Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Gestione Rifiuti. Privitera: " Abbiamo già messo in campo importanti azioni. In cantiere coinvolgere le giovani generazioni sui temi ambientali."
Il punto sulla ottimizzazione della gestione dei rifiuti. Ne abbiamo parlato con il Vice Sindaco Giuseppe Privitera . Di seguito la sua dichiarazione." L’amministrazione Longo si sta impegnando molto sul tema della ottimizzazione della gestione dei rifiuti e dell’offerta dei servizi gestiti dalla Saes.
In merito a questo tema ricordiamo alcuni importanti azioni messe in campo in questi primi mesi di amministrazione, che saranno implementate e migliorate fino ad ottenere il migliore grado di efficienza per i cittadini, che sono comunque invitati a collaborare con le istituzioni per il raggiungimento di questo obiettivo.
- Riorganizzazione e ottimizzazione del servizio di spazzamento delle strade: è stato stilato un piano definitivo in cui sono stati stabiliti giorni ed orari del passaggio della macchina spazzatrice, con conseguente rimozione delle auto dalle strade. In ogni strada verranno posizionati nuovi cartelli che indicheranno il divieto di sosta con i giorni e gli orari.
- Rafforzamento e valorizzazione personale Saes: in questi mesi sono state assunte 4 nuove unità di personale per permettere una migliore gestione dei servizi della società, che spesso lamentava carenza di personale per lo svolgimento di servizi essenziali come lo spazzamento.
- Pulizia straordinaria delle caditoie stradali: in previsione dell’arrivo della stagione autunnale, che probabilmente metterà a dura prova la rete idraulica comunale, a causa delle precipitazioni sempre più abbondanti, abbiamo ritenuto fondamentale la prevenzione e predisposto un piano di pulizia straordinaria di tutte le caditoie stradali del territorio.
- Controllo e sanzioni per abbandono dei rifiuti: grazie all’uso di foto trappole gestite dal comando dei Vigili Urbani, sarà più facile individuare e sanzionare coloro che abbandonano i rifiuti in luoghi ed orari non consoni.
- Divieto di utilizzo dei sacchi neri: dal 16 agosto è in vigore l’ordinanza sindacale che viete l’ultilizzo dei sacchi di plastica neri per la raccolta dei rifiuti non differenziabili, al fine di agevolare la visione del contenuto dei sacchi e sanzionare i cittadini che non rispettano la legge nazionale sulla raccolta differenziata.
- Etichettatura dei rifiuti non differenziati correttamente: il personale della Saes, in collaborazione con i Vigili Urbani, appone etichette sui rifiuti non differenziati correttamente, invitando i cittadini a ritirare i sacchi e differenziare il contenuto in modo corretto.
I primi risultati di queste azioni cominciano a vedersi: la percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti è aumentata
- dal 58,68% del mese di luglio
- al 62,69% del mese di agosto
Il lavoro dell’amministrazione non si ferma qui. A breve comunicheremo ai cittadini nuove e importanti iniziative legate alla gestione dei rifiuti. "
Al Vice Sindaco abbiamo chiesto se vi sono iniziative in atto. " Stiamo lavorando su moltissimi fronti In primis il coinvolgimento delle nuove generazioni sul tema ambientale e su questa tematica abbiamo in mente un concorso a premi per le scuole "la classe più riciclona"
Secondariamente stiamo lavorando ad un possibile centro riuso degli oggetti in buono stato ma di cui le famiglie vogliono disfarsi."
Sicilia. Guerra dei sondaggi.
Due sondaggi mostrano proiezioni differenti per le regionali in Sicilia. Renato Schifani, sostenuto da liste fortissime, è sempre in testa. Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera, ipotizza un vero e proprio colpo di scena: Cateno De Luca a soli 5 punti dal candidato del centrodestra, che si attesterebbe a circa l’11% in meno rispetto alla rilevazione effettuata nel 2017 per Nello Musumeci (28,7% Schifani 2022; 39,8% Musumeci 2017). Decisamente sotto le aspettative, l’ipotesi di Pagnoncelli per il centrodestra, che ha piazzato candidati molto forti in ciascuna provincia, totalizzerebbero il 33,6%, circa 6 punti in meno di quelle di Musumeci nel 2017. Radicalmente diverso lo scenario ipotizzato da Noto, per Porta a Porta. Renato Schifani sarebbe avanti con il 42% dei consensi. Seguirebbero Caterina Chinnici (Centrosinistra) con il 25%, Nuccio di Paola (M5S) con il 15%, e Cateno De Luca con il 12%, Gaetano Armao (Terzo Polo) il 4%.Altro sondaggio da tenere sott’occhio è quello di Ixè, nel Sud e nelle Isole il M5S si attesterebbe al 24,5%: in pratica sarebbe il primo partito. A seguire il movimento di Conte si sarebbe il Pd di Letta col 20,8%. Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni sarebbero al 17,7%, Forza Italia di Berlusconi al 9,4% e la Lega di Salvini all’8,4%. Il Terzo polo con Azione e Italia Viva si attesterebbe intorno al 4,3%. E ancora, Italexit di Paragone al 2,7%, poi l’alleanza tra Verdi e Sinistra al 2,4%.
fonte Live Sicilia
Nasce in Sicilia l’Osservatorio sull’idrogeno
Nasce in Sicilia l’Osservatorio regionale sull’idrogeno. L’assessore regionale all’Energia ha firmato il decreto che ne ufficializza l’avvio dei lavori. Si tratta di una nuova struttura che avrà il compito non soltanto di fare il punto sullo stato dell’arte e analizzare le potenzialità di un’importante risorsa energetica, sostenibile e alternativa ai combustibili fossili, ma consentirà soprattutto di avanzare proposte e idee attraverso il coinvolgimento di esperti e addetti ai lavori. E’ quanto si legge in una nota della Regione siciliana.
Faranno parte dell’Osservatorio regionale, infatti, i protagonisti coinvolti nella filiera dell’idrogeno, dai produttori di energia rinnovabile ai docenti e accademici che si occupano di ricerca, oltre agli operatori dei trasporti. I componenti esterni del gruppo di lavoro resteranno in carica tre anni e potranno essere rinnovati una sola volta. La partecipazione all’Osservatorio è a titolo gratuito.
(ITALPRESS).
Regalbuto ha accolto i 310 partecipanti del "Meeting n’do Cori da Sicilia".
Continuano gli appuntamenti del calendario dell’Estate Regalbutese 2022 organizzati dell’amministrazione comunale retta dal Sindaco Angelo Longo. In questa prima domenica di settembre , a fare da cornice ai numerosi partecipanti è stata Piazza della Repubblica che ha ospitato il “Meeting n’do Cori da Sicilia”: erano presenti gli otto BMW Motorrad Club Ufficiali Siciliani che già intorno alle 10 hanno potuto attraversare il centro cittadino fino , appunto , in Piazza della Repubblica dove ad accoglierli vi era l Amministrazione Comunale. 310 i partecipanti che hanno avuto modo di scoprire il centro storico di Regalbuto prima di partire per un tour motociclistico sui percorsi panoramici del Lago Pozzillo, per poi fermarsi nell'area attrezzata del Piano Arena dove hanno potuto rifocillarsi e trascorrere un momento di relax nelle rive del Lago , «Con grande piacere – ha dichiarato l’assessore al Turismo Vito Stissi - il Comune di Regalbuto ha ospitato oggi questo bellissimo raduno. È stato un evento che ha permesso ai tanti appassionati delle due ruote presenti di conoscere, apprezzare e vivere il nostro paese. Ringrazio di cuore Alessandro La Bruna e tutti i Presidenti dei Club per questa importante opportunità di visibilità e promozione turistica data al nostro paese».
Un libro da ri-leggere.
La resistenza della Russia contro l'invasione napoleonica, dalla guerra del 1805 alla campagna del 1812, è il drammatico sfondo su cui si svolgono le vicende di innumerevoli personaggi, famiglie aristocratiche, contadini, soldati.
L'opera si apre con un quadro dell'alta società di Mosca nel 1805, alla vigilia della guerra contro Napoleone. Si distinguono il principe Andrej Bolkonskij - sarcastico, orgoglioso, intelligente già deluso dal suo recente matrimonio con l’infantile Lisa -, il conte Pierre Bezuchov, suo amico goffo e sensibile appena tornato dall’estero, e Nataša Rostov, ciascuno in cerca di una risposta alla propria inquietudine esistenziale. Alla vita mondana di Mosca si contrappone la calma della campagna nella casa dei Bolkonskij (Lysye Gory), dove vivono il padre di Andrej e la sorella Maria, dolcissima e profondamente religiosa. La guerra sconvolge questo mondo. Comandante delle armate russe è il generale Kutuzov che ai piani strategici di Napoleone oppone la fiducia nelle leggi naturali, per le quali alla fine il nemico verrà sconfitto dalla steppa russa e dalla generosità e dal coraggio della sua gente.
Andreij si arruola e combatte ad Austerlitz. Quando torna e la moglie muore dandogli un figlio, sente finita la propria vita. L'amore per Nataša, allegra e dolcissima, riaccende in lui l'entusiasmo e la voglia di vivere, ma Nataša si lascia sedurre dal fascino di Anatolij Kuragin e rompe il fidanzamento. Ritrova Andreij mortalmente ferito a Borodino e lo assiste con amore mentre lo trasportano durante la ritirata che precede l'incendio di Mosca. In punto di morte Andreij trova la serenità a lungo cercata nella fede cristiana, perdona Anatolij, che ferito ha subito l'amputazione di una gamba, e così interiormente pacificato muore. Pierre, corteggiato per la sua ricchezza dalle fanciulle del bel mondo, ha sposato la bella e infedele Elena, sorella di Anatolij, che morirà misteriosamente.
Il matrimonio è infelice e Pierre è anche costretto a battersi in duello col rivale Dolochov. Quando all'arrivo dei Francesi Mosca viene data alle fiamme dagli abitanti pur di non consegnarla al nemico, Pierre s'illude di risolvere la situazione da solo e medita di uccidere Napoleone. Finisce in carcere, dove incontra un misero, paziente e pio soldato-contadino, Platonov Karataev, genuina incarnazione del popolo russo, che gli mostra la via spirituale da seguire.
Alla fine della guerra Pierre rivede Nataša a Mosca: l’ama da tempo ma esita a dichiararsi, finché non ne trova il coraggio e lei accetta di sposarlo. Si uniscono infine anche Nikolaj e Marja che l’amava da quando l’aveva salvata da un ammutinamento di contadini a Lysye Gory durante a guerra. Le nuove famiglie vengono mostrate nell’epilogo, nel 1820: i protagonisti sono invecchiati, Nataša, assorbita dai suoi compiti di madre e moglie, ha perso molto del fascino poetico di un tempo. Marja e Pierre sono i personaggi spiritualmente più forti. Simbolo delle generazioni future, fa una breve e significativa apparizione Nikolen’ka, il figlio del principe Andreij.
Fonte: Wuz.it
Il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole un vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19
Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole un vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19 in ambito scolastico in vista dell’avvio dell’anno 2022/2023. Tra le principali novità: è consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre (ma in questo caso gli studenti potranno frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi), non servirà più la misurazione della temperatura per accedere ai locali scolastici mentre la modalità della didattica digitale integrata per gli alunni positivi cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022.
Il testo sintetizza i documenti elaborati dall’Istituto superiore di sanità nelle scorse settimane, già inviati alle scuole e ai loro dirigenti, e la normativa vigente. Il vademecum contiene, in particolare, una sezione con le principali domande e risposte sulla gestione dei casi di positività, la didattica digitale integrata, gli alunni fragili, in risposta alle domande pervenute ad oggi dalle scuole. Il vademecum ribadisce che le mascherine non serviranno per il rientro a scuola tranne nel caso in cui ci siano alunni o personale fragile ma “il personale scolastico a rischio di sviluppare forme severe di Covid utilizza i dispositivi di protezione respiratoria del tipo FFP2 e i dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente e anche il personale che ha la volontà di proteggersi con un DPI può usare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo FFP2 e dispositivi per la protezione degli occhi”.
Il vademecum, poi, ricorda come i locali scolastici dovranno comunque essere sanificati. In modo ordinario e straordinario in presenza di uno o più casi confermati. C’è poi il capitolo sulla gestione dei positivi: in questo caso, come in passato, il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presenteranno sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2 vengono ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Per il rientro sarà necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico). Resta sempre attivo, poi, per ogni richiesta di chiarimento, il servizio di help desk amministrativo contabile, canale ufficiale di assistenza, consulenza e comunicazione fra l’Amministrazione e le Istituzioni scolastiche.
Fonte Agenzia DIRE www.dire.it
Elezioni, Conte “Dal Pd scelta cinica, ora agita spauracchio delle destre”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi non ci siamo pentiti di nulla e non possiamo pentirci di nulla, anche perchè è il vertice del Pd che ha fatto questa scelta cinica e adesso si lamenta e agita lo spauracchio delle destre. Doveva pensarci prima. Noi andiamo avanti sulla nostra strada guardando in faccia alle persone e andando a testa alta, siamo orgogliosi di poterci riproporre alle persone per continuare le nostre battaglie e ne abbiamo altre da portarne avanti”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, in un evento elettorale a San Severo, parlando della rottura del campo largo con il Pd.
– foto Agenziafotogramma.it –
Barbagallo “Stiamo valutando di richiedere un risarcimento dei danni al M5s”
(ITALPRESS) – “Stiamo valutando con i nostri legali di procedere ad una richiesta di risarcimento danni nei confronti del M5s ma anche di verificare la candidabilità dello stesso Di Paola”. Lo dice all’Italpress il segretario del Partito democratico della Sicilia, Anthony Barbagallo, nello stesso giorno in cui Caterina Chinnici conferma la propria disponibilità a scendere in campo come candidata alla presidenza della Regione dello schieramento che vede insieme i democratici, Cento Passi e i partiti satellite e movimenti civici. “La nonchalance con la quale il movimento ha meditato e attuato il tradimento è di una gravità senza precedenti nella storia politica siciliana”, dice Barbagallo, “stiamo valutando con i nostri legali i requisiti per candidabilità di Di Paola ma anche la richiesta di un risarcimento danni. Hanno sottoscritto un patto che prevedeva alcune cose ben precise, un programma elettorale ed un impegno”. Adesso “stiamo correndo per raccogliere le firme per il listino del presidente. Il Pd farà una lista forte e competitiva con una caratura ed uno spessore mai visto prima. Sono tempestato da tanti messaggi che arrivano da ogni parte della Sicilia per apprezzamento della Chinnici”.
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Elezioni, Agcom boccia confronto a 2 Letta-Meloni a Porta a Porta. Non rispetta par condicio
L’Agcom – a fronte di diverse segnalazioni ricevute in relazione alla preannunciata organizzazione della trasmissione Porta a Porta programmata per il 22 settembre, tra le quali quella del Presidente della Commissione di vigilanza Rai Barachini – ha adottato a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, una delibera con la quale richiama le emittenti televisive e radiofoniche nazionali al rigoroso rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei programmi di approfondimento concernenti la campagna elettorale per le prossime elezioni del 25 settembre. Il confronto era previsto tra il segretario nazionale del Pd Enrico Letta e la leader di FdI Giorgia Meloni. Per garantire l’applicazione di tale principio, le emittenti dovranno tener conto che l’attuale legge elettorale prevede un sistema misto (maggioritario e proporzionale) che, da un lato, per cinque ottavi, prevede l’assegnazione dei seggi in collegi plurinominali in base ad un criterio proporzionale fondato sullo scrutinio di lista, dall’altro consente alle medesime liste di presentarsi (o meno) in coalizione per concorrere all’assegnazione dei rimanenti tre ottavi dei seggi in collegi uninominali in base ad un sistema maggioritario. Tale legge non prevede altresì l’individuazione di un capo della coalizione (laddove invece impone alle liste di indicare il relativo capo politico), nè postula necessariamente che l’esito delle elezioni venga determinato dal confronto tra due liste o tra due coalizioni. Pertanto, l’interpretazione della disciplina sulla par condicio, come risulta dal combinato delle disposizioni della delibera 299/22/CONS e di quelle del provvedimento del 2 agosto 2022 della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, deve necessariamente conformarsi a tale impostazione, secondo quanto espressamente previsto dalla legge, e in questo senso sono i precedenti dell’Autorità relativi alla scorsa tornata elettorale. Fermo restando quanto stabilito dalla delibera dell’Autorità in materia di confronto fra le forze politiche (e in particolare dall’articolo 7, comma 10), la programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonchè le attività di comunicazione ad esso correlate, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri. Alla luce del quadro normativo e regolamentare sopra richiamato, inoltre, la definizione delle modalità di eventuali confronti fra esponenti politici non può essere rimessa agli esponenti politici medesimi, rientrando, tale definizione, nella responsabilità editoriale dei direttori responsabili dei programmi. L’Autorità ha pertanto ritenuto, in vista della seconda fase della campagna elettorale e al fine di fornire indicazioni a tutti i soggetti interessati, di rivolgere un richiamo a tutte le emittenti televisive e radiofoniche nazionali affinchè, all’interno dei programmi di approfondimento informativo in cui sono previsti confronti politici, provvedano, nel rispetto della propria autonomia editoriale, ad assicurare un rigoroso ed effettivo rispetto delle condizioni di parità di trattamento, al fine di garantire all’elettorato una rappresentazione completa e imparziale delle diverse proposte politiche in vista del voto. L’Autorità, nel rispetto dell’autonomia editoriale delle singole emittenti, vigilerà sulla programmazione televisiva e radiofonica, secondo le proprie prerogative, al fine di garantire l’effettività dei principi della parità di trattamento e della correttezza dell’informazione.
(ITALPRESS).
Dietro i pochi laureati c’è anche un problema di divari territoriali
Nel contesto europeo, l’Italia è uno dei paesi con il minor tasso di giovani laureati, o di persone che comunque dispongono di un titolo di studio assimilato, di livello terziario. A fronte di una media del 41,2% di giovani europei con un titolo di studio di livello terziario, che comprende percorsi come quello universitario o in istituti tecnici superiori, nel nostro paese la quota si attesta al 28,3%. Si tratta del secondo dato peggiore dopo quello della Romania (23,3%).Incrementare la quota di laureati rappresenta una sfida cruciale per i prossimi anni. In un mondo del lavoro sempre più competitivo aumenta il livello di conoscenza richiesto per essere occupati, e con esso l’importanza del percorso di studi. Maggiori competenze consentono ai singoli individui di aspirare a migliori posizioni lavorative, riducendo il rischio di ricadere nell'esclusione sociale. Una questione ancora più centrale nel contesto post pandemico che stiamo vivendo.Per l'Italia, recuperare il divario con gli altri paesi Ue significa anche fare i conti con i divari interni oggi esistenti in termini di accesso all'istruzione terziaria. L'Italia presenta forti differenze territoriali in termini di accesso ai percorsi di istruzione, dai primi anni di vita del bambino per proseguire in tutti i livelli successivi. Lungo tutto il percorso di studi, il ritardo del mezzogiorno è spesso un elemento ricorrente. Nelle regioni meridionali è generalmente più bassa l'offerta di posti nido e del tempo pieno, nonché di strutture scolastiche come mense e palestre. Mentre sono più frequenti la dispersione scolastica e i bassi apprendimenti. Non fanno eccezione gli indicatori sull'istruzione terziaria. Nell'Italia meridionale, dove già sono di meno i ragazzi che raggiungono il diploma, meno della metà dei neodiplomati si iscrive all'università. Nel 2019 sono stati il 47,5% del totale sia nel sud continentale che nelle isole. Una quota inferiore rispetto alla media nazionale (51,4%), nonché al dato del nord (53,5%) e del centro Italia (55%). A livello regionale, escluso il Trentino Alto-Adige - il cui dato non tiene conto delle migliaia di giovani iscritti nelle università austriache - agli ultimi posti compaiono Sicilia (46,6%) e Campania (43%).
fonte openpolis