Lunedì scorso presso il ristorante la Terrazza a Regalbuto ufficialmente si è avviata per la società sportiva Amèselon Regalbuto Volley la stagione 2016/2017. Alla presenza dei dirigenti e dei giocatori del sodalizio regalbutese , del presidente Gaetano Lupo e dirigenti di Agira Volley , società gemellata, sono state tracciate le linee programmatiche per la prossima stagione. La società del presidente Dario Bonina parteciperà con le due formazioni maschile e femminile ai prossimi campionati di prima divisione indetti dal comitato fipav di Caltanissetta, rispettivamente allenate da Antonio Millauro, che è anche direttore tecnico della società, e Carla Greco. Lo stesso Millauro curerà il mini vivaio della scuola di volley Amèselon, che già annovera trenta ragazzi tra gli 8 e i 10 anni , al loro terzo anno di attività. " Puntiamo molto su questo settore giovanile - ha sottolineato il presidente Dario Bonina - ma nel frattempo stiamo cercando di costruire due squadre che potranno lottare per la promozione in serie D. A tale proposito -sottolinea Bonina - è nostra intenzione rinfoltire l'organico in quei reparti dove siamo carenti con elementi che garantiscano la continuità di gioco." Non è stata ancora decisa  la data di inizio della preparazione pre agonistica perchè si aspetta che da un giorno all'altro sia sottoscritta la convenzione tra l'Istituto comprensivo Gian Filippo Ingrassia e l'amministrazione comunale di Regalbuto. " La nostra speranza è che si faccia presto - conclude il presidente Dario Bonina - soprattutto perchè a metà novembre inizieranno i campionati federali e vorremmo prepararci al meglio e presentarci al via coscienti delle nostre possibilità."

Abbiamo ricevuto il comunicato a firma del capogruppo del movimento Regalbuto Riparte Giuseppe Maria Sassano che pubblichiamo.

"Nella giornata del 23 c.m. presso il palazzo della ex provincia di Enna, insieme ad alcuni cittadini e rappresentanti delle associazioni dei cittadini, ed il collega consigliere Vito Cardaci, abbiamo partecipato ad una assemblea dell'ATI (Ambito Territoriale Idrico) ed i rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori sul servizio idrico integrato. Si è dibattuto a lungo sul fatto che i sindaci attraverso l'ATI potranno gestire direttamente un servizio così importante come quello della gestione del servizio idrico. Le associazioni dei cittadini hanno evidenziato i problemi esistenti nel servizio ed unanimemente hanno espresso la volontà della sospensione delle partite pregresse che la società gestrice del servizio inserisce nelle bollette nonostante sentenze dei Giudici di Pace hanno più volte ribadito che le partite pregresse non sono dovute. Ho personalmente condiviso l'importante proposta arrivata da parte delle associazioni dei cittadini di istituire, mediante modifica allo Statuto dell'ATI, nella facoltà dell'assemblea dei sindaci, una sorta di commissione ove le diverse associazioni possono offrire il loro sostegno (tecnico e non solo) nella gestione del servizio. Noi consiglieri comunali, abbiamo ampiamente discusso sul fatto che la gestione del servizio idrico, debba basarsi su scelte quanto più ampiamente condivise e partecipate, per cui abbiamo formalmente richiesto che, sulle scelte importanti, si dia la possibilità di ratificare tali scelte anche a tutti i Consigli Comunali. Altresì, stilare un documento ufficiale, che analizzi, comune per comune, la reale situazione dell'erogazione del servizio idrico. "Non vogliamo che i Consigli Comunali diventino da intralcio alle attività dei Sindaci, ma crediamo che la partecipazione dei singoli Consigli Comunali in alcune scelte importanti, sia strumento di democrazia e partecipazione, oltre che un'ulteriore difesa e tutela del cittadino. E' nostro dovere tutelare quei sindaci che, a tutela dei loro cittadini, decidono di portare avanti ad esempio, importanti battaglie quali sospensione delle partite pregresse e abbassamento delle tariffe."

“L’irresponsabilità della classe politica siciliana rischia di bloccare anche l’apertura delle scuole superiori che non hanno i soldi per pagare le bollette di luce, acqua e telefono. E’ drammatico l’appello dei presidi che, senza i fondi delle ex Province, in alcuni casi hanno dovuto utilizzare le risorse destinate alla manutenzione rischiando conseguenze giudiziarie ma soprattutto l’incolumità degli alunni stessi. Se dovesse crollare un cornicione a chi sarà attribuita la colpa”? A raccogliere l’allarme è Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che continua: “I nostri politici hanno bloccato la Finanziaria bis, incuranti delle conseguenze, per i soliti giochetti clientelari. E queste sono le conseguenze: non solo migliaia di lavoratori dei Consorzi senza stipendio ma giovani siciliani con il diritto allo studio negato. Non ci appassiona distinguere le responsabilità dei singoli ma bisogna prendere atto che in questa situazione di caos non si può andare avanti”.

"Anni di precariato per poi passare di ruolo a più di mille chilometri di distanza da casa lasciando tre figli e il marito e i miei affetti più cari ". E' l'amaro sfogo di Marilena Saccone di Regalbuto , una delle tante, secondo i dati forniti dalla Cisl pare 700, che dalla provincia di Enna  , da oggi hanno iniziato il percorso verso le scuole del nord per gli effetti della "buona scuola"  . Marilena è stata assegnata nel comprensorio di Firenze. " Occuperò posto di ruolo a mille chilometri da casa - ci dice Saccone - per poi scoprire che nella mia classe di concorso,il sostegno, in Sicilia mancano 4600 insegnanti,quei posti dell'organico di fatto che avevate promesso di trasformare in organico di diritto ma evidentemente erano solo promesse. Non voglio perdere la speranza,- ci dice la docente- forse riusciro' ad avvicinarmi con la domanda di assegnazione provvisoria,se non fosse per il fatto che i miei posti, dico miei perchè in quelle scuole a 30 chilometri da casa ci ho insegnato,per non lasciarli scoperti li vogliono assegnare a precari senza titoli, mentre io non posso concorrere nell'assegnazione perche' non è la mia provincia. A tutto cio' - conclude Marilena - io non riesco a dare una spiegazione forse perchè sono un insegnante e cerco una logica che non trovo. Non sarà facile lasciare tre bambini a casa e il marito  e se sarò costretta a scegliere fra lavoro o famiglia, sceglierò la famiglia, perchè questo è il grande senso della famiglia che ha sempre distinto le mamme italiane, ed è insito nelle radici della nostra natura Cattolica Cristiana."

REGALBUTO – Si apre con un’amichevole il precampionato della Lubrisol Futsal Regalbuto, che sabato 27 Agosto al Palazzetto dello Sport “Giovanni Paolo II” ha affrontato lo Sporting Catania, squadra neopromossa in serie C2. Si è concluso con una vittoria il primo test stagionale della squadra regalbutese che si è imposta sugli ospiti per 7-1. Match ben giocato dai ragazzi del tecnico Alfredo Paniccia, che si sono trovati di fronte una squadra molto organizzata dal punto di vista difensivo. Il primo impegno agonistico stagionale è certamente molto relativo, visto che è arrivato soltanto dopo quattro giorni di preparazione; comunque sia dona fiducia al team regalbutese in quanto il gruppo sta emergendo con un buon feeling tra i nuovi innesti e le conferme. Abbastanza buone sono le condizioni atletico-fisiche nelle quali si sono presentati gli atleti regalbutesi, che si sono resi pericolosi in diverse occasioni ma si sono trovati di fronte un estremo difensore sempre pronto a sventare il pericolo. Il test serviva per vedere in campo tutto quello che era stato provato in questi giorni ed i ragazzi hanno ben attuato l’organizzazione di gioco data dal mister, che ha naturalmente fatto girare tutta la rosa a sua disposizione. In vista della serie B sono stati giocati due tempi di 20 minuti effettivi di gioco ciascuno, utili per capire le priorità su cui bisogna lavorare. È iniziata anche la preparazione degli Allievi Under 21 con i nuovi allenatori Luca Vitale e Vito Cardaci spalleggiati da Alfredo Paniccia e Francesco Insinga. In conclusione, i lavori sono iniziati e la Lubrisol è in attesa di nuovi test prima del campionato.

Enna. Giovanni Delle Cave, ex dirigente amministrativo di una scuola superiore, invalido civile totale, ha presentato un esposto alla Procura nei confronti di tre vigili urbani. Sabato 20 agosto l’uomo si era fermato con l’auto in corso Sicilia, all’altezza dell’area servizio Grillo, di fronte a un negozio all’ingrosso di frutta e verdura per fare degli acquisti: «Al momento della sosta – racconta Delle Cave – tre vigili urbani stavano facendo contravvenzioni alle macchine ferme vicino al negozio. Nelle vicinanze non ci sono parcheggi per disabili, per cui ho fermato la macchina in zona riservata a bus e sono sceso per chiedere informazioni al negozio. Alla risposta negativa dell’impiegato sono tornato alla macchina trovando un vigile con il blocchetto delle contravvenzioni in mano».

 Delle Cave ha fatto presente che la sua sosta è stata di qualche minuto, ma il vigile ha risposto che ormai aveva scritto la contravvenzione. L’automobilista riparte ma poi ci ripensa e torna indietro e chiede di potere fare una dichiarazione personale al verbale che aveva scritto, e nel frattempo si avvicina un altro vigile. A quest’ultimo ha detto che mostrano poca sensibilità per i problemi dei disabili e ha mostrato il contrassegno specifico rilasciato dal Comune di Calascibetta e posto bene in vista nel parabrezza.

«Dopo un minuto – prosegue Delle Cave – il primo vigile mi chiede patente e libretto di circolazione e certificato assicurativo. Consegnati i documenti, non ho trovato il certificato assicurativo pur essendo consapevole di avere rinnovato la polizza tempestivamente ed essendo sicuro che il veicolo fosse regolarmente coperto dall’assicurazione. Uno dei vigili telefonava per chiedere un controllo assicurativo tramite i loro sistemi informatici e dopo un po’ di tempo lo stesso comunicava, inspiegabilmente, che la macchina era senza copertura assicurativa».

Nel frattempo Delle Cave chiedevo alla figlia di guardare il computer e stampare la ricevuta di pagamento del certificato assicurativo che avere rinnovato l’11 luglio anche se scadeva il 19. Ma i vigili hanno disposto il sequestro dell’auto che è stata trasportata al comando di polizia a Enna Bassa. Qui i vigili hanno mostrato che dai loro sistemi informatici non risultava la copertura assicurativa. Nel frattempo è arrivata la figlia di Delle Cave, Ambra, in possesso della polizza assicurativa. Ma dopo la discussione l’uomo è svenuto e si è trovato al pronto soccorso dell”Umberto I” per un sospetto infarto. Da qui l’esposto in Procura perché secondo Delle Cave c’è stato un abuso di potere e uso arbitrario della forza coercitiva.


Flavio Guzzone per il quotidiano La Sicilia

Troina – Don Luigi Ferlauto si dimette, per sua volontà, dalla carica di Presidente dell’IRCCS Associazione Oasi Maria SS. di Troina, l’istituto specializzato nel campo della disabilità intellettiva e dell’involuzione cerebrale senile. Al suo posto designa una persona di sua fiducia Don Silvio Rotondo, che già da anni presta la sua attività sacerdotale, per conto della Diocesi di Nicosia, all’interno dell’istituto. Don Luigi Ferlauto lascia la presidenza, ma rimarrà come presidente “emerito” e con potere di veto in merito alle decisioni legate al “carisma” dell’Oasi. Padre Ferlauto rappresenta la storia, la memoria, di questo istituto. Un centro medico-scientifico che usufruisce della piena collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel campo delle neuroscienze e recentemente anche delle disabilità intellettive. Una strutturata attività che genera più di 5000 ricoveri l’anno su 352 posti letto, per più di 100 mila giornate di degenza. Oltre 700 le persone che prestano quotidianamente la propria professionalità all’interno dell’Istituto. Una risorsa economica importante per il territorio locale e provinciale. Un grande istituto fatto di valori, persone, strutture, servizi e prestazioni sanitarie di alto livello e qualità, di ricerca scientifica, in collaborazione con i più prestigiosi centri mondiali di ricerca, di formazione in ambito sanitario. Don Luigi Ferlauto è una personalità nota alla collettività, punto di riferimento per tante persone con disabilità e le loro famiglie. Tante le sfide e i traguardi che hanno contrassegnato il percorso di vita sacramentale e non solo di padre Luigi Ferlauto , un’esistenza vissuta nella spiritualità, al servizio dei più deboli e accompagnato in questa sua lunga esperienza dalle infaticabili volontarie dell’Oasi. Padre Luigi Ferlauto ha avuto tantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali la nomina di “Cavaliere di Gran Croce” da parte del Presidente della Repubblica e il Premio “Artigiano della Pace” insieme a Madre Teresa di Calcutta, ed è inoltre autore di molte pubblicazioni. Un film documentario sulla sua opera è stato anche realizzato dal cineasta Silvano Agosti con musiche di Ennio Morricone. Molto stupore tra i dipendenti alla decisione di Don Luigi Ferlauto di lasciare la presidenza, incarico che ha ricoperto fin dalla sua costituzione.
Padre Silvio RotondoAl suo posto Don Silvio Rotondo, 63 anni, di Troina. Don Silvio viene ordinato sacerdote il due ottobre del 1993 e nello stesso anno viene mandato a Catenanuova come coparroco nella parrocchia di San Giuseppe. leggi tutto su Vivienna

Le indicazioni sono piuttosto chiare: «Salendo verso il palco è il primo stand». Il primo a sinistra, ça va sans dire. Eppure non c’è alcun elemento identificativo – uno stendardo, un pannello con il logo, una bandiera della Romania – che possa darci il certificato visivo dell’esistenza in vita.
Non troviamo ciò che stavamo cercando. Ma non significa nulla.
In primis perché la Villa Bellini di Catania – a poco meno di ventiquattr’ore dall’inaugurazione – sembra tutt’altro che il luogo dove oggi si aprirà la Festa nazionale dell’Unità. Un cantiere apertissimo, fra banconi di legno, operai affannati e furgoni che scaricano di tutto nelle “capanne” ancora in alto mare; ma oggi – come per magia, come sempre – sarà tutto pronto.

Allora: c’è davvero, in questi giardini incantati, fra le effigi de “L’Italia che dice sì” (senza se e senza ma) e gli spiedoni per la porchetta, lo stand di Mirello Crisafulli? La conferma, netta, ce la dà il diretto interessato. Con precisazione giusto un poco formale: «Non è il mio stand». E allora cos’è? «È uno spazio espositivo – gongola – regolarmente affittato alla nostra associazione per promuovere le iscrizioni di studenti, siciliani e non, ai corsi di medicina dell’Università Dunarea de Jos di Galati, che si svolgono a Enna per il secondo anno consecutivo». continua 

tratto da La Sicilia 

Stamattina mister Alfredo Paniccia , reduce del tour de force dello Juventus summer camp di Sestriere, era a Regalbuto e con lui a poco a poco arriveranno i nuovi "acquisti" della Lubrisol in vista della pre agonistica che presumibilmente inizierà martedì 23 o mercoledì 24 al palazzetto dello sport di Regalbuto. Nei giorni scorsi la federazione ha emanato il calendario della stagione 2016/2017 relativo ai gironi della serie B che ufficialmente aprirà i giochi il primo ottobre prossimo con l'esordio del team di Regalbuto fuori casa contro il Maritime Augusta , dunque subito derby, mentre l'esordio casalingo avverrà l'8 ottobre prossimo contro il Cittanova. 

Il consigliere comunale di Regalbuto Vito Cardaci ha consegnato ai gruppi consiliari , ai partiti e movimenti politici una bozza di lettera da indirizzare al presidente dell'Ati( ambito territoriale idrico) di Enna e ai presidente dei consigli comunali del territorio ennese, con la quale sostanzialmente si chiede che la governance dell'Ati non sia solo gestita dai sindaci i quali, prima di ogni decisione importante sulla gestione del servizio idrico, dovranno chiedere un parere anche ai rispettivi consigli comunali. " Il mio intendo - ci dice il consigliere Vito Cardaci - è quello di far partecipi i consigli comunali sull'attuale gestione del servizio e sul futuro dello stesso,stilando un documento ufficiale che faccia il quadro della situazione in ogni Comune. Personalmente sono cosciente che nell'assemblea dell'Ati, come rappresentanti dei comuni ci siano i sindaci, ma credo che una forma di democrazia più partecipativa non sia una idea da accantonare, soprattutto alla luce delle sorti dell'ex ato rifiuti e idrico, dove la governance era in mano esclusivamente ai sindaci. Ho voluto far partecipe a Regalbuto anche agli altri gruppi consiliari,partiti e movimenti affinchè si apra una discussione in merito e se è nelle loro volontà sottoscrivere con me la richiesta al presidente dell'Ati di Enna con la quale si chiede la modifica del Statuto , inserendo un articolo in cui si dica che le scelte importanti  votate dall'assemblea dei sindaci vengano ratificate dai consigli comunali. Un esempio è l'art 7 comma o) relativo all'affido della gestione del servizio idrico, la stipula e l'approvazione della convenzione e del disciplinare tecnico con il soggetto gestore...ma anche l'art 7 comma p) che definisce gli standart di qualità del servizio.