Il sistema rifiuti d Enna e in provincia è entrato in pieno caos, difficile distinguere quello che si deve o si può fare perché tutto è provvisorio e ad essere penalizzati sono soprattutto i lavoratori, molti dei quali aspettano il pagamento di cinque mensilità.
Entro la fine del mese i lavoratori tutti sarebbero dovuti passare alle nuova società Srr, ma non ci sono segnali concreti che ciò possa avvenire. Prima cosa la sentenza del giudice ha sostanzialmente aumentato il caos ed ora tutti è provvisorio, non c’ è una linea guida da seguire per cercare di mettere ordine senza contare che i rifiuti stanno arrivando alle stelle e fra poco qualche comune entrerà in emergenza sanitaria. Seconda cosa, il ritorno alle dimissioni del CdA della Srr, composto dal presidente Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto ed i componenti Antonio Bevilacqua e Giuseppe Bertini, sindaci rispettivamente di Pietraperzia ed Assoro.  i sindacati con gli operai si sono recati presso la Procura della Repubblica per evidenziare lo stato di indigenza e provvisorietà in cui vivono ed il procuratore ha deciso di incontrarli nel corso della settimana.

«Abbiamo perso, c’ è poco da dire. E vi dirò di più, quando ci battiamo con i grillini prendiamo la batosta». E poi: «Renzi ha perso perché non ha fatto abbastanza Renzi». Il presidente del Consiglio a tarda notte trae le somme delle elezioni amministrative. E insiste: «Ho rottamato troppo poco».
Ancora: «Devo mettere da parte la vecchia guardia». Ragionamenti che nascono da una constatazione: «Dovunque ci siamo battuti con i 5 stelle questi ultimi hanno vinto». E, quindi, «non siamo sconfitti», perché «abbiamo ancora spazi». Ma «siamo anche pronti a farci male», come si «è visto in alcune situazioni». Dunque, Renzi plaude a Sala, l’ unico candidato che ha scelto direttamente e pubblicamente. Ma non nega le «sconfitte». Sono giorni, per esempio, che va ripetendo sempre la stessa frase: «Su Roma non recuperiamo più».«Ora vedremo che cosa sanno fare i grillini». Ma Renzi non crede che quello di Roma sia stato un voto contro di lui. O contro la riforma: «Abbiamo perso le elezioni nelle periferie non perché si sono espressi sul bicameralismo o sul sistema elettorale. Abbiamo perso perché quelle periferie erano piene di immondizia e problemi e perché la Capitale è stata governata male. Ho visto le immagini dei telegiornali sul voto a Roma. Si vedevano cassonetti che straripavano di rifiuti davanti ai seggi…». Ciò a cui però Renzi non crede è che quel voto rappresenti la prova generale della Santa Alleanza contro di lui, quella che tenterà l’ assalto al palazzo coagulandosi attorno al «No». «Ragazzi quella è tutta un’ altra storia», dice il premier. «A Milano come a Torino – è il ragionamento di Renzi – non c’ è nessuna Santa Alleanza contro di me. Il premier ragiona anche sull’ offensiva che la minoranza interna potrebbe mettere in atto all’ indomani del voto. È convinto che diranno che «ci vuole un segretario che lavori a tempo pieno» e che, quindi, chiederanno la modifica di quell’ articolo dello Statuto del Pd secondo il quale il leader del partito è automaticamente il candidato premier.Ma per raggiungere questo obiettivo «ci vuole un congresso», spiega il premier. E aggiunge: «E comunque bisogna passare prima per il referendum e io quello sono sicuro di vincerlo. Stavolta ci sarò io in campo e quella sarà una sfida fantastica». E ancora: «Io comunque non mi dimetto da niente». Ma una registrata al partito, Renzi la vuole dare sul serio e «la si darà – annuncia – a prescindere dai risultati elettorali». Come intende procedere il premier? «Partendo dall’ organizzazione del referendum», precisano i renziani. Sarà quello, infatti, lo strumento che il premier utilizzerà «per capire chi lavora nei territori, chi sono gli alleati interni di cui ci si può fidare» e per comprendere «come funziona effettivamente la rete renziana». nsomma, il referendum sarà lo strumento attraverso cui il premier preparerà il «suo» partito. Perciò la «macchina elettorale» che verrà creata per far vincere i «Sì» al referendum sarà la stessa «macchina» che, per dirla con le parole di un renziano molto influente, «terrà il motore acceso per il dopo». Morale della favola: è un esperimento. Insomma, il premier di una cosa è assolutamente certo: «Che fine farò io dipenderà dal referendum, non dalle Amministrative».

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

Il Tribunale di Enna, si è pronunciato annullando la delibera del 6 dicembre 2012 del Collegio di Liquidazione di Enna Euno S.p.A. in liquidazione, composto da Michele Sutera e Giovanni Intelicchia, nella parte in cui dispone di assumere il personale di Sicilia Ambiente e gli atti esecutivi successivamente posti in essere.Per cui Enna Euno S.p.A. viene condannata in persona del legale rappresentante p.t., alla refusione delle spese del giudizio in favore del Comune di Troina, (n.d.r.: a suo tempo l’ex Sindaco Salvatore Costantino presentò l’esposto, lo studio legale degli avvocati Francesco Occhipinti e Gaetana Palermo è stato il domiciliatario del Comune di Troina ed ha collaborato con il prof.Cariola, avvocato del Comune), spese che si liquidano in complessivi € 7.208 di cui € 470 per spese ed € 6.738 per compensi professionali, oltre IVA, CPA e rimborso spese generali.

La scuola cambia, avvicinando gli studenti alle attività lavorative utili al loro futuro e al loro inserimento nel mondo del lavoro. Questo è l’obiettivo dei progetti di alternanza scuola-lavoro attivati dal Citelli di Regalbuto, scuola aggregata al Fortunato Fedele di Agira, il cui preside prof. Serafino Lo Cascio è stato particolarmente attivo nell’incoraggiare le iniziative in tal senso, realizzate poi con l’impegno congiunto di insegnanti e studenti.

Le esperienze di scuola-lavoro hanno trovato un ottimo grado di accoglimento nel territorio della città e in quelli limitrofi. Le istituzioni (Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate, Comune) e gli operatori economici – dalla locale Banca di credito cooperativa “La Riscossa” agli studi di commercialisti e ai CAF – hanno offerto un’ampia assistenza agli studenti dell’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing (la vecchia ˝ragioneria˝), che si conferma non solo come indirizzo generalista ma anche come corso di studi specialistico per la formazione di analisti di bilancio, revisori contabili, credit manager, promotori finanziari, addetti al marketing, ecc: competenze di cui c’è una crescente richiesta, per l’articolazione sempre più complicata del mondo economico. Ai progetti di alternanza scuola-lavoro, è stato interessato anche l’indirizzo turistico del Citelli, che si rivela sempre più funzionale al ruolo-guida che l’Italia riveste nel mondo grazie all’incomparabile patrimonio artistico, storico e monumentale posseduto.

Le attività di alternanza scuola-lavoro non si sono risolte in semplici visite aziendali, ma hanno dato luogo a sinergie e scambi di esperienze tra la scuola, le imprese e le istituzioni. Il contatto ravvicinato con il mondo del lavoro ha consentito agli studenti di approfondire aspetti attualissimi della realtà economica e sociale (funzionamento del mercato mobiliare, struttura della macchina burocratica e del sistema tributario) e di conoscere aspetti pratici della gestione delle imprese (dichiarazione dei redditi, rapporti con le banche, rapporti tra le agenzie di viaggio e i tour operator). Queste caratteristiche sono risultate di alto gradimento per gli studenti, che hanno partecipato con grande interesse allo svolgimento dei progetti. Noi ragazzi della V A A.F.M - hanno sottolineato gli studenti - tenevamo a ringraziare la scuola e la banca per averci permesso di partecipare a questo interessante e motivante progetto, che ha contribuito ad arricchire il nostro bagaglio culturale e la nostra formazione professionale. Un ringraziamento particolare va al direttore scolastico S. Lo Cascio, alle nostre docenti P. Bevacqua e G. Giaggeri e al direttore generale della banca, il dott. Salvatore Calabrese e al suo efficiente staff, che ci ha guidati con professionalità durante questo percorso: il dott. G. Luca, il dott. F. La Manna, il dott.ssa. E. Campagna e la dott.ssa M. Meli“.Nel corso del prossimo anno scolastico, le esperienze di alternanza scuola-lavoro del Citelli saranno ripetute ed ampliate, nell’ottica di un sodalizio sempre più produttivo tra scuola e territorio.

Le partite pregresse saranno bloccate per quest’anno. A deciderlo è stata l’Assemblea territoriale idrica riunita ieri alla presenza dei sindaci dell’Ennese.

È una decisione che si preannuncia già molto dibattuta visto che da AcquaEnna si attende adesso una risposta.

I sindaci, o i delegati presenti al loro posto, hanno votato all’unanimità la proposta con una sola voce fuori dal coro, quella del sindaco di Nissoria Armando Glorioso che si è detto non convinto della fattibilità dell’operazione.

Sta di fatto che l’Ati ha così deciso e i prossimi giorni serviranno a capire se l’operazione è fattibile giuridicamente.

Per il presidente dell’Ati, Maurizio Dipietro, Sindaco di Enna: “è una giornata storica. Sono soddisfatto anche della risposta positiva dei sindaci”.

Il sindaco di Enna ha anche ricordato come questa voce incide non poco sulle bollette dei cittadini e si è detto sicuro che d’ora in avanti i sindaci “non ripeteranno più gli errori dell’assemblea dei sindaci dell’Ato idrico il quale, a proposito di partite pregresse, con l’assenza di molti sindaci e senza opporsi alla questione, deliberò nel gennaio 2012 l’aumento delle tariffe”.

“Il Pd siciliano, sulla testa dei siciliani e incurante dei loro problemi, solo in apparenza litiga con Rosario Crocetta, il presidente della Regione più scarso e incapace di sempre”. L’attacco è di Saverio Romano, parlamentare di Ala, a proposito della polemica fra Rosario Crocetta e Davide Faraone sull’inchiesta che vede coinvolto Giovanni Cafeo, ex capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, che è indagato dalla Procura per turbativa d’asta e traffico di influenze illecite
“In realtà – aggiunge – si spartiscono privilegi, potere e prebende. Non c’è occasione in cui il Pd siciliano non prenda le distanze da Crocetta: dalla questione dei rifiuti, al bilancio, all’affaire Cafeo. E non si capisce per quale motivo non sia consequenziale. In realtà lo si capisce bene: come i ladri di Pisa, che agivano uniti di giorno per litigare la notte, cosi Pd Siciliano e Crocetta fingono di divergere, ubbidendo a esigenze diverse. Delle gravi emergenze della Sicilia non se ne curano affatto. Stanno insieme e si sostengono per mero interesse di potere”.

 

Per noi sembra scontato parlare di Salvo Cardaci ma non lo è , perchè quando un "figlio" della terra di Regalbuto si fa onore a livello nazionale forse un pò di sano orgoglio lo proviamo un pò tutti. Cardaci fa parte di quella schiera di ragazzi che nello sport sono partiti da Regalbuto e hanno conquistato successi ( e continuano a farlo) per esempio nel campo dell'atletica,del calcio a cinque della pallamano e nel basket e in altri ambiti sportivi. L'articolo che leggerete di seguito è tratto da una intervista rilasciata da Cardaci al "Mattino " di Napoli. 

Il personaggio di oggi è Salvo Cardaci, docente di scuola media con la passione dello sport e da diversi anni amministratore in un piccolo centro della provincia ennese.  Il prof. Cardaci ha un singolare record di presenze nella massima serie di pallamano femminile che di recente gli è valso il prestigioso “Ercole d’Oro”. Un riconoscimento all’allenatore italiano tra quelli in attività con più panchine nella massima serie nazionale (oltre 250). Insegnante di educazione fisica e di sostegno è da sempre impegnato anche politicamente avendo ricoperto il ruolo di consigliere provinciale e negli anni a seguire vice sindaco con delega ovviamente allo sport, mentre attualmente è il presidente del civico consesso nel suo comune di residenza e cioè Regalbuto (Enna).

 

  • Come riesce a conciliare queste attività lavorative con le sue passioni?

“Volere è potere secondo me. Se si desidera fortemente una cosa si riesce a trovare il tempo per farla nella maniera migliore. Sono tre attività che, a prima vista, sembrano totalmente diverse tra di loro ed invece credo che in ognuna di queste c’è qualcosa del mio modo di vivere la quotidianità insieme a persone di tutte le età e di varia estrazione sociale e culturale. Amo coltivare le mie passioni ma sono sempre disponibile a fare il mio dovere nella società che oggi è sempre più egoista”.

 

  • Iniziamo con la classica domanda: ci ricordi velocemente la sua carriera da giocatore prima e da tecnico poi?
    “Inizio a giocare a pallamano nel lontano 1979 (frequentavo la scuola media) e da quel momento non lascio più questa disciplina e con la squadra del mio paese disputo praticamente tutti i campionati maschili dalla serie D fino alla serie A2 nazionale. Nella stagione 1994/95 un brutto infortunio alla spalla mi “consiglia” di appendere le scarpette al chiodo, ma è già da qualche tempo che avevo iniziato ad allenare. Da tecnico ho allenato in quasi tutte le serie D, C, B, A2 maschile, mentre nel 1999 sempre a Regalbuto inizio l’avventura nel femminile”.                                                                                        In rapida successione quel gruppo vince il campionato di serie B (al secondo anno di attività) e per ben tre volte consecutive il campionato di serie A2. Quelle ragazze riuscirono poi ad approdare anche nella massima serie nazionale.
  • Nel luglio del 2005 arriva la proposta di allenare fuori dalla “sua” Regalbuto.

“Si in quell’anno decido di provare a fare un’esperienza sportiva fuori dal mio paese e per ben sette stagioni consecutive ho allenato a Messina sempre in serie A1 e con la squadra della città dello Stretto abbiamo disputato campionati brillanti conquistando per ben due volte anche la qualificazione alla “Challenge Cup” ed ottenendo sempre piazzamenti importanti”.

Dopo l’esperienza di Messina arriva l’Enna con la conquista del titolo regionale under 18 e la disputa delle finali scudetto a Mestrino e poi ancora serie A1 con la matricola Scinà Palermo partita per una difficile salvezza che addirittura conquista i play-off scudetto con la conseguente qualificazione alla “Challenge Cup”.

  • L’estate scorsa arriva la proposta irrinunciabile del Salerno, società femminile più titolata in Italia che veniva da una stagione di “transizione”. Come giudica questa esperienza?

“Sicuramente positiva avendo ottenuto il secondo posto sia nella stagione regolare sia nella Poule Scudetto e solo in semifinale per una serie di situazioni negative abbiamo dovuto arrenderci alle varesine del Cassano Magnago. Dopo varie proposte di allenare fuori dalla Sicilia, mai prese seriamente in considerazione, sono riuscito ad organizzarmi meglio e allora mi sono voluto mettere alla prova fuori dalla mia regione”.   

Quest’anno ha già deciso se, e dove, allenare?
A dire il vero ci sto ancora pensando (dice sorridendo ndr.) ma questa crisi della pallamano, non solo in Sicilia, non aiuta di certo le società a programmare al meglio.  A Salerno, sinceramente, mi sono trovato molto bene e tra qualche giorno discuteremo l’eventuale mia conferma”.

Una considerazione finale mister Cardaci: “Vorrei solamente ringraziare quanti (dirigenti, atlete, semplici appassionati e i miei amici da sempre) in questa stagione mi sono stati vicini e mi hanno sempre incoraggiato anche nei momenti più difficili. La pallamano per me resta una passione che mi coinvolge da quasi 37 anni, ma credo che l’Amicizia e il rispetto, siano valori a cui non potrò mai rinunciare e che nella vita di tutti i giorni mi aiutano a vivere meglio”.

 

Incontriamo Daniele Arcodia  nella sua azienda agrituristica "Rocca dei Saraceni" appena inaugurata assieme al padre Pippo, al fratello Nello e la sorella Francesca. Insieme nel tempo sono riusciti a dar " vita" ad una campagna di proprietà del nonno e dal nulla sono riusciti a creare una azienda immersa nel verde e dal panorama mozzafiato. " L'idea c'è sempre stata - ci dice Daniele -perchè qui sono cresciuto e la voglia di dare ospitalità alle persone che vogliono soggiornare a Regalbuto con tutti i confort , immersi nel silenzio lontani dallo stress , è stata la linea guida che ha guidato la mia famiglia a sviluppare nel corso degli anni una realtà dove il turista deve poter dire che nell'entroterra della Sicilia ci sono strutture degne dove ogni minimo particolare è seguito con cura, dal cibo fino al relax e ai confort. " Rocca dei Saraceni in effetti è una proposta turistica forse unica nel territorio di Enna, grazie alla sua posizione è facilmente raggiungibile da qualsiasi parte della regione. E' formata da dodici camere tutte matrimoniali e sono in costruzione una villetta indipendente con piscina e due ettari di vigneto. " Dopo gli studi di ragioneria dovevo decidere se andar via o restare a Regalbuto nel paese che amo. Non ho avuto dubbi nel voler intraprendere con l'aiuto della mia famiglia il percorso che oggi penso si sia realizzato e ritengo sia in continua evoluzione. Nella struttura alberghiera , oltre a me , oggi lavorano una decina di persone senza contare coloro che sono impiegati nella cura e manutenzione del verde. " Lasciamo Daniele al suo lavoro. A Regalbuto Rocca dei Saraceni si aggiunge a quella schiera di giovani che vogliono investire nel territorio , lo fanno con le parole che hanno mosso la fantasia di Daniele : " Uno straniero non deve poter dire che in Sicilia,nell'entroterra,non ci siano strutture degne della migliore ospitalità."

Centuripe. Si è tenuta a Palermo la Conferenza Stampa sul “Programma di apprendistato per il diploma di istruzione superiore a.s. 2015/16 e 2016/2017 realizzato presso gli Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore “Alessandro Volta” di Palermo e l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Centuripe, sede associata al “Fortunato Fedele” di Agira , tra le scuole in ascesa ed in evoluzione. L’istituto Alberghiero è stato rappresentato a Palermo dai 16 studenti del IV anno (indirizzi sala e cucina) che conseguiranno il diploma di istruzione superiore e svolgeranno attività lavorativa presso aziende d’eccellenza del territorio ennese con contratto di apprendistato.Visibile la soddisfazione degli alunni coinvolti che hanno raccontato la loro esperienza e dei rappresentati dell’Istituto il prof. Salvo Bonelli responsabile della sede centuripina, il referente dell’apprendistato e dell’alternanza scuola – lavoro il prof. Antonio Sportaro e il Dirigente Scolastico prof. Serafino Lo Cascio che è stato colui che per primo ha creduto sull’importanza di questo strumento per avvicinare gli allievi al mondo del lavoro. Significativa la testimonianza dei rappresentati legali dell’Hotel Villa Giulia di Pergusa  e della Pasticceria – Ristorante Daidone di Catenanuova , due delle 6 aziende coinvolte al programma, che hanno raccontato l’impegno sociale e formativo che le aziende devono mettere in campo per accogliere gli apprendisti.Tale programma è stato realizzato a seguito di due Protocolli d’intesa stipulati tra l’USR-Sicilia, gli Assessorati Regionali dell’Istruzione e della formazione professionale e della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Italia Lavoro, ed alcune aziende del territorio siciliano.Alla conferenza stampa, fortemente voluta dalla dott.ssa Maria Luisa Altomonte (direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale di Sicilia), erano presenti: l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale dott. Bruno Marziano, il dirigente tecnico dell’U.S.R. ing. Filippo Ciancio, il funzionario tecnico dell’U.S.R. dott.ssa Margherita Carastro, la rappresentante della Direzione Generale degli ordinamenti scolastici del MIUR prof.ssa Liuzzo, il dirigente delle politiche formative dell’U.S.R. dott.Raffaele Zarbo e il direttore regionale di Italia Lavoro il dott. Giuseppe Timpanaro con il suo staff.

Ultimi giorni di scuola per gli studenti dell’Istituto Tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto, in aula si completano le  interrogazioni mentre fuori il caldo inizia a farsi sentire. Ad un certo punto ci si accorge di un fumo nero provenire da dietro la palestra. Gli studenti allertano subito i docenti e la dirigenza, nella persona della prof.ssa Labruna. Mantenendo la calma alcuni docenti si avvicinano e notano fiamme alte diversi metri avvolgere alberi e sterpaglie di un terreno attiguo alla scuola e abbandonato all’incuria." Le fiamme- ci dice il prof Petronio- minacciano pericolosamente i locali dell’Istituto, oltre ad un acre odore di fumo già entrato in tutte le aule. Viene fatto suonare l’allarme antincendio, e memori delle esercitazioni svolte durante l’anno gli studenti, nel più completo ordine, abbandonano l’Istituto. Nel frattempo vengono avvisati i Vigili del Fuoco al 115, che però partono dalla stazione di Leonforte." Le fiamme crescono e avvolgono gli alberi: cosa fare? "E’ a questo punto - ci dice il prof Petronio -che intervengono le competenze sviluppate dagli studenti nel corso antincendio da poco concluso e finanziato nell’ambito del progetto “Near Miss: pericolo scampato grazie a ciò che ho imparato”. Sotto la supervisione e con l’assistenza di docenti e personale ata , alcuni studenti formano una catena umana, riempiono secchi d’acqua e li svuotano in prossimità delle fiamme per evitare che l’incendio si diffonda." All’arrivo dei Vigili del Fuoco l’incendio risulta già domato, e gli studenti possono godersi il meritato riconoscimento per aver saputo gestire una situazione di emergenza grazie alle competenze sviluppate in ambito scolastico. D’altronde è a questo che serve la scuola: formare e informare!