Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

L’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ha firmato stamane il decreto di indizione dei comizi per le elezioni amministrative che si terranno in Sicilia domenica 12 giugno, così come deciso qualche giorno fa dal governo Musumeci. A essere interessati dalle consultazioni elettorali sono 120 Comuni, 107 con il sistema maggioritario (fino a 15 mila abitanti) e 13 con quello proporzionale (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno). I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). Nella sola città di Messina si voterà anche per il referendum sull'istituzione del nuovo Comune "Montemare", formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo.
 
Le urne saranno aperte solamente domenica, dalle 7 alle 23. L'elettore - sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale - può esprimere una o due preferenze della stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l'elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Le liste dei candidati a sindaco, al Consiglio comunale, a presidente di circoscrizione e al Consiglio circoscrizionale vanno presentate da venerdì 13 a mercoledì 18 maggio (alle ore 12).
 
Durante le operazioni di voto, sul sito istituzionale della Regione, saranno pubblicate tre rilevazioni (alle 12.30, 19.30 e 23.30) sull'affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati.
 
Lo scrutinio avrà inizio dopo il completamento delle operazioni di spoglio delle schede relative ai cinque referendum sulla giustizia, che si terranno nello stesso giorno. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell'assessorato dell'Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale.
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La Filbi Uil l’organizzazione di lavoratrici e lavoratori dei Consorzi di bonifica, oggi a  Enna presso la sede consortile di Leonforte ha svolto il congresso territoriale. Domenico Romano ( nella foto a sinistra)  è stato eletto nuovo segretario della Filbi uil di Enna, mentre Brazzaventre Duccio e Mure Claudia sono stati nominati responsabili sindacali aziendali. Alla riunione sindacale era presente il segretario nazionale Gabriele De Gasperis che ha ricordato come i Consorzi di bonifica siano “le sentinelle del territorio” e ha messo in guardia sui rischi di una loro paralisi per mancanza di risorse: “La Regione sa bene – ha affermato De Gasperis – quali e quanti siano i costi energetici di questi enti, ora appesantiti ulteriormente dalla crisi innescata dal conflitto in Ucraina e dalla speculazione. Nessuno deve dimenticare i servizi di pubblica utilità e a salvaguardia del territorio che vengono assicurati dai Consorzi.Alla politica chiediamo investimenti e sostegno per un’efficace erogazione dei servizi”. Il segretario nazionale della Filbi ha anche rivendicato “la necessità di un ampliamento degli organici degli enti per garantire nei territori una presenza stabile di professionalità al servizio dei cittadini e del sistema agricolo”. Nel corso del congresso è intervenuto anche il segretario regionale della filbi uil  Eenzo Savarino Per sottolineare che la vicenda dei Consorzi di bonifica è la sintesi perfetta di anni di malgoverno, caratterizzati dall’incapacità del governo regionale a dare vita, grazie al dialogo costruttivo con i sindacati, a riforme finalmente capaci di esaltare il patrimonio umano rappresentato dai lavoratori e di offrire un servizio efficiente ai siciliani. Savarino ha infine esclamato: “Non si comprende come mai Governo regionale e il Dipartimento agricoltura non siano ancora oggi, a distanza di un anno dalla pubblicazione della legge, riusciti a dare attuazione all'articolo 60 della Finanziaria che prevedeva gradualmente il turn-over del personale” e nel contempo garantire i lavoratori della legge 45 del 95 che da circa 25 anni sono ancora precari. “Come Filbi – ha aggiunto il segretario regionale – siamo fortemente interessati affinché in sede di approvazione del bilancio la politica metta a disposizione le risorse necessarie. Su questo argomento abbiamo registrato la disponibilità dell'assessore Scilla, vedremo se alle parole corrisponderanno i fatti”.

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“La giuria ci aveva odiati fin dal primo momento perché eravamo contro la guerra. La giuria non si rendeva conto che c’è della differenza tra un uomo che è contro la guerra perché ritiene che la guerra sia ingiusta, perché non odia alcun popolo, perché è cosmopolita, e un uomo invece che è contro la guerra perché è in favore dei nemici. Noi non siamo uomini di questo genere. Noi crediamo che la guerra sia ingiusta e ne siamo sempre più convinti”.
Queste le parole di Bartolomeo Vanzetti il 9 aprile 1927, quando il giudice Webster Thayer pronunciò la condanna a morte per lui e per Nicola Sacco.
Innocenti, capri espiatori di una giustizia ingiusta e di un clima di intolleranza nei confronti degli stranieri.
Innocenti.
La farfalla della gentilezza
(La citazione è tratta dal libro di Alberto Gedda: Gridatelo dai tetti: Autobiografia e lettere di Bartolomeo Vanzetti (LE MEMORIE), FUSTA EDITORE, 1977 - terza edizione 2017)
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Venerdì, 08 Aprile 2022 15:12

Verso Regalbuto '22. "Tutto è in divenire".

Il commento generale è che mai come in questa vigilia della tornata elettorale , si siano registrati "colpi di scena" che ad oggi non lasciano spazio alle certezze. Per ora le uniche certezze sono rappresentate dai due candidati a Sindaco ( tre se si conta anche Achille Croce Parisi )  e sei candidati al consiglio comunale ,quest'ultimi  ufficializzati dalla lista "PubblicaMENTE", che sostiene la candidata a Sindaco Barbara Furia. Si ha l'impressione però che la maggiore incertezza riguarderebbe il completamento del quadro relativo alla formazione dei gruppi che sosterranno le liste e i candidati a Sindaco. In questo senso il travaglio maggiore forse è quello che apparterrebbe al Partito Democratico , ma si attendono risposte sulle decisioni prese  sia dal movimento Regalbuto Riparte che , come si ricorderà ,aveva lasciato libertà di voto ai propri simpatizzanti-, ma che potrebbe decidere di ritornare sui passi del passato, costituendo una propria lista, da presentare agli elettori. Anche sul versante di Achille Croce Parisi potrebbero rivelarsi novità circa la conferma della sua candidatura a Sindaco. Ma come si vede i condizionali sono tanti e dunque toccherà aspettare la fine di Aprile , per poter avere maggiori notizie certe. Come si vive la prossima elezione a Regalbuto ? L'impressione che si ha è quella di un generale distacco , ma si discute nelle famiglie e soprattutto negli ambienti politicizzati. L'interesse però è destinato ad aumentare con il passare del tempo e quanto più ci si avvicina ai giorni fatidici , dopo la presentazione ufficiale delle liste. Per ora , come abbiamo titolato, tutto è in divenire ! 

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PALERMO (ITALPRESS) – Trasuda ottimismo dal centrodestra dopo il vertice romano con i leader della coalizione per decidere la strategia (e i candidati) da schierare a Palermo, Messina e, in prospettiva, anche alla Regione siciliana. Si parte da un mantra che è quello dell’unità di coalizione da parte di tutti i partiti. Un solo nome per Messina (il candidato sarà Maurizio Croce), ancora nulla per il capoluogo. E mentre a Palermo i candidati del centrosinistra presentano già le liste (Fabrizio Ferrandelli) e sono pronti ad aprire la campagna (Franco Miceli) nello schieramento avverso ancora non c’è un nome. O meglio, ce ne sono cinque. E sono ancora troppi. E rimane deluso chi, al termine della giornata di oggi, si aspettava “il” nome per Palermo, quel Francesco Cascio che a furia di scaldare i motori rischia di rimanere senza benzina prima della partenza…
Dalle note, però emerge ottimismo. E viene indicata la strada che è quella dell’unità di coalizione. “Sono molto soddisfatto della riunione di oggi in cui è emersa l’assoluta voglia di stare uniti, per non gettare alle ortiche la possibilità palese di vincere le elezioni sia a Palermo che a Messina”, sottolinea il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, al termine della riunione a Roma. E proprio a Messina il centrodestra “ha trovato la sintesi sul candidato a sindaco”.
Stessa linea anche per il centrista Saverio Romano. “Noi con l’Italia ha sempre sostenuto le ragioni di un centrodestra che alle elezioni amministrative, da Palermo a Messina e in tutti i Comuni in cui si vota, proceda in modo unitario, nella consapevolezza dell’importanza dei valori politici che ci accomunano e della condivisione di programmi e azioni di sviluppo del territorio. La giornata politica di oggi segna un punto importante in questa direzione. Lavoriamo per candidature che siano espressione di tutti i partiti che compongono la coalizione, incluso Fratelli d’Italià”, spiega il vicepresidente nazionale di Noi con l’Italia e leader del partito in Sicilia.
“In Sicilia decideranno i siciliani: siamo impegnati per costruire una coalizione la più ampia possibile e confermare un centrodestra unito e vincente. Speriamo che nessuno si chiami fuori”, si apprende da fonti della Lega. A Messina, dove da settimane la tela di Penelope del centrodestra è stata tessuta e poi disfatta dai due contendenti, il dirigente regionale Maurizio Croce e il parlamentare della Lega Nino Germanà, il candidato sarà Croce.

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anzichè portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro civili, donne e bambini inermi”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale.
“Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora”, ha aggiunto. “Si metta fine a questa guerra – ha continuato -, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo”.
“Dopo la seconda guerra mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace ma purtroppo non impariamo ed è andata avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti. Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”, ha sottolineato il Pontefice.

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( foto di Cinzia Labruna) . In Italia sono circa 6 su 10 i bambini che praticano sport nel tempo libero, in modo continuo o perlomeno saltuario. Una quota fortemente variabile sul territorio nazionale. Sono almeno 7 su 10 in regioni come la Valle d’Aosta (80,3%), le province autonome di Bolzano (74,2%) e Trento (70,2%), il Friuli Venezia-Giulia (71,1%), la Lombardia (70,2%). Mentre le regioni con la minore pratica sportiva tra bambini e ragazzi sono tutte del mezzogiorno. Tutti i territori che non raggiungono la media nazionale sono infatti collocati nell'Italia meridionale. In particolare Campania, Sicilia e Basilicata, che non raggiungono la quota del 50%. Poco sopra questa soglia Puglia e Calabria, con rispettivamente il 50,8% e il 51,5%. Si tratta di un divario che chiama in causa tanti aspetti diversi: dalla condizione economica delle famiglie all'educazione alla salute, fino all'offerta di luoghi dove praticare sport sul territorio. È interessante osservare come in diversi casi i territori in cui tanti ragazzi non fanno sport coincidano con quelli con minore dotazione di impianti sportivi. Una tendenza da analizzare con grande cautela: la carenza di luoghi dove fare attività è infatti solo uno dei tanti motivi per cui non si pratica sport nell'infanzia. Tra questi ad esempio la mancanza di tempo o interesse oppure le disponibilità economiche della famiglia. Tuttavia è interessante osservare come varino, regione per regione, la sedentarietà dei minori e l'offerta di impianti sportivi sul territorio, a partire dalle palestre scolastiche. Le regioni con la quota più bassa di bambini che fanno sport almeno saltuariamente in alcuni casi sono anche quelle con meno scuole che hanno la palestra annessa.Ad esempio, la Campania - ultima per quota di bambini e ragazzi che praticano sport in modo almeno saltuario - è anche la seconda regione con meno palestre scolastiche, dopo la Calabria (a sua volta quintultima per quota di ragazzi che fanno attività). Allo stesso modo, dispone di meno palestre scolastiche della media anche la Sicilia, penultima regione per pratica sportiva tra i minori. Basilicata e Puglia - rispettivamente terzultima e quartultima per pratica sportiva - hanno invece una quota di scuole con palestra tendenzialmente in linea con la media nazionale. Del resto, le città del sud si caratterizzano anche per una minore dotazione di aree sportive all'aperto. Parliamo di spazi all’aperto adibiti a campi sportivi e polivalenti, piscine, aule verdi, che possono essere utilizzate per attività ludiche, sportive e ricreative.

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«Il governo Musumeci continua a dare linfa ai territori rurali con circa 33 milioni di euro ripartiti tra i Gal siciliani. Si tratta delle risorse aggiuntive assegnate alla misura 19 del Programma di Sviluppo Rurale della Sicilia grazie alla proroga delle attività per le annualità 2021 e 2022». Lo dichiara l’assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Toni Scilla. 

«Abbiamo voluto ripartire le risorse tenendo conto di alcuni criteri che valorizzano il lavoro svolto da ogni singolo Gal -  spiega l’assessore regionale – , infatti, solo una piccola parte pari a circa il 20 per cento è stata distribuita con i criteri storici del 2016, mentre la metà delle risorse ha tenuto conto della performance di ogni singolo Gal, basata sulle graduatorie approvate, sugli impegni emessi e sulla spesa pubblica erogata; l’ulteriore quota pari al 20 per cento circa è stata assegnata a 10 progetti ritenuti di grande qualità per gli aspetti legati all'innovazione e alle ricadute sui territori di attuazione».

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Domenica scorsa c'era tanta gente per l'inaugurazione del nuovo campo di calcio a 7 in erba sintetica dell'Acquamara di Regalbuto. C'era il Sindaco Francesco Bivona, la presidente del Consiglio Comunale Mariarosa Rubulotta, gli assessori , alcuni consiglieri comunali , il parroco della Chiesa di Santa Maria la Croce don Roberto Franco Coppa. C'erano anche tanti bambini , i genitori , gli appassionati del calcio e le "vecchie glorie " , alcune delle quali erano in campo, altre seguivano la partita inaugurale a bordo campo. Uniti dai ricordi di un luogo diove sono cresciute tante generazioni , dove si sono svolte tante memorabili partite di calcio, dove il pubblico ogni domenica assiepava le "tribune" , con le radioline accese per seguire le partite del campionato di calcio nazionale. " Arbitro cornuto " - gridava il sig Saccone - appena varcava il cancello d'ingresso . E tutti a ridere ! Lo spogliatoio baracca in legno degli anni sessanta !. E che dire del Presidente Cardaci seduto in panchina a rosicchiare le unghia per tutto il tempo. I ricordi si intrecciavano con gli aneddoti , specie querlli dei campionati estivi , dove la partecipazione dei tifosi era ancora più calorosa. In quel campo sono passate le squadre dell'Amaselo, della Libertas e del Regalbuto dei vari presidenti che nel tempo si alternavano. Ogni pomeriggio il terreno di gioco ospitava le decine di ragazzi della Scuola di Calcio. Ricordi, dicevamo , da trasmettere alle nuove generazioni. Il campo a sette è comenuque un inizio . Chissà. Forse  nascerà  una nuova Scuola di Calcio. Ma è più sicuro che ora come allora, i bambini , uno dei quali porta sotto braccio un pallone , si schiereranno in campo per una partita. Prima però ora come allora sarà ripetura la solita richiesta : " Don Turi ...possiamo fare una partita ? " E lui ( il sig Mammana) , compiaciuto , seduto fuori all'ombra dello spogliatoio  , a dir di SI divertito !!! Io c'ero ! Posso dirlo. I ricordi di quel tempo felice sono per un istante passati davanti a noi già avanti con l'età . come un film e con commozione.

AgoVit

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Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio, ha fatto visita all’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Don Pino Puglisi” di Centuripe. L’incontro per fare il punto sulle progettualità e gli interventi sulle quattro sedi dell’I.I.S. “F. Fedele” che rappresentano un polo di riferimento di rilievo per la formazione nel campo delle scienze umane, bio-tecnologie, relazioni internazionali, turismo, marketing, tecnologia, informatica ed enogastronomia.

 “Si è trattato di un incontro tecnico-istituzionale proficuo ed importante che ha consentito di entrare nel dettaglio dei numerosi interventi e progettualità previste attraverso gli strumenti di finanziamento nuovi come il Pnrr, la SNAI “ Val Simeto” di cui l’Istituto centuripino è capofila della rete di scuole e i fondi del Miur – evidenzia il dirigente scolastico Serafino Lo Cascio – La presenza  del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio è la testimonianza della volontà delle istituzioni di seguire da vicino e in sinergia problemi e prospettive del mondo della scuola”.

“La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per accelerare i tempi dei complessi iter burocratici relativi agli interventi sulle scuole del territorio. – sottolinea Antonio Sportaro, docente del Istituto Professionale e il responsabile dell’ufficio tecnico - Come ufficio tecnico della scuola stiamo lavorando fortemente sulle problematiche degli istituti facenti parte del F. Fedele. La sinergia con il Libero Consorzio Comunale di Enna è significativa dell’attenzione che , a tutti i livelli, è riservata ai nostri studenti e al mondo scolastico in generale”.

L’Istituto “F. Fedele” di Agira (EN), con fondi del Miur, ha realizzato dal 2020 al 2022 interventi di adeguamento e adattamento funzionale di spazi e aule in conseguenza dell’emergenza Covid. Centrale nell’agenda operativa dell’Amministrazione Provinciale sarà l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’Istituto. Sono, infatti, in programma interventi per oltre 800.000 di euro finanziati con i fondi del PNRR. Novità importanti riguardano anche l’efficientamento energetico del plesso di Centuripe, interventi ai pannelli fotovoltaici già installati a Gagliano C.to, la realizzazione di nuovi parcheggi smart nella sede di Regalbuto (EN), e progetti per sedi green.

La sedi associate dell’Istituto “F. Fedele” di Agira dal 2020 sono stati già oggetto di adeguamenti funzionali in conseguenza dell’emergenza Covid. In particolare, sempre con fondi Miur, i lavori hanno riguardato la riqualificazione degli impianti di videosorveglianza per le sedi di Centuripe e Regalbuto, connessioni ad internet veloci, automazione cancelli, manutenzione straordinaria degli impianti antincendio, creazione nuove aule, manutenzione cortile presso l’Istituto Tecnico di Gagliano C.to, rifacimento rete fognaria, pittura e scialbatura ambienti comuni, adeguamento dei riscaldamenti presenti nei plessi associati,riadattamento del terrazzo con nuova pavimentazione e parapetto in acciaio nella sede di Centuripe per la creazione di una sala ristorante all’aperto, creazione di nuovi impianti di aerazione e ricircolo aria nei laboratori, creazione di un ristorante didattico nella sede di Centuripe a disposizione degli alunni per lo svolgimento di attività di P.C.T.O. (ex ASL). Da non dimenticare la sistemazione a tempi da record dell’aula distrutta in seguito al cedimento di un masso dal costone roccioso adiacente alla scuola, che ha visto lo straordinario intervento da parte del Libero Consorzio Comunale di Enna.

Un restyling a tutto campo volto a potenziare sicurezza e fruibilità degli ambienti a disposizione di studenti, docenti e personale scolastico.

La visita delle delegazioni si è conclusa con un itinerario enogastronomico a km zero ispirato alle tipicità stagionali della Provincia di Enna realizzato e servito dagli allievi dell’Istituto Alberghiero coordinati dai docenti di sala e cucina.

Insieme a Di Fazio, il  dirigente della Provincia Giuseppe Grasso, Basilio Politi e Marco ScinardoTenghi, funzionari responsabile del servizio edilizia scolastica e il direttore dell’Ufficio Stampa, Rossella Inveninato. Ad accoglierli i responsabili di sede dell’Istituto “F. Fedele”, il D.S.G.A. Marianna Costa, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Antonio Sportaro e il dirigente scolastico Serafino Lo Cascio.

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