Catenanuova, Centuripe , Agira , Nissoria , Leonforte , Assoro ,Troina , Nicosia . E' la mappa dei paesi nel cui raggio insiste una casa di riposo per anziani o una comunità alloggio. Come si potrà osservare manca Regalbuto. Sono passati oramai troppi anni quando , finiti i lavori , si pensava che gli anziani o le coppie , potessero essere ospitate in una struttura posta in una posizione tale da poter guardare la città e baciata continuamente dal sole. Una struttura con tutti i confort , ampi saloni, vetrate, ambulatori e uno spazio adibito a verde dove gli anziani potevano tranquillamente trascorrere le ore all'aria aperta assieme ai loro cari. I fatti è inutile descriverli e la situazione di oggi è quel che conosciamo un pò tutti. Non è della struttura oramai fatiscente che vorrei parlare , ma del fatto che l'anziano ( e i suoi familiari) che sceglie di poter essere accudito in una struttura abilitata alle cure  potrà farlo  fuori dalle mura di Regalbuto. Stiamo parlando naturalmente di anziani spesse volte non auto sufficienti , bisognosi di continue cure e attenzioni che forse non potrebbero ricevere rimanendo nella propria abitazione o in casa coi familiari. La nostra non è una elegia alle case per anziani. Sappiamo quanto sia ancora nel nostra dna il desiderio soprattutto degli anziani poter rimanere nella propria abitazione fino all'ultimo e quanto spesse volte le famiglie ci tengono ad accudire i propri familiari e badare al loro benessere. Ma il futuro sarà ancora così ? Non sarebbe meglio dunque "riprendere " il filo del discorso di una struttura che potrà accogliere i nostri anziani o quanti per scelta vorranno essere ospitati ? C'è la possibilità di offrire ad un privato ,per la simbolica somma di 1 eu ( come per le case diroccate da ristrutturare) a condizioni favorevoli per un certo numero di anni , l'onere di rendere agibile la struttura o ex  casa per anziani di Regalbuto ? Forse sarà utopia. Ma siccome con questa utopia prima o poi ognuno dovrà fare i conti .....

Fra un po’ si andrà a votare e io sono preoccupato. I partiti hanno smarrito la strada. Non sanno dove prendere i voti. Le banche si fanno prestare i soldi dai piccoli risparmiatori e poi non glieli restituiscono più. Gli arrampicatori pretendono che Virginia Raggi, in quattro e quattr’otto, risollevi Roma dalle macerie prodotte dai governi precedenti. O forse, è proprio quello che temono: che sia lei, l’unica in grado di realizzare il miracolo. Fatto sta che il mondo politico è allo sbando, e forse qualche sbandamento l’ha avuto anche il capo della polizia visto che ha dichiarato che l’orribile delitto ai danni dell’oncologa rappresenta una vera e propria sconfitta per le ISTITUZIONI. La povera Ester viveva in uno stato di angoscia insostenibile, perseguitata da mesi giorno e notte, a niente sono servite le continue denunce alle forze dell’ordine sistematicamente archiviate perchè “PURTROPPO” la donna era ancora “viva”.
Ma ora che lei non c’è più, finalmente la polizia potrà muoversi senza alcun indugio in modo seriamente determinante. Mi domando se l’evidente sconquasso della politica non sia dovuto al fatto che i governi, una volta raggiunto il “potere sognato”, non pensino altro che alla loro vanagloria anzichè dare la priorità all’unica cosa davvero ESSENZIALE. La certezza della pena. A cosa serve la crescita, il posto assicurato se poi, finita la giornata lavorativa, esci e ti uccidono? E a cosa serve il posto di lavoro se poi gli stessi lavoratori (in tutti i settori) non eseguono con coscienza il loro lavoro? Non è l’articolo 18 che difende i lavoratori. Se mai è proprio il “18” a creare una vera e propria schiera di scellerati. Perchè i tanto vituperati padroni dovrebbero licenziare qualcuno se questo qualcuno fa il proprio dovere con coscienza? Non è vero che l’esempio viene dall’alto. L’esempio, quello vero, in grado di correggere anche quelli in alto, viene dal basso.

              http://ilmondodiadriano.it/2017/06/23/lo-sbando/                                                                                                                                                                               

 

Adriano Celentano

La Direzione Aziendale dell’ASP di Enna, composta dal Direttore Generale, dr.ssa Giovanna Fidelio, dal Direttore Amministrativo, dr. Maurizio Lanza, e dal Direttore Sanitario, dr. Emanuele Cassarà, ha deliberato l’emanazione dell’Avviso Pubblico Straordinario per il conferimento di incarichi e supplenze per medici di Anestesia e Rianimazione, Ginecologia e Ostetricia, Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza, Pediatria, Psichiatria e Radiodiagnostica.

Il Management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna vuole trovare soluzioni immediate alla carenza di personale medico negli ospedali. “Gli organici sono insufficienti in modo particolare in alcune branche e negli ospedali della zona Nord (Nicosia e Leonforte) dove si registra il numero più alto di rifiuti nell’accettazione degli incarichi da parte dei medici. Ci auguriamo che l’avviso emanato possa trovare l’attenzione dei medici disponibili a lavorare nei nostri quattro ospedali e, in particolare, nel Basilotta e nel Ferro Branciforte”.

L’avviso è contenuto nella delibera n. 581 del 12 luglio 2017 ed è pubblicato sul sito aziendale all’indirizzo www.asp.enna.it

Con la scelta di Giancarlo Cancelleri quale candidato alla presidenza della Regione il Movimento 5 Stelle inizia ufficialmente la campagna elettorale che porterà al voto del prossimo 5 novembre.
In prima linea scenderanno adesso anche i candidati ad uno scranno a Palazzo dei Normanni e per la provincia di Enna concorreranno Giampiero Alfarini di Piazza Armerina ed Elena Pagana di Troina. Anche la loro candidatura è arrivata dal voto on line (ogni attivista poteva esprimere due voti) ed ora ci sono anche i responsi sulle preferenze di ogni candidato. In provincia di Enna erano 25 e tra loro il più votato è stato il piazzese Alfarini con 58 voti, mentre Pagana ha ottenuto 56 preferenze.
Se per la giovane troinese lo scarto con la seconda, Carmela Pagano di Agira, lo scarto è stato di otto voti, tra gli uomini la lotta è stata più serrata visto che Alfarini l’ha spuntata per appena tre voti. A veder sfumare il sogno sul filo di lana è stato Fabrizio Trentacoste di Enna che si è fermato a 55 preferenze.«Quando si arriva così vicino ad un obiettivo ma non lo si raggiunge dispiace e c’è di certo rammarico soprattutto per il buon lavoro fatto dal gruppo» aggiungendo che «ci sta non vincere per pochi voti». Trentacoste però adesso dice di voler guardare avanti: «Da parte mia ci sarà il pieno appoggio ai due candidati. Adesso si apre una nuova fase che è l’appoggio al M5S perchè dobbiamo fare in modo che uno dei due seggi in provincia di Enna sia nostro».
La mancata affermazione di un attivista del capoluogo è figlia di spaccature interne che hanno portato a dividere i voti tra più candidati. Ma andiamo a vedere nello specifico i risultati.
Dietro ad Alfarini e Pagana si sono piazzati Trentacoste (55 voti), Pagano Carmela (Agira) 48, La Via (Nicosia) 39, Paternò (Barrafranca) e Tumminelli (Pietraperzia) 37, Caramanno (Valguarnera) 19, Vaccaro (Enna) 15, Pilotta (Barrafranca) 14, Cammarata (Enna) 13, Patti (Barrafranca) 9, Valenti (Enna) e La Ferrera (Gagliano) 6, Di Marco (Assoro), Fabris (Leonforte) e Scrimali (Enna) 5, Crisafulli (Leonforte), Garraffo (Villarosa) e Marletta (Regalbuto) 4, Granato (Piazza Armerina) e Tosetto (Assoro) 3, Plumari (Regalbuto) e Scialfa (Gagliano) 2 Morgano (Calascibetta).

l 4 luglio il CONI ha emanato una circolare contenente precisazioni riguardo all'uso dei defibrillatori. Dal 1 luglio, infatti, è entrato in vigore l’obbligo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori semiautomatici.

Chi deve dotarsi di un defibrillatore

Le associazioni e le società sportive devono quindi accertarsi:

  • che l’impianto utilizzato per la loro attività abbia un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata, nonché
  • Prima di ogni ‘gara' e, attraverso un referente indicato dalle medesime, che lo stesso sia perfettamente funzionante e regolarmente mantenuto.

Quindi le associazioni e le società sportive dilettantistiche devono:

  • accertarsi e garantirsi la presenza di una persona debitamente formata all’uso del defibrillatore ovvero di altro dispositivo salvavita. Per persona debitamente formata si dovrà fare riferimento alle disposizioni del DM 24 aprile 2013.

In mancanza di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia avanzata presso un impianto sportivo (ferme le responsabilità civili e penali) sarà impossibile svolgere attività sportivaall’interno dell’impianto rendendolo inutilizzabile.

 

Campionato provinciale serie D3 spareggio per l'accesso alla finale regionale. Per il team della Asd Tennis Club Regalbuto ,l sogno è diventato realtà difatti , dopo mesi di duro lavoro Vittorio Di Maggio e compagni sono riusciti a centrare la storica qualificazione al tabellone regionale dove giocherà la finale per il salto di categoria. Un raggiante Angelo Santoro, componente della squadra regalbutese ha così sintetizzato l'incontro :" Lo spareggio decisivo si è disputato contro la polisportiva snoopy A di Enna sul campo neutro di Calascibetta circolo tennis xibetano che ci ha ospitati nel migliore dei modi e a cui vanno i nostri ringraziamenti in particolare al giudice arbitro Salvatore Bellomo. Il risultato finale  di 3-1 a nostro favore ha premiato la squadra che si è mostrata più determinata rispetto ai nostri avversari ai quali abbiamo lasciato soltanto 5 games totali nei tre incontri vinti grazie perdendo solamente un singolo e ciò è dovuto  alla buona forma di tutti i componenti la squadra :Antonio Piemonte,Giuseppe Riccombene,Angelo Santoro, Vittorio Di Maggio e Gaetano Messina"   L'appuntamento è per la finale regionale (24settembre/1ottobre) contro un avversaria tra le  più blasonate dei circoli siciliani, che il team del presidente Francesco Leanza conoscerà il 13 settembre prossimo,quando presso la sede del comitato regionale verranno effettuati gli accoppiamenti.

Il CONI di Enna ha organizzato presso la propria sede una riunione il prossimo 11 luglio alle ore 16,15 alla presenza dei rappresentanti della SCAIS (Società per la Consulenza e per l’Assistenza nell’Impiantistica Sportiva) Ing. Paolo Vicari, del Panathlon Roberto Pregadio e della FMSI, Dott. Davide Di Fabrizio, per discutere con i Presidenti e Delegati di Federazioni, Enti di Promozione e Discipline Associate sulle normative da attenzionare in previsione dell’inizio della stagione sportiva 2017/18.
Si tratta della nuova norma sui defibrillatori, in vigore dal primo luglio, e di quelle sugli impianti e sui certificati di idoneità medico sportiva. Il rappresentante del Panathlon (associazione benemerita del CONI) sottolineerà l’importanza del Fair Play, cardine del giusto spirito sportivo.
L’incontro si inserisce all’interno delle iniziative per uno sport sicuro, che vogliono caratterizzare questo primo periodo del quadriennio olimpico.

Un decreto dei ministri della Salute e dello Sport dà le ultime indicazioni per l'obbligo dei defibrillatori - e delle persone formate a utilizzarli - negli impianti sportivi in gare non agonistiche. Previste alcune esclusioni per attività non a rischio cardiocircolatorio che vanno dal tiro a segno alla pesca con la canna.

Dal1° luglio – e dopo tre rinvii che lo hanno fatto slittare di oltre un anno – entra in vigore l’obbligo anche per le società sportive dilettantistiche del defibrillatore semiautomatico.

E gli ultimi chiarimenti per l’applicazione definitiva della legge 189/2012 (la legge Bladuzzi) li detta il decreto interministeriale Salute-Sport del 21 giugno su “Linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita da parte delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche”.
 
Il decreto chiarisce alcuni passaggi ancora controversi del decreto 24 aprile 2013 “Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita” e prevede che l’obbligo di dotazione e impiego del defibrillatore semiautomatico è  da parte delle società sportive dilettantistiche se utilizzano un impianto sportivo che sia dotato di defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata e  sia presente una persona formata al suo utilizzo durante  le gare inserite nei calendari delle Federazioni sportive nazionali, durante lo svolgimento di attività sportive competitive e ‘attività agonistiche di prestazione’ organizzate dagli Enti di promozione sportiva e da altre società dilettantistiche.

Queste dovranno accertarsi sia della presenza dei defibrillatori all’interno dell’impianto sportivo prima dell’inizio delle gare, sia della presenza del loro eventuale utilizzatore, altrimenti si determina “l’impossibilità di svolgere le attività sportive”.
 
Dall’obbligo sono esenti una serie di attività a ridotto impegno cardiocircolatorio e quelle svolte al di fuori degli impianti sportivi per la impossibilità di garantire la presenza del defibrillatore durante il loro svolgimento.
 
Queste attività sono elencate in un allegato al decreto e vanno al tiro a segno con armi sportive da caccia e archi al biliardo, dalle bocce al bridge, dalla dama alle freccette, dalla lippa, morra, birilli e piastrelle al minigolf. Sono eseni anche motonautica e vela, ma quelle radiocomandate, si intende e poi l’aeromodellismo, l tiro a segno, la pesca con la canna, il tiro al volo e attività di questo tipo.

Articolo tratto da www.quotidianosanita.it

Vittoria doveva essere e vittoria è stata! Ai campetti di Piano Arena in Regalbuto, nel recupero della terza giornata si sono affrontati la  prima squadra della società di Tennis Regalbuto  e il Leonforte in una sorta di spareggio per l'accesso alla fase successiva che porta al tabellone regionale per il salto di categoria. Ai leonfortesi bastava un pari per passare, ai regalbutesi serviva solo la vittoria. Sotto un sole cocente i nostri Messina,Santoro,Di maggio(nella foto) hanno avuto la meglio per 3-1 contro i tre leonfortesi Mancuso,Maurizi e Anastasio. In virtù di questa vittoria il Regalbuto sorpassa il leonforte e affianca il nicosia a sei punti..ma avendo vinto nelle 5 giornate del campionato 12 match totali contro gli 11 dei nicosiani, la nostra squadra conquista di diritto,come seconda, l'accesso allo spareggio per la fase regionale contro la seconda dell'altro girone ennese che giungerà a coclusione domenica prossima. Classifica finale girone B: Calascibetta 10 (qualificata alla finale regionale) Regalbuto 6 (qualificata allo spareggio per l'accesso alla finale regionale) Nicosia 6, Leonforte 5, Nissoria 3, Snoopy Enna 1.

Avrei voluto vivere la stagione del dopoguerra.
Avrei voluto conoscere da vicino personaggi che hanno dato una speranza, onesti, credibili.
Sono convinto che continueremo a cadere sempre più giù, perché solo quando toccheremo il fondo risaliremo e solamente allora le idee torneranno ad essere importanti.
Cerchiamo di aggrapparci con le unghie alle pareti del pozzo e votiamo a sinistra là dove c'era la destra e viceversa.
Il voto ora non conta quasi più, perché nulla è cambiato con le nostre scelte.
Non ci sono partiti, non ci sono idee, non esistono progetti, non si guarda al futuro, esistono solamente consorterie di beceri interessi dell'oggi a me. E chi si oppone passa per fascista, per populista, per demagogo, perché ha tanta voglia di fare ma non sa cosa fare o ha tante idee confuse che un po' puntano a sinistra, un po' a destra ma tutte dichiaratamente.....ecologiche.
Gente impreparata, pressappochista, raffazzonata, che nulla sa di Ferruccio Parri, che di Pertini conosce solamente l'esultanza di Madrid, che confonde Il Migliore con Alcide, che pensa che il '48 sia stato un''ultima mano di scopa ( questa la comprenderanno in pochi), che Amintore è sinonimo di nano maledetto, e che Giorgio La Pira era così detto perché amava il fuoco mentre Dossetti è un vecchio segnale di pericolo stradale.
Nessuno che abbia mai frequentato una Sezione, che si sia formato ad una scuola di partito, che sappia un congiuntivo che sia uno, che abbia mai letto un libro e meno che mai di storia.
Tutti o quasi confondono il pubblico interesse con quello dell'amico o del parente se non con il proprio, per cui è legittimo sdemanializzare una pubblica via se l'amico o il parente hanno bisogno di quello spazio per non pagare in eterno oneri concessori.
Si però ci sanno fare ....si dice di loro.
Oggi tutti hanno perso e continueremo a perdere, perché non abbiamo ancora toccato il fondo.

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