Prosegue il percorso di definizione della riforma urbanistica regionale, approvata un anno fa e voluta dal Governo Musumeci su proposta dell'assessore al Territorio Toto Cordaro. Il 19 Marzo scorso  a Palermo, si è svolta nella sede dell'assessorato al Territorio, il primo di una serie di incontri con i rappresentanti degli ordini professionali regionali, propedeutici alla definizione del contenuto dei decreti attuativi della legge 19 del 2020.
«Si tratta - afferma Cordaro - di un importante momento di confronto e di dialogo che ci consentirà di arrivare alla piena applicazione di questa storica riforma, che tutela l'ambiente e rilancia l'edilizia e l'economia della Sicilia».
All'incontro hanno preso parte, oltre al dirigente generale Calogero Berlingheri e al dirigente del dipartimento urbanistica Silvia Casuccio, il
presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica della Sicilia Giuseppe Trombino, il presidente della Federazione regionale dei dottori agronomi e forestali Roberta Andaloro, il presidente della Consulta regionale degli ordini degli ingegneri Elvira Restivo, il presidente della Consulta regionale degli ordini degli architetti Giuseppe Falzea, il delegato dell'ordine regionale dei geologi Paolo Di Mattia e il presidente della Consulta regionale dei geometri Francesco Parrinello.

Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale: “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.  Oggi in tutto il Paese ci saranno iniziative per commemorare le vittime innocenti della mafia, ma quello che ci auguriamo tutti è che il 21 marzo non sia  una data fine a se stessa,  ma un impegno di tutti i giorni,  nelle scuole, nelle università, in famiglia, per portare avanti i valori della legalità,  primo antidoto  contro le mafie e corruzione.

C'è chi lo considera il picco , c'è invece chi ritiene che verrà superata anche questa quota , fatto sta che dai riscontri dei tamponi eseguiti negli ultimi giorni fino ad ieri , cioè con l'ultimo rilevamento ufficiale da parte dell'Asp a Regalbuto sono 101 le persone positive al Covid. Anche questa mattina è proseguito il controllo delle forze dell'ordine e dei vigili urbani in tutta la città e in particolar modo lungo le strade di accesso. Ma la risposta dei regalbutesi , come sempre , non si è fatta attendere. Tutti chiusi in casa e si esce solamente per motivi necessari . C'è paura ? In generale si avverte tra le persone , ma si ha la consapevolezza del momento che la città sta attraversando in attesa del crescente numero di vaccinati tra la popolazione. 

La notizia che il Comune di Castelbuono, al pari di altri Comuni d'Italia, ha scelto di realizzare circa 400 tra opere di street art e arte digitale per favorire e affermare la centralità dei Comuni delle Madonie in ambito nazionale e internazionale, ci riporta ad un nostro precedente articolo col quale si cercava di stimolare i nostri artisti ad adottare un quartiere per riqualificarlo . Putare sulla street art per qualificare soprattutto i quartieri storici rimasti abbandonati può raggiungere diversi obiettivi , il più importante quello di riqualificare e far rivivere lo stesso quartiere il quale diventerebbe esso stesso opera d'arte. Ma non solo secondo una stima del Il Sole 24 ORE,  le case potrebbero vedere il loro valore aumentato, in alcuni casi, fino al 20%."  Anche noi da tempo avevamo cercato di stimolare la bravura  dei  nostri artisti di "adottare"  un quartiere tra quelli che più si prestano e dar vita  a laboratori di qualificazione artistica che potrebbero diventare fonti di attrazione turistica da inserire tra gli itinerari turistici non solo a livello locale ma nazionale.   Uno degli esempi più visibile è il progetto   I ART , al quale il nostro Comune potrebbe aderire,  capofilato dal Comune di Catania   e diretto da I WORLD, si propone come un nuovo movimento artistico e culturale che coinvolge artisti di tutte le discipline e si fonda sulla reinterpretazione dell’universo identitario e delle tradizioni orali di Sicilia attraverso l’arte contemporanea. Il partenariato del progetto comprende circa 100 Comuni siciliani, tra cui: Enna , Piazza Armerina e Troina . In tal senso coinvolgere anche altri artisti oltre quelli locali potrebbe diventare motivo di stimolo per realizzare l'obiettivo di far rinascere un quartiere. 

Il voto decisivo del Parlamento è arrivato oggi dalla Camera dei deputati e la norma entrerà in vigore entro giugno. E così la Spagna si aggiunge a quei pochissimi Paesi europei, tre soltanto Olanda, Belgio e Lussemburgo, che permettono ai malati terminali di morire per mettere fine alle proprie sofferenze. La norma arriva sulla scia di una crescente pressione pubblica generata da alcuni casi noti, come quello di Ramon Sampedro, un uomo lasciato tetraplegico da un incidente, la cui vicenda è stata anche raccontata dal film premio Oscar ‘Mare dentro’, con Javier Bardem. Il gruppo socialista ha presentato la riforma, sostenuto da una raccolta di un milione di firme attarverso la piattaforma Change.org. 

L’eutanasia, entrerà a far parte delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Potranno usufruirne maggiorenni che soffrano di «malattie gravi e incurabili» o di «patologie gravi, croniche e disabilitanti» che impediscono l’autosufficienza e che generano «una sofferenza fisica e psichica costante e intollerabile». La legge disciplina sia l’eutanasia con «somministrazione diretta di una sostanza al paziente da parte del professionista sanitario competente», sia il suicidio medicalmente assistito, «prescrizione o fornitura al paziente da parte dell’operatore sanitario di una sostanza, in modo che possa auto-somministrarla, per provocare la propria morte».

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni che in Italia si batte per garantire il diritto all’eutanasia, ha subito commentato che «in Spagna ci sono voluti sette mesi tra l’inizio della discussione e l’approvazione. In Italia, come associazione Coscioni, abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare sette anni e mezzo fa».

Quanto incassano i Comuni del territorio di Enna per multe e sanzioni ? La ricerca di Openpolis fornisce un quadro completo di tutte le città italiane ma noi siamo andati alla ricerca di quelli ricadenti nel territorio di Enna. C'è da dire subito che la maggioranza dei Comuni ennesi non estrapola nei bilanci la voce  “Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”  " , ma li inserisce in una voce più ampia denominata " entrate extratributarie" che derivano dalla vendita di beni e servizi, dalla gestione del patrimonio del comune e dalle attività di controllo (ad esempio le multe ciò a discapito di una analisi completa pertanto  I dati in possesso di Openpolis risultano incompleti dato che le " multe e le sanzioni" fanno parte di un calderone più generale. Un esempio concreto di completezza dei dati è quello del Comune di Agira che incassa per multe e sanzioni euro  137 016, 5 per un incasso pro-capite di eu 17.09 . Il Comune di Regalbuto alla specifica voce  “Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”  ha incassato nel 2019 ( previsione)  euro 72420,00  e ogni cittadino contribuisce per una spesa pro capite di 10,36 euro . Il Comune di Enna per multe incassa eu 351000. Il Comune di Nicosia € 81.782 .     

Leonforte  € 205.996. Piazza Armerina € 1.035.074  (è il Comune che incassa le maggiori somme in rapporto alla popolazione che contribuisce pro-capite con 47, 33 euro)  .Troina  € 35.000 . Un quadro più completo si può avere consultando i bilanci degli altri Comuni relativi al 2019.  C'è da dire infine che dalle somme incassate per multe e sanzioni non è possibile risalire all'efficienza dei Vigili Urbani perchè bassi incassi potrebbero invece significare migliore controllo del territorio , stessa cosa potrebbe dirsi per incassi superiori come nel caso di Piazza Armerina . Dunque entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Però in riferimento ad ogni realtà si possono rilevare utili informazioni adetti a comprendere l'efficienza nel controllo del territorio.

 

La saes , la società che gestisce la raccolta dei rifiuti , ha comunicato che a causa dell'emergenza coronavirus essendo stata dichiarata zona rossa  a partire dal 18 fino al 30 marzo chiuderà il centro di raccolta di Regalbuto fino al 30 marzo prossimo. Gli utenti non serviti da porta a porta ,potranno programmare i conferimenti telefonando al  3938820226 ( geom Granata responsabile tecnico). Il servizio di ritiro di ingombranti e Raee verrà garantito esclusivamente previa richiesta al comando dei Vigili Urbani telefonando allo 0935 71127.

Si è vero siamo in zona rossa. Non siamo e non dobbiamo considerarci però untori. Sarebbe lo sbaglio maggiore perchè il Covid e con esso la variante Inglese ha continuato a circolare anche nel nostro  territorio  ed è facile trovarsi a contatto con esso nonostante tutte le precauzioni che ognuno responsabilmente ha utilizzato. Dobbiamo restare uniti e senza paura anche se la preoccupazione per i nostri piccoli è grande e non ci fa dormire la notte. "Facile a dirsi  restare uniti" ognuno  dirà. Lo ammettiamo ,non è facile ma è oggi , nel presente , che dobbiamo affrontare la situazione . Il passato , le ipotesi , le recriminazioni  , nel presente non contano. Siamo stati sbadati o forse incoscienti ? Non crediamo che ci sia stato uno di noi che si è divertito a fare da untore. Siamo stati imprudenti. ? Forse. Crediamo però che se noi circoliamo e il virus circola potrebbe verificarsi di incontrarlo e incosapevolmente condurlo a casa. la migliore cosa da fare è non scadere nelle polemiche. Non servono a nessuno. E' comprensibile la rabbia perchè essa è dettata dalla enorme paura che ci attraversa da un anno mettendo a dura prova i  nervi. Giornali e televisioni non aiutano anche sui vaccini. In tale situazioni la pazienza si affievolisce nella speranza che da un giorno all'altro tutto ritornerà come "prima". Non sarà così, lo sappiamo già.Ed è per tali ragioni che noi adulti dobbiamo essere forti per i nostri ragazzi i quali stanno pagando più di altri l'infanzia , l'adolescenza e la gioventù ad essi negata. Zona rossa fino al 30 marzo ? Ok. Si resta a casa . Si uscirà solamente se necessario. Staremo accanto ai nostri figli. I nonni non vedremo i figli nè i nipoti. Continueremo però a vaccinarci e essere molto prudenti , impareremo a diventare più asociali  e non potremo fare altro che aspettare. Vinceremo se saremo ancora una volta comunità. Se saremo uniti nella lotta del comune nemico : il Covid-19. 

AgoVit

L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali esociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali. Nel confronto europeo, l’Italia rientra tra i paesi con maggiore disuguaglianza nei redditi, anche dopo l’effetto di imposte e trasferimenti.Uno dei metodi per stimare l’ampiezza delle disuguaglianze è il coefficiente di Gini: un indicatore, formulato dall’economista italiano Corrado Gini, che misura la concentrazione nei redditi delle famiglie. È compreso tra 0 e 1 (ma può essere espresso anche tra 0 e 100): più è basso il valore, minori sono le disuguaglianze nei redditi; più alto il valore, maggiore il divario. A livello europeo, il dato medio per il 2019 è 30,7. Supera ampiamente tale quota la Bulgaria (40,8, 10 punti in più rispetto alla media Ue). Seguono altri stati dell’area baltica e orientale (Lituania, 35,4; Lettonia, 35,2; Romania, 34,8). I primi paesi dell’Europa occidentale sono, nell’ordine, Regno Unito (33,5 nel 2018, dato 2019 non disponibile), Spagna (33) e Italia (32,8). Questo tipo di divari alimenta (e allo stesso viene alimentato) dalla bassa mobilità sociale nel nostro paese. Come abbiamo avuto modo di raccontare, il percorso scolastico dei figli è ancora molto legato alla famiglia d’origine, con la conseguenza che i divari di partenza si ereditano di generazione in generazione. È questo il meccanismo per cui tanti bambini e ragazzi finiscono nella trappola della povertà educativa: nascere in una famiglia con meno mezzi, economici e culturali, significa spesso non avere a disposizione le stesse opportunità educative e sociali degli altri ragazzi. Per questa ragione, è fondamentale dotarsi di strumenti in grado di monitorare queste disuguaglianze anche a livello locale.Una fonte utile per questo tipo di analisi è quella sviluppata nell'ambito del programma di ricerca di interesse nazionale (Prin-Postmetropoli), i cui dati sono inseriti tra gli indicatori delle politiche urbane raccolti dal governo. Si tratta di una stima dell'indice di Gini a livello comunale (basata sull'imponibile Irpef del 2012). Purtroppo la granularità dei dati non ha consentito un'analisi sul reddito delle singole famiglie, ma su sottogruppi di popolazione (assunti come omogenei), perciò l'indicatore offre una sottostima del livello di disuguaglianza.

Le disugualglianze di reddito in provincia di Enna ( indice Gini semplificato 20212) Fonte  elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Indicatori per le politiche urbane)
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2012) Per un opportuno confronto a livello indicativo diciamo che i primi tre Comuni Italiani con indice Gini elevato sono Milano ( 0.26 ) e Roma e Napoli ( 0.24) . Più contenuti Bologna ( 0.22) , Genova ( 0.21) .

E' stato calcolato non sul reddito delle singole famiglie ma su sottogruppi di popolazioni. Per maggiori approfondimenti sui Comuni della Sicilia,

Regalbuto   - indice Gini semplificato  - 0.22                                    Assoro   - indice Gini semplificato --     0.20

Nissoria                                             0.22                                           Gagliano                                            0.19

Piazza Armerina                                 0.22                                           Leonforte                                           0.21

Nicosia                                              0.22                                           Sperlinga                                           0.20

Enna                                                 0.22                                           Valguarnera                                       0.22                                  

Cerami                                              0.21                                           Troina                                               0.20

Centuripe                                          0.20                                    

Catenanuova                                      0.20

Calascibetta                                       0.22

Aidone                                              0.20

Agira                                                 0.21

Barrafranca                                        0.21

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Il titolo pensiamo dica tutto . E' da giorni che si parla del vaccino  AstraZeneca. In Italia , così come in altri paesi Europei le crescenti preoccupazioni e il numero sempre più alto di persone che rifiutano di vaccinarsi con AstraZeneca, ha innescato una serie di provvedimenti di alcuni Stati, tra cui L'Italia, di sospensione delle vaccinazioni in via precauzionale in attesa di ulteriori accertamenti sul vaccino al fine di rassicurare le popolazioni sull'efficacia del vaccino stesso. Era un auspicio che avevamo espresso in un nostro precedente articolo alla luce delle indagini di alcune Procure siciliane e del fatto che anche erano stati sospesi alcuni lotti anche in altre regioni.