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Martedì, 10 Maggio 2022 10:34

No alla chiusura di #Cartabianca

LE voci di una presunta chiusura del format di Rai 3 #cartabianca, sta alimentando in questi giorni il dibattito sulla libertà di informazione in Italia. Sia chiaro che non siamo ai livelli dei paesi governati da dittatori. In Italia la legge sulla libertà di espressione è chiara , ed è proprio per questo motivo che anche noi ci sentiamo solidali non solo a Bianca Berlinguer ma a qualsiasi forma di informazione che rispetti i canoni della correttezza, della deontoligia professionale e nel rispetto della legge. Ci auguriamo che anche stasera il programma della Berlinguer vada in onda. Ognuno di noi telespettatori ha un telecomando in mano e dunque è sempre libero di scegliere cosa guardare.

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Ogni giorno sui nostri cellulari riceviamo decine di telefonate di presunte call center , i quali , grazie ai consensi informatici, hanno ricevuto interi elenchi con i relativi numeri di telefono. Nonostante le restrizioni comunque riescono ad aggirare gli ostacoli di legge e dunque si continua ad essere letteralmente disturbati in ogni opra del giorno , senza pietà alcuna per la serenità delle persone. Due consigli: se il numero che vi chiama non è nella vostra rubrica evitate di rispondere , non dite mai SI , ma appena sentite una voce sconosciuta interronpetere la telefonata.

Fate voi le domande  per evitare telefonate commerciali    Quando si risponde all’operatore telefonico è diritto del consumatore conoscere il suo nome e cognome. Difficilmente quest’ultimo risponderà e, in realtà, potrebbe anche dire una bugia (difficile scoprirlo in quel momento). Tuttavia il consumatore attento, che ha provveduto ad iscriversi nel Registro Pubblico delle Opposizioni, può ammonire l’operatore ricordandogli che la telefonata è illegale e che, pertanto, potrà essere denunciarlo al Garante della Privacy.

Il consumatore ha quindi diritto a conoscere la numerazione dalla quale chiama l’operatore (qualora dovesse essere oscurata), il nome della società di telemarketing presso cui opera e il nome dell’azienda per la quale la pubblicità viene eseguita. Un tempo l’operatore di telemarketing si difendeva sostenendo l’esistenza di un consenso al trattamento dei dati rilasciato in precedenza dall’utente. Questa scusa però non tiene più. Con la cancellazione automatica, per legge, di tutti i consensi in precedenza prestati non è più possibile prendere in giro il consumatore.

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Scelgono la maternità sempre più tardi (in Italia l’età media al parto delle donne raggiunge i 32,4 anni) e fanno sempre meno figli (1,25 il numero medio di figli per donna). Devono spesso rinunciare a lavorare a causa degli impegni familiari (il 42,6% delle donne tra i 25 e i 54 anni con figli, risulta non occupata), con un divario rispetto ai loro compagni di più di 30 punti percentuali, oppure laddove il lavoro sia stato conservato, molte volte si tratta di un contratto part-time (per il 39,2% delle donne con 2 o più figli minorenni). Solo poco più di 1 contratto a tempo indeterminato su 10 tra quelli attivati nel primo semestre 2021, è a favore delle donne. Nel solo 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni, spesso per motivi familiari anche perché non supportate da servizi sul territorio, carenti o troppo costosi, come gli asili nido (nell’anno educativo 2019-2020 solo il 14,7% del totale dei bambini 0-2 anni ha avuto accesso al servizio finanziato dai Comuni).

Questi i dati diffusi da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, nel 7° Rapporto di Save the Children ‘Le Equilibriste: la maternità in Italia 2022’, alla vigilia della Festa della mamma. Un quadro critico quello che emerge dal Rapporto, ad iniziare dal tasso di natalità che nel 2021, nel nostro Paese, segna l’ennesimo minimo storico dall’Unità d’Italia. I nuovi nati, infatti, calano al di sotto della soglia dei 400mila (399.431), in diminuzione dell’1,3% sul 2020 e di quasi il 31% rispetto al 2008. Uno scenario del nostro Paese molto complesso, quindi, nel quale le mamme sono alla continua ricerca di un equilibrio tra vita familiare e lavorativa, spesso senza supporto e con un carico di cura importante, aggravato negli ultimi anni a causa della pandemia.
Lo studio include l’Indice delle Madri, elaborato dall’Istat per Save the Children, che identifica le regioni in cui la condizione delle madri è peggiore o migliore sulla base di 11 indicatori rispetto a tre diverse dimensioni: la cura, il lavoro ed i servizi. Inoltre, anche quest’anno, l’indice evidenzia i principali mutamenti che hanno interessato la condizione delle madri nei diversi territori. Secondo l’Indice, anche quest’anno, sono le regioni del Nord ad essere più mother friendly, in alcuni casi con valori molto più alti della media nazionale. Regioni queste, dove c’è una maggiore attenzione sulle condizioni socio-economiche delle donne ed è evidente uno sforzo maggiore nell’investimento sul welfare sociale. Le province autonome di Bolzano e Trento mantengono da varie edizioni, rispettivamente, la prima e la seconda posizione.
Dietro le prime due, seguono l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, la Toscana e la Valle d’Aosta. Al contrario, le regioni del Mezzogiorno (assieme al Lazio) si posizionano tutte al di sotto del valore di riferimento (pari a 100), evidenziando come sia più difficile per le mamme vivere in alcune di queste. Il Lazio infatti, registra il 13° posto nella classifica generale, già dal 2018, pur avendo conquistato tre punti in più nei valori del 2021. Basilicata (19° posto), Calabria (20° posto), Campania (21° posto) e Sicilia (17° posto) si avvicendano da anni nelle ultime posizioni. Quest’anno si affianca loro la Puglia (18° posto), anche se, per tutte le regioni del Mezzogiorno, il trend globale sembra in sensibile miglioramento con un aumento di 4 punti negli ultimi quattro anni.

Agenzia DIRE  www.dire.it

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Il 6 Maggio scorso si è disputata a Enna la fase provinciale studentesca di atletica leggera che ha visto la partecipazione degli alunni degli Istituti superiori di secondo grado . Tra questi il Fortunato Fedele di Agira la cui squadra ha vinto la fase provinciale , ottenendo ottimi piazzamenti in quasi tutte le categorie. Nel salto in alto  Filippo Diretto ha vinto ,accedendo così alla fase regionale, primo posto anche per Gabriele Bannò nel salto in lungo. Secondi posti invece per Mattia Giannazzo nei 100 metri, Epifanio Palmisano , nel getto del peso, e Rachele Napoli nei 1000 metri. Secondo posto anche nella staffetta formata da Diretto, D'Agostino, Palmisano e Bannò. Sul Podio con il terzo posto , anche Giorgia Mirabella , nei 100 metri e Valentina Sgarlata, Soddisfatti sia i docenti di educazione motoria sia il Preside dell'Istituto Fortunato Fedele Prof. Serafino Lo  Cascio .  

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La coalizione di centrodestra resta davanti al centrosinistra ma perde terreno rispetto a una settimana fa. È quanto emerge dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 6 maggio su un campione di mille persone. Fratelli D’Italia, Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia e Coraggio Italia mettono insieme il 49,2% delle preferenze perdendo lo 0,2% di punti percentuali in sette giorni. PD, M5S, Art.1 ed Europa Verde raggiungono il 38,7% (+0,1%). Dall’inizio del governo Draghi – 13 febbraio 2021 – il centrodestra registra un calo di 3,9 punti. Sale invece il centrosinistra che da quella data ha guadagnato 4,7 punti. Fratelli d’Italia è ancora il primo partito in Italia con il 22,1% e guadagnando uno 0,1%. In seconda posizione il Pd con il 21,7% (-0,1%). Chiude il podio la Lega ferma al 15,4%. Invariata la sua posizione rispetto a 7 giorni fa. E’ quanto emerge dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 6 maggio su un campione di mille persone.
A seguire, il Movimento 5 Stelle che guadagna lo 0,2% e si attesta al 12,9%. Quindi Forza Italia al 10,7% (-0,1%) e Azione-+Europa al 4,4% (+0,1%). Italexit con Paragone al 2,2% che con un +0,2% supera Italia Viva al 2,1% (-0,1%). Chiudono la classifica Europa Verde al 2,1%, Sinistra italiana al 2% (-0,2%), e gli altri partiti al 4,4% (-0,1%). Continua a perdere consenso tra gli italiani Mario Draghi, che si attesta al 53,5% perdendo lo 0,4% rispetto alla scorsa settimana. E’ quanto emerge dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 6 maggio su un campione di mille persone.
Ad inizio governo, nel febbraio del 2021, Draghi aveva il 61% dei consensi.

fonte Agenzia DIRE  www.dire.it

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ANSA - Sono ritocchi ma significativi quelli che una nuova riunione del Consiglio dei ministri ha apportato al decreto aiuti varato lunedì scorso.   Non cambia la distribuzione dei 14 miliardi stanziati per sostenere famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi della guerra in Ucraina, ma cambiano alcune misure chiave come il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che ora si allarga anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura.

Arriva poi il buono per i trasporti pubblici, da 60 euro, e vengono in parte riattivate le cessioni multiple di crediti, in modo che le banche possano smaltirli, anche se sempre con dei forti limiti per evitare le frodi. Tra aiuti per il caro materiali e interventi sul settore trasporti il ministero delle Infrastrutture calcola un intervento che sfiora i 10 miliardi. Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra che salgono a 150 milioni complessivi, perché ai 130 del ministero dello Sviluppo economico si aggiunge un fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole. L' "indennità una tantum" da 200 euro, misura pensata per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. La riceveranno lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro, ma grazie alla spinta dei ministri 5 Stelle e del dem Andrea Orlando arriverà anche ai percettori del reddito di cittadinanza e agli stagionali. E con le pressioni delle ministre Iv Elena Bonetti e di FI Mariastella Gelmini, anche i lavoratori autonomi avranno il bonus, ma sono ancora da definire forma e sostanza.

Sul fronte lavoro resta in sospeso il tema dei salari, che secondo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, va affrontato  trovando un "un punto di approccio comune" tra forze politiche e forze sociali, datori di lavoro e sindacati, soprattutto in vista di un nuovo ciclo elettorale. "È chiaro che dobbiamo inventarci una nuova politica dei redditi", ha detto il ministro. Altra grande modifica inserita nel dl aiuti riguarda la cessione dei crediti da bonus edilizi: le banche potranno superare il limite numerico di cessioni fissato dalle varie strette, purché il credito venga venduto a clienti professionali che hanno un conto presso la banca stessa, oppure venga passato all'istituto capogruppo.

Un allentamento dei vincoli che il mondo dell'edilizia chiedeva da tempo per rimettere in moto il meccanismo degli incentivi che negli ultimi mesi è andato a singhiozzo, visto che molte banche hanno raggiunto la capienza massima di crediti che sono in grado di assorbire. Per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie, il decreto istituisce poi un buono per studenti e lavoratori - con reddito sotto i 35mila euro - che viaggiano sui mezzi pubblici locali, regionali, interregionali e sui treni. Il buono, che può essere utilizzato per un solo acquisto, copre fino al 100% della spesa per gli abbonamenti e comunque non può superare i 60 euro.

L'erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre. Il decreto prevede anche ulteriori risorse a favore delle Regioni per assicurare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale legati alle esigenze delle scuole, che a causa dell'emergenza sanitaria hanno previsto orari scaglionati per l'inizio delle lezioni fino alla fine dell'anno scolastico in corso. Infine, nel nuovo testo si aggiunge il sostegno alle aziende agricole che devono far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia. Viene istituito un fondo da 20 milioni di euro presso il ministero delle Politiche agricole, che erogherà contributi a fondo perduto alle imprese piccole e medie che hanno subito un calo del fatturato a causa della contrazione della domanda, dell'interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento.

Fonte ANSA

 

 
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Si è chiusa la procedura della prova scritta per il reclutamento di 176 istruttori amministrativi contabili da destinare ai Centri regionali per l’impiego. Ai test si è sottoposto nell’isola il 54,8 per cento dei candidati attesi, ovvero poco più della metà dei partecipanti, in tutto 25.508 dei circa 47 mila candidati che avevano fatto domanda di partecipazione. 

Dal 2 al 6 maggio nelle tre sedi di Palermo, Catania, Siracusa si sono svolte dieci sessioni di esame (due al giorno) per la somministrazione dei 60 quiz a risposta multipla come previsto dal bando di concorso. 

«La Regione Siciliana ha avviato la stagione dei concorsi, fermi da 30 anni, e lo ha fatto al passo con i tempi e secondo la nuova normativa, in modo agile e veloce - dice l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto - In questo primo ciclo di selezione, che ha riguardato gli istruttori amministrativi contabili per i Centri per l'impiego, tutto ha funzionato in modo lineare nelle tre sedi di esame, dove si sono svolte in tutto dieci sessioni di esame. - aggiunge - Da lunedì 9 maggio si andrà avanti con l'altro profilo della categoria C, gli operatori mercato del lavoro e dal 17 maggio con la selezione dei funzionari per il ricambio generazionale. Il governo regionale è molto fiducioso di portare a termine le procedure selettive nel più breve tempo possibile per rispondere con efficienza e tempestività al fabbisogno professionale degli uffici regionali».

Il Formez, ente curatore della procedura pubblica, per questa categoria ha messo in moto una macchina organizzativa per l'attesa di 46.568 candidati in tutto, di cui 25.018 a Palermo, 14.168 a Catania e poco oltre 7.382 a Siracusa. Di questi solo il 54,8 per cento dei candidati (25.508) si è presentato al banco di prova del test scritto digitale, di cui 14.723, ovvero il 58,8 per cento, nella sede di Palermo (provenienti dalle province di Palermo, Trapani e Agrigento), 7.253, il 51,2 per cento a Catania (dalla provincia etnea e da Messina) e, infine, 3.532, nonché il 47,8 per cento a Siracusa dalle province di Siracusa, Enna, Caltanissetta, Ragusa e delle altre regioni italiane o paesi esteri.

Da lunedì 9 maggio e fino al 16 la prova dei test toccherà agli aspiranti 311 istruttori con profilo Operatori mercato del lavoro nelle tre sedi di esame di Palermo, Catania e Siracusa con le stesse modalità: due sessioni giornaliere alle 10 e alle 15. 

Gli esiti della prova scritta per gli amministrativi contabili sono accessibili nella propria area riservata sulla piattaforma del FormezSolo per i candidati che hanno superato la prova si procederà alla valutazione dei titoli di studio legalmente riconosciuti e dei titoli di servizio.  

 

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Mancano dieci giorni allla fatidica data della scadenza entro la quale si dovranno presentare le liste dei candidati , ma già i gruppi che sostengono i tre candidati a Sindaco , sono in piena campagna elettorale , alla ricerca di consensi. E' già tutto deciso . Nei nostri precedenti articoli abbiamo ampiamente dato notizie sulle rispettive posizioni che hanno assunto i partiti e i vari movimenti civici a sostegno di Gianni Meli , Barbara Furia e Angelo Longo e dunque a piccoli passi , ci si avvia alla data del 12 Giugno dove si voterà non solamente per il rinnovo delle cariche amministrative comunali ma anche per i cinque referendum. Da osservatori , possiamo liberamente affermare che nella compisizione delle tre liste non sono mancati i colpi di scena, il cambio di decisioni , gli strappi , le divisioni e gli immancabili "porta e riporta" che come al solito finiscono per ingigandire discussioni. Da adesso in poi però tutto cambierà e i fatti del passato che hanno caratterizzato le scorse settimane, saranno dimenticate. Non mancano anche i sondaggi. E' meglio non fraintendere. Ci riferiamo ai sondaggi nostrani. Le tre liste partono da pari a pari e ognuna è certa che vincerà le elezioni ,  dipenderà dal modo di condurre la campagna elettorale, la scelta degli elettori. Un fattore determinante sarà quello di portare alle urne il maggior numero di persone possibili. Su ciò crediamo che si giocherà la vittoria di una delle tre liste che avrà preso più consensi. Quanto inderanno i media ? E' notorio che sono un efficace mezzo di comunicazione che però non raggiungono buona parte degli elettori che non può disporre di un computer e dunque il porta a porta con la presenza fisica dei candidati rappresenta il mezzo più efficace per incontrare e convingere le persone.

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Fino ad ora abbiamo informato i nostri lettori sugli sviluppi delle liste e dei candidati a Sindaco nelle prossime elezioni amministrative del 12 Giugno. Nella stessa data si voterà anche per i referendum . Vediamo quali sono. Il 12 giugno 2022 i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per i 5 referendum abrogativi in materia di giustizia. Le operazioni di voto inizieranno domenica 12 alle ore 7 e termineranno alle ore 23.

I QUESITI

  1. Incandidabilità dopo la condanna: il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del Governo. Consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.
  2.  Separazione delle carriere:  il quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli” impedendo al magistrato di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero durante la sua carriera.
  3. Riforma Consiglio superiore della magistratura:  si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio superiore della magistratura
  4. Custodia cautelare durante le indagini: il quesito chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.
  5. Valutazione degli avvocati sui magistrati: il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità

MINISTERO DELL’INTERNO: QUESITI  INTEGRALI

MODALITA’ DI VOTO

Ciascun elettore potrà:

  1. Apporre una croce sul SI’ se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata
  2. Apporre una croce sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore

QUORUM

Affinché il referendum abrogativo sia valido dovranno votare la metà più uno degli elettori aventi diritto.
In caso contrario, le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

 

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Il 21 maggio il busto reliquiario di Sant'Agata sarà esposto in Cattedrale. Lo annuncia l'arcivescovo Luigi Renna, tenendo fede ai propositi espressi dalla diocesi etnea lo scorso febbraio. L’apertura e la chiusura del sacello avverranno in forma privata. "Il parroco della Cattedrale, don Barbaro Scionti e il Comitato per la festa di sant’Agata presieduto dalla dottoressa Mariella Gennarino, provvederanno a breve a far conoscere il programma della giornata - spiega Renna - che sarà di preghiera e raccoglimento, di sosta orante davanti al Busto reliquiario, di possibilità di confessarsi per riconciliarsi con Dio e con i fratelli. Sarà possibile partecipare all’Eucarestia che io stesso presiederò in Cattedrale alle ore 20, nel rispetto delle norme di sicurezza alle quali ci dobbiamo attenere. Durante la giornata sarà possibile partecipare in diversi orari all’Eucarestia nella vicina Basilica Collegiata".

fonte Catania Today

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