Si è chiusa domenica scorsa, con la soddisfazione degli operatori agricoli  e di quanti hanno voluto acquistare i loro prodotti, la prima edizione del mercato del contadino che si svolta in piazza Vittorio Veneto. Buona l'affluenza dei cittadini i quali hanno approfittato della bella giornata di sole per acquistare prodotti a Km zero dai produttori locali. Il "mercato" si svolgerà ogni seconda domenica del mese ma sono già in tanti coloro che vorrebbero si aprisse almeno due volte nello stesso mese. Un appuntamento mensile a Regalbuto per chi ama fare spesa con un occhio attento all'ambiente:stagionalità e vicinanza. Il vantaggio del mercato del contadino è quello di offrire l'opportunità di acquistare prodotti genuini senza intermediari, dalla terra alla tavola, dal produttore al consumatore. In questo modo sarà garantita la qualità del prodotto, diminuito l'inquinamento causato da distribuzione e trasporti, ridotto il prezzo di vendita. Il mercato, oltretutto, non sarà solo uno spazio di vendita ma anche una piazza di incontri e di scambi simbolici, per costruire una nuova comunità di persone attraverso il racconto del cibo. Far crescere in noi il senso della comunità , progetto che va oltre il cibo ma che con il cibo a Km zero , con le produzioni locali dei prodotti tradizionali è possibile realizzare.

AgoVit

" Numeri,dati einformazioni per discutere insieme di comunità locale ,problemi e possibili soluzioni" Così scrive  il sindaco di Regalbuto Francesco Bivona , nel manifesto con il quale ha convocato una assemblea di comunità sabato 21 dicembre prossimo alle ore 17,30 nella sala Paolo VI di Regalbuto. 


Un gruppo di Volontari americani appartenenti al reparto operazioni di volo della Stazione Aeronavale della Marina americana di Sigonella (NAS) Il progetto si chiama Community Relations, coordinato dal Responsabile Relazioni Esterne della NAS americana Dott. Alberto Lunetta.
Il gruppo incontra i ragazzi delle classi del triennio dell'Istituto S. Citelli.
Oggi gli Americani si sono proposti nelle vesti di “lettori madrelingua” affiancando per un paio di ore nel corso della mattinata, i docenti di lingua straniera per aiutare gli studenti ad esercitarsi nell’apprendimento della lingua Inglese .
Gli studenti entusiasti e soddisfatti di questa proposta fortemente voluta dalla professoressa D'Arrigo, referente del progetto e dal  preside Prof.re Selafino Lo Cascio.
È una visita frequente da parte dei volontari, una serie di incontri di attività di potenziamento linguistico frontale che l'Istituto ospiterà nel corso dell'anno scolastico. I militari Americani hanno avuto il piacere di vivere una mattinata di scambio interculturale. " Una esperienza molto produttiva per i nostri alunni – ha commentato il dirigente scolastico – un incontro volto ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze professionale ed umano.
Gli appuntamenti con la comunità statunitense di Sigonella continueranno nei prossimi mesi . "Ai nostri alunni vogliamo offrire un sempre più ampio ventaglio di opportunità per la loro crescita nella vita. La presenza di questa comunità statunitense arricchisce la possibilità di ampliare gli orizzonti culturali dei nostri ragazzi - commenta la Prof.ssa A.D'Arrigo.  

La foto di questa settimana è dedicata alle ragazze Under 16 tesserate per la società Volley Agira.Lunedì scorso a Trecastagni hanno ottenuto la loro quarta vittoria su sette giocate e il quinto posto in classica a pari punti dall'Acireale. Serietà e costanza negli allenamenti ma soprattutto una inviadibile intesa di squadra fanno di queste ragazze lo sguardo al futuro della pallavolo femminile di Agira.

A partire dalle ore 9 il Mercato del Contadino aprirà i battenti domenica 15 dicembre in piazza Vittorio Veneto , così come ogni seconda domenica del mese. Una opportunità per i produttori locali a filiera corta, ma soprattutto una opportunità per i consumatori che potranno acquistare prodotti locali . I mercati del contadino in Italia, conosciuti anche col nome di farmer’s market, possono essere descritti come un momento enogastronomico e sociale dove i prodotti agroalimentari delle aziende agricole vengono proposti, tramite la vendita diretta, dal produttore al consumatore. I mercati del contadino, tramite questa loro formula commerciale tanto moderna, quanto antica, ci regalano un’opportunità eccezionale per promuovere il patrimonio enogastronomico del nostro territorio e per tenere in vita le tradizioni contadine del nostro paese.
Se ne avete l’occasione, un sabato mattina, andate a visitare un mercato contadino vicino a casa vostra. Ma quali sono i vantaggi del fare la spesa al mercato del contadino:

           Prodotti genuini e freschissimi a prezzi più economici.

  • E’ un metodo utile per fare la spesa a kilometro 0, con rispetto per l’ambiente e a sostegno delle aziende agricole locali.
  • Vendita diretta fra il produttore e il consumatore e privilegio della filiera corta.
  • Valorizzazione dei piccoli produttori.
  • Riscoperta del proprio territorio grazie alla vendita su scala provinciale e regionale.
  • Possibilità anche per i micro produttori, che coltivano in genere per l’autoconsumo ma hanno a volte delle eccedenze, come gli agriturismi.
  • Sviluppo di momenti di aggregazione sociale, poiché fare la spesa non è più un solo atto pratico, ma diviene un momento di piacere e di riscoperta conviviale.
  • Riscoperta e rispetto della stagionalità dei prodotti.
 

ANSA "Con questo mandato finalmente realizzeremo la Brexit". Lo ha detto il premier Boris Johnson parlando ai suoi sostenitori a Londra invitando tutti a ripetere in coro lo slogan della sua campagna "Get Brexit done". "Metterò la parola fine a tutte le assurdità di questi tre anni e realizzerò la Brexit entro gennaio, senza se e senza ma", ha ribadito il primo ministro. "E' la più grande vittoria dagli anni 80, quando molti di voi non erano neanche nati", ha sottolineato il premier. Secondo la Bbc, questo è il risultato migliore dei Tory dal 1987, dai tempi di Margaret Thatcher.
    "Adesso uniamo il Paese", ha detto ancora Johnson ringraziando anche coloro che hanno votato i conservatori "per la prima volta!".

Dopo le polemiche sul caro voli, il governo Musumeci firma il primo provvedimento per aiutare i fuorisede. Attraverso l’Ast, Azienda siciliana trasporti, la Regione metterà a disposizione otto pullman per far rientrare i ragazzi in Sicilia, nel periodo natalizio, con tariffe agevolate che vanno dai dieci ai trenta euro.Il servizio, che inizia a Milano e prevede una sosta a Roma e una a Napoli, sarà offerto dal 20 al 23 dicembre e dal 5 al 7 gennaio. Le prenotazioni si ricevono direttamente all’Ast. Nei prossimi giorni – fanno sapere da Palazzo d’Orleans - tutti i dettagli sui siti ufficiali della Regione e dell’Azienda siciliana trasporti. Intanto si mobilitano anche le aziende , alcune di esse hanno deciso di sostenere l’iniziativa lanciata da Stefano Maiolica per superare il problema del caro voli durante le vacanze natalizie. Fud Bottega Sicula ha acquistato quindici biglietti da regalare, oltre a gadget da distribuire a tutti e 87 i passeggeri. In tutto sono otte le società che hanno acquistato biglietti “sospesi”. Sono quasi tutte aziende milanesi.

In Sicilia l’appuntamento è a Enna, sabato 14 dicembre ,all’hotel Federico II, a partire dalle 10,30.L’incontro si svolgerà in due momenti: il primo in cui si confronteranno i sindaci e i parlamentari eletti in Sicilia, che discuteranno sulla finanziaria in discussione in questi giorni in Parlamento. Il secondo momento sarà dedicato al mondo imprenditoriale: alcuni imprenditori avranno la possibilità di rappresentare le problematiche dei loro settori al Commissario della Lega Sicilia Stefano Candiani. In pratica, i salviniani siciliani incontreranno imprenditori, commercianti, esercenti e dirigenti per ascoltare dalla loro viva voce come la manovra li sta mettendo in ginocchio.

Mi è capitato di ascoltare Julio Velasco. Non mi sarei mai perso il suo intervento all'Educational 2 di Anderlini che si è svolto a Aci Castello. Non me lo sarei mai perso perchè Velasco è l'uomo delle sfide nel variegato mondo della pallavolo,Dopo aver portato al primo livello mondiale l’Italia negli Anni 90, cambiando la mentalità, dopo avere propiziato la nascita della scuola femminile azzurra (1997), il Velasco 3.0 si getta in un’altra impresa “disperata”: invertire la tendenza che vede un calo dei tesserati maschili (a oggi circa un terzo delle donne). E lo fa a modo suo, andando a parlare alla base. Da chi allena i giovani. “Scusate se ci sono anche delle donne - arringa in una delle tante convention patrocinate dalla federazione, l’ultima in Sicilia -. Noi non dobbiamo avere la sindrome di Brad Pitt. Quando ero ragazzo se volevi uscire con la compagna di classe più carina ti dovevi dare da fare. Cercare di capire cosa le piaceva, arrampicarti sugli specchi. Io non sono mai stato Brad Pitt, che si siede in un bar e viene agganciato da una donna. Nello sport italiano Brad Pitt è il calcio: aspetta e ci sono i ragazzini che fanno la fila per andare a giocare. Noi no, dobbiamo andarli a prendere, convincerli. conquistarli. Anzi dico di più dobbiamo renderci conto che il calcio può essere un nostro grande alleato. Dobbiamo fare calcetto agli allenamenti, provare a convincere i ragazzi che - per un motivo o per l’altro - smettono con il calcio, si convertano alla pallavolo”. E rilancia. “Io fra un allenatore giovanile che è mediocre tendente allo scarso, ma che porta ragazzi e un allenatore bravo che non porta atleti sceglierò sempre quello più scarso che mi porta i giovani in palestra perché questo per noi è il problema principale oggi”. “La pallavolo è uno sport difficile da praticare, noi dobbiamo aiutare i giovani a giocare di più essendo anche meno fiscali tecnicamente. Per questo abbiamo deciso di fare alcuni cambi di regolamento: eliminata la ‘doppia’, inserimento del libero anche in under 14 e stiamo studiando come sgonfiare la palla per fare in modo che il gioco, in quella età, duri maggiormente e che i ragazzi si possano divertire di più. Per cercare di diminuire ‘l’abbandono’ che è uno dei problemi che ha questo sport a livello giovanile”. Va oltre e allarga il discorso che diventa “filosofico”, sfrutta alcuni dei suoi cavalli di battaglia di quando allenava. “Basta parlare ‘dei miei tempi, o dei “giovani di una volta che erano meglio di quelli di oggi’. Confronti quasi sempre falsati dal ricordo. Quei tempi che a noi sembravano tanto belli in realtà erano magici perché eravamo giovani. Noi diamo ai ragazzi di oggi nuove zavorre da portare”. Anche il modo di porsi è diverso e può essere cambiato. “Quando passai dal settore maschile a quello femminile, per imparare, andai a vedere un allenamento di Jenny Lang Ping (campione olimpico con la Cina, prima da giocatrice poi come allenatrice, ndr Un esercizio bastato sul raccogliere palloni in difesa: durissimo nella pratica, ma lei quasi a ogni tuffo dell’atleta diceva ‘brava’. Ho pensato che ha più detto ‘brava’ lei in un allenamento di quanti ne avevo pronunciati io con la Nazionale maschile in 7 anni. Ai giovani hai bisogno di fare sentire che tu credi in loro, che hai fiducia. Senza viziarli. Per questo ho chiesto alla federazione che i viaggi delle Nazionali giovanili siano low cost, non solo per risparmiare, ma anche per dare un segnale. Imparare ad adattarsi alle situazioni, senza avere tutto troppo comodo e scontato”. Va oltre. “Spesso sento dire che questo giocatore non arriverà. Perché non ha i centimetri che vorremmo: dimenticando che la nostra storia è fatta di campioni che non erano tutti alti e grossi. In più anche quelli che oggi portiamo al volley e che non diventeranno giocatori di Superlega resteranno sempre legati all’ambiente (se si sono divertiti). Magari tra 30 anni si riaffacceranno a questo sport come sponsor, dirigenti... Insomma l’Italia (volley compreso) troppo spesso guarda al bicchiere mezzo vuoto. Io citando Mara Maionchi dico ‘riempite questo bicchiere e non rompete i c....’”.

"Vince chi molla" -

Dicembre 09, 2019

Nella vita ci hanno sempre insegnato a non mollare mai, ma nessuno ci ha mai detto perché non si dovrebbe mollare… Arrendersi è considerato da “perdenti”, nelle partite, negli incontri di boxe, nella vita chi molla… perde.Ci hanno sempre insegnato di stringere i denti, andare avanti, combattere per un ideale, anche se il più delle volte non è il nostro ma quello imposto da qualcun altro, un genitore, il capo, la società.Puntare sempre più in alto, sovrastare chiunque per arrivare alla meta, spingere, sgomitare, scalciare anche imbrogliare pur di vincere.Dimostrare il proprio coraggio, la propria ambizione, il proprio valore con la forza e la determinazione.Ma poi?

Tutta questa fatica, tutto questo sgomitare per dimostrare a noi stessi (o forse più agli altri) di essere i migliori i più forti porta davvero alla vittoria?

A volte lasciare andare gli stereotipi che ci soffocano e ci legano, quelle cose che non ci permettono di essere noi stessi, che intrappolano la nostra vita nell’idea che dobbiamo per forza essere diversi da quello che siamo per essere forti e accettati. In questo caso anche lasciar andare la paura di noi stessi, dei muri che alziamo e di quello che vorremmo essere ma che non siamo… del nostro giudizio. Già perché non esiste un giudice più severo di noi stessi, ci reputiamo sempre “troppo poco” senza renderci conto di quanto invece valiamo se accettiamo chi siamo. Decidiamo di mollare la paura di noi stessi.

Lasciare andare significa anche liberarsi delle vecchie cose che ci legano al passato, dei ricordi che ci hanno segnato, delle cose superflue e anche lasciare perdere rancori e odio che avvelenano il nostro animo.

Togliendo dalla vita queste cose è come diventare di colpo più leggeri, ci si arrende alla vita lasciando che scorra a modo suo, senza costrizioni, legami, muri, argini.“Vince chi molla” è quindi un’esortazione, un invito a non perseverare, a non resistere al continuo mutare delle cose, una presa di coscienza dei nostri limiti

 

Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com

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