Articoli filtrati per data: Novembre 2024
9 milioni di Italiani a rischio povertà.
Si stima che le famiglie italiane a rischio povertà energetica siano circa 4 milioni; pertanto, si trovano in questa condizione di difficoltà oltre 9 milioni di persone. Questo emerge dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi CGIA sugli ultimi dati disponibili del Rapporto OIPE 2020. Dati allarmanti, anche perché sicuramente sottodimensionati, poiché sono stati stimati ben prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a partire dalla seconda metà del 2021.
Secondo l’elaborazione degli artigiani veneti, si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, micro onde, forno elettrico, etc.).
Nell’identikit delle famiglie “vulnerabili” energeticamente spesso troviamo quelle con un elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato.A livello geografico la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno: in questa macro area la frequenza della povertà energetica è la più elevata d’Italia e interessa tra il 24 e il 36 per cento delle famiglie residenti in questo territorio. In termini assoluti è la Campania la regione maggiormente in difficoltà: il numero delle famiglie che utilizza saltuariamente luce e gas oscilla tra le 519 mila e le 779 mila unità. Altrettanto critica è la situazione in Sicilia dove la forchetta oscilla tra i 481 mila e i 722 mila nuclei familiari e in Calabria che presenta un range tra le 191 mila e le 287 mila famiglie in difficoltà nell’utilizzo quotidiano di energia elettrica e metano…
Bronte. Al via la Sagra del Pistacchio .
BRONTE – Al via la trentunesima Sagra del Pistacchio di Bronte: l’inaugurazione è prevista venerdì 30 settembre alle ore 18 all’inizio del viale Catania, proprio dove cominciano gli stand della Sagra che si candida al titolo di manifestazione più bella e ricca del territorio.
Subito dopo il taglio del nastro da parte del sindaco, Pino Firrarello, il centro storico e le strade della Sagra saranno piacevolmente invase dal Complesso bandistico San Biagio e dal corteo storico medievale “Sicularagonensia”. Alle ore 20 l’esibizione della “Lombardoacademy” diretto da Antonio Lombardo ed alle 21 il premio “Pistacchio d’Oro” condotto da Ruggero Sardo, con tanti ospiti fra cui Gino Astorina e Giuseppe La Venia.
Sabato 1 ottobre gli stand apriranno alle ore 10, ed alle 11 e la sera alle ore 17 è attesa la Fanfara dei Bersaglieri dell’Etna. Il pomeriggio è d’eccezione per 3 eventi: alle 18.30 per il convegno “Il pistacchio verde di Bronte dop: scenari commerciali e tutela”, alle 19.30 per lo “Spettacolo dei Burattini” ed alle 21 per il concerto dell’attesissimo Clementino in piazza Castiglione.
La prima domenica di Sagra sarà caratterizzata come sempre da animazione e gonfiabili, da trofei, da sfilate fra gli stand ed alle ore 17 dall’attesissimo concorso “Panettone al Pistacchio” a cura dell’Associazione “Zymè Lievitisti Siciliani Aps”, ed infine, alle 21.30 dal concerto del Gruppo Musicale “I Cantustrittu”.
Il secondo week end è ancora più ricco del primo. Si comincia venerdì 7 con la mattutina manifestazione “La scuola alla Sagra del pistacchio”, mentre alle ore 19 l’esibizione di danza a cura del Centro Professionale Danza Koreos di Dario Biuso e Antonella Grigoli. Il sabato 6 tutti attendono alle 11 del mattino ed alle 18 i Tamburi di Buccheri, animazioni e giocolieri, ma soprattutto la sera alle 21.30 l’orchestra Luna Rossa con il tributo a Renzo Arbore.
Domenica 9 è la giornata clou. Sbandieratori, musici, majorettes e tante esibizioni introdurranno alle 18 l’assaggio della grande torta al pistacchio. Poi i concerti che chiuderanno una Sagra che difficilmente sarà dimenticata. “Il programma è veramente ricco. – afferma il sindaco Pino Firrarello – Facciamolo sapere a tutti”.
Schifani “Terrò per me la delega sulle isole”
PALERMO (ITALPRESS) – “Terrò per me la delega sulle nostre isole affinchè i cittadini che le abitano possano essere tutelati al massimo sia sotto il profilo della carenza di personale sanitario e delle strumentazioni che sul fronte dei trasporti e dei collegamenti diretti che risultano insufficienti e non sempre corrispondenti ai reali bisogni della popolazione residente”. Lo ha annunciato il presidente Renato Schifani, candidato della coalizione di centrodestra alla Presidenza della Regione, in una intervista a ‘Talk Sicilià la trasmissione che andrà in onda domani alle ore 15. “Me ne occuperò personalmente – ha sottolineato – è una responsabilità che voglio assumere direttamente. Dobbiamo rafforzare la sanità delle nostre isole garantendo il diritto alla salute dei cittadini che non possono essere considerati di serie b, troppo spesso costretti a spostarsi con le famiglie per raggiungere i presidi delle città capoluogo per avere la garanzia e la efficienza delle cure e dei servizi”. “Inoltre – ha proseguito – mi batterò a Roma con convinzione per attuare le norme sul principio di insularità con misure comparative sul costo dei trasporti per i siciliani, a maggior ragione per coloro che abitano le nostre meravigliose isole, due volte penalizzati”, ha concluso Schifani.
foto Italpress
Quanto incassano i comuni per la vendita di beni e servizi ? I dati di Regalbuto nel 2020.
Una tra le voci d’entrata più rilevante dei bilanci dei comuni è quella relativa alla gestione e alla vendita di beni e servizi messa in atto dalle amministrazioni. Questi incassi permettono di avere una maggiore stabilità economica e contribuiscono al buon funzionamento del comune e a mantenere costante l’erogazione dei servizi. Gli importi sono compresi all’interno del titolo terzo relativo alle entrate extra-tributarie, ovvero tutte quelle fonti di finanziamento che non derivano direttamente dalla riscossione delle tasse e delle imposte. Fanno parte di questo titolo, per esempio, le entrate per multe e sanzioni. Questa tipologia si suddivide a sua volta in tre parti. La prima è legata alla vendita nel mercato dei beni e dei servizi da parte delle amministrazioni. Sono qui inclusi gli introiti derivati dalla vendita di beni floreali o faunistici, sanitari e le entrate relative ai mercati dei beni energetici. Sono comprese anche le entrate legate a settori specifici in cui il comune opera, come gli incassi dalle strutture per la cura degli anziani e dei disabili, gli asili nido, i parcheggi a pagamento e molti altri servizi a pagamento per l’utente. La seconda sezione è invece dedicata agli introiti derivanti dalla gestione dei beni. Comprendono le entrate relative ai canoni per l’utilizzo e la concessione di beni di cui dispone l’ente comunale. Si tratta in di fitti, noleggi e locazioni per beni mobili e immobili. Sono inclusi anche i proventi derivanti dai diritti per lo sfruttamento di risorse naturali sul territorio di competenza delle amministrazioni. Tra le grandi città italiane, Milano è quella in cui la vendita di beni e servizi contribuisce di più nel finanziamento del comune. Si parla infatti di un 9,22% sul totale delle entrate. Seguono Trieste (6,76%), Firenze (6,09%) e Verona (5,92%). Le amministrazioni in cui l'incidenza è marginale si trovano tutte al sud: Bari (3,26%), Messina (2,09%), Napoli (0,92%) e Palermo (0,69%). Ma quali sono i dati relativi al Comune di Regalbuto ? Dai dati forniti da OPEN POLIS , nel 2002 il Comune ha incassato per gestione e vendita di beni 242026.56 euro, pari a 35.52 euro di entrate pro capite.
Cosa dicono i programmi elettorali sul Pnrr
Tra i temi al centro del dibattito in questa campagna elettorale vi è certamente quello della gestione futura del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il piano che, nell’ambito della strategia europea Next generation Eu, porterà in Italia nei prossimi anni oltre 190 miliardi di euro. Ma cosa dicono i programmi delle principali forze in campo? La posizione che finora ha destato più scalpore è certamente quella di Giorgia Meloni e più in generale della coalizione di centrodestra. La leader di Fratelli d’Italia infatti ha apertamente parlato della possibilità di rivedere le misure contenute nel piano, pur nel rispetto dei regolamenti europei. Quella di Meloni tuttavia non è l’unica posizione di questo tono. Anche Lega e Forza Italia, che pure hanno fatto parte della maggioranza che ha sostenuto il governo Draghi, aprono (anche se con sfumature leggermente diverse) alla possibilità di modificare il Pnrr in virtù delle mutate situazioni geopolitiche globali. Posizioni simili inoltre si trovano anche al di fuori del centrodestra. Il M5s di Giuseppe Conte ad esempio propone la possibilità di posticipare le scadenze previste. Critiche all’impostazione del piano infine arrivano dalla lista composta dai Verdi e Sinistra italiana – alleata del Partito democratico – che parla apertamente di una revisione massiccia del Pnrr, con particolare riferimento a un aumento delle risorse dedicate ai temi ambientali. Più in generale Il centrodestra punta a cambiare il Pnrr in virtù delle mutate condizioni globali. La sinistra propone maggiori investimenti per la transizione ecologica.
Buon primo giorno di Scuola !!!
Ai nostri ragazzi che da domani torneranno a sedere sui banchi di scuola auguriamo un buon inizio di anno scolastico !!
Elezioni, Conte “Mai più al tavolo con il Pd”
(ITALPRESS) – “Io non voglio entrare nelle vicende interne a un’altra forza politica, dico semplicemente che dopo un dialogo già avviato fatto di obiettivi concreti si è abbracciata illusoriamente un’agenda Draghi che non esiste, per creare sodalizi con Di Maio e Tabacci, con Calenda e con chiunque altro pur di emarginare il M5S, io non mi siedo più a un tavolo”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a Radio Anch’io su Rai Radio1 parlando di ipotetiche alleanze future con il Pd.
“Sulle prospettive future ipotetiche è inutile immaginare”, ha aggiunto.
– foto Agenziafotogramma.it –
Gestione Rifiuti. Privitera: " Abbiamo già messo in campo importanti azioni. In cantiere coinvolgere le giovani generazioni sui temi ambientali."
Il punto sulla ottimizzazione della gestione dei rifiuti. Ne abbiamo parlato con il Vice Sindaco Giuseppe Privitera . Di seguito la sua dichiarazione." L’amministrazione Longo si sta impegnando molto sul tema della ottimizzazione della gestione dei rifiuti e dell’offerta dei servizi gestiti dalla Saes.
In merito a questo tema ricordiamo alcuni importanti azioni messe in campo in questi primi mesi di amministrazione, che saranno implementate e migliorate fino ad ottenere il migliore grado di efficienza per i cittadini, che sono comunque invitati a collaborare con le istituzioni per il raggiungimento di questo obiettivo.
- Riorganizzazione e ottimizzazione del servizio di spazzamento delle strade: è stato stilato un piano definitivo in cui sono stati stabiliti giorni ed orari del passaggio della macchina spazzatrice, con conseguente rimozione delle auto dalle strade. In ogni strada verranno posizionati nuovi cartelli che indicheranno il divieto di sosta con i giorni e gli orari.
- Rafforzamento e valorizzazione personale Saes: in questi mesi sono state assunte 4 nuove unità di personale per permettere una migliore gestione dei servizi della società, che spesso lamentava carenza di personale per lo svolgimento di servizi essenziali come lo spazzamento.
- Pulizia straordinaria delle caditoie stradali: in previsione dell’arrivo della stagione autunnale, che probabilmente metterà a dura prova la rete idraulica comunale, a causa delle precipitazioni sempre più abbondanti, abbiamo ritenuto fondamentale la prevenzione e predisposto un piano di pulizia straordinaria di tutte le caditoie stradali del territorio.
- Controllo e sanzioni per abbandono dei rifiuti: grazie all’uso di foto trappole gestite dal comando dei Vigili Urbani, sarà più facile individuare e sanzionare coloro che abbandonano i rifiuti in luoghi ed orari non consoni.
- Divieto di utilizzo dei sacchi neri: dal 16 agosto è in vigore l’ordinanza sindacale che viete l’ultilizzo dei sacchi di plastica neri per la raccolta dei rifiuti non differenziabili, al fine di agevolare la visione del contenuto dei sacchi e sanzionare i cittadini che non rispettano la legge nazionale sulla raccolta differenziata.
- Etichettatura dei rifiuti non differenziati correttamente: il personale della Saes, in collaborazione con i Vigili Urbani, appone etichette sui rifiuti non differenziati correttamente, invitando i cittadini a ritirare i sacchi e differenziare il contenuto in modo corretto.
I primi risultati di queste azioni cominciano a vedersi: la percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti è aumentata
- dal 58,68% del mese di luglio
- al 62,69% del mese di agosto
Il lavoro dell’amministrazione non si ferma qui. A breve comunicheremo ai cittadini nuove e importanti iniziative legate alla gestione dei rifiuti. "
Al Vice Sindaco abbiamo chiesto se vi sono iniziative in atto. " Stiamo lavorando su moltissimi fronti In primis il coinvolgimento delle nuove generazioni sul tema ambientale e su questa tematica abbiamo in mente un concorso a premi per le scuole "la classe più riciclona"
Secondariamente stiamo lavorando ad un possibile centro riuso degli oggetti in buono stato ma di cui le famiglie vogliono disfarsi."
Sicilia. Guerra dei sondaggi.
Due sondaggi mostrano proiezioni differenti per le regionali in Sicilia. Renato Schifani, sostenuto da liste fortissime, è sempre in testa. Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera, ipotizza un vero e proprio colpo di scena: Cateno De Luca a soli 5 punti dal candidato del centrodestra, che si attesterebbe a circa l’11% in meno rispetto alla rilevazione effettuata nel 2017 per Nello Musumeci (28,7% Schifani 2022; 39,8% Musumeci 2017). Decisamente sotto le aspettative, l’ipotesi di Pagnoncelli per il centrodestra, che ha piazzato candidati molto forti in ciascuna provincia, totalizzerebbero il 33,6%, circa 6 punti in meno di quelle di Musumeci nel 2017. Radicalmente diverso lo scenario ipotizzato da Noto, per Porta a Porta. Renato Schifani sarebbe avanti con il 42% dei consensi. Seguirebbero Caterina Chinnici (Centrosinistra) con il 25%, Nuccio di Paola (M5S) con il 15%, e Cateno De Luca con il 12%, Gaetano Armao (Terzo Polo) il 4%.Altro sondaggio da tenere sott’occhio è quello di Ixè, nel Sud e nelle Isole il M5S si attesterebbe al 24,5%: in pratica sarebbe il primo partito. A seguire il movimento di Conte si sarebbe il Pd di Letta col 20,8%. Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni sarebbero al 17,7%, Forza Italia di Berlusconi al 9,4% e la Lega di Salvini all’8,4%. Il Terzo polo con Azione e Italia Viva si attesterebbe intorno al 4,3%. E ancora, Italexit di Paragone al 2,7%, poi l’alleanza tra Verdi e Sinistra al 2,4%.
fonte Live Sicilia
Nasce in Sicilia l’Osservatorio sull’idrogeno
Nasce in Sicilia l’Osservatorio regionale sull’idrogeno. L’assessore regionale all’Energia ha firmato il decreto che ne ufficializza l’avvio dei lavori. Si tratta di una nuova struttura che avrà il compito non soltanto di fare il punto sullo stato dell’arte e analizzare le potenzialità di un’importante risorsa energetica, sostenibile e alternativa ai combustibili fossili, ma consentirà soprattutto di avanzare proposte e idee attraverso il coinvolgimento di esperti e addetti ai lavori. E’ quanto si legge in una nota della Regione siciliana.
Faranno parte dell’Osservatorio regionale, infatti, i protagonisti coinvolti nella filiera dell’idrogeno, dai produttori di energia rinnovabile ai docenti e accademici che si occupano di ricerca, oltre agli operatori dei trasporti. I componenti esterni del gruppo di lavoro resteranno in carica tre anni e potranno essere rinnovati una sola volta. La partecipazione all’Osservatorio è a titolo gratuito.
(ITALPRESS).