La Lega nazionale dilettante divisione calcio a cinque ha reso noti i gironi di serie B che formano l'organico delle squadre per la prossima stagione 2016/2017. Il Futsal Regalbuto è stato inserito nel girone G nazionale assieme a : asd Cataforio , asd Fc Paola C5 ,asd Real Rogit ,asd Sant Isidoro, Asd Polisportiva Futura,asd Assoporto Melilli, asd Odissea 2000, asd Edilferr Cittanova,asd Fc5 Corigliano Futsal, asd Bernalda, asd Maritime Augusta,e Pol.Real Cefalu. I campionati di serie B inizieranno a partire dal prossimo 1 ottobre e si concluderanno l'8 aprile 2017 .Saranno promosse in Serie A2 le vincenti dei rispettivi gironi. Una ulteriore società sarà promossa in virtù dei playoff la cui articolazione sarà successivamente definita.Retrocederanno nei Campionati Regionali 25 squadre. Le modalità di playoff e playout saranno oggetto di Comunicato Ufficiale di successiva pubblicazione.I calendari della Serie B saranno resi noti  a metà Agosto. Dunque 7 squadre calabresi,cinque siciliane e una lucana formano uno dei gironi più difficili del campionato nazionale di serie B al quale il Futsal Regalbuto del mister Alfredo Paniccia partecipa con un organico di tutto rispetto formato da "ragazzi" giovanissimi under 21 ma di assoluto valore che daranno filo da torcere agli avversari. A partire dal 28 agosto prossimo inizierà la preparazione pre agonistica presso il palazzetto dello sport di Regalbuto.

Così i lavoratori hanno diffuso la seguente nota:

“Gli Operatori ex Sportelli Multifunzionali denunciano e lamentano, anche attraverso l’ennesimo presidio organizzato a Palermo, in Piazza Indipendenza, la mancata tutela dei lavoratori così come indicato nell’art. 13 della legge ex DDL 133/1155 stralcio I. Si tratta della norma approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana, pubblicata in Gazzetta”.

“Cosa aspetta il Governo regionale e, nel caso specifico, l’assessore del Lavoro, Gianluca Micciché, a rendere esecutivo ciò che una legge sancisce? Sono in notevole ritardo, neppure un semplice elenco è stato prodotto. Ricordiamo che avrebbe dovuto essere stilato entro trenta giorni dalla pubblicazione della legge stralcio!”.

“I tempi lenti e infiniti del Governo regionale – sottolineano sempre nella nota i dipendenti degli ex Sportelli licenziati – non coincidono con quelli dei lavoratori che hanno l’esigenza di assicurare una vita dignitosa a se stessi e alle proprie famiglie, principio enunciato dalla stessa Costituzione italiana e che dovrebbe essere agevolato da chi ha l’onore di amministrare un assessorato strategico come quello al Lavoro”.

Una delegazione di lavoratori, i cui portavoce principali sono stati Alessandro Patti e Adriana Vitale, si è rivolta ai componenti dell’opposizione per illustrare la mancata applicazione della norma. I lavoratori sono stati ricevuti e ascoltati dal parlamentare di Sala d’Ercole, Nello Musumeci, il quale, già consapevole dei gravi disagi che da troppo tempo investono tale categoria, ha garantito il suo personale interessamento per quanto di sua competenza e si è fatto carico di coinvolgere tutte le forze politiche per spingere il Governo ad ottemperare alla legge che, oltre a garantire la tutela dei lavoratori, assolverebbe alla riforma nazionale in tema di Politiche Attive del Lavoro enunciata dal Decreto Legislativo n. 150, del 14 settembre 2015.

Nei giorni scorsi la polemica sullo stato di abbandono del cimitero comunale aveva accesso le discussioni soprattutto nei social , ma anche nelle piazze della città . Molti cittadini lamentavano l'incuria in cui il luogo sacro versava con la crescita di erbacce ovunque e la protesta era arrivata anche alle autorità cittadine. " Ci vuole maggiore rispetto per i defunti - lamentano i cittadini - e soprattutto  senso di responsabilità da parte di chi è incaricato alla cura del cimitero comunale che non si può lasciare nello stato in lo abbiamo visto in questi giorni." Sulla questione abbiamo voluto sentire l'opinione dell'assessore Vito Maida il quale assieme all'assessore Giuseppe Monteleone ci ha voluto accompagnare per un sopraluogo di verifica. " Non nego - ci dice l'assessore Maida - che nel cimitero comunale esistono delle criticità che vanno risolte al più presto . la mia attenzione non era venuta mai meno e posso dire che già mi ero preoccupato della situazione ma ci voleva del tempo per completare il lavoro iniziato. Già questa( ieri) mattina nella maggior parte delle vie del cimitero sono state ripulite dalle erbacce. Resta ancora una piccola parte a ridosso della Chiesetta che , nonostante il ridotto numero di dipendenti, sarà ripulito nei prossimi giorni. A questo proposito - dichiara ancora Maida - posso assicurare che da parte mia l'impegno a mantenere pulito il cimitero è costante tanto è vero che sono state ripristinate macchinari che erano in stato di abbandono per mettere nelle migliori condizioni il personale addetto alla cura del cimitero. "

 

Dal 5 settembre prossimo ripartirà per il terzo anno consecutivo la scuola regionale di pallavolo della Polisportiva Amèselon Volley di Regalbuto. Tante le novità tra le quali la possibilità , ancora tutta da decidere in sede di concessione degli orari delle palestre, di tre allenamenti settimanali e la partecipazione sin da subito ai raduni di mini volley organizzati dalla federvolley di Caltanissetta e dall'Acsi Enna. La novità più prestigiosa però è quella che da questa stagione la scuola sarà diretta dall'esperto prof Antonio Millauro , apprezzato giocatore ed ora allenatore con l'Agira Volley nelle varie categorie e in serie B. A Millauro sarà affidata anche la conduzione tecnica della prima squadra maschile che anche nella prossima stagione militerà nel campionato interprovinciale di prima divisione. Dopo l'esperienza della scorsa stagione durante la quale Dario Bonina e compagni hanno raggiunto apprezzabili risultati, la società ha deciso di cercare rinforzi soprattutto in quei reparti dove manca una figura che possa sostituire il centrale Giuseppe La Bruna e l'ala Guido Macaluso oltre ad un valido secondo palleggiatore che possa sostituire Luca Vitale. In campo femminile il direttore sportivo Agostino Vitale sta cercando di rafforzare l'organico con l'innesto di un'ala e una centrale che potrebbero dare maggiore equilibrio all'organico già ampiamente riconfermato. La squadra da quest'anno è stata già affidata all'esperta Carla Greco. Anche nella prossima stagione la società ha deciso di partecipare al campionato interprovinciale di prima divisione femminile- 

Come giornale ci siamo sempre impegnati a denunciare situazioni come quelle che avete modo di vedere nella foto , che si riferisce a cumuli di immondizia lasciata sul ciglio della strada che costeggia la parte posteriore del muro della diga Pozzillo. Le foto in questi giorni stanno circolando su facebook e sono state postate da pochissimi giorni. Controllare l'intero territorio di Regalbuto è impossibile e pare che uno degli sport più in voga da qualche mese sia quello di andare alla ricerca di posti isolati dove lasciare i rifiuti o materiali inerti, piuttosto che recarsi nel centro di raccolta e chiedere consiglio  come fare al personale che è sempre disponibile. Contro l'inciviltà è difficile fare i conti si sà . Questa piaga genera degrado e lo si può vedere anche nelle piccole cose e anche nei posti maggiormente frequentati dalle persone. Però ci chiediamo se forse non è meglio formare le cosiddette "isole ecologiche" per la raccolta dei rifiuti posti in punti strategici del territorio  dove porre telecamere per evitare abusi.   

La commissione Affari istituzionali ha appena dato il via libera all’emendamento alla legge elettorale che prevede l’abolizione del secondo anche nei comuni con più di 15 mila abitanti. La proposta è frutto di un accordo Forza Italia-Partito democratico: se il Parlamento confermasse l’orientamento della commissione, a questo punto, verrebbe eletto il candidato più votato, a prescindere dalla quantità di preferenze ricevute. Non passa dunque la linea grillina, che prevedeva invece una soglia minima da raggiungere per essere eletti.

L’emendamento prevede anche una novità sul premio di maggioranza. Con la riforma attualmente in discussione la maggioranza assoluta in consiglio comunale scatterebbe automaticamente solo se le liste collegate al sindaco eletto hanno raggiunto il 40 per cento. In caso contrario il consiglio comunale verrebbe eletto su base proporzionale, cioè assegnando un peso specifico a ciascun partito in funzione dei voti effettivamente ricevuti.

I Carabinieri della Compagnia di Enna hanno dato esecuzione ad una Ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della D.D.A. di Caltanissetta – cui gli atti sono stati trasmessi per competenza dalla Procura della Repubblica di Enna in data 29 luglio u.s. – nei confronti di due soggetti di cui uno è il padre della vittima, l’altro è un ultraottantenne, entrambi residenti in un Comune dell’hinterland ennese, ritenuti responsabili in concorso del reato continuato di “atti sessuali con minorenne” (artt. 40 c. 2, 81 cpv, 110, 609 quater c. 1 n. 1, 609 septies c. 4 n. 2 e 4, del C.P.) e, il solo padre della vittima, anche del reato di “prostituzione minorile” (art. 600 bis del C.P.).
A seguito delle preliminari indagini, venivano monitorati una piccola fanciulla, di anni 10, presunta vittima delle gravissime ipotesi delittuose, ed il relativo contesto familiare e sociale, apparso fin da subito particolarmente degradato.
L’ulteriore sviluppo delle indagini consentiva di riscontrare la sussistenza di perduranti rapporti di frequentazione tra la famiglia, il padre in particolare, ed un anziano del luogo, soliti accompagnarsi a bordo di autovetture per la ricerca, quasi giornaliera, di materiali ferrosi, da cui poterne ricavare piccoli profitti. Emergeva altresì come con i due uomini fosse quasi sempre presente la bambina, come confermato anche da precedenti controlli eseguiti occasionalmente nel corso delle ordinarie attività di verifica sul territorio.
Gli sforzi degli investigatori, a questo punto, si concentravano sulle prolungate uscite giornaliere, spesso protrattesi fino a tarda sera.
Lo sviluppo delle indagini consentiva di avvalorare i sospetti più inquietanti ed il coinvolgimento del padre della piccola il quale, non solo non impediva la consumazione dei gravi reati, ma, anzi, percepiva, quale compenso, regalie e dazioni di denaro.
La piccola fanciulla è stata collocata d’urgenza in una casa famiglia, ove verrà assicurata, da parte delle competenti figure professionali, la necessaria assistenza.
I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta (CL), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nissena che dovrà anche valutare il materiale di possibile interesse investigativo sequestrato durante l’esecuzione del provvedimento restrittivo.

Articolo tratto da Vivienna 

E' di oggi che Andrea Macaluso , portiere del Rahl Butahi è passato al Meta calcio a cinque .Il promettente portiere di Regalbuto classe

2000, appena sedici anni, sarà uno dei valori aggiunti del settore giovanileFisico imponente, longilineo, ma già ben strutturato. Eccolo

Andrea Macaluso nuovo innesto di prospettiva per la Meta C5 che continua la sua operazione futuro per consegnare prospettiva al progetto futsal puntese.Un portiere di grande affidamento e prospettiva, proveniente dall’ottima scuola del Rahl Butahi, forte personalità tra i pali e soprattutto ottime doti di palleggio palla al piede che completano il suo essere numero uno. Un innesto di grande qualità per il coach Seby Giuffrida e un elemento di grande valenza per juniores e Under 21.Operazione di qualità per la Meta C5 favorita dalla solita sagacia e dal consolidato rapporto di stima e collaborazione con il direttore Generale della Rahl Butahi Seby Rapisarda.Macaluso già nel giro della nazionale italiana, ha partecipato all’ultimo campus azzurro e non ved el’ora di cominciare questa nuova avventura con la maglia della Meta C5

 

Nel conflittuale rapporto tra utenti e gestore del servizio idrico la vicenda della “partite pregresse” è quella che, verosimilmente, rende plastica la differenza tra una gestione privatistica e una gestione pubblicistica del servizio pubblico locale. Il volto “arrogante” dell’ente gestore del servizio idrico in provincia di Enna si sta mostrando in tutta la sua evidenza in questi giorni di recapito delle bimestrali fatture agli utenti che, nonostante la presenza di quattro sentenze emesse da due diversi Giudici di Pace del Tribunale di Enna, continuano a contemplare la voce di costo “partite pregresse” dichiarata illegittima sotto i diversi profili di cui abbiamo già parlato in passato. Ma vi è di più.

La società “AcquaEnna”, ad una mia specifica contestazione ha così risposto ”La sentenza n. 40/216, emessa dal Giudice di Pace, non solo è opponibile limitatamente a quelle fatture, ma essa non ha valore di cosa giudicata ed è oggi sub-iudice…Solo una pronuncia abrogativa di una disposizione di legge ha una disposizione erga omnes, colpendo essa tutti gli effetti dell’atto, è evidente che tale effetto non può attribuirsi alla sentenza Lei citata. Tanto ritenuto si invita a corrispondere il pagamento delle somme legittime e legittimamente richieste con la fattura n….”. Per la temeraria società “AcquaEnna”, mentre tutti gli utenti non possono usufruire della giurisprudenza del Giudice di Pace per richiedere i rimborsi di quanto illegittimamente versato, i soli utenti destinatari delle citate sentenze del Giudice di Pace potranno avere rimborsate le sole “partite pregresse” contenute nelle fatture impugnate ma non anche quelle future. “AcquaEnna”, in sostanza, è quindi libera di continuare ad inserire e pretendere,pena la minaccia dell’interruzione della fornitura idrica, le illegittime “partite pregresse” e gli utenti dovrebbero rivolgersi al Giudice di Pace a ritmi bimestrali.

Orbene, a tacere delle necessarie considerazioni che saranno fatte nelle sedi opportune, l’altra faccia della medaglia, simmetrica alla “arroganza”, che qui si vuole evidenziare è quella della “latitanza”.
Latitano infatti i Sindaci della nuova Assemblea Territoriale Idrica (ATI) che, ancora oggi, non sono riusciti neanche a rendere esecutiva la decisa sospensione in autotutela della delibera della precedente ATO Idrico con la quale si autorizzava l’ente gestore del servizio alla riscossione di tale “partite pregresse”. Così come continua a latitare un legislatore regionale, degno di questo nome, affetto da una cronica e patologica confusione e assolutamente inadeguato a dotare l’ordinamento di strumenti normativi in un settore importante e vitale come questo.

Occorre altro per far capire cosa animava il vento referendario che si è opposto alla gestione privatistica del servizio idrico?

Ieri la maggioranza dell’Aula del Parlamento siciliano ratifica un vero e proprio scippo della democrazia”. Così il deputato M5S all’Ars Salvo Siragusa, Matteo Mangiacavallo e Francesco Cappello si esprimono a margine della decisione dell’Aula di non rimandare in commissione i disegni di legge del governo regionale che avrebbero consentito a Gela, Piazza Armerina e Niscemi di transitare alla città metropolitana di Catania e che avrebbero assegnato Licodia Eubea a Ragusa, come stabilito dalla consultazione popolare dello scorso luglio.

“Una maggioranza bulgara – afferma Siragusa – che va dal PD a NCD passando per l’UDC, stronca la legittima ambizione, manifestata anche con un referendum popolare dei cittadini di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Licodia Eubea di passare ad altro libero consorzio o alla Città Metropolitana di Catania. In realtà l’unica cosa che ha realmente interessato il voto degli altri deputati è stata la paura anzi il vero e proprio terrore di modificare le circoscrizioni elettorali”.

“Tocca constatare – affermano Mangiacavallo e Cappello – che è stato confermato l’abuso perpetrato già in commissione, sede in cui si doveva soltanto ratificare quanto espresso dai cittadini chiamati a votare il referendum, ed invece la decisione dei cittadini è stata ribaltata. Questa era l’ultima occasione per questo Parlamento di poter usare le prerogative dello Statuto Speciale riaffermando la propria potestà di legiferare in materia di Enti Locali. Ricordiamo – proseguono i deputati – che questo referendum ha avuto un costo. Chi ha bocciato i nostri emendamenti, ora dovrebbe risarcire i Comuni dalla spese sostenute”.