Un viaggio verso le realtà del volontariato nella nostra città. Più delle volte non conosciamo quanto sia importante donare alle persone più bisognose il proprio tempo. Sono trascorsi parecchi mesi da quando avevamo salutato con gioia l'apertura della mensa  dove i volontari dell'Avas si alternano per aiutare le persone bisognose di un pasto caldo. A Regalbuto ogni anno si alternano i volontari per la raccolta degli alimenti del banco alimentare.  I Fratelli delle Scuole Cristiane del Centro Giovanile Lasalliano di Regalbuto, sono patner territoriale del Banco Alimentare Onlus  della Sicilia Orientale e partecipano al programma FEAD per la distribuzione di alimenti a famiglie bisognose. Mensilmente al Centro Lasalliano  viene assegnato un giorno per il carico degli alimenti da distribuire , alimenti che arrivano dal programma Europeo in partenariato con Fead , Ministero del lavoro e Politiche Sociali e Agea. Ad accoglierci è Fratel Rosario , il quale con dovizia di particolari ci ha portato a conoscere una realtà sociale non del tutto conosciuta a Regalbuto. Ad oggi i Fratelli Lasalliani di Regalbuto aiutano circa 70 famiglie il cui Isee non deve superare i seimila euro , le quali vengono regolarmente registrate sugli aiuti ricevuti siano essi in alimenti che indumenti. Ogni mese i Fratelli ricevono il carico degli alimenti che successivamente saranno distribuiti alle persone che richiedono un aiuto. Facile capire quanto sia importante nel tessuto sociale di Regalbuto la presenza dei Fratelli delle Scuole Cristiane del Centro Giovanile Lasalliano le cui attività spaziano a 360 gradi tutte improntate al volontariato attivo che fa bene all'intera comunità regalbutese.

Forse ci eravamo fatto prendere la mano e come blog abbiamo deciso di evitare il più possibile di riportare notizie e numeri sul Coronavirus. Ciò vale soprattutto per i dati relativi al nostro territorio oltre che nazionale. Seguire il gregge dell'informazione basata principalmente da ben 25 minuti su un notiziario di mezz'ora, durante il quale si spulciano dati, numeri,si intervistano schiere di virologi mai daccordo tra di loro , assistere alle dichiarazione politiche di politici in perenne campagna elettorale anche quando il momento induce all'unità. Altri nomi direste voi, ma chi come noi ha vissuto gli anni del terrorismo Dc -Pci ( che si odiavano a morte ) si unirono in un unico fronte per sconfiggerlo definitivamente. Siamo immersi anzi bombardati da notizie sul Covid e non c'è dibattito ( in qualsiasi canale televisivo) che non si svolga esclusivamente sulla pandemia. Abbiamo bisogno di respirare. Di pensare che la nostra vita va al di là del Coronavirus, vogliamo ricordare che la realtà , la quotidianità è tutt'altra cosa e i giornali , gli esperti , i politici ( ?) evitano di parlarne perchè il Coronavirus fa vendere . Si avete capito bene. Va vendere i giornali, i prodotti in pubblicità, in ricerca dei voti, in audienz. Contagio e economia . E' questa la vera divisione che condiziona le nostre vite. Le persone si ammalano è vero. Ci sono i morti è vero. Non riusciremo mai , o meglio ritarderemo di molto, a sconfiggere il Covid se continuiamo ad essere divisi su tutto. Non riusciremo a sconfiggerlo se i comportamenti di ognuno non sono improndati sulla prudenza, sul seguire semplici regole realizzando quell'auto lockdown necessario per rallentare il contagio fino alla fine. Siamo coloro che ogni giorno,ogni sera abbiamo il potere del telecomando in mano . Usiamolo ! Abbiamo bisogno di positività , di serenita , di calma , di forza per poter arrivare fino alla fine di una pandemia che rischia se non lo è già di evolversi in  ISTERIA.

Regalbuto Press

E' stato per decenni il libro più letto da generazioni di "ragazzi cresciute nelle strade" . Un libro che non può mancare nelle librerie delle case grazie all'intuizione di GaEditori che ne ha curato la riedizione. La storia è ambientata a Budapest nella primavera del 1889 e descrive la "guerra" in atto tra due bande di ragazzini della scuola media; una ha il proprio "quartier generale" esattamente nella via Pál, l'altra è conosciuta col nome di "Camicie rosse" e ha la sua base al giardino botanico, non molto distante.
I ragazzi della via Pál è un romanzo per ragazzi e destinato anche agli adulti, come denuncia della mancanza di spazi per il gioco dei più giovani. È forse il più popolare romanzo ungherese, nonché uno dei più noti classici della letteratura per ragazzi; parte della critica ha con il tempo rilevato anche gli spunti di riflessione antimilitaristi, nell'analizzare come i giovani protagonisti siano vittime psicologiche dell'ingiusta violenza del "sistema guerra" tipico degli adulti.
Da oggi in ebook italiano negli store online degli Stati Uniti e del Canada o su amazon.com.

L'area esterna alla Villa romana del Casale di Piazza Armerina sarà totalmente riqualificata e migliorata grazie ad un finanziamento di 2,1 milioni dell'assessorato regionale dei Beni culturali, ottenuto grazie ai Fondi Poc 2014/2020.
L'investimento, che ha lo scopo di migliorare, preservare e tutelare l'area a servizio della Villa del Casale, migliorerà la qualità complessiva dell'accoglienza turistica grazie anche a interventi essenziali quali un sistema di illuminazione adeguato a garantire la visita nelle ore notturne, un parcheggio calpestabile e privo di insidie per i visitatori, nuovi servizi igienici; ciò anche in coerenza con i nuovi indirizzi dell'assessorato che invitano a una maggiore flessibilità degli orari di visita dei siti monumentali che durante l'estate appena conclusa ha visto grande affluenza di pubblico durante le ore serali e notturne.
"L'intervento - dice l'assessore dei Beni culturali Alberto Samonà - rientra nella politica di complessivo miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione della Sicilia. L'intervento finanziato ci permette di preservare e tutelare in particolare l'attrattività e la funzionalità del sito archeologico della Villa romana del Casale, migliorando la qualità dei servizi e delle prestazioni in una logica di risparmio economico e di ottimizzazione delle risorse. Una politica su cui il governo Musumeci è già particolarmente impegnato e su cui sta investendo parecchie risorse".
Le opere finanziate riguardano tutta l'area esterna al sito archeologico e riguarderanno diversi aspetti: il rifacimento della pavimentazione, l'illuminazione, la riqualificazione delle aree destinate a verde, il miglioramento dell'area commerciale, l'adeguamento degli impianti di smaltimento delle acque. Particolare attenzione verrà riservata alla realizzazione di nuovi servizi igienici funzionali e facilmente raggiungibili con abbattimento delle barriere architettoniche; gli attuali, infatti, sono collocati lontano dall'area di parcheggio e sono raggiungibili attraverso una lunga stradella che risulta scoscesa e sdrucciolevole.
Per quanto riguarda l'area adibita a parcheggio gli interventi sono previsti in particolare sulla pavimentazione che attualmente è realizzata con calcestre impoverito che mostra un progressivo sfaldamento della parte superficiale. Questa copertura verrà sostituita da un conglomerato resinoso colorato che sarà reso nella tonalità del "Giallo sabbia" per un minor impatto ambientale.
Per quanto riguarda l'impianto di illuminazione verranno utilizzati luci a Led a ricarica solare così da garantire anche un significativo risparmio energetico in considerazione del maggior uso connesso all'estensione dell'orario di visita alla fascia notturna.
In particolare verranno utilizzati lampioni ad energia solare con lampade Led di ultima generazione che prevedono un pannello solare integrato con batteria a lunga durata, progettato per illuminare ampi spazi all'aperto come strade, parcheggi, piazzali e giardini senza spese di energia elettrica, dotati di sensori di movimento e sensori crepuscolari.
Ai fini della tutela del patrimonio e della sicurezza dei visitatori e di quanti operano e transitano nei luoghi del parcheggio e dell'area commerciale è previsto, infine, la realizzazione di un impianto di videosorveglianza.

Due nuove "zone rosse" in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si tratta dei Comuni di Vittoria, in provincia di Ragusa, e Centuripe nell'Ennese. L'ordinanza, adottata d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti la Commissione prefettizia e il sindaco, resterà in vigore dal 3 al 10 novembre.

Sarà vietato circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, fatta eccezione nei casi in cui ci si debba recare sul luogo di lavoro (solo se non è consentito il cosiddetto "smart working"), ovvero per l'acquisto o il consumo di generi alimentari e l'acquisto di beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali.

Gli esercizi commerciali (quali bar, ristoranti, rosticcerie, panifici, pollerie, paninerie e similari) garantiranno per le finalità di asporto l'accesso solo a una persona per volta e sempre con l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, anche per l'attività di consegna a domicilio.

La partecipazione a funzioni religiose è contingentata nel numero dei partecipanti secondo un apposito protocollo che verrà condiviso tra i Comuni e gli eventuali richiedenti. Tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado, sono sospese, così come le fiere, le sagre e i mercati rionali.Consentito il transito per l'ingresso e l'uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali, così come per i residenti o domiciliati (anche di fatto) nei due Comuni interessati, esclusivamente per garantire le necessarie cura e l'allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

Il mercato ortofrutticolo di Vittoria mantiene la propria piena funzionalità. Con riferimento al ciclo della filiera agroalimentare e ortofrutticola e, in genere, all'organizzazione delle attività mercatali, l'Azienda sanitaria provinciale di Ragusa dovrà intensificare i controlli per la prevenzione e il contenimento del contagio.

Per chi non lo conosce il governatore della Regione Liguria è proprio Giovanni Toti , cioè il latore del post che avete modo di leggere nella foto. " Gli anziani ...persone non indispensabili" scrive. Come sono lontani quei rispetti che fino a qualche decennio fa ( ma ancora oggi) si dedicavano agli anziani , memorie storiche delle loro vite. Non c'è però da stupirsi perchè ieri, come oggi ci sono persone che considerano gli anziani persone inutili. E' il lato peggiore della politica. La politica sta mostrando tutti i limiti persino quelli nascosti che dimostrano l'incapacità nell'affrontare la crisi sanitaria. Le divisioni - colpevoli anche giornali e TV - e le negazioni dei diritti complicheranno sempre di più il già fragile tessuto sociale italiano. Ancora una volta - la storia lo insegna - stiamo ricercando l'uomo forte al comando , incapaci come sono i nostri politici di trovare una sintesi , l'unione che abbia il vero e unico obiettivo la salute degli italiani. Ci auguriamo che letto ciò , da destra arrivino le distanze da una tale dichiarazione. Ci auguriamo che il popolo Ligure - ricordi e non perda la memoria. Perchè i Liguri - medaglia d'oro alla Resistenza - non meritano un tale affronto. La nostra speranza però è quella che il governatore della Liguria si sia espresso male e vorrà chiarire meglio il significato del post.

Per dovere di cronaca riportiamo il tweet dello staff del governatore.

" il senso di questo tweet , che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono tra i più colpiti dal virus , sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più."

??

Regalbuto Press

A causa della condizione di insularità, negli ultimi vent'anni, ogni singolo residente in Sicilia (neonati compresi) avrebbe pagato una sorta di tassa occulta quantificabile, annualmente, in 1.308 euro. Un costo che si traduce in circa sei miliardi e 540 milioni di euro (pari al 7,4 per cento del Prodotto interno lordo regionale) ogni dodici mesi. Tenendo, invece, in considerazione i costi dei trasporti e le conseguenze sugli operatori economici e i vari settori di attività, la stima dell'impatto della riduzione dei prezzi sul Pil risulterebbe pari al 6,8 per cento: il risultato è che l'Isola è gravata di una penalità quantificabile in sei miliardi di euro all'anno.

 A rivelarlo è uno studio - "Stima dei costi dell'insularità per la Sicilia" - condotto dal governo Musumeci attraverso il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Siciliana e il Servizio statistica e analisi economica dell'assessorato all'Economia, con il supporto dell'Istituto di ricerca Prometeia. Il documento è stato presentato stamane dal vicepresidente della Regione e assessore all'economia Gaetano Armao. Gli effetti dell'insularità sulla Sicilia sono stati stimati attraverso due differenti approcci metodologici: il modello econometrico definito dall'Istituto Bruno Leoni e il modellomultisettoriale della Regione. Si è tenuto conto di svariati fattori che spaziano dalla dotazione infrastrutturale ai costi di trasporto.

 «Questo studio - ha spiegato Armao - ci consente di introdurne i risultati nel negoziato con il Governo centrale perché tale costo occulto, che i siciliani pagano per la condizione di insularità, deve essere considerato nelle relazioni finanziarie tra Stato e Regioni, così come richiede la Corte Costituzionale. Sei miliardi e mezzo di euro annui rappresentano un peso assai rilevante: è come se l'economia siciliana negli ultimi venti anni avesse subito un peso analogo a quello portato dalla pandemia. L'Italia dopo la Brexit è divenuto il Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari.
L'ordinamento europeo impone di considerare la condizione di insularità e questo lo hanno recentemente ribadito sia la presidente Von der Leyen che il commissario Ferreira. Lo svantaggio patito da famiglie e imprese dovrà trovare immediatamente considerazione e compensazione da parte dello Stato, anche consentendo l'utilizzo della fiscalità' di sviluppo per attrarre investimenti e favorire le nostre imprese».«Se a livello europeo - si legge nel documento che è stato ratificato dalla giunta di Palazzo Orleans - è possibile registrare una certa vivacità del dibattito che ruota intorno al tema dell'insularità e sui suoi impatti, a livello nazionale si rileva una carenza o inadeguatezza di azioni concrete o atti normativi volti a tenere in debito conto questo svantaggio e ad operare una necessaria compensazione»". «Un danno che era già sotto gli occhi di tutti ma che adesso - sottolinea il governatore Nello Musumeci - ha contorni ben precisi e assume plasticamente le sembianze di un macigno che soffoca lo sviluppo dell'Isola, penalizzata da sempre sia nel contesto europeo che in quello nazionale. Si tratta di una tassa occulta e inaccettabile che grava sul nostro futuro ed è per questo che abbiamo riportato con forza al centro dell'attenzione il tema della compensazione degli svantaggi dovuti all'insularità».

 La Commissione europea riconosce gli effetti penalizzanti dell'insularità, intesa come discontinuità territoriale, e considera le regioni interessate meritevoli di azioni politiche capaci di ridurre il gap rispetto alle aree continentali. La Sicilia, con i suoi circa cinque milioni di residenti, si colloca al di sotto della media italiana ed europea rispetto alla maggior parte degli indicatori sociali ed economici che Bruxelles adotta proprio per operare i confronti spaziali e temporali tra le varie regioni. L'Isola figura indietro soprattutto alla voce "competitività" riferita, in particolare, a infrastrutture, capitale umano e innovazione. Anche nel contesto nazionale l'Isola è storicamente caratterizzata da un pesante divario rispetto alle altre regioni italiane, come registrato dai principali indicatori socio-economici: nel 2018 il prodotto interno lordo pro capite è risultato pari a 17.721 euro collocandola in penultima posizione, seguita soltanto dalla Calabria con un Pil pro capite di 17.021 euro.

 «Con il governo centrale - conclude l'assessore all'Economia - ci confronteremo sulla condizione di insularità all'interno del negoziato per l'attuazione dell'autonomia fiscale e finanziaria, insieme ad altri temi fondamentali come la fiscalità di sviluppo per attrarre investimenti e la perequazione infrastrutturale. L'entità finanziaria annuale dei costi dell'insularità e' per la Sicilia maggiore degli effetti economici della pandemia Covid 19. Lo studio rappresenta, nel caso ce ne fosse bisogno, un argomento in più per ottenere ciò che chiediamo, vale a dire le stesse opportunità di ogni altro territorio.
L'esigenza di affrancarci da questo oggettivo handicap è legittima e a Roma non si può continuare a far finta di niente. E così ,come abbiamo voluto ribadire anche nel Documento di economia e finanza regionale 2020-2022, è necessario concludere al più presto uno specifico accordo con lo Stato e l'Ue sulla continuità territoriale, per introdurre misure compensative in favore dei cittadini e delle imprese dell'Isola».
 

Il problema che un pò tutti sostengono e con cui bisognerà fare i conti è quello dell'intasamento dei pronto soccorsi. Le cronache ci portano a Palermo dove le persone sono assistiti sulle ambulanze perchè sono già pieni i presidi covid del Civico , del Cervello ma anche quelli di Villa Sofia , Policlinico e dell'Ingrassia. E' una situazione difficile quella di Palermo ma il timore è quello dell'aumento dei contagi anche in altre province , anche se pare che la Sicilia sia già al limite. Non mancano gli appelli: non tutte le persone risultate positive ai test relativi all’infezione da nuovo coronavirus vengono ospedalizzate; se i sintomi sono lievi o si è asintomatici, le direttive sanitarie impongono l’isolamento nella propria abitazione e l’assistenza domiciliare. Solo la necessità di assistenza respiratoria rende fondamentale il ricovero in terapia intensiva: chi sviluppa solo sintomi lievi o rimane asintomatico, se ha meno di 70 anni e non presenta malattie pregresse magari croniche o gravi, dovrà restare in completo isolamento fino al termine della sintomatologia e comunque per almeno 14 giorni (dopodiché si potrà effettuare nuovamente il test del tampone). Durante questo periodo sarà istituita una linea diretta con le autorità sanitarie che verrà interrotta solo alla risoluzione clinica del caso.

Sulla limitazione del numero degli invitati a feste e banchetti che possa servire a limitare il contagio si è espresso negativamente il Comitato tecnico Scentifico coordinato da Agostino Miozzo il quale ha sottolineato il fatto che " Non c’è alcuna «evidenza scientifica» " e per questo il comitato ha «preso atto» della scelta ma non l’ha condivisa come accaduto sulle altre misure, in particolare l’aumento della capienza al 15 % nei palazzetti dello sport. Come riportato dal Corriere della Sera Scrivono gli scienziati: «Per quanto riguarda la proposta di limitazione alla partecipazione nei ricevimenti connessi alle cerimonie civili e religiose ad un massimo di 30 persone, il Cts, rilevando l’attuale assenza di evidenze scientifiche, prende atto del numero indicato dallo schema del Dpcm, improntato al principio di massima precauzione al fine di contenere il contagio da SARS-CoV-2 nell’assoluto rispetto delle misure precauzionali e di stretta osservanza delle procedure e delle norme vigenti». Sulla raccomandazione sugli inviti a casa il Cts scrive: «Per quanto riguarda la proposta relativa alla raccomandazione di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6 nelle abitazioni private, il Cts, condividendo il principio ispiratore improntato alla massima precauzione connesso alla limitazione degli assembramenti nei luoghi chiusi, pur in assoluta assenza di evidenze scientifiche, prende atto del numero indicato dallo schema del Dpcm».

13 ottobre 2020

La Regione Siciliana mette in campo cinque milioni di euro per sostenere gli agriturismi e le aziende didattiche colpite dall'interruzione delle attività a causa del Covid-19. Lo prevede il bando pubblicato questa mattina sul sito dell'assessorato all'Agricoltura, dopo il via libera della Commissione Europea e l'approvazione del Comitato di sorveglianza.
 
"Grazie a questo nostro intervento - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - sarà possibile dare un minimo di ristoro alle aziende siciliane del comparto che, durante il periodo del lockdown ma anche dopo, hanno subito ingenti perdite".

Il contributo andrà da 3 a 7 mila euro, calcolato in base al fatturato 2019 e ci sarà tempo sino al 5 novembre per presentare la domanda sul portale del dipartimento regionale dell'Agricoltura.
 
"I danni subiti dalle nostre aziende - aggiunge l'assessore all'Agricoltura Edy Bandiera - sono stati solo in minima parte compensati dall'aumento del turismo di prossimità e nazionale registrato nei mesi estivi, in considerazione del perdurare della pandemia e delle conseguenti regole di distanziamento".
 
Le risorse stanziate provengono da economie della Misura 6.4 a) del Psr Sicilia 2014 -2020, destinate agli agriturismi, che il governo Musumeci ha voluto assegnare alle stesse aziende.

In base a uno studio pubblicato dall'Ismea, il comparto agrituristico in Italia, nel periodo primaverile del 2020, ha subito una perdita di fatturato di circa 800, 900 milioni di euro. Anche a livello regionale - con diverse centinaia di imprese, tra agriturismi e aziende didattiche - si è determinato un blocco totale dell'attività durante il lockdown (coincidente con il pieno della stagione primaverile e delle festività pasquali), a seguito di disdetta di prenotazioni e la caduta della domanda estera.