Se ne discute e si inizia a programmare la cosidetta fase 2. Partiamo dagli scienziati. " Chi pensa che finita la discesa c'è il liberi tutti si sta sbagliando" ( Borrelli) ; " Il virus continuerà a circolare tra di noi ancora per mesi".( Ilaria Capua). Cosa vuol dire ? Vuol dire che non ci liberemo delle mascherina, vuol dire che ognuno , specie le persone a rischio, dovranno mantenere alta l'attenzione per non incappare nel virus, vuol dire contingendare l'apertura delle aziende, vuol dire regolamentare l'ingresso nei negozi , così come del resto stiamo facendo per i supermercati, vuol dire tracciamento delle persone positive e  no alla riapertura della scuola a maggio. Riassumendo :Turni per lavorare e turni per entrare nei negozi. Distanza di sicurezza e dispositivi di protezione obbligatori per chi ha contatti con il pubblico.Le abitudini quotidiane dovranno cambiare in maniera radicale rispetto al passato. È la condizione per poter ripartire, dunque governo e scienziati sono certi che i cittadini accetteranno le nuove regole, così come hanno fatto per questa lunga quarantena. Ripresa «lenta e graduale», la strategia non cambia.

- Per far tornare in attività imprese, aziende e studi professionali le misure di sicurezza dovranno prevedere il minimo dell’affluenza negli uffici. Ecco perché bisognerà privilegiare lo smart working, mentre      per chi va in sede si dovranno prevedere turni alternati divisi per orario o per fasce giornaliere. 

- No a una riapertura di asili, scuole e università. Si tratta infatti di far muovere 12 milioni di persone: otto milioni e mezzo di studenti, un milione di docenti e uno di personale, più i genitori. Dunque se riparlerà a settembre.

Per tutti dunque un radicale cambiamento delle quotidianità che si rendono necessarie almeno fino a quando sarà in commercio il vaccino che potrà far riprendere la maggiore libertà di movimento anche se nulla o poco sarà come prima.

“State attenti alle illusioni ottiche e ai pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza, non siamo a pochi passi da una ipotetica ora X che ci porterà alla situazione di prima, nulla di più sbagliato pensare a un imminente ‘liberi tutti’. E’ vero il contrario, siamo all’inizio di una lunga fase di transizione, sarebbe imperdonabile non perseverare nei sacrifici fatti”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa alla Protezione civile.E sulle mascherine ha aggiunto: “Credo che per molto tempo molto di noi, se non tutti, ci dovremo abituare a utilizzare questo strumento di protezione individuale.È ragionevole immaginare che per un periodo di tempo molti dovranno considerare questo dispositivo come utile, se non necessario."

Un nuovo aiuto alle famiglie con figli dovrebbe arrivare nel prossimo decreto Cura Italia di aprile per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus. Tante le proposte al vaglio del Governo Conte, tra cui l’ipotesi appunto di un aiuto nuovo ai genitori.

Cos’è l’aiuto di cui parla la ministra Bonetti

L’annuncio arriva dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti, che ha spiegato di voler proporre un assegno straordinario per “tutti” i figli, da 80 a 160 euro per figlio, per offrire un ulteriore supporto alle famiglie in questa fame emergenziale da Covid-19.

“Si tratta di estendere quell’assegno di natalità che abbiamo introdotto nella Legge di bilancio solo per i nuovi nati 2020 a tutti i minori di 14 anni”. Un’estensione dell’assegno di natalità, quindi, il cosiddetto Bonus bebè.

Come funziona il Bonus figli. Leggi QUI

 Il Governo si appresta a varare il decreto che aiuterà le imprese nella difficile ripresa produttiva che si spera possa arrivare al più presto. Un aiuto economico essenziale però potrà arrivare dai nostri comportamenti quotidiani nell'acquisto di beni e alimenti. L'esperienza ci arriva dal dopo guerra: non c'era Amazon e i confini dei mercati erano territoriali per cui le persone acquistavano da aziende italiane. Oggi non è così perchè il mercato si è liberalizzato e la concorrenza - spesse volte sleale con le nostre imprese - si si è ampliata con la libera circolazione delle merci. Oggi però è essenziale dare una mano alla nostra economia e una delle maniere possibili è mangiare italiano, comprare italiano, viaggiare italiano, promuovere italiano. Non per ideologia, in questo caso… Per necessità assoluta! È un emergenza economica e finanziaria, questa, oltre che – purtroppo – sanitaria. Convinciamocene e traiamone velocemente le conseguenze! Almeno per questa fase così difficile e insidiosa gettiamo alle ortiche l’ esterofilia d’ accatto e acquisiamo un sano, temporaneo, spirito autarchico! Aiutiamo le nostre imprese, i nostri prodotti, i nostri negozi, i nostri supermercati, i nostri ristoranti, i nostri alberghi e AIUTEREMO NOI STESSI! Aiuteremo in questo modo i nostri agricoltori, le imprese ie artigiani e commercianti. Un gesto simbolico per dare forza al Paese e alle aziende italiane che in questa fase stanno fronteggiando l'emergenza Coronavirus. Ma anche un messaggio forte e immediato nella sua semplicità, veicolato con un linguaggio vicino a chi magari non segue i classici canali attraverso cui si articola il dibattito pubblico, come i più giovani.

E' previsto per questa mattina il varo del decreto liquidità .Ieri sera fino a tardi c'è stato il confronto tra maggioranza e opposizioni sui punti sul decreto di liquidità che darà una boccata di ossigeno alle imprese nel momento in cui sarà possibile ripartire con la produzione.La dotazione del Fondo di Garanzia per le piccole imprese sale a sette miliardi. Per i prestiti fino a 25mila la garanzia dello Stato sarà al 100%, senza valutazione del credito. -Anche per prestiti fino a 800mila euro la garanzia è al 100%, ma con una valutazione della solvibilità. "La garanzia sarà al 90% per i prestiti fino a cinque milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia di Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid19", ha spiegato Patuanelli.Per i prestiti in questo schema è previsto un periodo di restituzione fino a sei anni e alcune semplificazioni burocratiche per un'erogazione rapida dei soldi, come la possibilità di presentare la certificazione antimafia anche successivamente al rilascio del prestito. È poi previsto che gli enti territoriali - le regioni e i comuni - che vogliono unire le forze per aiutare i territori e garantire le aziende locali possano contribuire con risorse proprie. L'ultima misura è per le banche che aiutano le imprese, con un intervento sui portafogli di finanziamenti per imprese a rischio. Tre i punti: l'aumento dell'ammontare massimo del portafoglio a 500 milioni; ammissione senza valutazione del merito di credito; garanzia al 90% sulle tranche junior, quelle più rischiose. L'altro tema è che ruolo debba avere la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Ieri il premier Giuseppe Conte ha convocato il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e l'ad di Cdp Fabrizio Palermo. Sui prestiti alle grandi aziende nel Mef si continua a preferire una soluzione che vede lo Stato dare garanzie attraverso la Sace, (che istituzionalmente si occupa di assicurare investimenti e commercio all'estero) scorporando quest'ultima da Cdp e facendola acquisire direttamente dal Mef. Ma il M5S non sarebbe favorevole. Ieri sera si è finalmente arrivati ad uno schema d'intesa: a dare garanzie sui prestiti alle grandi aziende e occuparsi della valutazioni sulla loro solvibilità sarà Sace, che però resterebbe una controllata di Cdp.

A Regalbuto negli anni ottanta la compagnia teatrale della Libertas diretta dal prof. Nino Bonina , l'aveva messa in scena con la regia musicale della professoressa Patrizia Monaco. Detto ciò è una delle opere Rock più belle da rivedere in questi giorni di forzata permanenza a casa. La storia di un mito che travolge con la sua passione gli spettatori di tutte le età, un uomo-simbolo che fa della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, un personaggio unico nella storia del teatro musicale: il celebre lavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice non subisce i segni del tempo, anzi a ogni rappresentazione rinnova il proprio mito contagiando con entusiasmo sempre maggiore le centinaia di migliaia di spettatori. E' un'opera ancora attuale che affascina coinvolgendo lo spettatore. Lui il protagonista è Gesù. L'ingresso a Gerusalemme, il processo, la condanna a morte e la crocifissione) narrate dalla prospettiva originale del punto di vista di Giuda Iscariota, rappresentando il conflitto umano e ideologico tra i due personaggi. In scena un gruppo di giovani viaggiatori hippie preparano l'allestimento per l'opera. Irrompe Giuda Iscariota, accusando Gesù di non rispettare il volere di Dio, e poi di essere falso con gli stessi Apostoli. Gesù non gli dà conto e durante la sua peregrinazione incontra Maria Maddalena, che salva dalla lapidazione, la quale si offre di servirlo in una grotta. Irrompe nuovamente Giuda, cercando di mettere zizzania tra gli Apostoli, sollevando la questione se sia lecito avere una donna nella compagnia di Gesù. Viene allontanato, e così lui si presenta dal Sommo Sacerdote Caifa, che nel frattempo sta progettando l'uccisione di Cristo per la sua enorme popolarità fra i poveri. Il resto se vorrete potrete rivederlo.

I dati li ha snocciolati durante la conferenza stampa il prof. Locatelli presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa quotidiana al Dipartimento della Protezione Civile, che ha detto di essere “moderatamente soddisfatto” dei dati che arrivano dalle regioni del Sud e dalle isole.  “Vogliamo avere l’evidenza che la diffusione epidemica nel paese si è arrestata come incremento giornaliero.  Vale la pena sottolineare - ha detto Locatelli - come nelle regioni dell’Italia centrale e meridionale c'è stata la capacità del sistema sanitario di contenere una crescita importante del numero di soggetti infetti, non era scontato ottenere questo risultato - ha detto Locatelli -. Vale la pena sottolinearlo con forza come ulteriore efficacia delle misure di contenimento che non devono essere minimamente allentate”. In Sicilia è appena trascorsa la prima delle tre settimane cruciali per la diffusione del virus. Seppure i dati siano incoraggianti è necessario mantenere gli sforzi che fino ad ora , lodevolmente, i siciliani abbiamo fatto per non far diffondere il covid-19. Niente lunedì di pasqua , ma sarà importante capire che anche il 25 aprile e il primo di maggio saranno giornate durante le quali si devono moltiplicare gli sforzi e l'unico possibile è quello di "restare a casa".

Dal 3 aprile scorso si possonno presentare le domande per ottenere il buono spesa per i soggetti colpiti da situazione economica determinatesi per effetto del Covid-19 in possesso dei requisiti richiesti, per l'acquisto di farmaci da banco e generi alimentari in uno degli esercizi commerciali convenzionati. Di seguito negli allegati il modello della domanda scaricabile e il bando del Comune di Regalbuto con elencati i requisiti richiesti per ottenere il bonus.Le domande vanno presentate via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure in via del tutto eccezionale per i soggetti impossibilitati ad utilizzare il canale della mail , a mano presso l'ufficio protocollo , evitando gli assembramenti.

QUI SOTTO IN ALLEGATO IL MODELLO E IL BANDO:

 

 

 

Il titolo è preso dalla mia cultura sportiva , che specie nella pallavolo esalta il valore della squadra per raggiungere obiettivi a volte neanche immaginabili. A Regalbuto in questi giorni sta forse avvenendo la stessa cosa. Un bel gioco di squadra dove ognuno ( diciamo la quasi totalità ) ha capito che dare il proprio contributo per aiutare gli altri potrà assicurarci nella lotta contro il coronavirus. Ognuno per la propria parte si : uscendo solamente se è indispensabile, indossare le mascherine per tutelare gli altri, evitare gli assembramenti, lavarci le mani spesso e disinfettarle e tanti altri piccoli gesti quotidiani che ogni sera , dopo la lettura del consueto bolletino sui social del Sindaco, ci fa stare più tranquilli. Dovremmo non poter avere bisogno del controllo. Lo dice il senso civico. Ma anche i controlli fanno parte del gioco di squadra. Non sono lì per punirci ma per vigilare , a volte benevolmente e umanamente conprendere , a volte rilevare l'infrazione. E' un bel gioco di squadra quel che svolgono quotidianamente i volontari della caritas,dell'Avas e della Misericordia , nel distribuire cibo per i più  bisognosi , per correre quando arriva una telefonata di aiuto speciequando questa è fatta da persone sole e ammalate. E' un bel gioco di squadra quello dei negozi e supermercati di alimenti e dei panettieri che ogni giorno ci assicurano di poter trovare gli scaffali pieni di ciò che desideriamo. E' un bel gioco di squadra quello fatto dagli uomini che ogni mattina si dedicano alla raccolta dei rifiuti. E' un bel gioco di squadra quello delle farmacie aperte. E' un bel gioco di squadra quello di chi ci assicura i servizi pubblici. E' questa crescente collaborazione ( sarei troppo ripetitivo a sottolineare il gioco di squadra) che per ora fa di noi uno dei paesi del territorio dove ancora non si registra alcuna persona infetta. Lasciatemi infine ringraziare il bellissimo gioco di squadra dei nostri figli abituati a respirare libertà ed ora costretti a vivere una guerra alla quale non avevano pensato mai di partecipare. Ci aspettano ancora giorni di festa durante le quali è necessario che il gioco di squadra si manifesti con maggiore intensità. Con maggiore forza. Con maggiore coraggio. Riusciremo insieme a battere questo nuovo avversario e alla fine sarà bello danzare abbracciati in mezzo al campo con le braccia alzate in segno di vittoria. 

In una regione come la Sicilia con epidemia contenuta - fatta eccezione per alcuni focolai - è possibile effettuare studi di sieroprevalenza e sieroconversione. Lo rileva il Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid-19 in Sicilia, in un parere trasmesso all'assessorato regionale della Salute sull'utilizzo dei test rapidi e dei test sierologici.
Secondo gli esperti «ci sono sufficienti evidenze scientifiche che sorreggono la validità e l'utilità di questi test rapidi in ausilio alla sierologia classica e ai tamponi rinofaringei».
I componenti del Comitato, facendo esplicito riferimento agli asintomatici, rilevano in particolare che «in questi soggetti - si legge nel parere - andrà eseguito il test rapido con card come prima scelta. Se sia le IgM (immunoglobuline M) che le IgG (immunoglobuline G) risulteranno negative e il soggetto è a basso rischio allora può essere considerato non infetto, con sufficienti probabilità logiche e scientifiche».

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