Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Fase 2. Musumeci annuncia :" Più liberi ristoranti e lidi.Mi assumo la responsabilità."
Pensiamo che entro poche ora sarà resa ufficiale l'ordinanza del Governatore Musumeci sulla fase 2 che dal 18 Maggio entrerà in vigore in tutto il territorio italiano. Intanto sui media rimbalzano le dichiarazioni di Musumeci che già preannuncia i contenuti del nuovo decreto. Rispetto al testo elaborato da Roma ci saranno alcune forzature. Nelle spiagge siciliane la distanza di sicurezza sarà di tre metri e mezzo, molto meno dei 5 metri previsti nel resto d’Italia.Ciò comporterà la possibilità di sistemare più ombrelloni e lettini. Più coperti anche nei ristoranti in Sicilia dove il limite dei 4 metri quadrati attorno a ogni tavolo sarà ridotto così da garantire un maggior numero di posti.Anche per i negozi al dettaglio la Sicilia seguirà la propria strada, introducendo cautele minime per i commercianti.Nei bar potranno essere serviti caffè e bibite, mentre il gelato non potrà essere consumato all’interno .I barbieri dovranno avere la visiera in plexiglas, visto il contatto diretto col cliente, meno vincoli invece per parrucchieri ed estetisti. Meno restrizioni dunque ma Musumeci è certo del senso di responsabilità fino ad ora dimostrato dai siciliani.Musumeci sottolinea di assumersi la responsabilità basandosi sui dati epidemiologici e sul confronto col comitato tecnico scientifico. Sul fronte spostamenti dentro la regione, saranno tutti liberi già da lunedì, senza autocertificazione.
Dal 18 maggio riaprono in sicurezza i centri socio-sanitari. Ai pazienti verrà fatto il test sierologico
Estate 2020. Riscoprire la Sicilia !
Riscoprire la Sicilia e il nostro territorio. L'estate 2020 offre la possibilità di ri-scoprire l'intero territorio siciliano , con le sue spiagge, le montagne , il mare ma soprattutto sarà l'occasione per visitare le innumerevoli mete archeologiche che la nostra isola offre con un patrimonio unico e tra i più ricchi. Possiamo farlo sfruttando il bonus di 500 eu a famiglia che il Governo ha inserito nel decreto Rilancio dove è incluso anche il settore del turismo, con un bonus dicevamo fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Si potrà usare dall'1 luglio al 31 dicembre 2020 in ambito nazionale e in strutture come alberghi, campeggi, villaggi e bed and breakfast L'importo, è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da tre o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di una persona.l contributo potrà essere speso dall’ 1 luglio al 31 dicembre 2020, nell'80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, nel restante 20% come detrazione dall'imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari. Meglio approfittarne dunque , ma sarà importante aiutare i nostri operatori turistici e le strutture alberghiere della Sicilia.
Alla Lega il discatero dell'identità siciliana e dei beni culturali.
Nella nostra lunga storia di osservatori politici mai avremmo pensato che al Governo della Regione Sicilia potesse sedersi un Assessore appartenente alla Lega. Non lo avremmo pensato perchè sono ancora evidenti i "giudizi" di esponenti leghisti sui meridionali in genere e sui Siciliani. Ma si sa, le intese politiche,pur di andare avanti sono fatti anche di tali compromessi che però finiscono per confondere il cittadino e come in questo caso i siciliani. La notizia: la Lega entra nel Governo della regione con un suo esponente che assume l'incarico di assessore ai beni culturali e quello dell'identità siciliana. Le domande sarebbero tante a partire da quella che riguarda il sapere, la conoscenza del nuovo Assessore su chi sono i Siciliani , sulla loro storia e sulla loro identità. Tutto ciò ad un anno dopo la scomparsa di Sebastiano Tusa - siciliano e amato archeologo e profondo conoscitore della storia della Sicilia . Sconcerto e indignazione sono stati postati sui social da parte delle opposizioni. Indignarci ? E perchè ? Non è una questione di Nord e Sud crediamo sia una questione di "identità" verso tutto il popolo siciliano. Musumeci non poteva trovare peggiore maniera per far discutere sulla storia, l’orgoglio e le aspettative politiche dei siciliani. Si resta sbigottiti.
Ma chi è Stefano Candiani ? Stefano Candiani è un politico italiano. Ha iniziato la carriera politica nel comune di Tradate, militando sempre per la Lega Nord. Assessore dal 1997 al 2002, alle amministrative del 2002 è stato eletto sindaco, venendo riconfermato alle successive amministrative del 2007, svolgendo il ruolo di consigliere comunale di maggioranza.Nato l'11 dicembre 1971 a Busto Arsizio (Va) e residente a Tradate (Va). Professione: imprenditore.Il 13 giugno 2018 è stato nominato sottosegretario all'Interno, con decreto del Presidente della Repubblica.
Sicilia . "Sburocratizzare la Regione."
La sburocratizzazione come presupposto essenziale per rendere la macchina amministrativa regionale efficiente e veloce. Questo il primo obiettivo sul quale punta la coalizione del governo Musumeci che ha visto riuniti a Palermo i segretari regionali del centrodestra. Cinque ore di impegnativo confronto per un consuntivo, a metà legislatura, delle cose fatte e di quelle da fare.
Tanti i temi trattati, dalla riprogrammazione dei Fondi comunitari per dare sostegno alle imprese alla lotta contro il dissesto idrogeologico, alla disastrosa viabilità provinciale sulla quale da Roma si attende ancora da venti mesi la nomina di un commissario straordinario per sistemare le strade.
La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi, sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato. Secondo i vertici del centrodestra la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati.
"È stata - ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci - un'intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell'opposizione che vorranno essere propositive.
I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall'incubo dell'epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza".
Saranno le Regioni a decidere sulle riaperture.
Il governo darà linee guida nazionali sulla base dei nuovi dati del monitoraggio e dal 18 maggio aperture regionalizzate, ma in sicurezza rispettando i protocolli Inail e quelli del Comitato Tecnico Scientifico. È quanto si ha notizia dopo la riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dei ministri degli Affari regionali e della Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza, con i governatori delle Regioni."Per le regioni inizia la fase della responsabilità", avrebbe detto il ministro Boccia durante i lavori. Durante la video conferenza con le Regioni il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – riferisce un governatore - avrebbe preso atto della volontà delle regioni di una riapertura anticipata al 18 maggio, soprattutto per quanto riguarda il commercio al dettaglio e che, sulla base dei dati epidemiologici, le stesse regioni avranno più potere d’azione. In questi giorni – ha spiegato il premier, secondo quanto viene riferito - Inail e Cts faranno i protocolli che mancano per tutte le attività.“Il premier Conte – scrive anche il governatore Toti su twitter - ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme''. Le Regioni potranno quindi riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, centri estetici, parrucchieri, bar e ristoranti. Entro la settimana arriveranno i protocolli di sicurezza per i diversi settori, elaborati dal comitato tecnico scientifico e dall'Inail.Le linee guida del comitato tecnico scientifico riguarderanno anche altri comparti, come quello degli stabilimenti balneari. Il governo però avrà sempre la possibilità di intervenire con un lockdown selettivo nel caso in cui i dati epidemiologici dovessero peggiorare.
fonte AGI
Spatafora:" Entro Maggio riaprono palestre e circoli"
"Proporrò di aprire i centri sportivi al massimo entro il 25 maggio e abbiamo avviato un protocollo al Comitato tecnico-scientifico. Dobbiamo fare in modo che tutte le strutture abbiano la possibilità di riaprire e far sì che il protocollo sia adattabile. Metteremo a disposizione delle risorse per attuare i protocolli. è stata destinata alle federazioni delle risorse del 5% per sport di base e ora quei soldi, 17 milioni, saranno destinati a sanare e attuare i protocolli". Lo ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora durante un'informativa in Senato.
Lo ha detto il ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora durante un'informativa in Senato. "Questo protocollo che abbiamo inviato al Cts è stato elaborato ascoltando le varie realtà dei territori - ha aggiunto - ascoltando chi ha il problema di adattare questo protocollo alle necessità delle singole strutture perchè sono anche molto diverse tra loro. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiano la possibilità di riaprire con un protocollo rigido e adattabile alle varie esigenze".
Agriturismi in ginocchio, perdite da 1 miliardo nel 2020
ROMA (ITALPRESS) – Dopo aver raggiunto la cifra record di 13,4 milioni di pernottamenti nel 2018, il comparto agrituristico italiano fa i conti con una crisi di fatturato senza precedenti.
Le stime Ismea evidenziano, per il 2020, una perdita complessiva per il settore di circa 970 milioni di euro, pari al 65% del fatturato. La perdita calcolata dall’Ismea e’ frutto in primis del tracollo della domanda internazionale, prima voce di fatturato per gli agriturismi con un 59% dei pernottamenti complessivi, che si traduce in mancati incassi stimabili in circa 700 milioni di euro. A questa componente si aggiunge la caduta della domanda interna a seguito del lockdown, per il quale sono saltati sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, con effetti stimabili in una perdita di circa 200 milioni di euro, pari al 40-50% della quota annua derivante da ospiti italiani.
Infine, sempre da un punto di vista della domanda interna, vanno aggiunti altri 70milioni di euro di mancati incassi, derivanti dalla cancellazione delle visite nei 1500 agriturismi che sono anche fattorie didattiche, fruite dai segmenti scuola e famiglia, e concentrate prevalentemente nei mesi di aprile e maggio.
Valutazioni che nel complesso conducono a una stima di quasi un miliardo di euro di perdite per il settore, con un impatto generale sui flussi turistici, sui servizi di ristorazione e, quindi, sull’intera filiera agroalimentare.
Coronavirus. Guido Silverio:" il Covid-19 non è ancora K O ! "
Oggi (ieri per voi) è il VENTISETTESIMO giorno di fila in cui cala il numero dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia – da 1168 a 1034, quindi di 134 unità. Siamo ormai a circa un quarto del picco (4.068 ricoveri) di alcune settimane fa. Ma è l'entità del calo che impressiona: 21.3% nel giro di due giorni. Insomma: le TI si stanno davvero svuotando. Ed è importante che scenda anche il numero dei ricoveri totali (da 14.636 a 13,834, calo di 802 unità, ed ora sono tremila in meno di cinque giorni fa). Il virus se ne sta andando, a passo veloce, e noi lo accompagniamo volentieri alla porta.
Già che ci sono approfitto per pregare chi legge di aiutarmi ad evitare un’altra stucchevole polemica tra esperti (il virus sta diventando più buono, sì o no?). E’ chiaro che la malattia sembra meno grave di alcune settimane fa. Potrebbe essere il caldo (che causa infezioni con inoculo virale più basso), e/o la nostra migliorata capacità di trattare la malattia, e/o il virus che si “adatta” al nuovo ospite riducendo la patogenesi (un fenomeno ben noto a chiunque conosce la virologia).
Discutere quest’ultima possibilità alla luce della propria esperienza clinica e conoscenza teorica NON significa fare “pseudoscienza”, come ha paventato con parole poco felici un collega (nel senso di “endowed professor” in una università americana) in un talk-show televisivo italiano. Detto questo, nessuno è perfetto, frasi infelici ne ho scritte anch’io, adesso chiudiamola qua e concentriamoci sul vero nemico, SARS-CoV-2, che è alle corde ma non ancora K.O.!!
Scuola. Ascani:"tre possibili soluzioni".
Sul ritorno a scuola "stiamo immaginando assieme al comitato tre differenti scenari a seconda dell'andamento dell'epidemia. Tutti questi scenari tengono conto che gli ordini di scuola non sono tutti uguali, in particolare i bambini piu' piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare una relazione in presenza". Lo ha detto Sky TG24 la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani.(nella foto)
Secondo la viceministra dell'Istruzione "per quelli un po' piu' grandi che si gestiscono meglio anche da soli, prevediamo che una parte dell'attività sia comunque fatta in presenza, perche' anche loro hanno bisogno di rientrare a scuola, pero' molto probabilmente in questo caso la didattica a distanza continuerà ad essere una parte del loro curriculum. L'attività in presenza sarà di meno rispetto al passato e sarà integrata con la didattica a distanza, che soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado ha funzionato meglio".
"Ci stiamo confrontando anche con il ministero dell'Economia - ha aggiunto Ascani - per capire in che misura noi potremo contare su un ampliamento di organico. Avremo sicuramente bisogno di professionalità specializzate per le nuove attività. Naturalmente i Comuni hanno anche delle relazioni importanti con enti del Terzo Settore e associazioni che possono farsi carico di un pezzetto di queste attività educative, pero' per noi conta avere un organico potenziato, perche' naturalmente e' quello che ci permette di organizzare piu' attività".