Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Settimana molto significativa nella Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per Agi, che fa segnare due record: positivo per Fratelli d’Italia, negativo per la Lega.Non si ferma infatti il calo del partito di Matteo Salvini, che cede mezzo punto rispetto a due settimane fa e scende sotto la soglia del 26%, al 25,9%. Per il Carroccio si tratta del peggior dato da due anni, quando nel giugno 2018 vide la luce il governo gialloverde Conte I. Il Partito Democratico cederebbe anche di più (-0,6%, 20,4%), mantenendosi sopra la soglia del 20%. Per il partito di Nicola Zingaretti continua il trend di lieve calo cominciato con l’inizio della fase 2 (-0,9% in 4 settimane). Il Movimento 5 Stelle, al contrario, si rafforza tornando sopra quota 16% (+0,3%, 16,1%).Dicevamo nell’introduzione del nuovo massimo storico per Fratelli d’Italia (14,6%). La formazione di Giorgia Meloni avrebbe raddoppiato i suoi consensi nei 9 mesi del governo Conte II, mantenendosi nelle ultime settimane sempre intorno ai -2 punti da M5S. Buon dato bisettimanale per Forza Italia (+0,5%, 7,2%) e per Azione di Carlo Calenda (+0,4%, 2,5%), che si avvicina a La Sinistra e Italia Viva.

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 AGI - "C'è un clima liberticida, una deriva preoccupante. Si vuole mettere a tacere il centrodestra. Ed è controproducente, perché la rabbia nel Paese è reale, può esplodere da un momento all'altro, e se a incanalarla in modo democratico c'è l'opposizione è un bene, non un pericolo".Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, esordisce così in un'intervista al Corriere della Sera in edicola. Poi la presidente di FdI precisa che "la mascherina l'ho sempre indossata" ma aggiunge anche che "le polemiche si fanno solo se le manifestazioni le organizziamo noi!".Dopo di che, "abbiamo visto assembramenti il 25 aprile, all'inaugurazione del Ponte di Genova, per Silvia Romano, anche ed è comprensibile a Codogno per la visita del capo dello Stato", tuttavia "gli unici su cui indaga la Digos siamo noi e i negozianti che si erano permessi di manifestare contro il governo" osserva Meloni.Poi la leader di FdI precisa che "se non si sta tra la gente ma si sta chiusi nei palazzi, il risultato è che si ritiene di risolvere la crisi enorme che ci attende a colpi di bonus monopattini" ma si dice anche disponibile al dialogo con il governo ma "ecco le due condizioni: sparisce tutto quello che non c'entra con il rilancio: poltrone, consulenze, amenita', bonus inutili.E le riunioni tra governo e opposizione le facciamo in streaming, così gli italiani potranno giudicare. Ci stanno? I signori del M5S, che tanto amavano la trasparenza, guarda caso adesso dicono di no...", conclude Meloni.

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I saldi in Sicilia inizieranno il primo luglio, lo ha deciso l'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, dopo un confronto con le associazioni di categoria."La data del primo luglio - spiega l'assessore Turano - è il frutto di un'attenta valutazione fatta con le associazioni del mondo del commercio delle specifiche esigenze del nostro territorio. Lo scopo è di riattivare il circolo virtuoso dei consumi prima che i siciliani vadano in vacanza e di sfruttare l'arrivo dei turisti nel mese di luglio".La Regione Siciliana, scegliendo la data del primo luglio, si discosta così dall'indirizzo comune approvato dalla Conferenza delle Regioni che prevedeva il posticipo dei saldi al primo agosto: "Anche il Lazio - sottolinea l'assessore alle Attività produttive - ha deciso di applicare i saldi già dal primo luglio, di fatto noi manteniamo la data che avevamo indicato prima dell'emergenza Covid-19 perché riteniamo sia urgente far ripartire i consumi, ma anche evitare il caos dei maxi-sconti prima dei saldi estivi".Saranno però saldi estivi in sicurezza, i commercianti saranno tenuti a rispettare tutte le norme di distanziamento sociale e ad adottare tutti i necessari dispositivi di sicurezza personale."Abbiamo scelto di dare più tempo per i saldi estivi per diluire anche le presenze ed evitare anche i cosiddetti black friday e gli assembramenti che questi notoriamente determinano" conclude Turano.

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Un milioneottocentosessantaduemila, questo è il numero di  mascherine che il Dipartimento Regionale della Protezione Civile sta facendo arrivare a tutti gli istituti superiori, pubblici e paritari, presenti sull´isola. I dispositivi di protezione serviranno a studenti e personale docente, oltre che agli operatori impegnati a vario tiolo nell´espletamento delle procedure d´esame. In queste ore il DRPCS sta organizzando la spedizione dei dpi attraverso la rete dei consegnatari, anche con l´ausilio di personale volontario.

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Sito web e app per telefonino hanno lo stesso nome: “Sicilia Si Cura”. Lo scopo è quello di consentire alla Regione Siciliana di Monitorare chi arriva nell´isola con la ripresa dell´attività turistica e fornire assistenza in caso di bisogno.Il progetto è stato illustrato stamattina nel corso di un incontro si è svolto a Palazzo d’Orleans. Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, assieme agli assessori alla sanità, al turismo e alle attività produttive, ha illustrato il funzionamento dell’app al cui sviluppo ha partecipato l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, su invito dello stesso Musumeci. “Il turista è il primo ad avere interesse all’uso dell’app – ha tenuto a precisare Guido Bertolaso – ed è facile da usare. Tra l’altro stiamo lavorando per implementarla”.

“Non prevediamo sanzione perché siamo certi che i turisti collaboreranno”, ha concluso Bertolaso.

Il funzionamento di “Sicilia Si Cura” è piuttosto semplice: con il proprio telefonino chi arriva in Sicilia comunica la sua presenza nell’isola e indica il proprio stato di salute. Con questa operazione si stabilisce un primo contatto con il sistema sanitario della Regione: “Tramite le indicazioni date dal turista il sistema sanitario apprende con una sorta di pre triage notizie utili sulla salute e sull’area frequentata dal visitatore”, ha detto l’Assessore alla Salute Ruggero Razza, che per il suo intervento si è avvalso del supporto di alcune diapositive.

La nuova app è una sorta di aggiornamento della versione precedente, utilizzata anche per chi è rientrato in Sicilia nella fase acuta della pandemia. Un investimento contenuto ma ad alto valore strategico.

fonte protezione civile Sicilia

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Via libera alla mobilità tra Regioni e stop alla quarantena anche in Sicilia. Lo stabiliscono, appena firmati, un decreto ministeriale e una ordinanza del presidente della Regione Siciliana. Il ministro per le Infrastrutture, di intesa col ministro per la Salute, ha provveduto a regolamentare la mobilità su tutto il territorio nazionale e i controlli sanitari nei porti e aeroporti. Con la sua ordinanza, Musumeci ha confermato la apertura della stagione balneare a partire dal prossimo 6 giugno; ha dato disco verde a tutte le attività già autorizzate, ma soprattutto ha posto fine alla quarantena obbligatoria per quanti fanno rientro in Sicilia a partire dal 3 giugno, per i quali permarrà la sorveglianza sanitaria e l'obbligo di avvisare il medico di famiglia in caso di insorgenza di sintomi riconducibili al Covid-19.

Sono alcune delle misure più importanti contenute nell'ordinanza del governatore della Sicilia, che di fatto allenta in maniera significativa le restrizioni previste per contenere il Coronavirus, senza tralasciare l'importanza dei controlli e della registrazione sui portali dedicati per tutti coloro che fanno rientro nell'Isola.

"Ci uniformiamo alle direttive nazionali - ha detto Musumeci - non senza rivendicare la specificità di alcune misure regionali. Che sono importanti anzitutto per dare serenità a quanti arrivano nell'Isola. Il sistema sanitario deve essere il motore della ripartenza, ma abbiamo il compito di infondere sicurezza e serenità ai cittadini, senza dimenticare l'epidemia, ma provando a rimettere in moto le attività produttive e turistiche".

In Sicilia, quindi, il via libera agli spostamenti infra ed interregionali si accompagna a precise regole che saranno contenute nel progetto SiciliaSiCura, che è stato presentato oggi , a Palazzo Orleans, dal presidente Musumeci con Guido Bertolaso e alla presenza degli assessori Manlio Messina, Ruggero Razza e Mimmo Turano. Poco prima il governatore incontrerà, nella Sala Alessi, le associazioni di categoria perché, ha chiarito, "la Regione vuole essere un supporto concreto e non un limite. Vogliamo dare competitività al nostro sistema e sicurezza nei comportamenti collettivi e individuali".

L'ordinanza pubblicata ieri  inoltre, contiene novità per chi lavora in Sicilia e deve muoversi sul territorio nazionale (e viceversa): anche se non è più obbligatoria la quarantena, restano alti i controlli da parte dei dipartimenti di Prevenzione delle Asp territoriali.

Fra le novità, anche il via libera da oggi a piscine e strutture termali che erogano i cosiddetti Lea (Livelli essenziali di assistenza). Consentite pure le lezioni pratiche delle autoscuole e per il conseguimento delle patenti nautiche. Confermato anche il riavvio dell'attività di catering, a partire dal prossimo 8 giugno.

Ovviamente, permangono gli obblighi di osservanza delle misure di contenimento del contagio, come ad esempio la disponibilità della mascherina, che ogni cittadino dovrà tenere sempre con sé ed usare quando viene meno il distanziamento interpersonale.

Per quanto riguarda i Centri commerciali e i supermercati, l'apertura nei giorni festivi sarà regolamentata, entro sabato 6 giugno, in base alle indicazioni che organizzazioni datoriali e sindacali, già attivate, forniranno al dipartimento regionale delle Attività produttive.

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Regalbuto è stata selezionata dal Joint Research Center (JRC) - il centro di ricerca della Commissione Europea - tra le 10 città in Europa per implementare nel proprio territorio attività di coinvolgimento dei cittadini proponendo idee concrete per il futuro del nostro territorio. Ad annunciarlo il Sindaco Francesco Bivona in un messaggio sui social.
"Il nostro Comune, dopo il lavoro della Summer School con le Università americane, ha presentato grazie al lavoro dell’Ing. Medea Ferrigno, del team del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto e dei Ricercatori della Università di Catania, un progetto sperimentale dal nome “Biodivercities” selezionato tra i vincitori e che servirà a coinvolgere i cittadini per progettare la Regalbuto verde e sostenibile durante i prossimi due anni."

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Nel giro di pochi giorni la Cina è riuscita a parlare di invasione di Taiwan (reut.rs/2Am4Of8), minacciare ritorsioni su chi fa domande sulla sua risposta al Coronavirus, porre fine alla semi indipendenza di Hong Kong e litigare con l’India sul confine himalaiano (nyti.ms/3eykMl1).La piccola Australia dipende fortemente da Pechino dato che oltre un terzo delle sue esportazioni finiscono in Cina. Nonostante questo ha chiesto un'investigazione indipendente sul coronavirus e, insieme a Usa, Uk e Canada, ha dichiarato illegale la nuova legge sulla sicurezza che mina Hong Kong. Nel frattempo l’Europa tace.L’Ue è il mercato più grande al mondo ed è suo dovere usare il proprio peso per porsi alla testa di un’alleanza globale che chieda alla Cina di rispettare gli impegni internazionali che ha sottoscritto e rinunciare alle azioni prepotenti nei confronti dei vicini.Chiudere entrambi gli occhi di fronte ad azioni prepotenti le rende solo più probabili in futuro

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"Se ci saranno le condizioni per fare in modo che tutti gli studenti possano tronare a scuola a settembre, cosa che auspichiamo, ne siamo ben contenti. L'importante è che si tenga presente che alcune delle indicazioni del protocollo rese note dal Comitato Tecnico Scientifico, risultano difficili da applicare in molti casi. In tante scuole elementari e medie ci sono classi di 27 alunni. Come si fa a rispettare la distanza di un metro, un metro e mezzo? Non facciamo che poi tutta la responsabilità, a scaricabarile, vada sui presidi e collaboratori".Lo ha detto all'AGI Mario Rusconi, presidente dell'associazione presidi del Lazio a proposito del rientro in classe a settembre per tutti gli studenti come auspicato dal ministro Azzolina in alcune dichiarazioni."Ci viene suggerito di usare le palestre - ha aggiunto - ma possiamo farlo per una o due classi. Le lezioni all'aperto? bene. Ma non d'inverno. Condizioni di favore in cinema e teatri? Possibilità piuttosto difficile da attuare nelle periferie delle città.

Insomma - ha detto ancora Rusconi - se restano queste prescrizioni del Comitato Tecnico Scientifico sarà un po' dura. Chiediamo piuttosto che ci sia una interlocuzione con le scuole.

Non vorremmo, ripeto, che sul preside si facesse lo scaricabarile. Spero che i mesi di giugno, luglio e agosto, siano usati dal ministero e dal Cts per ricognizioni di tutti gli aspetti organizzativi in vista di settembre. Non solo - ha sottolineato Rusconi - ci tengo a dire che fra i soggetti interessati non c'è soltanto il ministero o il comitato tecnico scientifico ma ci sono anche gli enti locali.

Sappiamo bene che le scuole appartengono, a seconda della tipologia, a comune e province. Questi soggetti devono intervenire in modo più deciso, essere presenti: se c'è da tramezzare una palestra o un'aula magna, per fare entrare due classi, non si puo' far nulla se non interviene ad esempio il comune. La scuola, per legge, non può farlo. Deve farlo il proprietario. Vorremmo che gli enti locali fossero più attivi ma mi sembra che non ci sia una piena collaborazione. Anche in paesino, la scuola non puo' intervenire sui locali se non decide il proprietario. Ancora, non buttiamo tutto sulle spalle dei presidi e dei collaboratori".

Rusconi ha confermato che "c'è agitazione su questo punto, le regole sono di difficile attuazione. Pensiamo al doppio senso da instaurare nei corridoi. Tutto bene ma ci sono scuole con corridoi piccolissimi, il 60% delle strutture è stato realizzato prima degli anni 60, prima delle regole sulla sicurezza. E oggi i nodi vengono al pettine, nodi di trenta e passa anni fa. Ma non possono mettersi presidi e collaboratori a cercare cinema e parchi per le lezioni all'aperto".

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Oltre 7.100 persone tra sabato 30 e domenica 31 maggio hanno scelto di visitare i musei regionali, i Parchi archeologici e gli altri siti della cultura riaperti al pubblico gratuitamente dopo la chiusura forzata dovuta all'emergenza Covid.

29.400 sono, invece, le prenotazioni già effettuate on-line fino al 7 giugno attraverso il sito https://youline.eu/laculturariparte.html . L'ingresso ai siti regionali, che questa settimana si arricchirà di sei nuovi luoghi simbolici della cultura, viene consentito in maniera contingentata ovvero con accesso a numeri limitati e ridotti nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie e di protezione previste per il contenimento del Coronavirus.

A comunicarlo è l'assessore dei Beni culturali e dell'Identità Siciliana Alberto Samonà che tira un primo bilancio dell'iniziativa #Laculturariparte con cui la Regione ha voluto inaugurare, durante il fine settimana appena concluso, la stagione delle visite a musei e parchi archeologici dopo l'interruzione a causa del lockdown.

"Riscontrare l'interesse dei siciliani per la cultura attraverso i significativi numeri delle prenotazioni - dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci - ci rende consapevoli di essere sulla buona strada nel percorso di valorizzazione, riqualificazione e complessiva promozione del territorio che questo Governo intende perseguire sin dal proprio insediamento".

"Il numero di visitatori registrato in questo primo weekend e le prenotazioni già effettuate fino al 7 giugno - sottolinea l'assessore Alberto Samonà - sono chiara dimostrazione che c'è grande voglia di cultura. Ringrazio i siciliani che, osservando l'obbligo di prenotazione, hanno saputo declinare responsabilmente il nostro invito a recarsi nei musei e nei parchi archeologici per riscoprire la propria terra, consentendoci di effettuare la riapertura in sicurezza. La collaborazione di tutti e la suddivisione delle visite per fasce orarie - precisa l'assessore Samonà - hanno evitato che si creassero assembramenti agli ingressi e hanno permesso di recuperare in maniera fluida il rapporto interrotto con la bellezza e la storia. Riappropriarci, da Siciliani, dei luoghi della nostra cultura, ascoltare la magia del silenzio, respirare millenni di storia, è il miglior modo di ripartire insieme respirando l'anima della nostra terra".

In settimana, ai siti già riaperti se ne aggiungeranno ulteriori sei: Museo archeologico di Palazzo Varisano di Enna, Museo Archeologico Regionale di Gela, Area archeologica Bagni Greci di Gela, Museo archeologico di Marianopoli, Museo Regionale Interdisciplinare di Caltanissetta, Complesso Minerario Trabia Tallarita.

 

Di seguito, per ciascun sito, il numero di visitatori durante il primo fine settimana:

Area archeologica di Segesta (694); Area archeologica di Selinunte (1.171); Valle dei Templi, Agrigento (935); Villa Romana del Casale, Piazza Armerina (404), Teatro antico di Taormina (685), Area archeologica e Museo di Naxos (334), Isolabella (173), Area archeologica della Neapolis, Siracusa (757); Galleria regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa (114); Area archeologica di Morgantina (106); Museo archeologico di Aidone (119); Chiostro di Santa Maria La Nuova Monreale (159); Teatro romano e Odeon, Catania (166); Museo archeologico eoliano "Bernabo Brea" di Lipari (7); Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Palermo (375); Museo archeologico Antonino Salinas, Palermo (201); Castello della Cuba, Palermo (106); Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, Palermo (121); Castello della Zisa, Palermo (177); Museo di arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, Palermo (139); Casa museo "Antonio Uccello" Palazzolo Acreide (27), Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani (148).


La riapertura dei siti archeologici e delle aree museali è stata resa possibile grazie all'applicazione Youlinea, un sistema di gestione dei visitatori totalmente informatizzato che è stato messo gratuitamente a disposizione da un'azienda che sponsorizza l'iniziativa. Fino a domenica 7 giugno l'ingresso ai luoghi della cultura resterà gratuito ma sarà necessario effettuare la prenotazione obbligatoria online al sito https://youline.eu/laculturariparte.html .

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