico " Obiettivo Comune" Sofia Contino, Giuseppe Monteleone e Marco Amato. I consiglieri denunciano il fatto di aver verificato che nella lettura in acconto emessa da acquaenna ,per il periodo gennaio febbraio 2020 erano stati conteggiati i metri cubi già fatturati e pagati dagli utenti al 31/12/2019. "  Da qui - scrivono - abbiamo verificato le fatture successive in acconto emesse sino al 30/6/2020 , che a causa del precedente errore hanno innescato - a detta dei consiglieri - un circolo vizioso che ha fatto si che fossero recapitate bollette con importi salatissimi."

Otto casi accertati di persone positive al coronavirus a Catenanuova e tre a Centuripe , tutti posti sin da subito in isolamento e comunque casi circoscritti e sotto controllo , come hanno dichiarato i rispettivi sindaci delle città interessate.  I tre cittadini di Centuripe rientravano da una vacanza , sono risultati positivi al tampone e anch'essi posti in quarantena.

AGI -  "Propongo al gruppo dirigente di assumere questa indicazione per il Sì integrando nella nostra battaglia tante argomentazioni che sono emerse". Lo ha detto Nicola Zingaretti alla direzione del Pd. 

 Il segretario ha definito  "banali e pericolose le argomentazioni di chi motiva la scelta del Sì con i risparmi per lo Stato. Io dico Sì - ha spiegato - per ripartire con una stagione di riforme sempre bloccate nella storia d'Italia. Questo primo atto di riforme si può collegare con un percorso".

Per Zingaretti, "la proposta di legge elettorale è un buon testo, sicuramente dovremo ripartire da lì, ascoltando le opposizioni, ma anche i sindaci. Credo tuttavia - ha aggiunto - che la prima cosa importante da fare sia concentrarci sul testo, sul cuore. Perchè c'è un sovraccarico di politicizzazione. Per chiarezza: certo che con la vittoria del No ci sarebbero problemi, ma non sono convinto che se dovessero prevalere i no cadrebbe il governo".

"Abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato. Quello del popolo siciliano è un interminabile calvario. La gente ha paura ed è una paura che si accentua con il Covid, questo l'ho detto a Conte e ai ministri presenti".
Lo ha affermato il governatore della Sicilia Nello Musumeci, all'uscita da Palazzo Chigi. subito dopo l'incontro sull'emergenza migranti durato oltre due ore.

"Col governo centrale - prosegue Musumeci, al vertice insieme all'assessore alla Salute Ruggero Razza - restano diversità di vedute.
Ci hanno presentato alcune iniziative ma slegate da un calendario. Noi abbiamo chiesto che non arrivino più navi delle Ong e che l'Europa faccia la sua parte. Siamo contrari all'ampliamento di hotspot, ovunque si trovino nell'isola. Abbiamo spiegato che Lampedusa vive forti tensioni sociali e il premier Giuseppe Conte ha assicurato interventi economici a sostegno. Abbiamo detto al governo che restiamo vigili, non indietreggiamo di un solo centimetro".

All'incontro erano presenti i ministri dell'Interno Luciana Lamorgese, della Difesa Lorenzo Guerini, dei Trasporti Paola De Micheli, dell'Economia Roberto Gualtieri, degli Esteri Luigi Di Maio, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il sindaco di Lampedusa Totò Martello.

"Non siamo assolutamente soddisfatti - ha aggiunto il governatore - perché risposte concrete non ne sono arrivate. Prendiamo atto della buona volontà espressa dal governo, ma di buone volontà sono lastricate tutte le strade del mondo. Il governo ci ha illustrato alcune iniziative, ma slegate da un calendario. Abbiamo dimostrato con i numeri che gli hotspot e i Centri d'accoglienza vanno chiusi e svuotati per essere adeguati alle misure anti-Covid. Ci hanno detto che interverranno su Lampedusa già nei prossimi giorni".

"I lampedusani hanno bisogno di fatti concreti - ha concluso - abbiamo chiesto lo stato d'emergenza, ma ci è stato risposto che c'è già in tutta l'Italia. Propongono soluzioni economiche per quell'isola, vedremo nei prossimi giorni. Noi abbiamo chiesto più navi per evitare che i migranti restino nell'hotspost, il governo dice che ne arriveranno 3 nei prossimi giorni, navi per la quarantena.
Vedremo...".

A comunicarlo il Sindaco di regalbuto,Francesco Bivona . " Un progetto di 373 mila euro che vedrà finalmente al piano terra la rifunzionalizzazione degli spazi interni, migliorando anche la sede della postazione del 118, ed al piano primo un intervento per realizzare degli ambulatori. Abbiamo sostenuto per anni questo progetto, con sopralluoghi, riunioni ed accordi. Finalmente si conclude.
Un ringraziamento particolare al Direttore Generale dell'ASP di Enna, Dott. Francesco Iudica, a cui va la mia stima personale per la fattiva e concreta collaborazione che segna la differenza, ed all’Assessore Regionale Ruggero Razza."