Ventiquattro appuntamenti in lungo e in largo per ammirare i luoghi più belli e affascinanti della Sicilia, con i suoi colori e i sapori, in un viaggio "slow", attraverso i binari delle ferrovie.
Ripartono da sabato 22 agosto i "Treni Storici del Gusto" promossi dall'ssessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, in collaborazione con la Fondazione FS italiane e con la partecipazione di Slow Food Sicilia, con l'utilizzo dei finanziamenti del Programma Operativo FESR Sicilia 2014/2020. La presentazione, in mattinata, nella sede dell'assessorato, con Manlio Messina, assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Luigi Cantamessa, direttore generale Fondazione FS Italiane, il direttore generale dell'assessorato Lucia Di Fatta e Saro Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia.

Tornano i "Treni Storici del Gusto" per conoscere la Sicilia verace, attraversandola su rotaia: quella delle sagre, dei riti, delle usanze antichissime, espressioni della cultura dei suoi abitanti. Il progetto, creato dall'Assessorato per il Turismo della Regione Siciliana, in collaborazione con la Fondazione Fs e e Slow Food Sicilia, conta ben 23 itinerari che connettono i centri urbani più importanti - Catania, Palermo, Messina - di volta in volta con luoghi custodi di sapori unici, come Modica, Bronte e Marsala, o i centri storici millenari di Taormina, Siracusa, Agrigento e Ragusa Ibla.

Viaggiando sulle carrozze Centoporte degli anni '30 si potranno percorrere le linee panoramiche siciliane, lontano dagli itinerari turistici più inflazionati: un viaggio lento e sostenibile che permette di assaporare con gli occhi e scoprire con il palato le bellezze dell'isola. Già a bordo del treno, infatti, il viaggiatore potrà conoscere alcuni dei prodotti tipici della Sicilia, tutelati da quasi 50 presidi Slow Food, parte fondamentale dell'identità dei territori attraversati, e ascoltare racconti e tradizioni a loro legati.

Proprio per evidenziare il legame tra cibo e cultura, il calendario dei viaggi è stilato in modo da corrispondere anche alle varie manifestazioni: salire su un treno storico del gusto significa partire alla scoperta dell'anima delle terre siciliane.

"L'iniziativa dei Treni Storici del Gusto, voluta fortemente dal governo Musumeci, è qualcosa di estremamente affascinante - ha affermato l'assessore Messina - perché permette al visitatore, al turista di compiere un viaggio che diventa una esperienza di fronte alla quale ci possiamo soltanto far trascinare. Un viaggio diverso alla scoperta dei luoghi, dei siti più belli della nostra Isola a bordo di treni, che hanno fatto la storia del trasporto nel nostro Paese. E al contempo un viaggio alla scoperta del gusto, dell'enogastronomia eccellenza della Sicilia, grazie a Slow Food.
Le linee percorse dai treni storici coprono l'intero territorio della Regione Siciliana e toccano i luoghi più importanti della cultura che sono testimonianze della nostra storia. Il treno alla scoperta dei templi, quello della ceramica, l'altro del barocco, il treno dei mosaici, quello del Marsala - ha aggiunto Messina - sono esempi di viaggi che raccontano quello che siamo e quello che siamo stati. I treni storici, in questa fase delicata del nostro turismo e della nostra economia, possono diventare un punto di riferimento per tutti coloro, turisti e non, che desiderano andare alla scoperta di qualcosa di diverso mettendo in moto un processo virtuoso capace di dare un impulso importante alla filiera del turismo", ha concluso Messina.

"Per il quinto anno consecutivo - ha detto il direttore generale Luigi Cantamessa - la Fondazione FS è presente in Sicilia con un ricco programma di treni storici e turistici. È la testimonianza dell'impegno del Gruppo FS nel turismo nazionale. Dalla Conca d'Oro alla Valle dei Templi, dalle pendici dell'Etna al Val di Noto, fino alle spiagge della costa del trapanese: il calendario 2020 prevede ben 24 itinerari in treno d'epoca a bordo dei quali, sia i turisti che i siciliani, avranno modo di vivere una esperienza di viaggio slow, immersi nella natura e nei paesaggi dell'Isola. Inauguriamo la stagione dei treni storici - ha aggiunto - con un viaggio con una "littorina" da Palermo alla Valle dei Templi di Agrigento il 22 agosto. I passeggeri, giunti a destinazione, potranno assistere ad uno spettacolo teatrale ai piedi del Tempio di Vulcano, proprio di fronte la fermata ferroviaria. Sui nostri canali social e sul sito www.fondazionefs.it è possibile conoscere
tutti i dettagli degli itinerari in treno storico e acquistare direttamente biglietti", ha concluso Cantamessa.

"L'apporto di Slow Food Sicilia sarà, come negli anni precedenti, quello del racconto del territorio attraverso i suoi prodotti più rappresentativi - aggiunge Saro Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia -. Slow Food si occuperà infatti della narrazione dei prodotti legati al territorio che attraversa il treno, regalando ai viaggiatori una chiave di lettura diversa e più approfondita dei giacimenti enogastronomici della nostra Isola, che rappresentano una sintesi perfetta della biodiversità di tutto il Mediterraneo ed arricchendo in tal modo la bellissima esperienza Slow che i viaggiatori avranno lungo le 24 tratte dei Treni Storici del Gusto del 2020".

 

CALENDARIO TRENI STORICI 2020 - REGIONE SICILIA

· Sabato 22 agosto 2020: Palermo - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Sabato 22 agosto 2020: Catania - Caltagirone "il treno della ceramica"

· Sabato 29 agosto 2020: Siracusa - Noto "il treno del barocco"

· Sabato 29 agosto 2020: Caltanissetta - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Sabato 5 settembre 2020: Siracusa - Modica "il treno del barocco"

· Sabato 12 settembre 2020: Palermo - Cefalù "il treno dei Normanni"

· Sabato 12 settembre 2020: Messina - Taormina "il treno dell'acqua"

· Domenica 13 settembre 2020: Messina - Alcantara (Castiglione di Sicilia) "il treno dei vini"

· Sabato 19 settembre 2020: Trapani - Mazara del Vallo "il treno del pesce"

· Domenica 20 settembre 2020: Siracusa - Ispica - Ragusa "il treno del barocco"

· Sabato 26 settembre 2020: Palermo - Alcamo Diramazione (Segesta) "il treno degli Elimi"

· Domenica 4 ottobre 2020: Palermo - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Domenica 11 ottobre 2020: Palermo - Tusa "il treno dell'arte"

· Domenica 18 ottobre 2020: Siracusa - Caltagirone "il treno della ceramica"

· Domenica 18 ottobre 2020: Palermo - Roccapalumba Alia "il treno del fico d'india"

· Sabato 24 ottobre 2020: Siracusa - Giarre Riposto (Bronte - Randazzo) "il treno del pistacchio"

· Domenica 8 novembre 2020: Messina - Siracusa (Ortigia) "il treno del barocco"

· Sabato 14 novembre 2020: Messina - Giarre Riposto (Bronte - Randazzo) "il treno del pistacchio"

· Domenica 15 novembre 2020: Palermo - Castelvetrano (Cave di Cusa) "il treno dell'olio e del pane nero"

· Domenica 22 novembre 2020: Palermo - Dittaino (Piazza Armerina - Villa del Casale) "il treno dei mosaici"

· Domenica 29 novembre 2020: Palermo - Marsala "il treno del marsala"

· Domenica 29 novembre 2020: Caltanissetta - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Domenica 6 dicembre 2020: Caltanissetta - Modica "il treno del cioccolato"

· Domenica 6 dicembre 2020: Catania - Modica "Il treno del cioccolato".

Il primo movimento progressista paneuropeo, fondato ad Enna a fine Marzo, in pieno lockdown, concorrerà alle prossime comunali. Volt nasce nel 2017 per volontà di tre giovani di diversa nazionalità e dal 2019 ha un rappresentate al Parlamento Europeo. 

“Nonostante le difficoltà dovute al Coronavirus, siamo riusciti in pochi mesi a creare una realtà liberale, ecologista ed innovativa che si sta affermando con forza nel territorio ennese” dichiara il coordinatore provinciale Francesco Intraguglielmo. 

In seguito ad un piacevole confronto con il primo cittadino Maurizio Dipietro, che ha dimostrato grande interesse per i temi del movimento e grande voglia di innovare, Volt ha deciso di sostenerlo nella sua prossima candidatura. 

“É arrivato il momento di dare alla cittadinanza e ai più giovani, una vera alternativa che permetta loro di avere voce in capitolo.” Afferma il Responsabile della Comunicazione Andrea Branciforte, primo cittadino ennese ad aderire a Volt.

 

 

03 agosto 2020

Cambia nella Regione Siciliana il sistema di accreditamento delle Agenzie per il lavoro. E' stato pubblicato sul sito del dipartimento Lavoro l'elenco di quelle che hanno ricevuto il via libera dell'assessorato. Ad oggi 150 enti, pubblici e privati, con quasi 200 sedi, si occuperanno di erogare servizi per il lavoro. Per altri 46 enti è partita una richiesta di integrazione documentale e nell'arco di un paio di settimane sapranno se saranno accreditate o meno.

"Il nuovo modello di accreditamento - ha affermato l'assessore del Lavoro, Antonio Scavone - si inserisce in una programmazione integrata dei
servizi di istruzione, formazione e lavoro per ottenere una più efficace collaborazione tra il pubblico e il privato. A parte i Centri per l'impiego che sono accreditati "ope legis" - continua il componente del governo Musumeci - i soggetti a ssere accreditati potevano essere pubblici, come le università, i consorzi universitari, le camere di commercio e le istituzioni scolastiche statali e non, ma anche privati sotto forma di persone giuridiche".

Tra i servizi che svolgeranno le Apl troviamo l'orientamento specialistico, l'accompagnamento al lavoro, l'avviamento alla formazione, la promozione dei tirocini extracurriculari, l'informazione su incentivi all'occupazione, la promozione di prestazioni socialmente utili, il supporto all'autoimpiego e le attività di incontro domanda/offerta nel mercato del lavoro.

"In attesa di definire l'elenco completo che avverrà dopo l'integrazione documentale per quelli ad oggi "sospesi"- continua l'assessore - i requisiti del nuovo sistema di accreditamento delle agenzie per il lavoro in Sicilia consentono di garantire servizi di qualità agli utenti attraverso il raccordo
tra politiche attive del lavoro, sviluppo del territorio, imprese e formazione ed il potenziamento di reti di partenariato
pubblico/privato per la creazione di un sistema unico di servizi per il lavoro e favorire una risposta efficace per sostenere la crescita qualitativa e quantitativa dell'occupazione".

La Regione Siciliana dà vita al più imponente investimento in tecnologie sanitarie degli ultimi dieci anni. A disposizione per gli ospedali dell'Isola ci sono 85 milioni di euro. Su input del presidente Nello Musumeci, l'assessore alla Salute Ruggero Razza ha siglato il decreto che di fatto avvia un radicale processo di innovazione e ammodernamento delle apparecchiature di 'media tecnologia' (ecografi, microscopi, tavoli operatori, elettrobisturi, laser chirurgici, angiografi, colonne laparoscopiche, defibrillatori, etc.) in uso quotidianamente negli ospedali siciliani.

 Si tratta di risorse destinate a tutte le aziende del Sistema sanitario dell'Isola che permetteranno di sostituire quelle strumentazioni ritenute obsolete e che, soprattutto in alcuni ambiti, consentiranno il prosieguo di una innovazione dell'attività clinica già in atto.

«Questo investimento nelle tecnologie - evidenzia il governatore Musumeci - rientra in un più ampio processo di riqualificazione dell'intero comparto sanitario regionale. Un'azione che, come si ricorderà, abbiamo avviato da subito, ristrutturando moltissime infrastrutture, completandole o addirittura realizzandole ex novo. E' un ammodernamento complessivo a cui, ovviamente, vanno associate le migliaia di assunzioni con contratto a tempo indeterminato e i tanti concorsi ancora in atto. Sono certo che, al termine della nostra esperienza amministrativa, consegneremo ai siciliani una sanità migliore rispetto a come ci era stata affidata».

L'assessore Razza ha seguito le varie fasi del procedimento amministrative a partire dalla ricognizione condotta nelle varie strutture che ha poi determinato i fabbisogni tecnologici.

«La nostra sanità - dice l'esponente del governo Musumeci -deve fare rima con futuro. L'investimento in tecnologia, assieme allo sviluppo digitale, sono alcune delle componenti di un percorso di rigenerazione che è sotto gli occhi di tutti. Le risorse che abbiamo stanziato sono nella disponibilità delle Aziende. E' chiaro che vigileremo affinché ciò che è stato immaginato diventi realtà in ogni parte della Sicilia».

Ecco la ripartizione dei fondi in 18 strutture dell'Isola: Asp Agrigento, 3,7 milioni di euro; Asp Caltanissetta, 2,9 milioni di euro; Asp Catania, 5,7 milioni di euro; Asp Enna, 1,9 milioni di euro; Asp Messina, 4 milioni di euro; Asp Palermo, 9,1 milioni di euro; Asp Ragusa, un milione di euro; Asp Siracusa, 2,9 milioni di euro; Asp Trapani, 4,6 milioni di euro; Policlinico Rodolico San Marco di Catania, 3,1 milioni di euro; Policlinico Martino di Messina, 3,3 milioni di euro; Policlinico Giaccone di Palermo, 6,6 milioni di euro; Cefpas di Caltanissetta, 4 milioni di euro; Ospedale Garibaldi di Catania, 6,9 milioni di euro; Ospedale Cannizzaro di Catania, 3,2 milioni di euro; Ospedale Papardo di Messina, 7,7 milioni di euro; Ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, 6,4 milioni di euro; Ospedale Civico di Palermo, 8 milioni di euro.

Nota Federale del 1 agosto 2020

Il Consiglio dei Ministri del 30 luglio ha approvato un decreto-legge con il quale restano in vigore, fino all’adozione dei prossimi DPCM e non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, le disposizioni contenuto nel DPCM del 14 luglio.

 La decisione governativa si è dunque tradotta nell’impossibilità di apporre cambiamenti all’attuale versione del protocollo (la numero 6) di ripresa degli allenamenti.

 Tutto ciò preoccupa molto la Federazione Italiana Pallavolo che ancora una volta esprime delusione per una situazione di stallo che così continuando, non permette la ripresa di alcuna forma di attività: sia essa indoor (pallavolo e sitting volley) o sulla sabbia. Proprio per quanto riguarda più dettagliatamente il beach volley, la Federazione presenterà al Governo un protocollo ad hoc che possa consentire lo svolgimento di attività di carattere nazionale evitando che la stagione vada completamente persa.

 Al di là delle perplessità sul protrarsi della situazione, la FIPAV rende noto che è in corso in questo periodo la stesura di un protocollo che possa garantire la ripresa dell’attività di alto livello, ma allo stesso tempo è impegnata nella compilazione della documentazione necessaria per far sì che l’intero movimento possa intraprendere un processo di progressiva normalizzazione dell’attività sportiva.

 I piani di analisi e di lavoro sono, dunque, due. Da una parte cercare la soluzione migliore che possa permettere all’attività di alto livello di tornare al lavoro in massima sicurezza (d’accordo con entrambe le Leghe di Serie A), dall’altra cercare nel minore tempo possibile le soluzioni più adatte e meno dispendiose dal punto di vista economico per le migliaia di società che garantiscono l’attività di base.

 

 

I due aspetti, al momento, non paiono essere conciliabili dati anche i recenti fatti di cronaca sportiva (vd la FIGC che ha richiesto un alleggerimento di alcune procedure perché giudicate insostenibili dal punto di vista economico sul lungo periodo; richiesta respinta dal Comitato Tecnico Scientifico); ma la FIPAV rimane fiduciosa e soprattutto convinta che il Governo sarà in grado di prendere le decisioni migliori che permetteranno di trovare il giusto compromesso tra le esigenze di tutti i protagonisti.

 

 

In ultimo, è doveroso ricordare ancora una volta che l’attuale documento FIPAV non fa che seguire le disposizioni governative in essere e di conseguenza consente unicamente l’attività degli allenamenti e si basa su principi fondanti quali: il rispetto del distanziamento sociale, le porte chiuse della struttura e il divieto di assembramento.

 

 

La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società.

Si parla di una novantina di persone che attualemte sono sottoposte a quarantena dopo  aver partecipato a Nicosia ad un matrimonio. Tra gli invitati uno che vive e lavora in Germania risultato positivo al Covid-19 Coronavirus, invitato a nozze positivo e 90 in quarantena: donna ricoverata a Catania
ed è stato ricoverato in ospedale al suo rientro dall'Italia. Tutti gli invitati saranno sottoposti a tampone nelle prossime ore mentre si stanno accertando i contatti che hanno avuto da sabato 25 luglio, data del matrimonio. Sul caso è intervenuto il Sindaco di Nicosia che ha già disposto i provvedimenti del caso.

 

 

"SONO UN UOMO CON UNA DISABILITA' EVIDENTE IN MEZZO A TANTI UOMINI CON DISABILITA' CHE NON SI VEDONO"
(Ezio Bosso)
" E con questa bellissima frase - scrive la direttrice del Centro  Francesca Rottino - di un grande musicista che abbiamo il piacere di comunicare a tutti voi che ci seguite un nuovo nostro progetto. A breve il nostro centro per l'infanzia diventerà anche un "CENTRO DIURNO DISABILI" perché a noi disabili piace pensare in grande .
Il CENTRO DIURNO DISABILI - scrive Francesca Rottino - si configura come risposta ai bisogni legati allo stato di disabilità psico-fisica di persone adulte attraverso l'attivazione di percorsi occupazionali e di socializzazione, elementi indispensabili per il riconoscimento a pieno titolo dell'identità adulta. Il servizio sarà formato da nuclei operativi creati per offrire alle persone adulte e non con disabilità risposte diurne diversificate, organiche e sistemiche sempre più aderenti ai loro bisogni. Il centro sarà aperto a persone di entrambi i sessi con una disabilità psico-fisica di grado medio-grave e gravissima di età compresa tra i 3 e i 60 anni.
Gli spazi ( esterni ed interni) del servizio saranno articolati in modo da garantire alle persone che ne usufruiranno, un ambiente sereno, una efficace ed efficiente risposta ai bisogni e l'assenza di barriere architettoniche. L'obiettivo del centro sarà quello di offrire alla persona adulta o al bambino con disabilità un ambiente con un clima relazionale positivo e di ascolto che favorisca il mantenimento e lo sviluppo delle abilità nell'ambito cognitivo, dell'autonomia personale, sociale, affettiva e occupazionale ( dove sarà possibile) attraverso specifici laboratori ed attività di socializzazione, in un'ottica di visione adulto e responsabile. "
Il centro sarà attivo tutti i giorni dalle 15 alle 19 a partire dall'1 Ottobre 2020.
Forniremo maggiori informazioni tramite contatto telefonico o previo appuntamento.
Per info e appuntamenti : 3332626796

Giunge a compimento l'iter, avviato dall'assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, di approvazione, presso la Commissione Europea, del disciplinare di produzione "Latte crudo ovino, caprino e derivati" per l'utilizzo del marchio "QS" - Qualità Sicura, garantita dalla Regione Siciliana, approvato dall'Unione Europea e registrato all'Uami (Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno). Il marchio, di cui potranno fregiarsi le aziende siciliane, garantisce una qualità superiore dei prodotti agroalimentari, ottenuti mediante l'adozione e il rispetto dei disciplinari di produzione e certificati da organismi di controllo indipendenti.

Salgono così a cinque i disciplinari attualmente approvati a Bruxelles: grano duro e derivati; carne bovina; carne ovina (agnello/agnellone); latte crudo vaccino e derivati. "Il governo Musumeci in questi due anni e mezzo ha impresso una grande accelerazione, ottenendo, da parte dell'Unione Europea, l'approvazione di numerosi disciplinari di produzione - afferma l'assessore per l'Agricoltura, Edy Bandiera - ciò significa che, tra pochi mesi, i consumatori potranno trovare sui banchi della piccola, media e grande distribuzione, prodotti a marchio cento per cento siciliano. L'obiettivo è quello di valorizzare le nostre produzioni, renderle riconoscibili e invogliare il consumatore, che va reso edotto, ad orientarsi verso produzioni regionali di qualità. Qualità riconosciuta e certificata, prosegue l'assessore, vuol dire incremento del valore, che si traduce in una maggiore remunerazione della nostra agricoltura e maggiore reddito per l'agricoltore".

C’è una convinzione di base riguardo all’educazione che è bene affrontare. Soprattutto in questo periodo di disorientamento educativo.Educare un bambino non vuol dire, come invece si crede, aiutarlo ad adattarsi alla società. Vuol dire guidarlo a far emergere i propri talenti, accompagnarlo a guardare i suoi lati più bui e a scoprire cosa vogliono comunicare, mostrargli gli strumenti per aiutarlo a conoscersi ogni giorno di più. Per andare in contro al mondo con creatività, fiducia, ed entusiasmo.L’educazione in generale e la scuola in particolare sono invece divenute nel tempo realtà con il compito di uniformare le menti infantili, per renderle domabili ed adattabili a questo mondo. Il diverso, il creativo, chi devia dal conosciuto è etichettato come “individuo difficile” e va subito riportato sulla retta via.Ma così facendo si stanno imprigionando ali pronte per spiccare il volo, piedi già scattanti, menti brillanti. E l’educazione non giunge al suo vero obiettivo che è quello di “portare fuori” (educere) il tesoro prezioso che ha ogni persona dentro di sè. L’educato,nel significato più autentico del termine, diviene così un individuo che conosce il proprio valore e che segue leggi non imposte ma interiori per poterlo vivere e sviluppare. L’educato non è una persona che segue le regole della società a priori senza riflettervi prima sopra e senza ponderare se in linea con il proprio sentire.

La sana ribellione dovrebbe essere il risultato di ogni educazione.

Dove per sana ribellione s’intende una protesta interiore pacifica, coraggiosa e creativa che porta ad un’azione costruttiva. Per giungere ad accogliere e a costruire nuovi mondi, per migliorare quelli già esistenti, per far finire quelli malsani.

Questa grande crisi che stiamo vivendo è un’occasione per destare l’adulto, per farlo riflettere sul senso dell’educazione, per mettere in moto la sua creatività e per portarlo all’azione.

Ora più che mai abbiamo urgente bisogno di bambini e di giovani educati in questo modo. E anche di adulti con la voglia di continuare ad autoeducarsi.

“Non insegnate ai vostri figli ad adattarsi alla società, ad arrangiarsi con quel che c’è, a fare compromessi con quel che si trovano davanti; dategli dei valori interiori con i quali possano cambiare la società e resistere al diabolico progetto della globalizzazione di tutti i cervelli. Perché la globalizzazione non è un fenomeno soltanto economico ma anche biologico, in quanto ci impone desideri globali e comportamenti globali che finiranno per indurre modifiche globali nel nostro modo di pensare”.

~ Tiziano Terzani, “Un’idea di destino”

AGI - Fabbricare i tre milioni di banchi scolastici anti-Covid con rotelle per settembre? "Missione impossibile". Lo sostengono le aziende italiane di Assufficio, l'associazione che raggruppa le ditte specializzate nella produzione di arredi a uso scolastico. In una intervista a Il Sole 24 Ore, il presidente di Assufficio, Gianfranco Marinelli, spiega che "il bando e' leggermente cambiato, ma non siamo ancora soddisfatti, perche' rimangono in essere i due punti piu' critici, ovvero i quantitativi enormi e i tempi di consegna troppo stretti". Trattandosi di piccole imprese, "e dato che sono tutte aziende serie, molto probabilmente il bando andra' deserto", dice Marinelli. "Nessuna azienda italiana puo' farcela - dice l'ad dei Mobilferro, Stefano Bianchini -. Noi per dimensioni siamo anche tra i pochi che potrebbero partecipare, ma in ogni caso non saremmo in grado di rispettare i termini di consegna, con il rischio di incorrere in penali e di dover pure pagare i danni".

 Secondo Assufficio, "tre milioni di pezzi tra banchi e sedute corrisponde alla produzione di cinque anni di tutte le imprese nazionali messe assieme e questo in condizioni normali. Bisogna anche considerare i tempi medi di attesa per avere i pannelli truciolari, che in seguito al lockdown sono di circa 4 mesi. Ci siamo riuniti tutti assieme e abbiamo calcolato che, al massimo, possiamo consegnare 120 mila pezzi entro fine settembre, ma poi c'e' anche un problema di consegna". "Nei prossimi giorni ci riuniremo ancora per elaborare una controproposta da presentare al governo. Una strada potrebbe essere quella di procedere per piccoli lotti frazionati nel tempo. Credo che nemmeno per la fine dell'anno solare - conclude Luca Trippetti, responsabile di Assufficio - riusciremo a consegnare tutti i pezzi necessari, ma almeno intanto cominciamo, sediamoci attorno a un tavolo e facciamo una programmazione realistica".

Della stessa opinione è anche Emidio Salvatorelli, titolare di Vastarredo, tra i maggiori fornitori scolastici che a Radio24 ha spiegato che manca la materia prima.  "I tempi e le condizioni indicati nel bando sono insostenibili". La gara rischia di andare deserta. "Si può partecipare per lotti di almeno 200mila banchi per regione - prosegue - per costruirli serve 1 milione di chili di acciaio. In Italia nessuno ha una scorta di questo tipo. Ci vorrebbero 33 autotreni carichi di acciaio, 44 autotreni di pannello truciolare". "In un mese circa - afferma Salvatorelli - dovremmo provvedere ad approvvigionamento, costruzione e consegna. Ma in quanti posti dovremo consegnare? Non si sa. Insomma, si tratta di fattori da valutare nel definire l'offerta". E allora restano le domande: "I banchi in questione saranno prodotti da aziende cinesi? Va ritirata la vecchia merce?".