Lavoro, scuola, enti locali, fisco e rilancio dell'economia. E' di 91 articoli la bozza del decreto di agosto che l'ANSA è in grado di anticipare. Il governo dovrebbe varare il dl entro la settimana. Nel pomeriggio il testo dovrebbe andare al vaglio del preconsiglio. Nel lungo elenco di misure anche le norme per il sostegno alla domanda e l'ipotesi di un nuovo contributo a fondo perduto per le attività economiche nei centri storici.

Più fondi per gli straordinari in sanità per recuperare "prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza". Il decreto stanzia oltre 480 milioni aggiuntivi e consente alle Regioni di aumentare dell'1% i limiti di spesa. Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell'assistenza specialistica in convenzione.

Stop alla seconda rata dell'Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e b&b, gli stabilimenti balneari (ma anche su laghi e fiumi). Lo prevede la bozza del decreto agosto che estende la misura anche alle fiere e a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all'imposta dovuta per il 2021 e il 2022.

Viene prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Ad ora la sospensione della coattiva è prevista fino al 31 agosto: la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d'emergenza

AGI - Il ministero dell'Istruzione ha pubblicato oggi sul suo sito il documento completo con il decreto di adozione delle Linee guida per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia per la fascia 0-6.

 

Le Linee guide sono state approvate il 31 luglio scorso dalla Conferenza Unificata.  Il testo, come spiegato dal ministero dell'Istruzione nei giorni scorsi, fornisce indicazioni organizzative specifiche per la fascia 0-6 affinché si possa garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, assicurando sia i consueti tempi di erogazione, sia l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze. 

Gruppi stabili e identificabili

Particolare attenzione viene data al benessere delle bambine e dei bambini: ci saranno gruppi/sezioni stabili organizzati in modo da essere identificabili, con l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, con lo scopo prioritario di semplificare l’adozione delle misure di contenimento conseguenti a eventuali casi di contagio e limitarne l’impatto sull’intera comunità scolastica.

L’organizzazione degli spazi prevede aree strutturate, nel rispetto delle esigenze della fascia di età, anche attraverso una diversa disposizione degli arredi, affinché si possano realizzare le esperienze quotidianamente proposte, nel rispetto del principio di non intersezione tra gruppi diversi, utilizzando materiale ludico-didattico, oggetti e giocattoli assegnati in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni. In particolare, dovrà essere valorizzato l’uso degli spazi esterni e di tutti gli spazi disponibili che potranno essere “riconvertiti” per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco.

Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, laddove necessario, i sottoscrittori del documento, ciascuno secondo le proprie competenze in materia di Sistema integrato 0-6, si impegnano a verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia statali il Ministero si sta già adoperando per un incremento dell’organico.

La formazione del personale

Si prevedono anche momenti di formazione/informazione specifica del personale. Attenzione ai momenti dedicati all’accoglienza che, compatibilmente con gli spazi a disposizione, è preferibile organizzare all’esterno, prevedendo possibilmente punti di ingresso e uscita differenziati. Ad accompagnare i bambini potrà essere un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura. Per favorire le misure organizzative idonee alla limitazione del contagio, si potrà tenere un registro delle presenze delle eventuali persone che accedono alla struttura.

Per quanto riguarda l’accesso dei più piccoli alle strutture educative, non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, ma bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C, non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

L’igiene personale, anch'essa elemento caratterizzante del percorso educativo dei bambini all’interno dei servizi educativi e di istruzione, dovrà essere integrata nelle routine che scandiscono normalmente la giornata dei bambini per l’acquisizione di corretti e rispettosi stili di comportamento, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

Il Documento pone particolare attenzione e cura alla realizzazione di attività inclusive e alle misure di sicurezza specifiche per favorire il pieno coinvolgimento di tutti i bambini. Resta confermato che per i bambini di età inferiore a 6 anni non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale è tenuto all’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuali. 

Intanto, i sindacati di base hanno fissato per il 24 e 25 settembre due giornate di mobilitazione. "La ripresa della scuola è ormai alle porte e appare evidente a tutti che il Paese non è attrezzato per garantire a studenti e lavoratori un rientro in sicurezza negli edifici scolastici", si legge in una nota a firma - tra le altre - di Usb, Unicobas e Osa. 

Ventiquattro appuntamenti in lungo e in largo per ammirare i luoghi più belli e affascinanti della Sicilia, con i suoi colori e i sapori, in un viaggio "slow", attraverso i binari delle ferrovie.
Ripartono da sabato 22 agosto i "Treni Storici del Gusto" promossi dall'ssessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, in collaborazione con la Fondazione FS italiane e con la partecipazione di Slow Food Sicilia, con l'utilizzo dei finanziamenti del Programma Operativo FESR Sicilia 2014/2020. La presentazione, in mattinata, nella sede dell'assessorato, con Manlio Messina, assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Luigi Cantamessa, direttore generale Fondazione FS Italiane, il direttore generale dell'assessorato Lucia Di Fatta e Saro Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia.

Tornano i "Treni Storici del Gusto" per conoscere la Sicilia verace, attraversandola su rotaia: quella delle sagre, dei riti, delle usanze antichissime, espressioni della cultura dei suoi abitanti. Il progetto, creato dall'Assessorato per il Turismo della Regione Siciliana, in collaborazione con la Fondazione Fs e e Slow Food Sicilia, conta ben 23 itinerari che connettono i centri urbani più importanti - Catania, Palermo, Messina - di volta in volta con luoghi custodi di sapori unici, come Modica, Bronte e Marsala, o i centri storici millenari di Taormina, Siracusa, Agrigento e Ragusa Ibla.

Viaggiando sulle carrozze Centoporte degli anni '30 si potranno percorrere le linee panoramiche siciliane, lontano dagli itinerari turistici più inflazionati: un viaggio lento e sostenibile che permette di assaporare con gli occhi e scoprire con il palato le bellezze dell'isola. Già a bordo del treno, infatti, il viaggiatore potrà conoscere alcuni dei prodotti tipici della Sicilia, tutelati da quasi 50 presidi Slow Food, parte fondamentale dell'identità dei territori attraversati, e ascoltare racconti e tradizioni a loro legati.

Proprio per evidenziare il legame tra cibo e cultura, il calendario dei viaggi è stilato in modo da corrispondere anche alle varie manifestazioni: salire su un treno storico del gusto significa partire alla scoperta dell'anima delle terre siciliane.

"L'iniziativa dei Treni Storici del Gusto, voluta fortemente dal governo Musumeci, è qualcosa di estremamente affascinante - ha affermato l'assessore Messina - perché permette al visitatore, al turista di compiere un viaggio che diventa una esperienza di fronte alla quale ci possiamo soltanto far trascinare. Un viaggio diverso alla scoperta dei luoghi, dei siti più belli della nostra Isola a bordo di treni, che hanno fatto la storia del trasporto nel nostro Paese. E al contempo un viaggio alla scoperta del gusto, dell'enogastronomia eccellenza della Sicilia, grazie a Slow Food.
Le linee percorse dai treni storici coprono l'intero territorio della Regione Siciliana e toccano i luoghi più importanti della cultura che sono testimonianze della nostra storia. Il treno alla scoperta dei templi, quello della ceramica, l'altro del barocco, il treno dei mosaici, quello del Marsala - ha aggiunto Messina - sono esempi di viaggi che raccontano quello che siamo e quello che siamo stati. I treni storici, in questa fase delicata del nostro turismo e della nostra economia, possono diventare un punto di riferimento per tutti coloro, turisti e non, che desiderano andare alla scoperta di qualcosa di diverso mettendo in moto un processo virtuoso capace di dare un impulso importante alla filiera del turismo", ha concluso Messina.

"Per il quinto anno consecutivo - ha detto il direttore generale Luigi Cantamessa - la Fondazione FS è presente in Sicilia con un ricco programma di treni storici e turistici. È la testimonianza dell'impegno del Gruppo FS nel turismo nazionale. Dalla Conca d'Oro alla Valle dei Templi, dalle pendici dell'Etna al Val di Noto, fino alle spiagge della costa del trapanese: il calendario 2020 prevede ben 24 itinerari in treno d'epoca a bordo dei quali, sia i turisti che i siciliani, avranno modo di vivere una esperienza di viaggio slow, immersi nella natura e nei paesaggi dell'Isola. Inauguriamo la stagione dei treni storici - ha aggiunto - con un viaggio con una "littorina" da Palermo alla Valle dei Templi di Agrigento il 22 agosto. I passeggeri, giunti a destinazione, potranno assistere ad uno spettacolo teatrale ai piedi del Tempio di Vulcano, proprio di fronte la fermata ferroviaria. Sui nostri canali social e sul sito www.fondazionefs.it è possibile conoscere
tutti i dettagli degli itinerari in treno storico e acquistare direttamente biglietti", ha concluso Cantamessa.

"L'apporto di Slow Food Sicilia sarà, come negli anni precedenti, quello del racconto del territorio attraverso i suoi prodotti più rappresentativi - aggiunge Saro Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia -. Slow Food si occuperà infatti della narrazione dei prodotti legati al territorio che attraversa il treno, regalando ai viaggiatori una chiave di lettura diversa e più approfondita dei giacimenti enogastronomici della nostra Isola, che rappresentano una sintesi perfetta della biodiversità di tutto il Mediterraneo ed arricchendo in tal modo la bellissima esperienza Slow che i viaggiatori avranno lungo le 24 tratte dei Treni Storici del Gusto del 2020".

 

CALENDARIO TRENI STORICI 2020 - REGIONE SICILIA

· Sabato 22 agosto 2020: Palermo - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Sabato 22 agosto 2020: Catania - Caltagirone "il treno della ceramica"

· Sabato 29 agosto 2020: Siracusa - Noto "il treno del barocco"

· Sabato 29 agosto 2020: Caltanissetta - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Sabato 5 settembre 2020: Siracusa - Modica "il treno del barocco"

· Sabato 12 settembre 2020: Palermo - Cefalù "il treno dei Normanni"

· Sabato 12 settembre 2020: Messina - Taormina "il treno dell'acqua"

· Domenica 13 settembre 2020: Messina - Alcantara (Castiglione di Sicilia) "il treno dei vini"

· Sabato 19 settembre 2020: Trapani - Mazara del Vallo "il treno del pesce"

· Domenica 20 settembre 2020: Siracusa - Ispica - Ragusa "il treno del barocco"

· Sabato 26 settembre 2020: Palermo - Alcamo Diramazione (Segesta) "il treno degli Elimi"

· Domenica 4 ottobre 2020: Palermo - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Domenica 11 ottobre 2020: Palermo - Tusa "il treno dell'arte"

· Domenica 18 ottobre 2020: Siracusa - Caltagirone "il treno della ceramica"

· Domenica 18 ottobre 2020: Palermo - Roccapalumba Alia "il treno del fico d'india"

· Sabato 24 ottobre 2020: Siracusa - Giarre Riposto (Bronte - Randazzo) "il treno del pistacchio"

· Domenica 8 novembre 2020: Messina - Siracusa (Ortigia) "il treno del barocco"

· Sabato 14 novembre 2020: Messina - Giarre Riposto (Bronte - Randazzo) "il treno del pistacchio"

· Domenica 15 novembre 2020: Palermo - Castelvetrano (Cave di Cusa) "il treno dell'olio e del pane nero"

· Domenica 22 novembre 2020: Palermo - Dittaino (Piazza Armerina - Villa del Casale) "il treno dei mosaici"

· Domenica 29 novembre 2020: Palermo - Marsala "il treno del marsala"

· Domenica 29 novembre 2020: Caltanissetta - Porto Empedocle "il treno dei templi"

· Domenica 6 dicembre 2020: Caltanissetta - Modica "il treno del cioccolato"

· Domenica 6 dicembre 2020: Catania - Modica "Il treno del cioccolato".

Il primo movimento progressista paneuropeo, fondato ad Enna a fine Marzo, in pieno lockdown, concorrerà alle prossime comunali. Volt nasce nel 2017 per volontà di tre giovani di diversa nazionalità e dal 2019 ha un rappresentate al Parlamento Europeo. 

“Nonostante le difficoltà dovute al Coronavirus, siamo riusciti in pochi mesi a creare una realtà liberale, ecologista ed innovativa che si sta affermando con forza nel territorio ennese” dichiara il coordinatore provinciale Francesco Intraguglielmo. 

In seguito ad un piacevole confronto con il primo cittadino Maurizio Dipietro, che ha dimostrato grande interesse per i temi del movimento e grande voglia di innovare, Volt ha deciso di sostenerlo nella sua prossima candidatura. 

“É arrivato il momento di dare alla cittadinanza e ai più giovani, una vera alternativa che permetta loro di avere voce in capitolo.” Afferma il Responsabile della Comunicazione Andrea Branciforte, primo cittadino ennese ad aderire a Volt.

 

 

03 agosto 2020

Cambia nella Regione Siciliana il sistema di accreditamento delle Agenzie per il lavoro. E' stato pubblicato sul sito del dipartimento Lavoro l'elenco di quelle che hanno ricevuto il via libera dell'assessorato. Ad oggi 150 enti, pubblici e privati, con quasi 200 sedi, si occuperanno di erogare servizi per il lavoro. Per altri 46 enti è partita una richiesta di integrazione documentale e nell'arco di un paio di settimane sapranno se saranno accreditate o meno.

"Il nuovo modello di accreditamento - ha affermato l'assessore del Lavoro, Antonio Scavone - si inserisce in una programmazione integrata dei
servizi di istruzione, formazione e lavoro per ottenere una più efficace collaborazione tra il pubblico e il privato. A parte i Centri per l'impiego che sono accreditati "ope legis" - continua il componente del governo Musumeci - i soggetti a ssere accreditati potevano essere pubblici, come le università, i consorzi universitari, le camere di commercio e le istituzioni scolastiche statali e non, ma anche privati sotto forma di persone giuridiche".

Tra i servizi che svolgeranno le Apl troviamo l'orientamento specialistico, l'accompagnamento al lavoro, l'avviamento alla formazione, la promozione dei tirocini extracurriculari, l'informazione su incentivi all'occupazione, la promozione di prestazioni socialmente utili, il supporto all'autoimpiego e le attività di incontro domanda/offerta nel mercato del lavoro.

"In attesa di definire l'elenco completo che avverrà dopo l'integrazione documentale per quelli ad oggi "sospesi"- continua l'assessore - i requisiti del nuovo sistema di accreditamento delle agenzie per il lavoro in Sicilia consentono di garantire servizi di qualità agli utenti attraverso il raccordo
tra politiche attive del lavoro, sviluppo del territorio, imprese e formazione ed il potenziamento di reti di partenariato
pubblico/privato per la creazione di un sistema unico di servizi per il lavoro e favorire una risposta efficace per sostenere la crescita qualitativa e quantitativa dell'occupazione".

La Regione Siciliana dà vita al più imponente investimento in tecnologie sanitarie degli ultimi dieci anni. A disposizione per gli ospedali dell'Isola ci sono 85 milioni di euro. Su input del presidente Nello Musumeci, l'assessore alla Salute Ruggero Razza ha siglato il decreto che di fatto avvia un radicale processo di innovazione e ammodernamento delle apparecchiature di 'media tecnologia' (ecografi, microscopi, tavoli operatori, elettrobisturi, laser chirurgici, angiografi, colonne laparoscopiche, defibrillatori, etc.) in uso quotidianamente negli ospedali siciliani.

 Si tratta di risorse destinate a tutte le aziende del Sistema sanitario dell'Isola che permetteranno di sostituire quelle strumentazioni ritenute obsolete e che, soprattutto in alcuni ambiti, consentiranno il prosieguo di una innovazione dell'attività clinica già in atto.

«Questo investimento nelle tecnologie - evidenzia il governatore Musumeci - rientra in un più ampio processo di riqualificazione dell'intero comparto sanitario regionale. Un'azione che, come si ricorderà, abbiamo avviato da subito, ristrutturando moltissime infrastrutture, completandole o addirittura realizzandole ex novo. E' un ammodernamento complessivo a cui, ovviamente, vanno associate le migliaia di assunzioni con contratto a tempo indeterminato e i tanti concorsi ancora in atto. Sono certo che, al termine della nostra esperienza amministrativa, consegneremo ai siciliani una sanità migliore rispetto a come ci era stata affidata».

L'assessore Razza ha seguito le varie fasi del procedimento amministrative a partire dalla ricognizione condotta nelle varie strutture che ha poi determinato i fabbisogni tecnologici.

«La nostra sanità - dice l'esponente del governo Musumeci -deve fare rima con futuro. L'investimento in tecnologia, assieme allo sviluppo digitale, sono alcune delle componenti di un percorso di rigenerazione che è sotto gli occhi di tutti. Le risorse che abbiamo stanziato sono nella disponibilità delle Aziende. E' chiaro che vigileremo affinché ciò che è stato immaginato diventi realtà in ogni parte della Sicilia».

Ecco la ripartizione dei fondi in 18 strutture dell'Isola: Asp Agrigento, 3,7 milioni di euro; Asp Caltanissetta, 2,9 milioni di euro; Asp Catania, 5,7 milioni di euro; Asp Enna, 1,9 milioni di euro; Asp Messina, 4 milioni di euro; Asp Palermo, 9,1 milioni di euro; Asp Ragusa, un milione di euro; Asp Siracusa, 2,9 milioni di euro; Asp Trapani, 4,6 milioni di euro; Policlinico Rodolico San Marco di Catania, 3,1 milioni di euro; Policlinico Martino di Messina, 3,3 milioni di euro; Policlinico Giaccone di Palermo, 6,6 milioni di euro; Cefpas di Caltanissetta, 4 milioni di euro; Ospedale Garibaldi di Catania, 6,9 milioni di euro; Ospedale Cannizzaro di Catania, 3,2 milioni di euro; Ospedale Papardo di Messina, 7,7 milioni di euro; Ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, 6,4 milioni di euro; Ospedale Civico di Palermo, 8 milioni di euro.

Nota Federale del 1 agosto 2020

Il Consiglio dei Ministri del 30 luglio ha approvato un decreto-legge con il quale restano in vigore, fino all’adozione dei prossimi DPCM e non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, le disposizioni contenuto nel DPCM del 14 luglio.

 La decisione governativa si è dunque tradotta nell’impossibilità di apporre cambiamenti all’attuale versione del protocollo (la numero 6) di ripresa degli allenamenti.

 Tutto ciò preoccupa molto la Federazione Italiana Pallavolo che ancora una volta esprime delusione per una situazione di stallo che così continuando, non permette la ripresa di alcuna forma di attività: sia essa indoor (pallavolo e sitting volley) o sulla sabbia. Proprio per quanto riguarda più dettagliatamente il beach volley, la Federazione presenterà al Governo un protocollo ad hoc che possa consentire lo svolgimento di attività di carattere nazionale evitando che la stagione vada completamente persa.

 Al di là delle perplessità sul protrarsi della situazione, la FIPAV rende noto che è in corso in questo periodo la stesura di un protocollo che possa garantire la ripresa dell’attività di alto livello, ma allo stesso tempo è impegnata nella compilazione della documentazione necessaria per far sì che l’intero movimento possa intraprendere un processo di progressiva normalizzazione dell’attività sportiva.

 I piani di analisi e di lavoro sono, dunque, due. Da una parte cercare la soluzione migliore che possa permettere all’attività di alto livello di tornare al lavoro in massima sicurezza (d’accordo con entrambe le Leghe di Serie A), dall’altra cercare nel minore tempo possibile le soluzioni più adatte e meno dispendiose dal punto di vista economico per le migliaia di società che garantiscono l’attività di base.

 

 

I due aspetti, al momento, non paiono essere conciliabili dati anche i recenti fatti di cronaca sportiva (vd la FIGC che ha richiesto un alleggerimento di alcune procedure perché giudicate insostenibili dal punto di vista economico sul lungo periodo; richiesta respinta dal Comitato Tecnico Scientifico); ma la FIPAV rimane fiduciosa e soprattutto convinta che il Governo sarà in grado di prendere le decisioni migliori che permetteranno di trovare il giusto compromesso tra le esigenze di tutti i protagonisti.

 

 

In ultimo, è doveroso ricordare ancora una volta che l’attuale documento FIPAV non fa che seguire le disposizioni governative in essere e di conseguenza consente unicamente l’attività degli allenamenti e si basa su principi fondanti quali: il rispetto del distanziamento sociale, le porte chiuse della struttura e il divieto di assembramento.

 

 

La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società.

Si parla di una novantina di persone che attualemte sono sottoposte a quarantena dopo  aver partecipato a Nicosia ad un matrimonio. Tra gli invitati uno che vive e lavora in Germania risultato positivo al Covid-19 Coronavirus, invitato a nozze positivo e 90 in quarantena: donna ricoverata a Catania
ed è stato ricoverato in ospedale al suo rientro dall'Italia. Tutti gli invitati saranno sottoposti a tampone nelle prossime ore mentre si stanno accertando i contatti che hanno avuto da sabato 25 luglio, data del matrimonio. Sul caso è intervenuto il Sindaco di Nicosia che ha già disposto i provvedimenti del caso.

 

 

"SONO UN UOMO CON UNA DISABILITA' EVIDENTE IN MEZZO A TANTI UOMINI CON DISABILITA' CHE NON SI VEDONO"
(Ezio Bosso)
" E con questa bellissima frase - scrive la direttrice del Centro  Francesca Rottino - di un grande musicista che abbiamo il piacere di comunicare a tutti voi che ci seguite un nuovo nostro progetto. A breve il nostro centro per l'infanzia diventerà anche un "CENTRO DIURNO DISABILI" perché a noi disabili piace pensare in grande .
Il CENTRO DIURNO DISABILI - scrive Francesca Rottino - si configura come risposta ai bisogni legati allo stato di disabilità psico-fisica di persone adulte attraverso l'attivazione di percorsi occupazionali e di socializzazione, elementi indispensabili per il riconoscimento a pieno titolo dell'identità adulta. Il servizio sarà formato da nuclei operativi creati per offrire alle persone adulte e non con disabilità risposte diurne diversificate, organiche e sistemiche sempre più aderenti ai loro bisogni. Il centro sarà aperto a persone di entrambi i sessi con una disabilità psico-fisica di grado medio-grave e gravissima di età compresa tra i 3 e i 60 anni.
Gli spazi ( esterni ed interni) del servizio saranno articolati in modo da garantire alle persone che ne usufruiranno, un ambiente sereno, una efficace ed efficiente risposta ai bisogni e l'assenza di barriere architettoniche. L'obiettivo del centro sarà quello di offrire alla persona adulta o al bambino con disabilità un ambiente con un clima relazionale positivo e di ascolto che favorisca il mantenimento e lo sviluppo delle abilità nell'ambito cognitivo, dell'autonomia personale, sociale, affettiva e occupazionale ( dove sarà possibile) attraverso specifici laboratori ed attività di socializzazione, in un'ottica di visione adulto e responsabile. "
Il centro sarà attivo tutti i giorni dalle 15 alle 19 a partire dall'1 Ottobre 2020.
Forniremo maggiori informazioni tramite contatto telefonico o previo appuntamento.
Per info e appuntamenti : 3332626796

Giunge a compimento l'iter, avviato dall'assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, di approvazione, presso la Commissione Europea, del disciplinare di produzione "Latte crudo ovino, caprino e derivati" per l'utilizzo del marchio "QS" - Qualità Sicura, garantita dalla Regione Siciliana, approvato dall'Unione Europea e registrato all'Uami (Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno). Il marchio, di cui potranno fregiarsi le aziende siciliane, garantisce una qualità superiore dei prodotti agroalimentari, ottenuti mediante l'adozione e il rispetto dei disciplinari di produzione e certificati da organismi di controllo indipendenti.

Salgono così a cinque i disciplinari attualmente approvati a Bruxelles: grano duro e derivati; carne bovina; carne ovina (agnello/agnellone); latte crudo vaccino e derivati. "Il governo Musumeci in questi due anni e mezzo ha impresso una grande accelerazione, ottenendo, da parte dell'Unione Europea, l'approvazione di numerosi disciplinari di produzione - afferma l'assessore per l'Agricoltura, Edy Bandiera - ciò significa che, tra pochi mesi, i consumatori potranno trovare sui banchi della piccola, media e grande distribuzione, prodotti a marchio cento per cento siciliano. L'obiettivo è quello di valorizzare le nostre produzioni, renderle riconoscibili e invogliare il consumatore, che va reso edotto, ad orientarsi verso produzioni regionali di qualità. Qualità riconosciuta e certificata, prosegue l'assessore, vuol dire incremento del valore, che si traduce in una maggiore remunerazione della nostra agricoltura e maggiore reddito per l'agricoltore".