Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

La Gara Nazionale di Robotica si è svolta a Vicenza dal 19 al 22 aprile, organizzata dall’ITIS “A. Rossi”. Le squadre arrivate da tutta Italia, 8 categorie + 40 scuole + 900 persone, si sono confrontate in un’intensa tre giorni di prove nell’ambito della competizione Robocup Junior Academy 2023, in cui studenti degli istituti superiori si sono confrontati in diverse competizioni con robot costruiti e programmati da loro. Diverse le categorie previste: Rescue Line, Rescue Maze, OnStage, Soccer.

 Notevole la soddisfazione dei ragazzi, dei docenti tutor Luciano Mario e Ida Messina, la nostra squadra della categoria Rescue Line, composta dagli studenti Cardaci Nicolò, Grasso Gaetano, Cocuzza Andrea, Marrano Dario, si è classificata 20° su un totale di 80 squadre partecipanti. Ottima performance anche per le altre 2 squadre del nostro Istituto che sono state impegnate nelle competizioni della Rescue Line (Chianetta Gaetano, Messina Lorenzo e Palazzo Erika) e della Rescue Maze (Bellomio Vincenzo, Salanitri Davide, Oliveri Davide e Manuele Gabriele) che hanno raggiundo  un ottimo risultato se si considera che  di fronte ai loro vi erano colleghi più grandi e più esperti.  I ringraziamenti per aver consentito ai ragazzi di vivere una indimenticabile esperienza sono per il Dirigente Scolastico prof. Serafino Lo Cascio e la DSGA Marianna Costa. Ma anche a coloro che hanno contribuito a ra raggiungere questi risultati :   Il Sindaco ed il Comune di Regalbuto, la società SOAPLAST, l’azienda Agricola di Cardaci Angelo, la ditta M.M. Elettrica Impianti, la www.linecolor.it, per il contribuito dato per la partecipazione all’evento.

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E' "ritornato in edicola" il quotidiano storico della Democrazia Cristiana : il Popolo. In vista del XX° Congresso del partito di De Gasperi, il Popolo è uscito in edizione on line  con la pubblicazione di spunti di riflessione tematici che saranno discussi il 6 e 7 Maggio prossimi dai gruppi di discussione prima della elezione del nuovo segretario nazionale. Uno di questi temi che oggi pubblichiamo è senza dubbio quello che riguarda la questione aperta tra " Scelte politiche e principi" , vale a dire  il possibile conflitto tra principio della fratellanza universale e la tutela delle solidarietà comunitarie. L’ultimo esempio viene dal rilievo che l’Unione Europea ha mosso all’Italia per aver posto come condizione dell’accesso al “reddito di cittadinanza” un periodo minimo di residenza in Italia da parte di immigrati da altri paesi dell’Unione. A firma del Presidente Nazionale della Dc - Renzo Gubert - 

" Il collega Ambrosini in un editoriale di Avvenire condanna ogni diversità di trattamento tra italiani e altri immigrati, in nome di una solidarietà universale doverosa. Il principio del periodo minimo di residenza e/o di cittadinanza viene di norma applicato anche per altri diritti, in relazione ad es. all’accesso all’edilizia pubblica, al diritto di voto politico, all’accesso a determinate professioni, come quella militare.

E’ impedito a un cristiano che voglia essere coerente con i suoi principi riconoscere l’opportunità di diversi livelli di solidarietà a seconda della “prossimità” sociale, della condivisione di una medesima appartenenza sociale, di comunità politica, di comunità culturale? Come è ritenuto normale un livello di solidarietà elevato tra i membri di una famiglia o tra i membri di un gruppo di parentela o di amicizia, perché non sarebbe normale una maggiore solidarietà tra i membri di una medesima comunità politica (da quella comunale a quella continentale) rispetto a chi non vi fa parte? Il problema semmai sta nella portata delle differenze di solidarietà, non nel fatto che possano esistere. Come allora comporre con ciò il principio della fratellanza universale?

Un’altra questione da approfondire è quella che il mondo cattolico, anche in questo caso espresso con insistenza dal giornale Avvenire, prospetta in merito all’aggressione armata russa nei confronti dell’Ucraina. Il principio evangelico del “porgere l’altra guancia” se qualcuno ti colpisce porta a considerare poco coerente il difendersi da un’aggressione con le armi.

Escludendo la difesa con armi di distruzione di massa, come le bombe nucleari, perché con effetti  non proporzionati al bene da difendere, è impedito a un cristiano che voglia essere coerente con i principi evangelici usare la violenza armata per difendersi? Certamente deve operare per la pace, ma questo deve comportare di non aiutare con armi chi è aggredito? I partigiani cattolici che usarono la violenza per contrastare l’occupazione nazista durante la II guerra mondiale furono incoerenti?

E si potrebbero approfondire anche altre questioni, come ad esempio quella del diritto di emigrare ovunque uno desideri, a prescindere dalle ragioni.

Un partito politico ha un compito specifico, quello di trovare soluzioni razionali tenendo conto delle complessità. La tentazione di prendere una frase evangelica e farne criterio di azione politica esprime una concezione integralista, una scorciatoia che può sembrare migliore di quella più faticosa dell’elaborazione del pensiero sociale, cui sono chiamate istituzioni culturali, associazioni e anche i partiti.

Così è accaduto all’inizio dell’era moderna con la giustificazione del prestito con interesse, superando il principio della gratuità del prestito. Così è accaduto con la giustificazione del profitto e della libera concorrenza superando le regole medievali delle corporazioni. Così è accaduto nel XIX e XX secolo giustificando il metodo democratico, superando il principio di autorità, che decide secondo verità e per il bene di tutti.

La Democrazia Cristiana non è chiamata a posizioni integraliste, ma a sviluppare posizioni  fondate su conoscenze razionali frutto delle scienze e della riflessione dei vari soggetti sociali che fanno riferimento al cristianesimo, all’umanesimo cristiano. Basti pensare all’approccio di Jacques Maritain in “Umanesimo integrale”. Perché non dedicare una parte del Congresso anche a questo? " 

 

Renzo Gubert

Presidente del Consiglio Nazionale DC

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Venerdì, 21 Aprile 2023 13:03

LA PESCA DI LEONFORTE IGP E’ SALVA.

E’ stato firmato lunedì scorso giorno 17 il decreto di finanziamento per complessivi 368 mila euro per l’esecuzione di una stazione di sollevamento su zattera e condotta di adduzione presso la Diga Nicoletti. Un progetto redatto dal Consorzio di bonifica “Enna 6” al fine di assicurare l’irrigazione ai terreni sottesi dall’invaso Nicoletti e principalmente a quelli interessati dalla produzione della pesca IGP di Leonforte ed, allo stesso tempo, consentire un’adeguata fornitura idrica alla “Sicilia Outlet Village” ed alle aziende ricadenti nell’area di sviluppo industriale “Dittaino” della provincia di Enna.
A comunicare la notizia il deputato ennese di Forza Italia Luisa Lantieri (nella foto) che ha seguito da vicino la delicata vicenda e interessato direttamente il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino.
Nelle scorse settimane della problematica si era occupato anche il presidente del Consorzio di tutela della pesca di Leonforte IGP, Domenico Di Stefano, molto preoccupato di questa crisi idrica che ha rischiato seriamente di non riuscire a garantire la campagna irrigua 2023.
“Pericolo finalmente scongiurato con questo finanziamento che andrà a migliorare notevolmente il prelievo delle acque di superfice con la relativa sistemazione del depuratore e l'invasamento della Granfonte, la cui acqua viene dispersa per buona parte dell'anno - evidenzia l’onorevole Luisa Lantieri. Voglio ringraziare pubblicamente il presidente Schifani e l’assessore Sammartino per aver attenzionato l’importante questione con le opere da realizzare entro il mese di giugno che rappresentano una importante opportunità di crescita dell’economia provinciale con la coltivazione dei nostri prodotti agricoli di assoluta eccellenza”.
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ITALPRESS - Per la prima volta in Sicilia, al Policlinico di Palermo, sono stati ricostruiti per via endovascolare l’intera aorta toracica e le principali arterie dirette al cervello.
La procedura mini-invasiva con sondini, che richiede elevate competenze e tecnologie all’avanguardia, è stata eseguita da Vincenzo Argano, direttore dell’unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria e da Sebastiano Castrovinci, dirigente medico dell’unità operativa, che ha acquisito competenze specifiche in questo campo presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna.
Ad affiancare i due cardiochirurghi un’equipe multidisciplinare costituita da anestetisti, cardiologi, tecnici di radiologia e ulteriori chirurghi del cuore che si sono avvalsi di innovative attrezzature.
Il paziente trattato è un uomo di 77 anni della provincia di Agrigento, affetto da un voluminoso aneurisma dell’arco aortico, che normalmente avrebbe richiesto un complesso intervento chirurgico in ipotermia e in circolazione extracorporea, gravato da elevati rischi operatori e da una degenza prolungata. Con il trattamento endovascolare dell’aorta toracica, che rappresenta un’alternativa mini invasiva alla chirurgia tradizionale, utilizzando una nuova protesi personalizzata, “double branch”, è stato possibile riparare rapidamente l’aneurisma aortico preservando l’integrità delle arterie del cervello. Il paziente ha avuto un sorprendente recupero che ha consentito la dimissione in terza giornata.
“Sono estremamente sodisfatto dell’impegno aziendale che ci consente adesso di effettuare queste complesse procedure micro-invasive sull’aorta toracica – commenta Argano -. E’ per noi motivo d’orgoglio poter offrire ai pazienti siciliani cure che in precedenza potevano soltanto essere offerte fuori regione, gravando sia sulle risorse personali delle famiglie che sul sistema sanitario regionale”.
Presso l’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico, punto di riferimento della Sicilia Occidentale per il trattamento delle patologie aortiche complesse, sia acute che croniche, e Centro di riferimento regionale “per le attività di estrazione micro-invasiva con tecnica laser di elettrocateteri”, sono già in programma altri interventi simili, che richiedono una selezione molto rigorosa dei malati
“Questo importante risultato – commenta il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino – è frutto di investimenti su nuove tecnologie e reclutamento continuo delle risorse umane sviluppati nel reparto di Cardiochirurgia, che lo rendono adesso in grado di competere con le più prestigiose realtà nazionali e sono motivo di orgoglio per la nostra Azienda e per la Sicilia”.

– foto ufficio stampa Policlinico di Palermo –

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CATANIA, 18 APR - "Quello in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse. Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi". 

Lo afferma l'ex viceministro ed ex leader del M5s in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, in un'intervista al sito qds.it in cui annuncia di "non essere più" nel Movimento. 

"Una prima delusione - afferma Cancelleri nell'intervista - è arrivata quando ho incontrato l'ultima volta Giuseppe Conte. Fui io a dirgli che gli sconsigliavo altre deroghe alla regola del terzo mandato. Gli dissi anche, però, che per me era importante che lui potesse valutare un impegno da parte mia e di altri che volevano ancora spendersi per la causa. E allora gli proposi di fare una lista civica a Catania con me candidato a sindaco e che avesse l'appoggio del Movimento. Lui - ricostruisce l'ex esponente del M5s - mi rispose che questo significava eludere una regola. Ricordo che quel giorno si chiuse la votazione online per il sostegno a Majorino a Milano. E io lo feci notare a Conte. Gli dissi: 'avete appena dato l'appoggio a uno che fa politica da trent'anni e il problema sarei io che mi candido a sindaco?'".

"Nessuno si è degnato di fare neanche una telefonata - sottolinea Cancelleri parlando dei suoi ex colleghi del M5s - in compenso hanno fatto dei video contro di me in cui mi hanno riempito di insulti per avere avanzato una proposta (tre mesi fa l'appoggio Enzo Bianco come candidato sindaco di Catania, ndr) quando eravamo ancora in tempo per fare le cose per bene. Oggi sono arrivati alla mia conclusione fuori tempo massimo e con un candidato debole. Sono davvero degli improvvisati, quantomeno dovrebbero fare dei video adesso in cui fanno delle scuse pubbliche e dicessero: Giancarlo avevi ragione". Intanto per le prossime amministrative a Catania, annuncia, "mi fermo, per il resto, vedremo". (ANSA).

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L'assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica ha avviato l'erogazione, ai comuni della Sicilia, dei contributi per compensare i maggiori oneri causati durante lo scorso anno
dall'aumento dei costi per l'energia elettrica, previsti con la legge di variazione di bilancio del 2022. Le somme - 48 milioni
per i comuni e 4 milioni per le città metropolitane - sono state ripartite in base alla popolazione residente e, per quanto
riguarda le ex province, sono state attribuite in relazione agli uffici pubblici censiti sul territorio. Si tratta di una dotazione straordinaria approvata dal Parlamento regionale per sostenere i comuni siciliani nella difficile fase di gestione dei maggiori oneri dovuti al rincaro dell'elettricità registrato
durante lo scorso anno. Le somme, come spiega la direttiva dell'assessore, non vanno rendicontate, sono però vincolate al
pagamento delle bollette dell'energia elettrica.
 
In base alle contabilizzazioni effettuate dal dipartimento delle Autonomie locali, ai capoluoghi della Sicilia sono stati assegnati 15.380.596 euro così ripartiti:
 
6.334.370 mila euro comune di Palermo
2.982.616 mila euro comune di Catania,
2.207.787 mila euro comune di Messina,
1.162.368 mila euro comune di Siracusa,
720.729 mila euro comune di Ragusa,
594.465 mila euro comune Caltanissetta,
564.883 mila euro comune di Trapani,
554.824 mila euro comune di Agrigento
258.554 mila euro comune di Enna.
 
" Con queste risorse - dichiara l'assessore Andrea Messina -  garantiamo agli enti locali un sostegno concreto." 
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Sabato  15 Aprile  presso l'Hotel Garden di Pergusa  si è  tenuto il Congresso Provinciale della Democrazia Cristiana  di Enna. Unico punto all'ordine del giorno la elezione dei Delegati Provinciali per il Congresso Regionale.

All’importante riunione erano presenti,   oltre ai tesserati ,  i Commissari cittadini  dei  Comuni della Provincia  e  i Consiglieri Comunali del territorio:  Giuseppe Di Franco di Calascibetta, Fazzi Gaetano e  Fazzi Stefania  di Enna, Greco Filippa di Valguarnera

Ha assunto la Presidenza dell’assemblea il  Dr. Leonardo Sala della Segreteria Regionale, il quale, nel dichiarare aperti i lavori congressuali,  ha spiegato tutti i dettagli e  le regole statutarie per eleggere i Delegati Provinciali che rappresenteranno la provincia di Enna al Congresso Regionale e conseguentemente al Congresso Nazionale del 6 e 7 Maggio a Roma.

Il Dr. Sala, quale Presidente,  ha proceduto alla nomina della commissione verifica poteri  formata da Giuseppe Arcuria , Maria Greco  e Vincenzo Lanigra.

Al  termine delle operazioni di verifica sono stati resi noti i  nominativi  dei candidati delegati  al Congresso Regionale.  Aperte le operazioni di voto  l'assemblea all'unanimità ha eletto:   Giuseppe Arcuria ,  Davide Balsamo, Deborah Bongiovanni ,  Pietro Catalano, Rosa Cella,  Giuseppe Di Franco , Carlo Di Marco,  Enrico Fazzi ,   Ludovica Giunta ,  Vincenzo Grassia, Maria Greco ,  Giuseppa Ingrassia,  Rosario Ippolito , Vincenzo Lanigra, Davide Nasonte,   Serena Giada Pisano,  Lidia Salamone , Caterina Seminara ,  Mario Tedesco , Jessica Zolfo ,

Concluse le operazioni  di voto e la ratifica dei verbali la Coordinatrice provinciale Stefania Fazzi ha ringraziato tutti i presenti e ha dato la parola al Segretario del Congresso Davide Urzi, il quale ha dato indirizzi e suggerimenti affinché i Delegati eletti  rappresentassero le esigenze della Democrazia Cristiana della intera Provincia.  Interviene Mario Tedesco  che ribadisce come l'attività politica  sul territorio, specialmente per i comuni dove si andrà al voto,   deve  essere tale da poter portare il miglior risultato di consensi ed auspica  la scelta e la condivisione dei candidati entro le prossime due settimane.

Non ha voluto mancare  nell'intervenire il Dr. Santo Zampino, il settantaduenne storico democristiano di Catenanuova , che ha  ricordato  l'importanza del programma  politico della Democrazia Cristiana, nel rispetto delle disposizioni previste nello Statuto del Partito ed ha inoltre esortato i presenti  sull'importanza di coinvolgimento e  partecipazione di tutti, amici e conoscenti, per supportare i candidati dove si svolgono le elezioni amministrative.  Nel concludere ha ringraziato per la sua presenza il Dr. Rino Valenti Candidato a Sindaco del Comune di Catenanuova con la lista INSIEME PER CATENANUOVA.

 Dopo gli interventi da parte dei  convenuti all’assemblea il Presidente Dr. Sala ha portato i saluti del Commissario Regionale Totò Cuffaro  e di tutta la Segreteria Regionale ed ha dichiarato chiusi i lavori.

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L'articolo di Salvo Intravaia su Repubblica Palermo fornisce uno dei dati più allarmanti che legano il continuo spopolamento , soprattutto delle zone interne della Sicilia, alla crescita sempre più costante della popolazione anziana e la diminuzione dei giovani che lasciano l'isola in cerca di lavoro. Forse è uno dei tanti allarmi lanciati sulla stampa che però fa capire quali siano i problemi che oggi la popolazione siciliana vive , con risvolti economici non indifferenti. Leggevo tempo fa un articolo che citava il fatto di come nelle nostre città cresciamo i figli , li facciamo studiare ma poi costretti dalla mancanza di occupazione li "regaliamo" li dove questi giovani possano realizzare le loro aspirazioni ma , al contrario di ciò che avveniva tempo fa, questi giovani non tornano più contribuendo alla crescita dell'economia nel luogo dove essi risiedono. Di seguito potrete leggere ciò che scrive Salvo Intravaia.

Sempre più anziana e con pochi giovani. È la Sicilia che invecchia e perde cittadini nelle fasce d'età che possono dare impulso all'economia. I dati relativi all'anno 2022 sulla popolazione a livello regionale, forniti dalla banca dati della Commissione europea e dall'Istat, descrivono una situazione demografica allarmante per l'Isola, alle prese da diversi decenni con fenomeni di spopolamento e dinamiche migratorie che ne hanno impoverito il cosiddetto capitale umano. I giovani, e spesso quelli col titolo di studio più alto, fuggono alla ricerca di un futuro migliore all'estero o nelle regioni settentrionali che offrono maggiori chance. Mentre gli appartenenti alle fasce d'età più avanzate aumentano. Nel 2022 la popolazione siciliana resta stabile: il saldo negativo si limita a soli 376 abitanti su una popolazione complessiva di 4 milioni e 833 mila unità. Un bilancio apparentemente incoraggiante se non fosse che nel giro di dodici mesi abbiamo perso migliaia di giovani e giovanissimi.
In appena un anno, tra i bambini di età compresa fra zero e quattro anni perdiamo il 2% della popolazione. Il saldo negativo è piuttosto pesante: quasi quattromila piccoli siciliani, probabilmente frutto della scarsa fiducia nel futuro dei più giovani che mettono al mondo sempre meno figli o attraversano lo Stretto in cerca di fortuna. Il quoziente di natalità (i nati vivi ogni mille abitanti) è sceso a 7,6.
In dodici mesi, la popolazione siciliana tra zero e 29 anni è calata di quasi 18 mila unità. Il calo più vistoso è quello che riguarda l'ultima fascia: i 25/29enni, che vedono assottigliare i numeri di oltre 4.600 unità. È la coorte dei ragazzi che si recano in altre università per completare gli studi con la laurea magistrale e di coloro che si sono laureati da pochissimi anni e che sperano di sfruttare il titolo in qualche azienda del Nord o all'estero. Ma anche nelle fasce successive si registra un vistoso decremento: quasi 11 mila unità in meno nella popolazione locale di età compresa fra i 30 e i 49 anni.
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Si aprirà alle 9,30 di sabato 15 Aprile prossimo il Congresso Provinciale della Democrazia Cristiana della Provincia di Enna per l'elezione dei delegati che parteciperanno al prossimo Congresso Regionale in vista del Congresso Nazionale che si svolgerà a Roma il prossimo 6 e 7 Maggio. Un Congresso , quello dei democristiani ennesi che mancava da tempo che riafferma la presenza di quanti credono nei valori di ispirazione democratico-cristiana e moderata , valori che furono di De Gasperi, sostenuto da ex esponenti del Partito popolare, da gruppi cattolici antifascisti e da giovani provenienti dall’Azione Cattolica. La Democrazia Cristiana dunque raccolse l’eredità direttamente dal Partito Popolare di Don Luigi Sturzo, divenendo la maggiore forza politica del Paese. Oggi si deve all'ex presidente della Regione Totò Cuffaro la presenza in Sicilia di un movimento che ha eletto ben 5 deputati regionali ed esprime due assessori regionali nel Governo dell'Isola. Ma il panorama della presenza dei democristiani in Sicilia è anche rappresentata da un crescente numero di Sindaci , consiglieri comunali e soprattutto dai delegati comunali che anche nel territorio di Enna sono in continua crescita. 

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Non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia importante il valore della sinergia tra pubblico e privato nella conoscenza dei beni ambientali e culturali del nostro territorio. Quando questa sinergia inizia a scricchiolare , se non si interviene per tempo per rimetterla in moto ne va dell'intero patrimonio che la nostra città può offrire. Di solito , quando si affrontano temi che riguardano il turismo si sottintende il fatto che la capacità dei privati di investire sul turismo , su alcuni servizi e sulla ristorazione e la capacità del pubblico di offrire servizi essenziali quali la vigilanza, le strade, il coinvolgimento del volontariato , non vengono mai messi in discussione. A volte però non sempre è così. Lo dico a malincuore perchè nella nostra storia la cooperazione non ha mai funzionato . Lo dicono i fatti. Non ha mai funzionato quello che definisco obiettivo comune teso a raggiungere il "bene comune". Il bene comune lo intendo come bene di tutti , quindi comune a tutti. Eppure la nostra città nel corso della sua lunga storia ha espresso e continua a farlo persone dalla indubbia capacità di investire nel territorio. Piccoli imprenditori che pian piano sono riusciti a dare lavoro. Lavoro stabile in alcuni casi , lavoro stagionale in altri , ma pur sempre lavoro è . Il che consente di limitare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne della Sicilia di cui fa parte anche Regalbuto. Questi piccoli imprenditori o investitori il più delle volte subiscono invidie , avversità , ricatti  dovuti alle persone e alla burocrazia  a tal punto che hanno dovuto mollare o trasferire la loro attività in altri luoghi e in altre nazioni , dove comunque hanno potuto realizzare il loro progetto , ma dove hanno portato occupazione e investimenti. Se si vuole vendere il prodotto Regalbuto ,non mi stancherò di ripetere , deve resistere la sinergia tra pubblico e privato e ci aggiungo la politica ( quella pulita) . I pannicelli caldi di sporadiche iniziative sia del pubblico che del privato o della politica ( seppur pulita) non servono se non a creare illusione. A patto che anche il pubblico si ponga nella condizione di ragionare ( seppur in maniera parziale) come un privato per raggiungere gli obiettivi oggi necessari del "bene comune" e la politica si ponga anch'essa nella condizione di confronto e rispetto delle opinioni. Forse però pretendo troppo ! 

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