Ennesima vergogna !!!!

Agosto 10, 2016

Assoconsumatori-AssoConsum: Partite pregresse 2011. Si consuma l’ennesima vergogna.

In questi giorni gli utenti ricevono le fatture dell’acqua, che recano ulteriore voce: “Conguagli 2011”. Con il silenzio assordante di tutte le istituzioni il gestore privato ha mortificato una sentenza della Corte Costituzionale n. 335/08 che aveva riconosciuto il diritto dei cittadini a non pagare per un servizio non reso, nel nostro caso il servizio di depurazione. Ma Acquaenna, gestore privato di un servizio pubblico essenziale quale l’acqua, in regime di monopolio, tutto può!
Invero Acquaenna:
- prima ha introitato le somme anche in comuni dove non svolgeva il servizio di depurazione;
- poi, per effetto della sentenza n.335/08, restituisce solo in parte tali somme;
-oggi con l’assenso dell’ATO ed il silenzio dei Sindaci ritiene di dover far pagare di nuovo agli utenti le somme rimborsate per depurazione, per un servizio mai reso.
- Acquenna, sempre con l’assenso dell’ATO non solo ha violato una sentenza della corte costituzionale, facendosi rimborsare da tutti gli utenti, sotto la voce conguagli 2011 le somme per un servizio mai reso ma ha pure vanificato e posto nel nulla la volontà espressa dai cittadini con il referendum del 2011.
Uno dei quesiti referendari abrogativi del 2011 prevedeva l’abrogazione della remunerazione del capitale ed il diritto dei cittadini al rimborso di tali somme versate.
Acquaenna ha pensato bene con l’avallo dell’ATO di inserire anche tali somme nella revisione tariffaria 2011. Dunque ricapitolando, perché a noi interessa fare chiarezza, a differenza di qualcuno, con i conguagli 2011 andiamo a pagare ad Acquaenna ciò che ci dovrebbe rimborsare. Questo avviene, come sempre, nella libera repubblica di Enna dove i debiti sono pubblici e gli utili ai privati. Per eventuali delucidazioni potete contattare l’associazione al 329-3131303.

Pippo Bruno
Una cortesia a tutti gli amici dell'Assoconsumatori-AssoConsum chiedo, se condividete il messaggio diffondetelo tra gli amici per dare massima diffusione e far capire da chi siamo governati.

Con la celebrazione eucaristica e a seguire la processione del Santo,  si concluderanno domani a Regalbuto  i cinque giorni di festa dedicati a San Vito protettore e patrono della  città. Le giornate della festa si erano aperte l'8 agosto scorso , giorno in cui si svolge la tradizionale processione dell'alloro che ogni anno è sempre di più partecipata dai tanti devoti al Santo per concludersi poi in piazza della Repubblica davanti al sagrato della chiesa di San Basilio con la benedizione dei rami. Da ricordare che nella settimana che precede la festa, ma particolarmente i tre giorni che precedono la processione di giorno 8 agosto, i regalbutesi si recano ad Agira, a piedi o con dei mezzi, per acquistare "Rami di alloro". Quest'anno la processione è stata preceduta  dal gruppo sbandieratori e musici dell’Associazione Culturale Sportiva  Dilettanti “Antica Ibla Major” di Paternò (Ct).Il giorno dopo dalla chiesa madre si è snodata la processione con le Reliquie fino a Piazza Vito dove è stata  celebrata la S. Messa al termine della quale si è rinnoverà l’atto di affidamento al Patrono. Il 10 agosto invece la statua di San Vito effettua  il "giro esterno" della città mentre domani sera alle ore 21,30 la processione si snoderà tra piazza della Repubblica,via don Giuseppe campione,Via Catania, Piazza Vittorio Veneto e Via Gian Filippo Ingrassia fino al rientro nella chiesa madre. Alla processione  partecipa la Confraternita S. Maria dell’Idria e del Crocifisso Risorto di Biancavilla . I fuochi d’artificio, curati dalla Ditta Gianni Vaccalluzzo  di Catania, saranno accesi durante la processione  all’altezza della villa comunale.

Dopo un lungo scontro l’Ars ha votato le ultime norme della riforma elettorale per i Comuni. In apertura dei lavori Forza Italia, Lista Musumeci e grillini hanno chiesto di bloccare tutto e rinviare il testo a settembre, complice la mancanza di accordi fra i partiti. Ma il Parlamento, chiamato a votare sulla proposta, ha deciso di andare avanti sulla riforma elettorale. Il primo articolo al voto è stata quella che riguarda la mozione di sfiducia. Bocciata – su proposta di Giovanni Panepinto del Pd – la norma che avrebbe provocato la decadenza del sindaco e dunque nuove elezioni nel caso in cui non venga approvato il bilancio. Era una norma molto contestata dall’Anci, che avrebbe provocato un terremoto visto che quest’anno in ben 347 Comuni su 390 il bilancio non è stato approvato.
Approvato l’articolo che modifica il quorum necessario per la mozione di sfiducia contro il sindaco. Fino ad oggi per mandare a casa il primo cittadino serviva il voto dei due terzi del consiglio comunale mentre con la norma appena approvata si scende al 60% dei consiglieri. Il voto in consiglio deve essere espresso per appello nominale. È una norma che indebolisce il primo cittadino, almeno nei rapporti di forza con i partiti. E per questo motivo era stata molto contestata dall’Anci, l’associazione dei sindaci.

 
 

Prima del voto finale, l’Assemblea esaminerà il fascicolo degli emendamenti aggiuntivi, tra cui quello che prevede l’abolizione della norma sulla doppia preferenza di genere, prevedendo nelle liste il 50% di donne e il 50% di uomini. Un nodo, questo che preoccupa non poco la maggioranza. L’ipotesi dell’eliminazione della doppia preferenza di genere nei giorni scorsi ha suscitato le reazioni sdegnate del ministro Maria Elena Boschi e del presidente della Camera Laura Boldrini

Era sul banco di sua figlia Mariella quella scimmietta di pietra, insieme a un’altra statuetta riproducente un monolite dell’isola Di Pasqua, quando a dicembre in piazza rimasi favorevolmente sorpreso dalla fattura delle due piccole sculture. Le domandai se era stata lei a farle ed invece ci disse, nel frattempo erano giunti alcuni altri amici dell’associazione, che era stato suo padre e che in campagna dove Nino vive, ve n’erano di più grandi. Insomma, quelle meraviglie che abbiamo visto diverse volte già per preparare la mostra, li potrete ammirare sabato, domenica e lunedì, 6/7/8 agosto prossimi al chiostro degli Agostiniani. Scoprire che nella nostra piccola comunità, esistono realtà nascoste che hanno qualcosa da dire davvero interessante e prezioso agli occhi e al cuore, è sempre stato, tra le altre nostre intenzioni, nei nostri propositi iniziali.
Vi aspettiamo …Chiostro degli Agostiniani 6/7/8 Agosto

da I Vaneddi dell'Arte fb

Nei comuni siciliani per vincere le elezioni amministrative basterà (o potrebbe bastare) il 40 per cento più uno dei voti validi al primo turno.

Passa all’Ars l’articolo 2 del ddl di riforma elettorale per gli enti locali in Sicilia che modifica il sistema di voto negli enti locali, ma la riforma che inizialmente aveva visto convergere Pd e Forza Italia si è trasformata in uno scontro.

L’articolo 2 del ddl, infatti, è stato approvato grazie ai soli voti della maggioranza: Pd, Sicilia Futura, Ncd, Udc, Socialisti e Sicilia Democratica.  Contrari gli esponenti di Forza Italia che fino all’ultimo avevano immaginato di trovare una sintesi con i democratici abbassando la soglia al 38 per cento.

L’accordo sembrava scontato dopo le sedute in commissione, ma l’intesa si sarebbe persa proprio nel tentativo di individuare una cifra che andasse bene a tutti nonostante l’invito del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a trovare una convergenza ampia fra tutte le forze politiche che siedono a Sala d’Ercole.

Lo stesso capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, in aula aveva chiesto il rinvio della norma in commissione, ma la maggioranza ha fatto quadrato e la riforma ha ricevuto il disco verde: 38 a 34.

“Rimaniamo convinti che ai fini della semplificazione elettorale la soglia doveva essere al 35%, non abbiamo condiviso il 40% perché si tratta di uno sbarramento che in un sistema tripolare difficilmente potrà essere raggiunto. E’ stato al tempo stesso un errore comprimere la libertà dei sindaci bravi di potersi candidare per la terza volta. Auspichiamo, nel prosieguo della seduta, di apportare al testo ulteriori modifiche migliorative”, ha commentato Falcone.

Contrari da sempre all’abbassamento della soglia i parlamentari del M5S che fino all’ultimo hanno ribadito che la vittoria al primo turno di un candidato sindaco può essere tale solo se con il 5o per cento più uno dei consensi.

In casa Pd la proposta di mutuare la soglia dall’Italicum era stata avanzata per la prima volta in direzione dal catanese Luca Sammartino.  Soddisfatti il capogruppo ed il segretario regionale dem, rispettivamente Alice Anselmo e Fausto Racitiche parlano di voto “che conferma la bontà di una proposta che ha trovato ampia condivisione fra le diverse forze politiche. Ci auguriamo che l’esame della riforma possa proseguire con lo stesso clima”.

fonte blog sicilia

“Se qualcuno si fosse messo in testa che il mio ruolo sarà solo quello di firmare carta e basta si è fatto i conti sbagliati”. Esordisce così facendo intendere subito come invece si vorrà muovere nel suo ruolo Sonia Alfano nominata dal presidente della Regione nuovo commissario straordinario di Ennaeuo e Srr del settore rifiuti in sostituzione di Salvatore Cocina che ha ricoperto questo incarico per poco meno di un mese. La Alfano già da 22 mesi ricopre lo stesso incarico in Belice Ambiente. Ma ha lo stesso accettato anche quello di Enna. “Con molta probabilità mi insedierò lunedì prossimo – continua nella sua intervista telefonica – ma è chiaro che prima di qualsiasi atto o provvedimento da firmare dovrò leggermi attentamente le carte e con i tempi che tutto ciò necessita. Dal Presidente della Regione ho avuto un chiaro mandato, ovvero quello non solo di gestire l’attuale ma anche quello di verificare quanto è stato fatto negli anni precedenti e se dovessi constatare delle “anomalie” fare le doverose segnalazioni all’autorità giudiziaria come quanto ho fatto e continuando a fare da 22 mesi a Belice Ambiente”. La provincia di Enna si trova in una situazione per certi versi drammatica come del resto tutto il settore dei rifiuti in Sicilia. Ma ha una discarica come quella di Cozzo Vuturo cui sono stati finanziati per circa 20 milioni di euro interventi di riqualificazione, ha un impianto di compostaggio presso l’area industriale di Dittaino, ha un centro di raccolta differenziata a Gagliano Casteferrato tra i più innovativi in Sicilia costato diversi milioni di euro ma mai aperto. Eppure si vive una grande confusione in particolare di carattere finanziario e quindi getionale. “Lo comprendo bene – continua – per certi versi è quello che viveva Belice quando sono arrivata li dove a dispetto di diverse discariche presenti, un polo tecnologico di eccellenza la società è però sull’orlo del fallimento. Per questo ribadisco ancora una volta che non ho la bacchetta magica ed ho necessità di leggere bene tutte le carte e capire il perchè se si è arrivati a tutto questo se ci sono responsabilità ed eventualmente comunicarle a chi di competenza. Vi posso assicurare che ho già ricevuto molto attestati di stima sulla mia persona da parte di lavoratori di Enna. Ma ho bisogno del tempo necessario”. Quello che ha intenzione di fare lei comporta però appunto del tempo. Ma nel frattempo su Ennaeuno ci sono delle emergenze immediate come ad esempio il ritardo del pagamento di stipendi ai lavoratori. “Proprio stamattina (ieri mattina per chi legge ndr) – mi sono informata su questo aspetto e purtroppo mi è stato detto che non c’è liquidità perchè non sono stati effettuati versamenti. E se non c’è liquidità i miracoli non si possono fare è chiaro che la mia priorità nei pagamenti sarà verso i lavoratori. Ma un quadro più completo di questa spinosa vicenda l’avrò lunedì prossimo quando mi insedierò”.

fonte Ennapress 

Stringere un rapporto di collaborazione. E' stato questo l'obiettivo raggiunto giovedi 4 agosto scorso ad Agira tra i due presidente  della Polisportiva Volley Agira, Gaetano Lupo, e della polisportiva Amèselon di Regalbuto , Dario Bonina. Le due società hanno stretto un accordo di collaborazione, per un progetto comune che permetta di continuare a promuovere lo sport della pallavolo con i valori che da sempre sono stati perseguiti, ottimizzando sia le risorse umane, sia le risorse economiche, gli impianti sportivi e le attrezzature in generale. L’obiettivo finale è quello di costituire una federazione tra le Polisportive che, pur mantenendo la loro autonomia ed identità, metta a disposizione del  territorio l’esperienza maturata, per divenire un punto di riferimento per tutte le persone che si vogliono avvicinare al volley sia questo agonistico o amatoriale, in un contesto socializzante e formativo.Tale collaborazione permette a ciascuna realtà associativa di presentare la propria programmazione annuale e di trovare sostegno sia nella realizzazione, sia nella partecipazione alle diverse iniziative.
Prevede verifiche periodiche ed ha l’obiettivo di costruire un coordinamento stabile fra le associazioni molto snello e senza appesantimenti strutturali. La proposta, ambiziosa, è quella di costituire un punto di riferimento quantitativo e qualitativo per  tutta la pallavolo giovanile nel territorio dei Comuni limitrofi forti della decennale esperienza nel volley dimostrata in particolare dal Volley Agira . Unendo le esperienze e utilizzando i veicoli promozionali a disposizione le due polisportive ritengono possibile arrivare ad avere un importante incremento nel settore giovanile (6-12 anni) e formare almeno una squadra per ogni anno di età fino all’Under 18.

I Carabinieri della Compagnia di Nicosia hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Catania e a quella presso il Tribunale dei minori etneo, una banda di truffatori seriali che, con il vecchio raggiro dello specchietto, passava le giornate lungo la Strada Statale 575, tratto di strada molto trafficato per chi viaggia da e per Catania, che attraversa i territori della Contrada Grottafumata del Comune di Randazzo (CT), frazione Carcaci del Comune di Centuripe e il Comune di Troina, a bordo di un auto in cerca di vittime che pagassero subito in denaro contante.
Le indagini hanno avuto inizio nel mese di settembre 2015, quando la banda composta da tre soggetti, uno dei quali minore, ha compiuto l’ennesima truffa allo specchietto. Nel corso delle attività si è quindi appurato che i tre, tutti della provincia di Catania e pregiudicati, a bordo sempre della stessa autovettura, una Ford Fiesta grigia, si recavano lungo la SS575 in cerca di prede da colpire.
Il trucco era sempre lo stesso. La banda, a bordo del proprio mezzo, attendeva parcheggiata sul ciglio della carreggiata lungo la SS575 la vittima e, non appena quest’ultima transitava in corrispondenza del loro mezzo, gli lanciavano un sasso in direzione della portiera, lasciandogli credere di aver urtato con lo specchietto retrovisore. Per rendere ancora più plausibile la messa in scena, i truffatori erano riusciti anche a danneggiare lo specchietto del veicolo guidato, mostrandolo come prova dell’impatto avvenuto in precedenza. Le vittime prese di mira erano sempre donne, persone anziane o persone sole, la scelta infatti del luogo non era casuale i malfattori approfittavano del fatto che il tratto di strada interessato dalla SS575 è isolato e con poca ricezione telefonica. Gli automobilisti presi alla sprovvista, talvolta impauriti, senza pensare troppo all’accaduto, pagavano quanto richiesto.
Le foto dei truffatori sono state raccolte e mostrate alle vittime, che per un presunto danno allo specchietto arrivavano a pagare centinaia di euro. Durante le indagini sono stati accertati almeno 10 episodi di truffa messi a segno dalla banda, per oltre 1000 euro.
Le indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Troina e Centuripe e coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, sono durate quasi 5 mesi con appostamenti e raccolta minuziosa di prove e testimonianze, ed hanno consentito di accertare, oltre che gravi indizi in ordine alle truffe, anche elementi a carico di uno degli indagati per una rapina avvenuta lo scorso 24 ottobre 2015 in danno di un autotrasportatore di Bronte (CT), quest’ultimo, nella mattinata, mentre percorreva a bordo del proprio furgone la SS575, veniva avvicinato da due uomini alla guida di una Ford Fiesta che gli tagliavano la strada costringendolo ad arrestare la marcia del veicolo, per poi rapinarlo di tutto il contante che possedeva.
Preziose le testimonianze fornite da molti cittadini Troinesi che, talvolta testimoni di questi episodi, si recavano tempestivamente dai Carabinieri a denunciare.
Per evitare di cadere nel tranello della “Truffa dello specchietto” bisogna tener presente due semplici regole: chiamare immediatamente il 112 quando si è convinti che il fatto non sia vero e soprattutto mai lasciarsi convincere a pagare subito in contanti, anzi per far uscire allo scoperto il truffatore bisogna insistere per coinvolgere l’assicurazione e, se possibile, annotare subito targa e modello dell’auto da segnalare ai Carabinieri che in questo modo possono intervenire per individuare il truffatore di turno prima che sia troppo tardi.

TORINO. Emergenza rifiuti finita in Sicilia. La comunicazione è arrivata oggi dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, al governo nazionale: la Sicilia ha nelle sue discariche la capienza sufficiente a contenere i rifiuti prodotti nell'Isola.

Una comunicazione che chiude anche il rapporto con il Piemonte dove, fino a qualche giorno fa, sarebbe dovuta finire la spazzatura prodotta siciliana. Una decisione, presa dal ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti che, a dire il vero, non era mai piaciuta a Chiara Appendino, sindaca pentastellata di Torino.

"Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che l'inceneritore non sia la soluzione al problema dei rifiuti, ovunque essi siano prodotti. Rimaniamo quindi perplessi e preoccupati", era stata la reazione del Movimento 5 Stelle, ribadita in Consiglio comunale dall'assessore all'Ambiente, Stefania Giannuzzi.

"Non vedo che differenza possa fare la provenienza geografica di questi rifiuti", aveva ribattuto Chiamparino. La Regione Piemonte aveva infatti risposto positivamente alla richiesta del governo di gestire una parte dei rifiuti della Sicilia. E, dopo le verifiche tecniche del caso, aveva dato la propria disponibilità a riceverne 15 mila tonnellate.

La questione adesso viene chiusa anche dall'assessore regionale all'Ambiente piemontese, Alberto Valmaggia: "Il ministro Galletti - ha affermato - ci ha detto che il governatore Crocetta ha sospeso la richiesta di emergenza".

fonte GdS 

Il Movimento 5 Stelle all’Ars presenta un’interrogazione urgente in ordine alla sospensione, durante il mese di agosto, del servizio di collegamento Enna-Regalbuto in autobus, da parte della Interbus S.p.A. 

“Si tratta di un servizio molto importante – afferma il primo firmatario dell’atto parlamentare, il deputato Giorgio Ciaccio – perché garantisce a numerosi passeggeri, pendolari e lavoratori, il trasferimento all’interno della provincia ennese partendo da Enna, passando da Leonforte, Nissoria e Agira, fino a Regalbuto. Enormi sono i disagi, la tratta non può essere soppressa”.

“Numeri passeggeri, inoltre, – continua il parlamentare Cinquestelle – risultano essere abbonati al servizio di trasporto fornito dalla Interbus ma, di fatto, non sono messi nelle condizioni di poterne godere durante l’intero mese di agosto”.

“Chiediamo che venga ripristinata la corsa pomeridiana delle ore 18 e che venga assicurato il servizio di trasferimento tramite pullman nel mese di agosto, anche attraverso il ricorso ad una società pubblica o altra equivalente”, specificano i consiglieri comunali Cinquestelle a Enna, Davide Solfato e Marilina Frattalemi, che hanno evidenziato il problema, “per garantire il collegamento fra le varie città della provincia ennese, fortemente penalizzate da tali sospensioni del servizio”.