Approvata la riforma sui rifiuti dalla giunta regionale. A comunicarlo è il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l'assessore all'Energia, Vania Contrafatto,l ddl, che verrà illustrato la prossima settimana alle forze politiche della coalizione, "innova in modo radicale il sistema dei rifiuti e disciplina la transizione, per il passaggio al nuovo sistema". si legge in una nota. La legge conferisce più poteri agli enti locali e ai sindaci sulla base di 9 ambiti territoriali corrispondenti alle città metropolitane e ai liberi consorzi.Gli ambiti, definiti enti di governo territoriali, organizzeranno il sistema integrato del ciclo dei rifiuti, con particolare attenzione alla raccolta differenziata e stabiliscono la tariffa unica di ambito. Sono salvaguardati i livelli occupazionali dei lavoratori del settore attraverso gli albi territoriali.

Viene introdotta una sezione regionale per gli appalti dell'intero sistema dei rifiuti all'interno della stazione unica appaltante regionale, per ottimizzare i sistemi di gara e standardizzare i costi di gestione.

A livello regionale viene istituito nel Dipartimento acqua e rifiuti, il consiglio regionale di sorveglianza, costituito da tre esperti che, in collaborazione col Dipartimento, dovranno monitorare il sistema dei rifiuti e la definizione degli standard. I piani di ambito vengono definiti dall'ente di governo relativo e possono prevedere stralci di lotti funzionali.

All'atto di insediamento dei nuovi ambiti, le strutture territoriali (Srr) verranno assorbite e, tutti i contratti in essere, verranno trasferiti alla nuova autorità. Ciò permette di non avere alcuna interruzione nè dei servizi nè della gestione e consente di riorganizzare su base innovativa il ciclo dei rifiuti.

Intanto, l'emergenza continua in Sicilia e Crocetta anuncia di aver  inoltrato istanze di proclamazione dello stato di emergenza, rappresentando la criticità dell'impiantistica esistente.

Il presidente della Regione ha inoltre firmato una nuova ordinanza per autorizzare un nuovo impianto di biostabilizzazione presso la discarica di Siculiana, gestita dalla Catanzaro Costruzioni Srl, che sarà operativo a partire dal primo agosto.

Da quella data sarà possibile conferire presso la discarica di Siculiana, 250 tonnellate di rifiuti che contribuiranno ad alleviare la situazione di disagio dei comuni dell'agrigentino.

fonte: Il GdS 

Enna e il suo centro storico diventeranno teatro del primo Buskers Festdel centro Sicilia, il 29 e 30 luglio. Due intere giornate dedicate all'arte di strada. Sarà possibile ammirare le performance di circa 50 artisti, di cui circa 35 professionisti del settore (acrobati, equilibristi, giocolieri, trampolieri, maghi, teatranti, musicisti, mangia fuoco, danzatrici).Previsti anche due laboratori (giocoleria e riuso creativo) per bambini in fascia pomeridiana. E ancora, un mercatino del gusto e uno dell'artigianato con 11 associazioni di categoria coinvolte; hanno già confermato 60 stand.

fonte . Il GdS Enna

ENNA. Da venerdì a Pergusa, nei locali del consorzio ente autodromo, i lavori del 14° Laboratorio di progettazione in Bioarchitettura: "Pergusa e dintorni: dal lago.... alla Rocca". Obiettivo dello studio è la riqualificazione dell'intera area lacustre.

L'appuntamento che avrà luogo in cinque giornate, dal 22 al 26 luglio con appendici ad agosto e settembre, è organizzato dalla Fondazione Bioarchitettura di Bolzano in collaborazione con il Comune, assessorato all'Urbanistica retto dall'architetto Giovanni Contino il quale si è speso molto per portare l' evento ad Enna.

La manifestazione gode del sostegno degli Ordini degli Ingegneri, Architetti ed Agronomi della provincia, del Collegio dei Periti Industriali, delle associazioni di categoria e delle scuole.

Il laboratorio era stato programmato per l' inizio dello scorso giugno ma venne sospeso per un incidente occorso all'architetto Joachim Eble con l' intenzione di spostarlo a fine luglio. E così è stato. La progettazione dell'evento sarà coordinata da una docente universitaria la professoressa Wittfrida Mitterer.

tratto dal GdS on line

Enna- Avrebbero truffato l’Inps, l’ente di previdenza, per svariati milioni di euro ottenendo pensioni e sussidi non dovuti per invalidità, per contribuzione e per disoccupazione. Una truffa organizzata nel dettaglio  e della quale si sarebbero avvantaggiati in centinaia.

E’ stata chiamata Eldorado l’operazione di guardia di Finanza e carabinieri condanna nell’ennese ma che ha risvolti in varie parti della Sicilia e del Paese.

Scoperto un sistema di truffa utilizzato svariate volte senza che venisse a galla. Sono centinaia le persone denunciate a piede libero, che potrebbero perdere i benefici o dover restituire ingenti somme e che comunque dovranno rispondere penalmente della truffa

La maxi operazione è stata condotta con la collaborazione del Nucleo ispettivo del lavoro di Palermo ma i dettagli si conosceranno solo oggi.

Fonte: Blogsicilia.it

Sull’isola non c’è l’ anti-Grillo Una sola cosa è decisa all’unanimità: il prossimo candidato del Pd alle elezioni regionali siciliane 2017 non sarà Rosario Crocetta, cui il partito non ha alcuna intenzione di concedere un bis.
Ma il sostituto proprio non si riesce a trovare, e la Sicilia rischia di essere un bel problemino, perché il Pd oggi oscilla intorno al 15%, le ambizioni dei singoli non sono poche (in testa quelle di Davide Faraone), Angelino Alfano vuole essere della partita, ma oggi secondo le rilevazioni circolate, il M5s sarebbe oltre il 35% dei consensi e Beppe Grillo potrebbe davvero annettersi la Sicilia.

L’eventualità nel partito di Matteo Renzi ha fatto scattare l’ allarme rosso, e anche per questo è sceso a Roma uno dei leader più discussi ma importanti del Pd siciliano, Vladimiro (detto Mirello) Crisafulli. Per tre giorni il ras di Enna si è piazzato sui divanetti dei corridoi di Montecitorio facendo le sue consultazioni e dispensando pillole di saggezza.
Lunghe chiacchiere con l’ex responsabile organizzativo del parito, Nico Stumpo, ma anche con il giovane segretario regionale isolano, il renziano Fausto Raciti con cui evidentemente sono restati buoni i rapporti. Il candidato non si trova, ma l’ emergenza è talmente grande che il Pd pensa a un asse trasversale «tutti dentro» contro Grillo, che possa unire centro, destra e sinistra…

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

ENNA. Un bel gesto di rispetto e amore nei confronti della città e dei suoi impianti sportivi è stato quello che ha visto protagonista la società Aquile Enna del presidente Giuseppe Vigneri. Nei giorni precedenti l' inizio dell' Enna Rugby Festival, la manifestazione dedicata alla palla ovale che si è tenuta lo scorso weekend al campo di atletica Tino Pregadio di Enna Bassa, giocatori e staff tecnico e dirigenziale della società ennese hanno voluto effettuare gratuitamente lavori di manutenzione negli spogliatoi della struttura.

"Siamo felici - fa sapere Luigi Restivo delle Aquile - di contribuire al mantenimento degli impianti sportivi della nostra città e abbiamo deciso di apportare spontaneamente delle piccole migliorie al Tino Pregadio, in particolare agli spogliatoi posti sotto la tribuna, con lo scopo di rendere più accoglienti questi locali. La nostra idea - prosegue Restivo - è che ogni occasione è buona per contribuire allo sviluppo dello sport ennese anche con piccoli gesti e iniziative.

TROINA. Con una manovra da 125 mila euro approvate le variazioni al Bilancio di esercizio 2016/2018. La proposta dell' amministrazione Venezia è stata ratificata dalla maggioranza del consiglio comunale, con l' astensione del gruppo di opposizione "Insieme per Troina", nella seduta di mercoledì 13 luglio.

La manovra è stata proposta a seguito del riaccertamento straordinario dei residui ossia delle maggiori entrate che provengono per 40 mila euro, dalla compartecipazione con l' Asp 4 di Enna per le rette di ricovero dei cittadini troinesi ospiti di strutture sanitarie. Altri 28.300 euro arrivano dal contributo pervenuto dalla Regione per i buoni da destinare agli studenti per l' acquisto dei libri e 30 mila euro dalle sponsorizzazioni relative all' organizzazione della mostra "Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto".

I sindaci di Leonforte, Francesco Sinatra, e Nissoria, Armando Glorioso, con atto pubblico hanno costituito una Società consortile a responsabilità limitata a partecipazione pubblica locale, con capitale interamente pubblico, denominata “Leo.Ni. Ambiente – srl consortile” per la gestione dei rifiuti solidi urbani di competenza dei due Comuni. La Società ha per oggetto principale la gestione diretta di pubblici servizi municipali in materia di rifiuti e la eventuale gestione unitaria e integrata del servizio idrico in conformità alla legislazione vigente. Il pubblico servizio in materia di rifiuti ha una durata dell’affidamento da parte dei Comuni dell’ARO pari a sette anni, rinnovabili fino alla durata della Società. La società potrà svolgere attività di supporto ai Comuni soci per la verifica e la corretta gestione delle entrate tributarie e/o tariffarie inerenti i servizi rifiuti d al fine di consentire una più equa distribuzione e la totale copertura integrale dei costi del ciclo dei rifiuti, in conformità alle normative vigenti, nonché alle disposizioni dettate in materia dall’Unione Europea. La Società, inoltre, può effettuare per loro conto ulteriori servizi ambientali di pubblico decoro, verde pubblico e pubblica sicurezza, da regolare con apposita convenzione aggiuntiva. La Società, potrà svolgere anche attività di studi, di ricerca e piani d’impresa nonché tutte le attività collaterali o connesse con i servizi predetti, direttamente e/o mediante convenzioni e/o incarichi, purché strumentali all’oggetto sociale, previa deliberazione da parte dei comuni aderenti dalla quale risulti il rispetto della vigente normativa in materia di incarichi, studi e consulenze.
La Società, inoltre, può: a) Emettere titoli di debito, compiere tutte le operazioni commerciali, industriali e finanziarie, mobiliari e immobiliari, compatibilmente con le limitazioni di legge, ritenute dall’Organo Amministrativo necessarie od utili per il conseguimento dell’oggetto sociale; b) Realizzare consorzi e/o ATI e/o altre strutture associative, societarie o consortili con altre Società aventi lo stesso scopo sociale: c) Solo quando non sia possibile realizzare in proprio o in casi di eccezionalità e/o urgenza, la Società può affidare a terzi incarichi, lavori, studi in ambito ambientale, nonché la progettazione e la costruzione di impianti e opere. La società non può operare con altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto, né con gara e non può assumere partecipazioni in altre società o enti. La società non può operare con altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto, né con gara e non può assumere partecipazioni in altre società o enti che non siano finalizzate allo svolgimento di una missione strumentale al conseguimento del proprio scopo consortile. Il capitale sociale della Società è determinato in diecimila euro. Le quote sociali vengono sottoscritte dai Comuni nel modo seguente: Comune di Leonforte, una quota di nominali Euro 8.207,14 corrispondente al 82,07%; Comune di Nissoria, una quota di nominali 1.792,86 euro corrispondente al 17,93% del capitale sociale. La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri.

Per dare un contributo alla vicenda che riguarda il pagamento delle partite pregresse ad AcquaEnna,riportiamo l'intervento di Massimo Greco apparso sul quotidiano on line Vivienna. 

La volontà dell’ente gestore privato del servizio idrico per il territorio della provincia di Enna di non sospendere la riscossione delle voci di costo inserite in fattura agli utenti, meglio conosciute col nome di “partite pregresse”, nonostante l’illegittimità acclarata da due diversi Giudici di Pace del Tribunale di Enna è un fatto grave che merita una pronta risposta. Il diritto dell’ente gestore del servizio di proporre appello alle citate sentenze non può certo trasformarsi in uno strumento per disconoscere quanto statuito dai Giudici di 1° grado che, fino a nuova – ed eventuale – diversa statuizione nei successivi gradi della giustizia, rappresenta indubbiamente la giurisprudenza di riferimento.

Più corretto sarebbe stato da parte dell’ente gestore sospendere la relativa riscossione in attesa di conoscere l’esito degli annunciati appelli. Al contrario, “AcquaEnna” non solo si rifiuta di sospendere la riscossione ma, addirittura, ritiene di non dover sospendere tale riscossione neanche nei confronti di coloro ai quali la competente Autorità Giudiziaria ha dato ragione. A questo punto, e in attesa che i Sindaci che governano la nuova Autorità d’ambito si sveglino dal lungo letargo in cui sembra caduti, occorre rapportare il tutto all’Autorità Nazionale per la Concorrenza e il Mercato al fine di far sanzionare il comportamento dell’ente gestore privato per pratica commerciale scorretta.

“AcquaEnna”, infatti, quale “professionista” individuato dal Codice del Consumo, nonché monopolista legale nella fornitura di un servizio essenziale, deve osservare un elevato livello di diligenza professionale nella gestione del servizio idrico, considerata la posizione di debolezza contrattuale nella quale versano gli utenti sprovvisti della possibilità di scegliere un fornitore alternativo o di rinunciare al consumo, nonché in ragione delle rilevanti asimmetrie informative che caratterizzano il settore idrico. Diversamente, “AcquaEnna” continua a fare largo uso di un’importante leva commerciale per la riscossione delle fatture emesse, quale la minaccia e l’esecuzione della sospensione della fornitura di un bene essenziale o il mancato allaccio (o ri-allaccio) alla rete idrica. Tale minaccia, infatti, unitamente al sollecito di pagamento della tariffa richiesta comprendente anche la voce di costo “partite pregresse” – dichiarata illegittima – corrisponde pienamente al paradigma di coercizione o indebito condizionamento configurato dagli articolo 24 e 25 del Codice del Consumo in quanto idoneo a limitare la libertà di scelta e di comportamento del consumatore.

È ormai diventato un pericoloso vortice di crisi che non risparmia nessuno quello che ruota intorno l’Ato “EnnaEuno”. E così mentre da due giorni i lavoratori del Ccr di Enna hanno iniziato lo sciopero della fame, un altro grave stato di disagio è denunciato dai dipendenti dei cantieri di Dittaino e cioè il compostaggio, officina e servizi provinciali. Così come al resto dei colleghi anche loro vivono settimane di dramma per il mancato pagamento di quattro mesi e mezzo. Per loro oltre al danno anche la beffa di rischiare il licenziamento per interruzione del servizio. È quanto gli è stato comunicato nei giorni scorsi dal commissario Amato, ora dimessosi, e dal Collegio di liquidazione guidato da Di Mauro.
«Quanto ci sta succedendo è incredibile, qualche settimana fa abbia rappresentato a Di Mauro le nostre difficoltà e si era impegnato a farci pagare qualche mensilità per intero» raccontano i dipendenti che attendevano una risposta entro giugno ma ne è seguito solo un assordante silenzio. «Abbiamo quindi deciso per l’astensione lavorativa presidiando però il posto di lavoro e abbiamo avvisato l’azienda nel caso in cui avessero voluto inviare dei sostituti anche se non l’ha fatto» raccontano i dipendenti dell’Ato che aggiungono: «Nonostante i nostri disagi abbiamo però ricevuto una lettera dell’azienda in cui ci si prospetta il rischio del licenziamento per interruzione del servizio». E qui esplode la protesta e la rabbia: «Questa sarebbe la punizione perchè chiediamo i nostri diritti? Con questi espedienti vogliono allegerire l’organico? Bene, noi non siamo d’accordo e non ci fermiamo» dicono i lavoratori ricordando che «poco tempo fa l’impianto di compostaggio è stato chiuso un mese perchè qualcuno non ha fatto la polizza fideiussoria di 14 mila euro circa, in quel caso il servizio non era essenziale ed ora si?». Ma i dipendenti si sono chiesti anche che fine faccia l’umido raccolto visto che non arriva a Dittaino: «Forse lo portano in discarica?» si chiedono i dipendenti che concludono spiegando il loro dramma: «Qui c’è gente che piange ogni giorno perchè non può garantire l’essenziale ai propri figli, neanche gli alimenti e tutto per qualcuno sembra essere normale visto che siamo stati abbandonati da tutti, nessuno ne parla, il silenzio è assoluto ma – avvisano – non può andare ancora a lungo questa situazione, bisogna trovare una soluzione a questo dramma».

Intanto, è diventato molto difficile smaltire i rifiuti ed andare ad abbancare gli stessi presso la discarica di Motta Santa Anastasia per molti comuni della provincia di Enna o a Gela per i comuni della zona Sud. Perché con la crisi delle discariche si corre il rischio di arrivare alla discarica, trovare una lunga fila di autocompattatori di altri comuni della Sicilia, non riuscire a scaricare e tornare indietro con la stessa spazzatura con cui si era partiti. E’ capitato ad alcuni comuni della provincia partire intorno alle due per la discarica e poi tornarsene senza avere concluso niente. La situazione dello smaltimento dei rifiuti è diventato il problema più difficile per molti comuni della Sicilia e per la provincia di Enna in particolare. E’ la situazione non trova uno sbocco positivo proprio per la crisi delle discariche e perché i lavori alla la vasca B2 di contrada Cozzo Vuturo ancora non iniziano perché si deve firmare il contratto e consegnare i lavori. Un rallentamento che sta penalizzando, per certi aspetti, tutta la provincia di Enna. UN problema difficile che è caduto sulle spalle della commissione di liquidazione e del presidente Antonino Di Mauro, visto che CdA della nuova società Srr si è presentato dimissionario e per eleggere il nuovo CdA ci sono difficoltà perché nessun sindaco si vuole caricare tante difficoltà, la più importante delle quali è sicuramente il passaggio del personale dall’Ato Rifiuti alla nuova società che comporta un aggravio finanziario notevole. Ma su questo argomento CdA dimissionario e sindacati avevano discusso ampiamente e si era arrivati quasi ad una soluzione con la decurtazione in percentuale dello stipendio dei lavoratori a secondo del ruolo ricoperto nell’organico, ma queste riduzioni non sono state ne approvate ne sottoscritte per diventare operative. Nella prossima assemblea si dovrà necessariamente parlare ed operare in tal senso, bisogna decidere sulla nomina del CdA in caso contrario la situazione diventerebbe veramente difficile e si rischia di creare caos a tutti i livelli. “Il problema di fondo – dichiara Armando Glorioso, sindaco di Nissoria – è che ci sono tante responsabilità per i sindaci che vanno a far parte del CdA e sono responsabilità complesse, aggravate dall’incapacità della Regione di risolvere il problema dei rifiuti e del suo smaltimento”.