Verranno mantenuti operativi tutti i punti di controllo e i drive-in per l'esecuzione dei tamponi rapidi riservati a quanti fanno ingresso in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha appena firmato, infatti, la proroga dell'ordinanza n.13 dello scorso 12 febbraio. Il provvedimento resterà in vigore fino a venerdì 5 marzo. Coloro che arriveranno nell'Isola sono tenuti a registrarsi
sull'apposita piattaforma (www.siciliacoronavirus.it). Prorogate anche le ulteriori misure di distanziamento. I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all'Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all'interno dei locali con l'affissione di un cartello all'esterno che dia questa indicazione. Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di "contapersone". I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l'Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l'esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.

Arriva il sì di Giuseppe Conte al progetto di Beppe Grillo: contribuire alla rifondazione del Movimento 5 stelle, la forza politica nata il 4 ottobre - ricorrenza di san Francesco - del 2009. 'Una bellissima giornata' scrive lo stesso Grillo al termine del vertice che si è svolto per circa due ore all'hotel Forum di Roma, in una capitale illuminata da un sole primaverile.

La quadra sugli intenti è stata trovata e ora bisognerà mettere mano alle modifiche dello statuto M5s per consegnare un ruolo a Conte. E c'è chi, in ambienti del Movimento, lo descrive prossimo nuovo leader con un organismo direttivo (una segreteria) di appoggio e condivisione. Intanto pero' si parte dai temi, quelli storici del Movimento: tutela dell'ambiente, importanza dell'etica pubblica, lotta alla corruzione, contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la piu' ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso gli istituti della democrazia diretta, per citarne alcuni. E si guarda lontano, con una prospettiva lunga, di decenni, per dare al Paese una forza politica che vuole essere centrale.

La riorganizzazione sarà, spiegano fonti qualificate, a 360 gradi e dovrebbe, presumibilmente, includere anche Rousseau, la piattaforma sulla quale il cambiamento che si prospetta dovrà, con ogni probabilità, passare al vaglio degli attivisti. L'incontro di oggi è stato spostato dalla Toscana, dove si era pensato di svolgere il summit, dopo le anticipazioni della stampa sulla scelta della residenza estiva di Grillo a Bibbona e la conseguente irritazione del garante.

Vi hanno partecipato i 'big' del partito - da Roberto Fico a Luigi Di Maio, da Alfonso Bonafede a Paola Taverna, dal capo politico reggente, Vito Crimi, ai capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa e Ettore Licheri - mentre le chat interne in Parlamento in queste ore, viene riferito, sono rimaste silenti. Che la maggior parte dei parlamentari non sia stata coinvolta, non tanto nella partecipazione al summit, quanto almeno nell'esserne messa direttamente a conoscenza, ha creato, si apprende, qualche irritazione. Reazione smussata da chi sostiene che il riserbo ha caratterizzato questo tipo di incontri anche in passato. Il tutto al netto del 'benvenuto' a Conte, sollecitato da piu' parti del M5s a tornare nell'agone politico.

Ma, in ambienti vicini a M5s, non manca chi sottolinea: 'vediamo quali saranno le condizioni'. "Io sono tra quelli che sono convinti sia una buona soluzione" l'arrivo di Conte - dice, per parte sua, l'ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora - "purché ciò non significhi coprire i problemi e le contraddizioni del M5s, e se è solo un operazione di comunicazione per risalire di qualche punto percentuale. Siamo come movimento 5 stelle in una fase delicata, siamo entrati nel governo Draghi per ii bene del Paese, pero' è ovvio che questo ha creato una spaccatura immensa nel movimento. E dopo la formazione del governo con i ministri e i sottosegretari la spaccatura è stata anche peggiore. Ciò anche perchè le trattative forse sono state condotte non nel modo migliore, abbiamo rinunciato a molte battaglie storiche e forse non lo abbiamo saputo spiegare ai nostri elettori e alla nostra base", aggiunge.

Grillo, intanto, scrive: "Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è arrivato il momento di andare lontano". Spiega: "Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta, ma per garantire un buon futuro a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà", nota. E aggiunge: "Dobbiamo mettere la transizione ecologica all'interno delle politiche della vita quotidiana, perché si tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte".

L'ex premier non rilascia, come nei giorni scorsi, alcuna dichiarazione - cautela e nessuna intenzione di 'farsi tirare per la giacchettà, veniva spiegato, era la sua posizione - ma del suo sì si apprende poco dopo l'incontro romano, da fonti M5s e vicine a Conte: il progetto è "una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di essere punto di riferimento centrale nell'attuale quadro politico e di avere un ruolo determinate da qui ai prossimi 30 anni".

In quest'ottica "sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando su pilastri irrinunciabili, i valori originari che lo hanno da sempre contraddistinto". 

Le modifiche dello Statuto M5s che lega il Movimento all'Associazione Rousseau, la questione finanziaria che vedrebbe quest'ultima non aver ricevuto tutti i contributi previsti da parte degli eletti - non ultimo a causa dei tanti fuoriusciti - e ancora aspetti che potrebbero riguardare il logo M5s.

Sono anche questi i nodi, si apprende, da affrontare sulla strada della rifondazione del Movimento con l'ingresso di Giuseppe Conte al cui progetto ha aderito l'ex premier. Dopo l'ok di oggi è cosa fatta? "E' più complicato di cosi" sottolineava oggi una fonte ben informata. Fra i temi anche il vincolo del secondo mandato cui sono legati gli eletti che, baluardo per tanti anni, potrebbe essere riconsiderato.

Ancora una volta la casa editrice GAEditori interviene nel proprio territorio con l’intento principale di continuare un dialogo iniziato cinque anni addietro e per mantenere inalterata una filosofia sociale che la vede sempre in prima linea quando si parla di tutela della cultura.

I ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’istituto “Gianfilippo Ingrassia” di Regalbuto (Enna) hanno ricevuto in dono il romanzo di Ferenc Molnár “I ragazzi della via Pál” che  GAEditori ha recentemente ristampato in brossura e in ebook.

L’azienda editoriale con sedi ad Agira e Catania non è nuova a queste iniziative. Per la cronaca ha partecipato nel 2018, insieme ad altre realtà del luogo, nella donazione di un considerevole numero di libri alla “Librineria” di Librino, noto quartiere di Catania, oggetto di un vile atto intimidatorio; nel 2020, durante il primo lockdown, ha invece omaggiato, attraverso i supermercati di Regalbuto, il romanzo della catanese Valeria Pagano e nel mese di ottobre scorso ha donato alla scuola elementare di Sant’Alberto, gradevole frazione di Ravenna, un cospicuo numero di libri e favole per i bambini romagnoli.

L'assemblea delle società sportive di pallavolo siciliane,riunita domenica scorsa ha eletto a maggioranza dei voti ( 52,17%)  Nino Di Giacomo neo presidente regionale della federazione di pallavolo. Con Di Giacomo sono stati eletti i componenti del Consiglio Federale Regionale che hanno fatto parte della lista di Di Giacomo. Dopo una lunga ed estenuante campagna elettorale dunque Di Giacomo ha avuto la meglio su Giuseppe Gambero il quale csi è fermato al 45,91% dei voti espressi in suo favore. Visibilmente emozionato il neo presidente regionale Fipav ha ancora una volta ringraziarto  ricordandodo  che " abbiamo davanti a noi 1460 giorni che sono esattamente i giorni del prossimo quadriennio olimpico. Abbiamo 1460 giorni a disposizione per realizzare tutto ciò che abbiamo presentato nel nostro programma. Non dobbiamo e non possiamo sprecare neanche un giorno di quelli che abbiamo a disposizione, da domani dobbiamo metterci al lavoro per recuperare il tempo perduto! La Sicilia deve cambiare passo e, per far questo, non basta solo Nino Di Giacomo, serve la passione di tutte quelle persone che hanno voglia di far diventare la Sicilia un’eccellenza. La nostra terra ha tutte le carte in regola per competere con le migliori regioni d’italia."  La Sicilia dei comitati territoriali e con quello Regionale si appresta ad affrontare il prossimo quadriennio olimpico partendo da uno stop delle attività di pallavolo che dura da un anno con gravi conseguenze per tutto il comparto pallavolistico siciliano.

 

Si parla tanto del fatto che è già passato un anno da quando la pandemia ha cambiato la vita di tutti , quando dico tutti mi riferisco a laraga parte degli abitanti della terra. Un anno fa le prime restrizioni a colpi dei famigerati DPGM , con i quali si volevano evitare gli assembramenti nei giorni di Pasqua , 25 aprile e primo Maggio. La notizia sulla dichiarazione fatta in Parlamento , del Ministro Speranza non deve coglierci impreparati. Il Ministro ha dichiarato che : " «Il prossimo Dpcm - ha anticipato il ministro - sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile». «Il Governo - ha continuato - si impegna a corrispondere congrui ristori a tutte le categorie economiche interessate dalle misure restrittive, per le attività che stanno soffrendo. Questo deve valere per le mie ordinanze che da ora andranno in vigore dal lunedì e per le misure regionali». La durata del nuovo Dpcm, dunque, comprende anche le festività pasquali." Parole chiare che non lasciano dubbi. Anche quest'anno dunque Pasqua e pasquetta , gioco forza ,staremo a casa perchè non possiamo permetterci di allentare la presa. 

Con buon margine rispetto all'avversario , Maurizio Ragusa è stato votato dalla maggioranza delle società sportive di pallavolo riunite ad Acicastello per il rinnovo delle cariche territoriali per il quadriennio 2021/2024. Oltre a Ragusa ad essere eletti sono stati anche l'intera squadra dei consiglieri della lista e tra questi l'ennese Tino Pregadio che così andrà a ricoprire la carica di consigliere territoriale Fipav Catania. L'altro candidato in corsa alla presidenza era Davide Sutera il quale ha ottenuto quasi il 40% dei voti espressi , un dato che rappresenta la vera novità di queste elezioni appena concluse. Tra i candidati di Sutera nessuno è riuscito a superare il numero di preferenze utili e tra questi Gaetano Lupo , presidente dell'Agira Volley. L'attenzione della pallavolo siciliana adesso si sposterà alle elezioni del comitato regionale che domenica 28 febbraio si svolgerà a Palermo.

Non è ancora finita. La bella domenica di sole ha come al solito "costretto" molte persone  a prendersi  una pausa alle restrizioni , per una passeggiata fuori porta o una corsa. L'allarme dei virologi è comunque privo di eccezioni perchè ancora una volta dobbiamo fare i conti con le mutazioni del virus e questa volta la variante inglese rischia di aumentare i contagi per la velocità di diffusione che lo caratterizza. E' l'immunologa Antonella Viola a chiarire gli aspetti della diffusione del virus intervenendo sui social. "

Dopo un anno di relativa stabilità, il SARS-CoV-2 si sta manifestando con varianti nuove e preoccupanti che emergono in varie zone del pianeta. La comparsa di varianti virali durante una pandemia è un fenomeno prevedibile: i virus acquisiscono mutazioni quando si replicano e, di conseguenza, maggiore è la diffusione di un virus, maggiore sarà la probabilità che muti. A questo meccanismo si aggiunge l’effetto del nostro sistema immunitario, responsabile di operare una selezione delle varianti sulla base della capacità degli anticorpi di riconoscerle. La presenza di un’immunità parziale nella popolazione porterà a far emergere quelle varianti che non vengono bloccate dagli anticorpi, a favorirne la diffusione. Gli anticorpi neutralizzanti funzionano come dei freni che agiscono però solo sui virus che sono in grado di riconoscere: le varianti che non vengono riconosciute avranno quindi un vantaggio rispetto a quelle che vengono bloccate dal sistema immunitario. Ecco perché è importante tenere bassa la circolazione del virus, specialmente durante una campagna di vaccinazione lenta. Facciamo quindi il punto sulle varianti che circolano nel nostro paese.
Variante “inglese”: E’ una variante identificata a settembre nel Kent, e, attualmente, la più diffusa in Europa. Secondo i dati più recenti, rappresenta circa il 18% dei casi di COVID-19 in Italia (con punte molto maggiori in alcune zone). Le previsioni dicono, però, che diventerà presto dominante. Presenta diverse mutazioni e molte interessano la proteina Spike. Tra queste, la mutazione N501Y nel sito di legame con il recettore ACE2 sembra essere responsabile della aumentata trasmissibilità, stimata intorno al 56% in più. Dati recenti suggeriscono che anche l’aggressività del virus sia maggiore e che quindi possiamo aspettarci casi più gravi. Si discute sulla reale maggiore incidenza delle infezioni tra i bambini: è vero che sono aumentati i casi di COVID19 pediatrico in diversi paesi, ma non è chiaro se questo dipenda da una maggiore capacità di questa variante di infettare i più giovani. In ogni caso, i bambini restano poco colpiti da forme severe della malattia. Questa variante è efficacemente riconosciuta dagli anticorpi generati dai vaccini.
Varianti “brasiliana”e “sudafricana”: oltre alla mutazione N501Y, che conferisce maggiore trasmissibilità, queste varianti sono accomunate da una mutazione preoccupante per l’effetto sull’immunità e i vaccini: la E484K. Le varianti che portano questa mutazione sono riconosciute meno efficacemente dagli anticorpi delle persone già guarite, dagli anticorpi monoclonali e dagli anticorpi indotti dalla vaccinazione. La riduzione dell’efficacia dei vaccini è stata valutata in esami di laboratorio o in studi clinici condotti nei paesi in cui queste varianti sono più diffuse. Johnson&Johnson, per esempio, ha visto che l’efficacia del suo vaccino è solo del 54% nei confronti della variante sudafricana, mentre l’efficacia ottenuta negli USA è del 72%. Uno studio clinico effettuato con il vaccino AstraZeneca, sempre in Sudafrica, ha mostrato efficacia minima del vaccino, spingendo il governo a bloccare le vaccinazioni. Inutile dire, quindi, che queste sono le varianti che destano maggiore preoccupazione.
Variante “nigeriana”: identificata dapprima in Nigeria e Regno Unito, questa variante è stata recentemente identificata a Napoli (non è quindi una variante “napoletana” ma già descritta in precedenza). Di nuovo, colpisce la presenza della mutazione E484K che rende i vaccini meno efficaci. In aggiunta, questa variante presenta una serie di mutazioni e delezioni di significato ancora incerto. Non sappiamo però se questa variante sia anche caratterizzata da maggiore trasmissibilità.
Con un virus che sta cambiando, è necessario dunque non solo rivedere le nostre misure di contenimento ma anche valutare con grande attenzione la strategia vaccinale: le scelte sbagliate di oggi potrebbero avere ricadute gravi in termini di salute pubblica, economia e fiducia dei cittadini.

Non ce ne voglia nessuno ma cerchiamo di fare una semplice ipotesi dettata dalla novità che si sta realizzando al Governo , cioè la formazione dell'intergruppo parlamentare tra PD - M5S e Leu che oggi rappresenta la vera novità politica. Con il Governo Conte all'interno dei tre gruppi è senza dubbio nata una intesa con la caduta di molti preconcetti che hanno consentito ai tre partiti di presentarsi alle Camere in un unico gruppo per valorizzare tutto il lavoro svolto al Governo e con un ex premier Giuseppe Conte che potrebbe già essere stato eletto leader. Da qui il nostro ragionamento con il quale ci chiediamo se questa novità potrebbe allargarsi anche nel corso delle elezioni amministrative e dunque è facile arrivare a Regalbuto, dove come sappiamo si voterà nel 2022 e dove già "sottovoce" o se preferite "sottotraccia" o se preferite su "radio piazza" , si ragiona sulla scelta di un candidato che dovrà ereditare la sindacatura di Francesco Bivona. Fermo restando secondo noi il fatto che le elezioni amministrative sono un fatto locale e dunque le scelte li faranno le segreterie dei partiti e movimenti , non sarebbe difficile ipotizzare la eventuale nascita di una alleanza fra Pd - M5S - Leu e Obiettivo Comune che potrebbe esprimere una propria lista e un candidato a Sindaco. Un centro sinistra puro dunque al quale potrebbero aggiungersi altri gruppi come per esempio i giovani di Volt o piccoli movimenti cittadini.  La nostra naturalmente è una remota ipotesi non dettata dai fatti o da dichiarazioni dai diretti interessati ma è innegabili che dopo l'estate  le idee dovrebbero essere un pò più chiare  , soprattutto perchè la difficoltà principale sarà quella di ricercare un nome che possa succedere a Bivona, eredità piuttosto pesante data l'esperienza maturata dall'attuale primo cittadino.  Ecco perchè pensiamo che già sottotraccia si stia  ipotizzando un percorso ancora molto nebuloso e lontano e non irto di ostacoli. Le nostre naturalmente sono solo ipotesi o meglio ragionamenti astratti provocati dalla natura giornalistica del blog , nel tempo seguiremo le eventuali novità e come solito vi terremo informati. 

E' la vera novità del momento : PD - M5S e Leu si presentano al Senato in un unico Gruppo parlamentare , ma così pensiamo si presenteranno anche alla Camera. E il presidente del Consiglio uscente ha messo il suo sigillo sull'iniziativa. Conte parlando ai leader della coalizione ha definito l’iniziativa “giusta e opportuna”: “Ora bisogna valorizzare il lavoro svolto”. Un modo per ricompattare l’alleanza prima della prova in Aula e la dimostrazione che dietro le quinte si lavora a tempo pieno al progetto di coalizione. Solo ieri Conte, intercettato in esclusiva da ilfattoquotidiano.it, aveva detto che l’alleanza “è una prospettiva a cui crede molto” e ha ribadito che non ha declamato il progetto “a caso”. E' senza dubbio il primo passo verso una alleanza che potrebbe rivelarsi nel corso delle prossime elezioni amministrative , prima fra tutte quella di Roma. “Noi”, ha commentato poco dopo il segretario dem Nicola Zingaretti a Cartabianca su Rai3, “dobbiamo porci il problema serio che non si possono solo declamare contenuti e valori, il problema nella vita concreta è quello di realizzarli: per questo” si fanno “le alleanze, anche parlamentari”. Ma soprattutto, ha aggiunto, “l’intergruppo è importante perché dentro questa maggioranza così ampia, offre al presidente Draghi un’area omogenea per aiutarlo a raggiungere i propri obiettivi su un asse politico, quello dell’europeismo, che altrimenti sarebbe stato più debole”.

Parte il Governo Draghi .

Febbraio 17, 2021

Il neo presidente del Consiglio Mario Draghi da questa mattina si è presentato al Senato mentre domani chiederà la fiducia alla Camera. Come suo stile Draghi è andato dritto al cuore degli argomenti affrontati , dalla " irrinunciabilità" dell'Euro , fino alla Scuola e alla sanità della quale ha detto che " “Sulla base dell'esperienza dei mesi scorsi dobbiamo aprire un confronto a tutto campo sulla riforma della nostra sanità. Il punto centrale è rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale” , ma oltre a tali argomenti il neo residente del Consiglio ha toccato punti rilevanti sull'economia e soprattutto sulle vaccinazioni e più in generale sul virus. insomma un discorso che se da un lato è stato atteso dall'altro c'è da dire che il neo Governo potrà solamente essere giudicato dai fatti che speriamo corrispondano alle parole. I nostri auspici restano quelli che abbiamo da sempre sostenuto e cioè la realizzazione dell'unità di intenti da parte di tutti i partiti e movimenti perchè la lotta al virus non è del tutto vinta e da questo stato di "guerra" si potrà uscirne solamente facendo fronte comune così come fecero i nostri padri all'indomani del secondo conflitto mondiale riuscendo a ricostruire l'Italia.