Articoli filtrati per data: Novembre 2024

Tre milioni di euro dal governo Musumeci per i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani. È stato predisposto dalla Regione il decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali) - firmato da Gaetano Armao e Marco Zambuto - che assegna un contributo agli enti locali che nel corso del 2020 hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata. A beneficiarne - in attuazione di una norma regionale - sono 167 Comuni di nove province dell’Isola, il cui elenco preparato dai dipartimenti delle Autonomie localui e dell’Acqua e dei rifiuti è stato validato dall’Arpa Sicilia.
 
«Cresce di anno in anno - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - il numero dei Comuni “ricicloni” in Sicilia. Frutto delle azioni messe in campo, fin dall’inizio della legislatura, dal governo della Regione e grazie alla collaborazione di sindaci e cittadini. Nel 2019 erano 134, nel 2018 79 e l'anno precedente appena 31. Un aumento che conferma una sempre maggiore sensibilità ambientale da parte dei siciliani, oltre all'impegno quotidiano delle amministrazioni locali».
 
Questo l’elenco dei Comuni beneficiari del finanziamento, a cui è stata assegnata una somma fissa di 8.982,04 euro e una variabile in base alla popolazione.
 
Provincia di Agrigento (25): Agrigento, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Naro, Racalmuto, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Bèlice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula. 
Provincia di Caltanissetta (13): Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Resuttano, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.
 
Provincia di Catania (23): Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Linguaglossa, Maletto, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia e Vizzini.
 
Provincia di Enna (5): Assoro, Cerami, Leonforte, Sperlinga e Troina.
 
Provincia di Messina (29): Acquedolci, Alcara Li Fusi, Antillo, Caronia, Castel di Lucio, Furci Siculo, Itala, Limina, Longi, Mandanici, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Montalbano Elicona, Naso, Pagliara, Pettineo, Roccafiorita, Roccalumera, Rometta, San Marco d'Alunzio, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Terme Vigliatore, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena.
 
Provincia di Palermo (39): Alimena, Aliminusa, Altofonte, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Caccamo, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Ciminna, Cinisi, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Giardinello, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Pollina, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Terrasini, Torretta, Trappeto, Valledolmo e Ventimiglia di Sicilia.
 
Provincia di Ragusa (8): Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa e Santa Croce Camerina.
 
Provincia di Siracusa (6): Buccheri, Buscemi, Ferla, Melilli, Solarino e Sortino.
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Tempestività e capacità comunicativa. Sono i due assi che la lista capeggiata dalla dott.ssa Barbara Furia ha calato sul tavolo delle prossime elezioni amministrative comunali. Mentre le altre liste “riflettono” sulle alleanze , l’alleanza che ha dato vita alla lista PubblicaMENTE è già nel pieno della campagna elettorale , sfruttando soprattutto i canali della comunicazione programmati dallo staff che ne cura l’efficacia. La comunicazione politica da tempo è passata dalle piazze ai media .La nascita e l’utilizzo dei media ha modificato la propaganda e le campagne politiche. Con l’avvento dei media e dei social , infatti, non basta avere conoscenza dei meccanismi politici per ottenere un riscontro pubblico, il successo è dato dall’abilità dei partiti, ma soprattutto dei singoli politici, di parlare il linguaggio efficace per raggiungere le masse. Ma la tempestività è anche un fattore importante per raggiungere un più alto numero di elettori. Ed è su queste considerazioni che riteniamo che in questa primissima fase della campagna elettore ad occupare il primo posto nella Comunicazione Politica è la dott.ssa Barbara Furia , candidata a Sindaco della lista PubblicaMENTE. C’è da sottolineare però che se da una parte non vi è alcuna correlazione provata tra i buoni risultati all’interno della cabina elettorale e la presenza – e il successo delle campagne – sul web, dall’altra diventa sempre più evidente che avere popolarità sulle maggiori piattaforme social oggi è certamente una delle chiavi per arrivare dritto alla testa – ma spesso più al cuore – dell’elettore, per ottenere il suo voto e orientare il dibattito pubblico. La possibilità di conquistare il consenso degli indecisi dell’ultimo momento   può essere abbastanza elevata se si riesce a impostare una strategia chiara, veicolando un messaggio forte e costante nelle settimane che precedono il voto. In quest’ottica la tecnologia può giocare un ruolo fondamentale, aiutando la politica ad avvicinarsi sempre più al cittadino-elettore. Che efficacia avranno comunque i comizi in piazza? Secondo noi è ancora un fattore determinante : la colonna sonora prima e dopo i comizi, l’organizzazione del volantinaggio e soprattutto il tono e l’efficacia degli argomenti degli oratori possono veicolare da una lista all’altra il voto  degli elettori, soprattutto degli indecisi . Da Youtube a Facebook, passando per Instagram e Twitter, oggi i social network sono una vera e propria cassa di risonanza perché non solo strumento in grado di comunicare ma, allo stesso tempo, un importante mezzo per attirare l’attenzione dei media tradizionali. Siamo comunque ancora agli arbori di una campagna elettore che a poco più di due mesi dovrà decidere – dal responso delle urne- chi dovrà governare la città per i prossimi cinque anni. Tre – secondo noi – saranno le liste in campo . Ossia tre candidati a sindaco, 36 candidati al consiglio comunale e 12 candidati a Assessore.  

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Il nostro blog si unisce ai tanti che hanno augurato all'ex Sindaco della nostra città Salvatore Bova e consorte i 70 anni di matrimonio. Poche le parole di Salvatore Bova ma molto significative : " IL 22 Marzo 2022 è stata una bellissima giornata, per me, per mia moglie, per mia figlia, per mia nipote e per tutti quelli che in qualche modo vi hanno preso parte. Ringrazio tutti e ci tengo che attraverso le foto che si vedono ci si possa rendere conto dell'eccezionalità della ricorrenza: 70 anni di matrimonio un traguardo difficile da raggiungere e da dimenticare. Questa manifestazione è stata qualcosa di imprevedibile e di grande gioia.
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La prossima primavera, 119 comuni siciliani saranno chiamati alle urne e nei prossimi mesi potrebbero aggiungersene anche altri, in quanto qualche sindaco potrebbe tentare la candidatura all’Ars e dimettersi entro 180 giorni dall’indizione dei comizi elettorali. I comuni che andranno al voto con il sistema maggioritario con 116 e con il proporzionale 13 (cioè con una popolazione superiore alla soglia dei 15.000 abitanti) sono Palermo, Messina, Erice, Avola, Scicli, Pozzallo, Scordia, Paternò, Palagonia, Aci Catena, Niscemi, Sciacca e Palma di Montechiaro. Inoltre, per la prima volta si terranno le elezioni di Misiliscemi, il nuovo comune trapanese nato nel 2021. Ad Enna, invece, i comuni chiamati alle urne saranno 4: Nissoria, Regalbuto, Sperlinga e Villarosa.  

Pubblicato in politica
È stata pubblicata la graduatoria provvisoria delle domande di partecipazione relative alla sezione A (master di I e II livello e corsi di perfezionamento post lauream) presentate a valere sull’Avviso n. 42/2021 - la nuova edizione del Progetto Giovani 4.0, il bando promosso dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale e finanziato dal Fondo sociale europeo della Regione Siciliana nell’ambito della programmazione 2014-2020. Inoltre, è in corso anche una nuova edizione dell'Avviso “No More Neet”, a valere sui fondi Pon Legalità 2014-2020, che permetterà di avviare progetti formativi a sostegno dell'inclusione sociale, rivolti a giovani siciliani tra i 14 e i 25 anni, con rilevanti ritardi formativi o rischi di devianza. Le istanze potranno essere presentate da Associazioni temporanee di scopo o Accordi di rete entro il prossimo 8 aprile al dipartimento regionale dell'Istruzione, dell'Università e del Diritto allo Studio – Servizio X, inviandole all'indirizzo Pec dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it. L'Avviso è pubblicato sul sito del dipartimento regionale Istruzione a questo link.
 
«Questi Avvisi - ha sottolineato Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale - hanno riscontrato un notevole successo, lo dimostra l'elevato numero di istanze di partecipazione ricevute. Con il Progetto Giovani 4.0 è stata data l’opportunità di avviare processi di conoscenza, qualificazione e professionalizzazione e di guardare con un maggiore ottimismo alla prospettiva dell’occupazione e del lavoro. In questo modo provvediamo alla crescita qualitativa del capitale umano, contribuendo ad ampliare il bacino di professionalità a cui le imprese possono attingere per migliorare la loro competitività e capacità innovativa. Con l’Avviso “No more Neet”, invece, il governo Musumeci è intervenuto sulla dispersione scolastica e sull'inclusione sociale, grazie al finanziamento di percorsi di avvicinamento alla legalità e alla cultura per combattere le varie forme di disagio educativo, con il coinvolgimento di organismi del terzo settore, diocesi, parrocchie e, in generale, del mondo dell’associazionismo, in partenariato con scuole superiori, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica e università».
 
Il Progetto Giovani 4.0, invece, sta contribuendo con le sue risorse, pari a circa 4 milioni di euro, a finanziare l’alta formazione dei giovani siciliani attraverso tre tipologie di voucher: master universitari di I e II livello o master/corsi di perfezionamento post-lauream, certificazione internazionale di lingua estera a scelta tra inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e cinese, e licenze, patenti, brevetti.
 
Sono in tutto 3876 le istanze ricevute per la partecipazione alla nuova edizione del Progetto Giovani, di cui 686 per la sezione A, 2196 per la sezione B e 994 per la sezione C. Ad oggi è stata ultimata la verifica della sezione A per il conseguimento di master di I e II livello universitari e master/corsi di perfezionamento post-lauream destinati a laureati che non abbiano compiuto il 36° anno di età: ne sono state ammesse al finanziamento 401 per un totale di circa 1 milione e 900 mila euro, mentre le istanze irricevibili sono 82. La commissione sta già lavorando alla valutazione e alla ammissibilità delle domande per il conseguimento di una certificazione internazionale di lingua estera (sezione B) per la quale la dotazione finanziaria è di 1,050 milioni di euro e per il conseguimento di licenze-patenti-brevetti (sezione C) per la quale ci sono altrettante risorse, 1,050 milioni di euro.
 
Il Progetto Giovani 4.0 rappresenta un modello innovativo rispetto a quanto tradizionalmente realizzato in Sicilia, proponendo l’offerta di voucher formativi e lasciando ai potenziali destinatari la responsabilità di scelta dei percorsi che ritengono più idonei per il rafforzamento delle loro competenze professionali. I giovani siciliani hanno la possibilità di accedere all’alta formazione e di conseguire titoli e attestati utili ad arricchire il loro curriculum professionale: in questo modo si contribuisce alla crescita qualitativa del capitale umano, contribuendo ad ampliare il bacino di opportunità cui le imprese possono attingere per migliorare la loro competitività e capacità innovativa. È possibile consultare la graduatoria della sezione master al link https://www.sicilia-fse.it/avvisi-e-bandi/avviso-42-2021
 
 
 
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“In un quadro generale di disagio sociale è giunto il momento che ognuno contribuisca, in modo concreto e fattivo, a risollevare le sorti della nostra comunità. Di fronte alle sollecitazioni di tanti Regalbutesi che da mesi mi incoraggiano ad un impegno diretto nella prossima competizione elettorale, non potevo restare indifferente: con determinazione, onore e sincero orgoglio ho accettato l’invito e, insieme a tanti amici, professionisti, studenti, operatori del sociale, donne e uomini di ogni ceto sociale, ci organizzeremo per la candidatura a Sindaco di Regalbuto”.
Lo scrive Barbara Furia per annunciare la propria candidatura a sindaco di Regalbuto per le prossime elezioni comunali che dovrebbero tenersi nel prossimo mese di giugno.
Una riserva sciolta dopo aver ricevuto la proposta dei Movimenti civici “Innoviamoci” e “Pro Regalbuto” a cui, successivamente, si è aggiunto anche il partito di Forza Italia e diversi esponenti provenienti dalla società civile.
"Le emozioni provate sono difficili da raccontare - ha dichiarato Barbara Furia - è stato un mix di gioia, stupore, felicità e commozione. Sono davvero onorata di aver avuto questa chance e sento addosso una grande responsabilità. Sarà un percorso in ogni modo entusiasmante che arricchirà il nostro bagaglio politico ed umano. PubblicaMENTE dovrà essere un progetto concreto che condurrà ad un rinnovamento culturale della classe dirigente”.
“Un nuovo approccio culturale – a detta del coordinamento elettorale guidato da Vittorio Di Franco - rispetto e libertà nei confronti di tutti, creazione di una comunità dove non si lascia indietro nessuno. Il tutto senza prescindere dal mondo giovanile provato dalla pandemia. Avremo modo di approfondire la nostra proposta politico-amministrativa nelle prossime settimane. Intanto rivolgo un appello a tutte le elettrici ed elettori, ai giovani ed alle forze “sane” della nostra comunità che vogliono mettere Regalbuto sopra ogni interesse di parte: insieme possiamo farcela”.
Prosegue in maniera incessante, infine, il confronto del progetto politico “PubblicaMENTE” con altre forze politiche locali e movimenti civici per allargare la coalizione e iniziare a formare il gruppo di lavoro che stilerà il programma elettorale da presentare ai regalbutesi.

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Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni. Anche quest'anno , nelle giornate del FAI , la nostra città partecipa mettendo in mostra  l'organo del Duomo e il tesoro della cripta di San Rocco che sabato 26 e domenica 27 marzo è possibile ammirare. Iniziativa speciale domenica 27 alle ore 12 il concerto dell'organista Maestro Marco D'Avola ( previa prenotazione sul sito del FAI). 

Orari di Apertura :

Sabato 26 - ore 10  - 12   pomeriggio 16 - 18

Domenica  27 : ore 10 - 11  pomeriggio 15 - 18 

La visita guidata sarà curata dagli Apprendisti Ciceroni dell'Istituto Comprensivo Statale G.F. Ingrassia di Regalbuto.

 

L’ORGANO DEL DUOMO E IL TESORO DELLA CRIPTA DI SAN ROCCO. PER PRENOTARE LE VISITE  LEGGI QUI 

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Ad oggi sono 117 i bambini ucraini uccisi dal conflitto", ha detto il presidente ucraino che ha parlato da Kiev alle Camere italiane, riunite a Montecitorio, questa mattina alle 11. Il collegamento è stato trasmesso da due grandi schermi laterali nell’Emiciclo e da altri due nel Transatlantico per evitare sovraffollamenti. Dopo il suo intervento ha preso parola il premier Mario Draghi. “Una settimana fa ho parlato durante un incontro per la pace a Firenze in cui ho chiesto a tutti di ricordare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi. Ora sono 117. È questo è il prezzo della procrastinazione del conflitto”. Sono le parole con cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo discorso al Parlamento italiano, dove si è collegato questa mattina alle 11. Dopo i video collegamenti con Parlamenti di Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Germania e Israele .Il presidente ucraino parla da Kiev anche alle Camere italiane, riunite a Montecitorio. Il discorso di Zelensky è stato preceduto dal saluto dei presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. “L’intervento di un Capo di Stato internazionale è un evento inusuale che testimonia bene l’eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo. Così vogliamo dimostrare la vicinanza dell’Italia all’Ucraina e condannare l’attacco russo”, ha detto Fico. Il video è stato trasmesso in Aula da due grandi schermi laterali, quelli su cui normalmente vengono proiettati i risultati delle votazioni dell'Assemblea. Per evitare un sovraffollamento nell'Emiciclo, sono stati installati due schermi anche nel Transatlantico. Nelle tribune ad ascoltare Zelensky ci sono deputati e senatori, che hanno indossato al braccio un fiocco fucsia contro gli stupri di guerra.“Il nostro popolo è diventato l’esercito, così ho risposto a Papa Francesco", ha detto Zelensky, ricordando quanto l'Ucraina ha visto il "male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue". L'invasione russa "sta distruggendo le famiglie, abbiamo migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi", ha raccontato il presidente ucraino. "La guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti. Mariupol è completamente bruciata dopo tre settimane, una città grande come Genova. Immaginate la vostra Genova distrutta", ha detto Zelensky in Parlamento. "Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili", ha affermato.

"A Kiev torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L'ultima volta in Europa tutto ciò è stato fatto dai nazisti. L'esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini". Zelensky ha ricordato la difesa dei valori europei da parte dell'Ucraina. "Il loro obiettivo è l'Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. L'Ucraina è il cancello per l'esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare", ha affermato. "Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è una guerra creata per decine di anni da una sola persona, che ha guadagnato molti soldi con le esportazioni di petrolio e gas" e ora li usa "per la guerra". Bisogna "fermare uno solo, affinché sopravvivano a milioni". 

 
 
 
 
 
 
 
 
Volume 90%
 
 

 

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AGI - La guerra in corso in Ucraina potrebbe provocare conseguenze a lungo termine per l'agricoltura italiana. A spiegarlo all'AGI è il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, intervenuto a LetExpo, la fiera del trasporto e della logistica sostenibile a Verona.

 "Per anni - sottolinea Prandini - abbiamo avuto un sistema europeo spinto dalla logica della globalizzazione accelerata, che ci ha fatto puntare spesso sulla delocalizzazione di produzioni e aziende. Una logica sbagliata e fallimentare. In Europa abbiamo avuto dei sostegni contributivi erogati quando le imprese non producevano".

Adesso, con la guerra scatenata dalla Russia, "capiamo l'importanza di essere aperti ma senza delocalizzare risorse e settori strategici". Insomma, secondo Prandini, "l'Italia deve puntare ad aumentare la sua autosufficienza produttiva".

La guerra tra Mosca e Kiev penalizza le filiere di grano e mais, ma non per quello che si pensa. "Da questi due Paesi - sottolinea il presidente della Coldiretti - importiamo il 5% di grano tenero e il 18-20% di mais. Sugli aumenti di pasta e pane il vero problema non è il grano, ma il boom del costo energetico, che impatta anche sul settore dei fertilizzanti, dove Russia e Ucraina sono tra i maggiori produttori al mondo".

In questo campo "gli aumenti dei concimi chimici sono già superiori al 180%. E c'è un rischio approvvigionamento". E poi "è vero che importiamo poco in termini percentuali sul grano tenero da Russia e Ucraina, ma sono il terzo produttore mondiale quindi la situazione va a incidere su altri mercati e, di riflesso, sul nostro".

Dallo sblocco dei terreni agricoli 'a riposo', decisa dall'Ue, Coldiretti ha "stimato che si può recuperare un milione di ettari di superficie, su 12 milioni totali di terre coltivabili". Poi creando "dei bacini di accumulo dell'acqua, nell'arco di 6-7 anni possiamo pensare di arrivare a una buona autosufficienza dall'estero". Ora, conclude Prandini, "bisogna sfruttare il Pnrr" e "incentivare la capacità produttiva, investendo su temi come digitalizzazione, agricoltura di precisione, cisgenetica e Nbt". 

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Tre partite, tre vittorie, una qualificazione di fatto mai in discussione. La Nazionale Under 19 di futsal, dopo i convincenti successi con Turchia e Paesi Bassi, regola 2-0 anche il Montenegro, vince il proprio girone e da prima della classe stacca il pass per la fase finale dell'Europeo di categoria. Gli Azzurrini giocheranno così, per la prima volta, la Final Eight che assegna il titolo continentale il prossimo settembre a Jaén in Spagna.La partita. Bastava anche un pareggio con il Montenegro per qualificarsi, è arrivata un'altra vittoria, frutto di un gol per tempo, il primo di Isgrò, ancora una volta a Francesco Vitalesegno, all'ottavo minuto della prima frazione. E' nuovamente il talento della Roma a fare la differenza, portando in vantaggio l'Italia ben servito da capitan Scavino. Nel secondo tempo, stesso minuto e raddoppio: stavolta ci pensa Mentasti a trovare la via della rete con una marcatura di raro opportunismo. Gli Azzurrini tengono botta al tentativo di rientro del Montenegro, riuscendo a chiudere la partita senza gol subiti, con il più classico dei soddisfacenti clean sheet. Con questa vittoria l'Italia termina a punteggio pieno il girone davanti alla Turchia padrone di casa, al Montenegro e ai Paesi Bassi e soprattutto vede spalancarsi le porte della Final Eight dell'Europeo di categoria. A settembre (dal 4 al 10) a Jaén in Spagna ci sarà anche l'Italia, per la prima volta nella sua storia.

nella foto a fianco il nostro Francesco Vitale 

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