29 giugno 2020
L'assessore regionale all'Istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla, ha partecipato oggi, in videoconferenza, su delega del presidente Musumeci, alla Conferenza unificata Stato-Regioni, alla presenza dei ministri degli Affari regionali, Francesco Boccia, della Salute, Roberto Speranza, e dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
Nel corso dell'incontro, sono state approvate le Linee guida nazionali, cosiddetto Piano Scuola 2020-2021, per come modificate su proposta delle Regioni. Dichiara l'assessore Lagalla: «Il testo licenziato oggi dalla Conferenza risulta più completo ed equilibrato rispetto a quello originariamente proposto dal governo e, per quanto riguarda la Sicilia, rappresenterà il fondamentale punto di riferimento per le decisioni che, su scala regionale e d'intesa con l'Usr, dovranno essere assunte entro il 10 luglio. Il risultato odierno è da considerare particolarmente rilevante per effetto delle ulteriori risorse, pari a un miliardo, reperite anche per il reclutamento di nuova docenza e personale scolastico, nonché per le misure adottate in materia di distanziamento che prevedono separazioni interpersonali più compatibili con un più largo uso delle strutture scolastiche esistenti e disponibili».
Continua: «Infine, piace segnalare l'attenzione che la Conferenza ha riservato, anche su espressa proposta della Regione Siciliana, al tema dei trasporti che dovranno essere localmente potenziati per favorire la mobilità degli studenti in fasce orarie diverse, con evidente esigenza di maggiori risorse. In questa direzione si è registrato l'impegno del governo ad istituire rapidamente un tavolo di lavoro nazionale, partecipato, oltre che dalla Conferenza e dai ministeri già presenti, anche dal dicastero delle infrastrutture e dei trasporti. Conclusivamente, il risultato ci fa ben sperare in vista della ripresa delle attività scolastiche e confidiamo che la Sicilia saprà egregiamente svolgere il suo ruolo, anche grazie alle risorse integrative messe a disposizione dal governo Musumeci, attraverso le previsioni della legge di stabilità recentemente approvata dall'Ars».
Scuola.Raggiunto l'accordo: si torna in classe il 14 settembre.
Si tornerà tra i banchi il 14 settembre, dopo lo stop per il coronavirus. Regioni ed Enti Locali hanno dato il via libera alle nuove linee guida per il rientro a scuola da settembre .Nella bozza del documento è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. “Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche – ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”, si legge nella bozza. La nuova bozza del Piano sul rientro a scuola prevede l’istituzione di “Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze”. “Lo scopo – si legge nella bozza – sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi”. “Sono linee assolutamente condivise con tutto il mondo della scuola e gli enti locali e immediatamente operative. - dichiara la ministra Azzolina - La scuola non aveva mai visto tutti questi soldi che abbiamo stanziato. Non è stato facile riaprire gli istituti il 17 giugno per la maturità ma lo abbiamo fatto. Dal 1 di settembre riportiamo gli studenti che hanno avuto difficoltà ma anche quelli che vogliono potenziare i propri talenti. La scuola dovrà essere più aperta e inclusiva: portiamo i nostri studenti nei teatri, nei cinema, negli archivi in modo che respirino quella cultura di cui hanno bisogno. Più spazi vuole anche dire maggiore organico: assumeremo 50 mila docenti e personale in più con un contratto determinato. Inoltre a luglio gli stipendi del personale docente cresceranno: avremo tra gli 80 e i 100 euro in più."
Spesse volte abbiamo pubblicato le storie di Regalbutesi che si sono distinti nello sport , nella medicina , nella politica e nella lotta contro il nazi fascismo. Apprendiamo con piacere da un post pubblicato dallo studioso e scrittore Franco Santangelo di SEI giovani eroi partigiani regalbutesi ( oltre a Vincenzo Gamiddo del quale abbiamo pubblicato) che hanno partecipato alla lotta per la liberazione. . Questi nostri eroi abbiamo il dovere di farli ricordare soprattutto alle giovani generazioni . La proposta fatta tempo ( molto tempo fa) alla Amministrazione Comunale di Regalbuto di dedicare una piazza o una stele ai nostri partigiani , oggi si rafforza sempre di più nell'aver appreso la storia di questi ragazzi grazie anche alla penna di Franco Santangelo.
CORONAVIRUS - Lampedusa, governo dichiara stato di calamità
Arriva lo stato di calamità per le isole di Lampedusa e Linosa. A dichiararlo è il governo Musumeci, che ha accolto nella seduta di oggi l'allarme lanciato dall'amministrazione comunale sulle disastrose conseguenze di natura economica provocate dall'emergenza Covid. Contestualmente la Giunta regionale ha chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato d'emergenza sulle due isole. Già nella mattinata di oggi il governatore aveva sottoposto il tema delle difficoltà di Lampedusa e «della sua eroica e generosa comunità» all'attenzione del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, nel corso dell'incontro avuto tra i due.
«Le misure prese a livello nazionale per contenere il diffondersi del contagio - evidenzia Musumeci - hanno generato nel tessuto economico di questi territori il blocco totale di tutte le attività legate alla pesca e alla commercializzazione del pescato. Inoltre, durante il periodo del lockdown, si sono registrati danni ingenti al settore turistico a causa della cancellazione dei voli e del divieto di spostamento tra le regioni. Tutto ciò ha portato al collasso l'intero tessuto produttivo locale, generando una crisi sociale ed economica che necessita di misure straordinarie».
Al ministro Gualtieri, Musumeci ha chiesto la possibilità di concedere una "fiscalità speciale" per Lampedusa, soprattutto per gestire correttamente le problematiche sanitarie della popolazione e dei migranti che continuano a sbarcare nelle Pelagie.
«Tutti stati emergenziali - fa notare il governatore siciliano - a cui la Regione non può far fronte da sola, non potendo nemmeno utilizzare quegli strumenti come sgravi fiscali, sospensione dei contributi e agevolazioni, che consentirebbero la ripresa economica. La straordinarietà della sofferenza economica e sociale - ha concluso Musumeci - richiede un'adeguata risposta per scongiurare sulle due isole rischi seri e senza precedenti per la coesione civile».
Regalbuto Riparte :" Silenti ma vigili"
Il movimento cittadino Regalbuto Riparte - dopo la pausa Covid ha ripreso le pubblicazioni sulla pagina facebook e lo fa con un comunicato stampa che chiarisce il rapporto che è intercorso con la maggioranza che governa Regalbuto durante i giorni del Coronavirus. " In questi lunghi mesi della chiusura da Covid -19, abbiamo vissuto momenti di forte preoccupazione, per noi, per i nostri cari, per il nostro piccolo paese e per la nazione intera . Abbiamo ritenuto che una situazione eccezionale ed emergenziale, comportasse scelte eccezionali. Per questo, appunto abbiamo fatto una scelta di eccezione, rimanendo silenti ma vigili, aiutando l’amministrazione comunale con il nostro apporto e consiglio, sostenendola nella lotta comune al coronavirus. Non era il momento delle polemiche ma di unità.Forse qualcuno ha interpretato il nostro comportamento come eccessiva accondiscendenza all’amministrazione, così non è. Un gruppo consiliare, un gruppo politico come il nostro ha il dovere di cercare ed accettare l’invito alla collaborazione quando la comunità tutta ha bisogno, anche del più piccolo degli apporti. Non potevamo tirarci indietro. Sperando che il Covid diventi solo un brutto ricordo ed orgogliosi del nostro contributo, crediamo veramente che Regalbuto Riparte!"
L'immagine simbolo !
“Lei non può offendere i suoi colleghi, né pronunciare parolacce. Non può trasformare quest’aula in uno show. Fuori!”Con queste parole, tra gli applausi scroscianti di tutto l’emiciclo, la vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha espulso Vittorio Sgarbi, portato via a forza al termine del suo ennesimo offensivo intervento in aula. Un’immagine simbolo del degrado umano e politico di una certa classe politica. "Non è la prima volta che il deputato Sgarbi usa l'Aula di Montecitorio per le sue invettive disonorevoli. Le parole contro i magistrati sono inaccettabili, inevitabile e giusta la sua espulsione. Solidarietà alla presidente di turno, Mara Carfagna, e alla deputata Giusi Bartolozzi, entrambe oggetto di gravi offese". Così Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia della Camera e deputata M5S. Ma un grazie - consentitelo - va a questa donna, Mara Carfagna, con cui politicamente non condivideremo tutto, ma che oggi - e non solo oggi - ci ha ricordato cosa significa rispettare e difendere le istituzioni repubblicane.
Corte dei Conti, non è più rinviabile il taglio delle tasse
Agenpress – “Appare non più rinviabile un intervento in materia fiscale che riduca, per quanto possibile, le aliquote sui redditi dei dipendenti ed anche dei pensionati che, pur essendo fuori dal circuito produttivo, frequentemente sostengono le generazioni più giovani, oltreché le imposizioni gravanti sulle imprese alle quali sono affidate le concrete speranze di un rilancio del Paese”.Lo ha detto il Procuratore generale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia nel giudizio sul rendiconto generale dello stato sottolineando che “l’alleggerimento della fiscalità potrebbe evitare, soprattutto in un momento di crisi globale, la costante erosione del potere d’acquisto delle famiglie e un’ulteriore contrazione del mercato interno”.
Linee Guida. Caos Scuola.
(AGI) -Critiche arrivano dagli studenti, dai genitori, dagli insegnanti e dagli educatori: il Piano scuola del ministero dell'Istruzione non promette "né una persona né un soldo in più", ogni scuola deve "fare da sé, con i mezzi propri e quel che offrono i territori e gli Enti locali", attacca il Movimento "Priorità alla scuola" che oggi sarà in tutte le 60 piazze che da Nord a Sud protesteranno contro la proposta del ministro per l'Istruzione.
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, bolla le Linee guida sulla ripresa della scuola in presenza a settembre come inadeguate e pericolose, specchio della solita repubblica delle chiacchiere e delle scartoffie inutili: "Il piano elaborato da viale Trastevere - afferma il leader della Gilda - risulta del tutto inadeguato a garantire che il rientro in aula tra due mesi avvenga in sicurezza. Tutte le elucubrazioni sui possibili accorpamenti delle discipline e delle classi e sulla riduzione dell'orario di lezione non cambiano il risultato finale, cioè non evitano l'impoverimento dell'offerta formativa, impedendo, di conseguenza, agli studenti di godere pienamente del diritto all'istruzione".
Critiche anche dai sindacati. "L'incontro è stato interlocutorio e al momento la nostra è una sospensione di giudizio perché allo stato attuale mancano elementi fondamentali per programmare in modo efficace la ripartenza della scuola a settembre", ha detto all'AGI Paola Serafin, componente della segreteria Cisl Scuola, dopo l'incontro di ieri dei sindacati con la ministra dell'Istruzione.
Dura anche l'opposizione. "Abbiamo un ministro che non dovrebbe neanche occuparsi della pulizia delle aule delle scuole", ha detto nel corso di una diretta Facebook da Avezzano, il leader della Lega, Matteo Salvini. "Una che vuole separare i bambini con il plexiglass, una che dovrebbe essere curata, altro che ministro dell'Istruzione".
"Mai" la mascherina ai bambini di sei anni ed "è folle parlare di plexiglas e isolare i bimbi di sei sette, e otto anni, che sono disciplinati, e hanno bisogno di abbracci", ha poi aggiunto in un'intervista a 'Money.it'. "In tutta Europa le scuole sono aperte: o sono matti gli altri o siamo indietro noi. Abbiamo un ministro evidentemente non all'altezza di gestire un tema cosi' delicato come la scuola italiana", ha proseguito, sostenendo che le linee guida per la riapertura degli istituti siano "tanto fumo e zero arrosto".
"Solidarietà ai sindaci, ai presidi, ai docenti e a tutto il personale della scuola. La Azzolina si comporta come Ponzio Pilato e utilizza l'autonomia scolastica come pretesto per lavarsi le mani e scaricare sui presidi e gli enti locali tutte le responsabilita' sulla riapertura a settembre delle scuole", ha attaccato invece Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.
Apre i battenti giovedì 25 giugno alle 19 nella sede della Banca d'Italia d'Italia di Enna la mostra "La città Aurea. Urbanistica e architettura a Enna negli anni '30" che potrà essere visitata tutti i giorni dalle 9.30 alle 13. L'inaugurazione sarà preceduta da una presentazione che si svolgerà nel salone di rappresentanza della Prefettura, alla presenza del prefetto di Enna, Matilde Pirrera, del presidente della Regione, Nello Musumeci e dell'assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà.
La mostra, che fa parte di un progetto di ricerca avviato dalla presidenza della Regione Siciliana e dall'assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana, intende ricostruire e approfondire il tema delle trasformazioni avvenute nel tessuto urbanistico ed architettonico della Sicilia nel periodo tra le due guerre.
L'esposizione di Enna, dopo quelle di Catania, Agrigento e Ragusa, rappresenta la quarta tappa di un progetto che attraverserà tutta la Sicilia per concludersi, alla fine dell'anno, a Palermo dove, oltre accanto alle espressioni artistiche ed architettoniche del capoluogo, verranno esibiti i pannelli più rappresentativi delle mostre realizzate nelle nove province.
Le testimonianze architettoniche degli anni '30 connotano ancora oggi fortemente il tessuto urbano della città di Enna che, essendo stata elevata in quegli anni a rango di capoluogo di provincia, è diventata teatro di un intenso fervore costruttivo in cui architetti, urbanisti e progettisti hanno fatto a gara per trasformare l'antica struttura medievale in una città moderna e adeguata alla sua nuova funzione e dove le numerose opere pubbliche e private ancora presenti hanno rappresentato il tentativo di coniugare innovazione e tradizione.
L'esposizione, curata dal soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Enna, Nicola Francesco Neri e dal direttore della sezione per i Beni architettonici, Angelo Giunta, consta di una serie di pannelli che espongono fotografie attuali e d'epoca delle opere realizzate nel ventennio, notizie storiche, disegni e progetti del periodo che sono stati reperiti negli archivi del Comune e dello Stato. Si avvale, inoltre, di contenuti multimediali tra cui alcuni filmati d'epoca dell'Istituto Luce e un video appositamente prodotto dal regista Davide Vigore.
In collaborazione con l'Ordine degli Architetti sono previste visite guidate nei luoghi di maggior interesse come Borgo Cascino e il villaggio Pergusa. Inoltre, l'Archivio di Stato di Enna metterà a disposizione dei visitatori gli originali dei documenti, dei disegni e dei progetti relativi alle opere edificate nel periodo in questione.
Test sierologici, da parte dello Stato, a tutto il personale docente e amministrativo delle scuole italiane alla ripresa prevista il 14 settembre.Ne avrebbero discusso oggi - cosi come riportato dall'agenzia AGI -, nella sede della Protezione civile, il Comitato tecnico scientifico e il premier Giuseppe Conte. Una proposta che, spiega una fonte del Cts, sarebbe stata considerata favorevolmente dal presidente del Consiglio che - spiegano le stesse fonti - avrebbe spiegato di voler valutare l'idea.Nei prossimi giorni ci sarà un chiarimento sulle linee guida riguardo l'apertura delle scuole. Da qui la riflessione in corso, secondo quanto si apprende, sulla necessità di rendere sicuro il ritorno in classe degli studenti.Applicando di fatto a libello nazionale la campagna della Regione Lazio "Scuola sicura" che con il governatore Zingaretti ha annunciato la proposta che prevede l'indagine sierologica sugli insegnanti e sul personale tecnico-amministrativo "per garantire tranquillità alle famiglie e permettere un avvio sereno del nuovo anno scolastico".Test che a livello nazionale potrebbero essere estesi anche ad altri comparti, come le Forze dell'Ordine e le Forze Armate. Ovvero a quella parte delle istituzioni dello Stato più esposte nelle strutture pubbliche.Il presidente del Consiglio, dopo aver ringraziato i medici e gli infermieri per il lavoro svolto, ha ribadito anche oggi la necessità di rispettare ogni forma di precauzione per evitare che possano esserci nuovi focolai.