Ancora una volta una norma improvvisamente viene resa obbligatoria a soli pochi giorni dalla pubblicazione dalla Gazzetta Ufficiale e che mette in difficoltà il mondo dell'associazionismo,specie quello sportivo che come si sa ,quanto meno in Sicilia e nella provincia di Enna in particolare è già in pesante difficoltà ed ha fatto registrare il ritiro dall’attività agonistica di parecchie società sportive..Da qualche giorno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 39 del 4 marzo 2014, in attuazione della direttiva Europea 2011/93/UE relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI. (14G00051)Si tratta dell'obbligo da parte di tutte le associazioni di richiedere agli operatori (sia a contratto sia volontari) di consegnare il Certificato Penale, al fine di verificare l'assenza di condanne per reati legati allo sfruttamento sessuale dei minori e alla pedopornografia. Chi non ottempera a tale adempimento rischierà una sanzione che va dai 10.000,00 ai 15.000,00 euro.La sanzione è a carico della società sportiva, dell'associazione di promozione sociale, di qualsiasi sodalizio che tratta con i minori.”La legge –dichiara il presidente provinciale di Acsi Enna Agostino Vitale - va in vigore dal giorno 6 aprile 2014.
REGIONE.La riforma delle province è Legge.
In Sicilia da ieri è in vigore la legge regionale numero 8 del 24 marzo 2014, che istituisce i Liberi consorzi comunali e le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il provvedimento, pubblicato nella Gurs, manda in soffitta i 9 enti intermedi, istituendo altrettanti Liberi consorzi e tre città metropolitane, definisce un quadro generale che sarà completato in autunno, quando il governo Crocetta porterà in aula il ddl che consentirà di trasferire funzioni e competenze ai nuovi organismi. Rispetto ai 9 già previsti, il numero dei Liberi consorzi però potrebbe aumentare: entro 6 mesi i comuni, con deliberazioni dei consigli comunali potrebbero decidere se costituirne di nuovi o aderire ad altro consorzio. Per farlo però dovranno essere rispettati alcuni requisiti: continuità territoriale, popolazione non inferiore a 180 mila abitanti. Altra condizione per il distacco è che nel Libero consorzio di provenienza la popolazione non risulti inferiore a 150 mila abitanti. In attesa dell’approvazione della successiva legge e fino all’insediamento degli organi dei Liberi consorzi comunali – assemblea, presidente e giunta – e delle tre città metropolitane- conferenza, sindaco e giunta metropolitana – le Province continuano ad essere rette da commissari straordinari. Gli organi dei neonati enti definiti di secondo livello, non vengono eletti dai cittadini, ed esercitano le proprie funzioni gratuitamente.
Grazie alla segnalazione di un cittadino su un social network abbiamo appreso con grande stupore e indignazione di lavori eseguiti sulla parte bassa della cinta muraria di nord-ovest del Castello di Lombardia nel tratto che va dal piazzale Euno all’angolo della scalinata dell’accesso secondario nord, dove per una lunghezza di circa una trentina metri è stata scavata da un mezzo meccanico la base rocciosa sulla quale sorge il Castello.
Accorsi sul luogo del “delitto” si cerca di capire l'entità dei lavori, la ditta, il committente, ma non c'è traccia del cartello di cantiere. Strana questa aggressione al monumento simbolo della città di Enna, specie in un luogo sottoposto a rigoroso vincolo archeologico e monumentale.
Il convegno : REATI CULTURALMENTE ORIENTATI
La Consulta Femminile della Camera Penale di Palermo organizza il primo convegno di studi sui “reati culturalmente orientati” che si svolgerà il prossimo 28 marzo presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Palermo.
Durante il convegno sono previsti gli interventi del prefetto di Pa Dr.ssa Francesca Cannizzo, del questore Dr.ssa M.Rosaria Maiorino e del sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Sen.Simona Vicari nonché di magistrati e avvocati con specifica competenza in materia. La Consulta Femminile, ideata dal Vice Presidente della Camera Penale “G. Bellavista” di Palermo Avv. Vincenzo Zummo, e dagli avvocati Barbara Giampino, Teresa Re e Angela Lo Curzio, è stata istituita con lo scopo di promuovere e rinnovare lo statuto giuridico della donna avvocato e delle problematiche connesse all’esercizio della professione forense nonché promuovere incontri, seminari, conferenze e pubblicazioni, anche in collaborazione con altre Istituzioni, sulla condizione e sui diritti della donna con riferimento alle emergenze sociali più attuali.{jcomments on}
Allarme nella scuola media “Nino Savarese” di Enna Bassa dove circa 20 ragazzi di alcuni classi hanno incominciato a sentire dei fastidi alla pelle ed hanno incominciato a grattarsi. Insegnanti si sono preoccupati di questo malessere generale ed hanno allertato con una certa immediatezza i carabinieri del Nucleo Operativo del comando provinciale, diretto dal capitano Michele Cannizzaro, il quale si è subito recato presso la scuola per capire la causa di questo malessere generale, notando che i ragazzi incominciavano a manifestare disagio e la voglia matta di grattarsi. Immediatamente i ragazzi sono stati trasferiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I, che dista dalla scuola qualche centinaio di metri, ed i medici si sono accorti che i ragazzi erano stati attaccati da un insetto, chiamato la “processionaria”, che solitamente attacca gli alberi di Pino. Del fenomeno si sono interessati anche gli agenti del posto di Polizia dell’Ospedale che si trovano accanto al Prono Soccorso. I sintomi ponfi rossi sulla pelle del viso, del collo e delle mani, difficoltà a respirare e occhi gonfi e lacrimanti.
Allarme nella scuola media “Nino Savarese” di Enna Bassa dove circa 20 ragazzi di alcuni classi hanno incominciato a sentire dei fastidi alla pelle ed hanno incominciato a grattarsi. Insegnanti si sono preoccupati di questo malessere generale ed hanno allertato con una certa immediatezza i carabinieri del Nucleo Operativo del comando provinciale, diretto dal capitano Michele Cannizzaro, il quale si è subito recato presso la scuola per capire la causa di questo malessere generale, notando che i ragazzi incominciavano a manifestare disagio e la voglia matta di grattarsi. Immediatamente i ragazzi sono stati trasferiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I, che dista dalla scuola qualche centinaio di metri, ed i medici si sono accorti che i ragazzi erano stati attaccati da un insetto, chiamato la “processionaria”, che solitamente attacca gli alberi di Pino. Del fenomeno si sono interessati anche gli agenti del posto di Polizia dell’Ospedale che si trovano accanto al Prono Soccorso. I sintomi ponfi rossi sulla pelle del viso, del collo e delle mani, difficoltà a respirare e occhi gonfi e lacrimanti. Due sono finiti in shock anafilattico. Nella scuola, proprio all’ingresso ci sono alcuni alberi di Pino e gli insetti, lasciati gli alberi, entrati nella scuola hanno attaccato i ragazzi che hanno incominciato a manifestare la presenza di soggetti urticanti e poi sono stati i medici a provvedere alla disinfettazione delle braccia e delle gambe tenuto conto che il perdurare della presenza dell’insetto nella pelle potrebbe provocare delle gravi dermatiti. Il problema sicuramente rimane perché gli alberi di pino presente davanti la scuola saranno sicuramente pieni di questo insetto e, quindi bisogna intervenire per eliminare questo inconveniente che ha creato qualche preoccupazione ad insegnanti e genitori.{jcomments on}
Il testo della lettera di dimissioni dei due componenti il collegio di liquidazione di EnnaUno.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale delle dimissioni dei due componenti il collegio di liquidazione EnnaUno.Una lettera a parer nostro piuttosto pesante e interessante perchè i due oramai ex commissari descrivono e ripercorrono fatti forse sconosciuti ai più. Questo il testo (a nostro avviso sconcertante per i cittadini di tutta la provincia di Enna) a firma dei Commissari Giovanni Interlicchia e Giovanni Sutera:
"In presenza di condizioni di normalità rappresentare le proprie dimissioni da una qualsiasi carica sarebbe un fatto che si potrebbe concretizzare in un classico atto formale di poche righe contenenti soprattutto i formalismi che si appartengono all’atto specifico. Nel caso in specie appare lapalissiano che non si è in presenza di situazione normale ma, quanto meno, anomala. Ed è proprio questa forma di anomalia che ci impone introdurre, senza volere innescare una sterile polemica fine a se stesa, alcuni elementi di riflessioni per meglio chiarire quanto sta accadendo e per qualificare l’atto di dimissioni nel presente documento contenuto. Ci esimeremo dal fare l’elencazione di quanto fatto da questo collegio per evitare di essere prolissi e stucchevoli, ma soprattutto perché lasceremo, come è giusto che sia, che siano altri a giudicarne l’operato. A noi preme qui evidenziare che questo Collegio ha improntato la propria condotta gestionale della Società ad una filosofia che privilegiasse il fare al dire, l’essere all’apparire e comunque finalizzata all’interesse della stessa e, per essa, nell’interesse dei soci. Noi eravamo consapevoli che il periodo che ci avrebbe impegnato durante la nostra gestione sarebbe stato difficilissimo e che ci avrebbe imposto decisioni e scelte che avrebbero potuto, e per certi versi dovuto, provocare delle reazioni da più parti e che al contenimento delle stesse bisognava prepararsi ed attrezzarsi dotandosi di adeguati strumenti. La nascita della nuova SRR, la conclusione della fase di gestione dei rifiuti e l’attivazione piena della fase di liquidazione della società d’ambito, avrebbe portato inesorabilmente al “redde rationem” che, di fatto, ha messo in oggettiva difficoltà tutti i Sindaci, nessuno escluso. E, secondo un vezzo comune a tutti i mortali, si è cercato di trovare nell’attuale collegio di liquidazione il capro espiatorio, quasi che ad esso si appartenessero tutte le “responsabilità” operative e gestionali del passato, nonché la “genesi” della società d’ambito e non solo. Una società, occorre ricordarlo, voluta e creata dalla politica ennese (allora buona ora cattiva), alla quale va correlata la creazione di altra società, Sicilia Ambiente, attraverso le quali da un lato si è incardinato il sistema rifiuti in provincia, dall’altro si è creata occupazione, ancorché utilizzata per scopi clientelari, a soddisfacimento delle esigenze della politica tutta, sindaci in testa. Per cui appare paradossale che la stessa politica oggi si cimenti a processare questo collegio per responsabilità che non gli si appartengono. Oggi la politica, rappresentata nel caso in specie dai sindaci, a nostro modestissimo avviso, avrebbe dovuto responsabilmente fermarsi un attimo a riflettere e trovare delle soluzioni concrete al fine di evitare che la nuova gestione dei rifiuti diventasse una copia del vecchio modello, non più sostenibile.
Un libro da leggere....
Due vite, due destini.
Roberto, nella sua vita nessuna verità.
Vassilij, per lui la sincerità, sempre.
Roberto ha vinto tutto.
Vassilij forse ha perso la vita.
Roberto è splendidamente debole, non può affrontare la verità, ma raccontare e raccontarsi mensogne e finire con il crederci, per sopravvivere.
Vassilij è forte e può permettersi la verità.
Ma chi si dichiara forte, in realtà, è solo ridicolo.
Siamo tutti deboli, tutti fottuti bugiardi.
Chi ha vinto la vita? Roberto o Vassilij? Quanto è stupido dire la verità? quanto è da super eroi mentire?
Gina Sorace nasce a Bari, si laurea in giurisprudenza a 22 anni. Parla otto lingue.
Botta e risposta sul problema della "processionaria"
Ancora un botta e risposta tra il gruppo di minoranza Uniti per Regalbuto e il capogruppo di maggioranza Salvo Cardaci. Questa volta il motivo del contendere è quello della processionaria del Pino che sta infestando gli alberi del territorio.In un post su facebook del 17 marzo scorso il gruppo Uniti per Regalbuto aveva segnalato il problema sostenendo cheappena insediatiil sei giugno 2012 avevano scritto una interpellanza con la quale sollevavano il grave problema. “Ora a distanza di due anni- scrivono –il problema è rimasto tale.” Pronta la replica del capogruppo consiliare di Guardaimo al futuro Salvo Cardaci il quale facendo riferimento ad una comunicazione apparsa sul sito “Dentro il Comune” il 19 marzo scorso , si faceva portavoce del fatto che l’amministrazione comunale si era attivata per cercare di risolvere il problema.” E’ un fenomeno che conosciamo da tempo. Abbiamo riscontrato, come ogni anno, dei nidi di processionaria tra i rami dei pini antistanti l’edificio della scuola media – dichiara l’assessore Romano –