Per le squadre di pallavolo ennesi, quello che è appena trascorso è stato un weekend tra alti e bassi e in alcuni casi conferme. L'incontro più atteso era il derby di serie D/M tra due formazioni che aspirano alla promozione. Città di Nicosia e Volley Agira si giocavano il primato in classifica e così è stato dato che i ragazzi di Franco Corsale hanno avuto la meglio sul sestetto allenato da Antonio Millauro con un rotondo tre a zero. Il Città di Nicosia ora è da sola in testa alla classifica seguita a ruota da Ecoplast Gela e lo stesso Volley Agira.

Nella D femminile la Naf Nicosia conferma di essere la squadra da battere e la testa della classifica a punteggio pieno dopo cinque partite disputate , mentre Lupo Mobili Agira e Meeting Troina dividono le ultime posizioni in classifica e dunque in zona retrocessione avendo perso rispettivamente contro Nike Volley San Cataldo e Volley Club Etna. Da sottolineare che le due formazioni ennesi schierano ragazze giovanissime guardando al futuro.

Nella prima divisione maschile organizzato dal comitato provinciale di Catania, detto che sabato scorso nel derby ennese tra Kentron e Amèselon Regalbuto è stato vinto dai ragazzi allenati da Nanni Di Mario , il Tarblitz di Calascibetta ha avuto la meglio , fuori casa,  sulla formazione catanese Area Volley con un perentorio uno a tre che gli permette di conquistare i primi tre punti in classifica, classifica nella quale è già al comando la Kentron Enna a punteggio pieno seguita dal Mascalucia a quota 5.

Nella prima divisione femminile invece , c'è da registrare le sconfitte di Volley Club Catena e Kentron Enna rispettivamente contro Usco Gravina e Haka Volley. Il Catenanuova giocava in casa al Palasport di Regalbuto (18-2522-2520-25 ) contro una delle squadre che aspirano alla promozione in D , mentre Kentron Enna è stata sconfitta a Tremestieri Etneo contro Haka Volley per tre set a zero . In classifica i due sestetti ennesi occupano l'ultima posizione entrambe con un punto dopo cinque giornate di campionato.

Sabato 17 dicembre 2016 alle 17:00 presso la Sala Paolo VI, il movimento cittadino Regalbuto riparte ha organizzato un incontro con la cittadinanza, tema dell'incontro è " La privatizzazione del cimitero comunale". L'evento - secondo gli organizzatori - "servirà per informare principalmente su un tema molto sentito dai regalbutesi vale a dire la gestione del cimitero comunale."  “ Ci siamo resi conto in questi mesi,- dichiara Maria Carmela Romano - che c’era molta disinformazione sul project financing del Cimitero comunale, che detto in altri termini non è altro che la privatizzazione. Disinformazione creata ad arte da chi amministra per far credere che sia necessario dare il cimitero ai privati, in quanto dicono, essere un costo non più sopportabile dal comune, questo è assolutamente falso, in quanto il cimitero è uno dei pochi beni pubblici che si autofinanzia da se, e infatti l’odierna mancanza di posti disponibili può essere risolta con forme di finanziamento che garantiscano la gestione pubblica e la copertura finanziaria, la privatizzazione dovrebbe essere completamente bandita da ogni amministrazione che vuole tutelare la propria comunità.”E aggiunge inoltre “sabato 17 dicembre faremo sapere ai nostri concittadini cosa sta davvero accadendo dietro questo progetto faraonico di privatizzazione, aumento sconsiderato dei costi per i cittadini, gestione opaca di tutti i servizi all’interno del cimitero, prezzi imposti dal gestore privato e così via. "

 

Gli alunni del biennio dell'Istituto Tecnico "S. Citelli" Settore Economico di Regalbuto, insieme ai ragazzi delle classi terze della Scuola Media "G.F. Ingrassia", con la guida dei proff. Basile, Bevacqua e Giaggeri e la collaborazione di esperti esterni, stanno realizzando un progetto di simulazione d'impresa. " Il progetto - ci dice Pina Giaggeri - prevede la produzione di saponette naturali con l'uso di prodotti del territorio (olio d'oliva e oli essenziali), la relativa gestione economica dell'impresa creata e la promozione attraverso il Web Marketing. Il Progetto denominato “impresa in azione” è un progetto di contrasto alla dispersione scolastica finalizzato all’ascolto delle differenze e all’orientamento dei minori verso spazi di crescita simbolica e culturale. Le metodologie di apprendimento seguono le logiche del learning-by-doing per imparare attraverso il fare e del PROJECT WORK, per sviluppare la creatività degli studenti attraverso la realizzazione di un prodotto, tecniche in grado di rispondere concretamente al contrasto della dispersione scolastica."  Il progetto, inoltre, prevede lezioni frontali dialogate in lingua inglese e spagnola al fine di sensibilizzare i ragazzi verso le lingue straniere. L’esperienza del progetto formativo formerà l’allievo su temi economico-finanziari e permetterà allo studente di acquisire lo spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Quello cui abbiamo assistito al Palapisciotto di Enna tra Kentron e Amèselon Regalbuto è stato un incontro dai due volti. Nel campionato di prima divisione maschile le due formazioni ennesi si incontravano per la prima volta ma hanno dato vita a un ora e quaranta di partita piacevoli , fatta di buona pallavolo con i primi due set vinti facilmente dalla formazione di Nanni Di Mario ma con un Regalbuto dai troppi errori. Da li in poi però è stato un altra partita. Dario Bonina e compagni non ci stavano e fin dalle prime battute si era capito che il terzo set sarebbe stato un altra cosa , difatti andavano  subito in vantaggio e senza mollare un punto anche quando Torregrossa e compagni si portavano in pari o addirittura in vantaggio. Alla fine gli ospiti chiudevano con il punteggio di 25 a 22 a loro favore e dunque si andava al quarto set. Un set molto tirato sul piano nervoso ma caratterizzato dal fatto che Kentron  faceva il gioco rimanendo sempre in vantaggio ma con i regalbutesi che approfittavano del calo psicologico dei padroni di casa per raggiungendoli addirittura sul 23 pari , e sui due punti decisivi alla fine hanno prevalso gli uomini di Tino Pregadio e al fischio finale la consueta stretta di mano di tutti i giocatori e i dirigenti di ambedue le formazioni ha ancora una volta caratterizzato una partita di pallavolo. Kentron in testa alla classifica con 6 punti . Regalbuto che dirà la sua , finalmente in un vero campionato al quale i ragazzi di Antonio Millauro devono abituarsi a entrare con la testa per evitare di cedere facilmente i  set iniziali.

Se c'è una realtà nel volley ennese oggi si può,senza tema di smentita,che Kentron Enna è tra quelle che in questo momento sta esprimendo il maggiore quoziente di attività , anche in termine numerici e non solo di risultati. Tutto ciò non avviene per caso ma è frutto di una programmazione sportiva che oramai dura nel tempo e che ha iniziato a dare i frutti soprattutto perchè  la società ennese ha saputo puntare sul futuro generazionale dei propri associati. Oggi Kentron Enna è presente nei campionati di serie D femminile e in quelli di prima divisione femminile e maschile indetti dal comitato fipav Catania ma è presente soprattutto nei campionati di categoria , vero e proprio vivaio dell'ex capoluogo ennese. A Tino Pregadio abbiamo chiesto di descriverci le sue sensazioni sportive e umane da questa nuova esperienza con Catania. " Qua non si sta a discutere sull'opportunità o meno di confrontarsi con altre realtà,perchè magari questa sarebbe stata una scelta che chi come noi ha a cuore la crescita del movimento,avrebbe fatto. Ma il metodo non è stato corretto. Abbiamo assistito ad una ritorsione nei confronti del comitato di Enna che proporzionalmente esprime molta più pallavolo di chi crede veramente di farlo. Le società ennesi non dimenticheranno il comportamento di un presidente regionale che in presenza di parità nella votazione, anzicchè restare neutrale e salvare il comitato ennese,ha preso posizione,di fatto, cancellandolo. Questo , che a molti è passato inosservato , è stato un atto gravissimo di arroganza pseudo-politica che non ha nulla a che fare con lo sport. Non voglio nenache parlare della discutibilissima " castrazione" dalle finali giovanili subita dalle società ennesi per irregolarità che a quanto pare pesano soltanto in alcune province. Ma di questo se ne occuperà la procura federale. Sono amareggiato - conclude Tino Pregadio - e arrabbiato e ho capito che non è importante fare attività in modo sano  ma farla sottostando a diktat di qualcuno." Fin qui la cosidetta "politica" ma torniamo allo sport . " Ad un mese circa dall'inizio dei campionati - ci dice Pregadio - affermo che ai sacrifici grossissimi che la nostra società sportiva sta mettendo in campo per partecipare a tutti campionati di serie e di categoria,stiamo assistendo ad una crescita costante del nostro movimento non solo in termini numerici e alcuni risultati delle squadre giovanili ennesi dimostrano che un gap c'è con le pari  squadre catanesi , ma non siamo così indietro." 

Agostino Vitale 

NICOSIA. Case cedute in comodato d' uso all'Iacp per evitare nuovo consumo di suolo per gli alloggi popolari e consentire, pure, il recupero e il ripopolamento dei centri storici. Nicosia e Troina, i due centri dell' area nord della ex provincia di Enna, scommettono sul rilancio dei nuclei insediativi più antichi in controtendenza rispetto al passato quando l' espansione edilizia ha fatto sviluppare, cementificandole, le periferie.

Con lo slogan di «Facciamo centro», a Nicosia va avanti il Piano strategico di riqualificazione del centro storico. Il Piano, che mira al recupero di un centro storico pressoché abbandonato, ha coinvolto oltre ottanta cittadini che hanno partecipato, senza intermediazioni politiche, a 7 tavoli tematici, conclusi nel pomeriggio del 30 novembre, che hanno messo a punto una gerarchia di azioni in materia di urbanistica, piani di recupero, piani del colore, decoro urbano, riqualificazione, mobilità sostenibile, arte, architettura e cultura, investire nel centro attraverso il coinvolgimento di attività economiche e produttive.

PALERMO. La testa di Ade, al termine dell'iter giudiziario, sarà consegnata alla Regione Siciliana ed esposta nella sua sede definitiva mercoledì 21 dicembre alle ore 11 al Museo archeologico di Aidone. Lo ha reso noto l'Assessore ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana Carlo Vermiglio."Ricevuta la notifica del dissequestro da parte della Procura di Enna, con la direttrice del Polo Museale di Enna, Piazza Armerina e Aidone - spiega l'assessore - abbiamo operato affinché l'opera fosse esposta nel più breve tempo possibile nel museo di Aidone restituendola alla fruizione della comunità civica e di tutti i visitatori. Continueremo a impegnarci, con il contributo di tutte le istituzioni e dei cittadini di Aidone, per la promozione di questo territorio che racconta storie importanti della Sicilia antica". "La testa di Ade ritorna nella sua sede espositiva naturale - aggiunge la direttrice Giovanna Susan -. Non si tratta solo del recupero di un importante oggetto d'arte, ma della ricostituzione di un contesto archeologico. I riccioli che 'attaccano', prima ancora di essere una prova giuridica, costituiscono un dato scientifico che permette di ricostituire la provenienza della testa dal Santuario di San Francesco Bisconti a Morgantina dedicato a Demetra e Kore, la stessa provenienza della coppia di acroliti".L'opera è stata restituita quest'anno dal Paul Getty Museum di Los Angeles al termine di una complessa operazione condotta dalla Procura di Enna in stretta collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il museo di Aidone, ricchissimo di opere d'inestimabile valore, ospita insieme alla coppia di acroliti, la statua di Demetra e gli argenti di Eupolemos trafugati da Morgantina e restituiti dai musei americani.

Il punto all'ordine del giorno relativo all'alienazione del suolo pubblico dove insiste un chiosco nella piazzetta di largo della Regione a Regalbuto , ha senza dubbio generato la polemica dovuta forse al fatto che la richiesta di alienazione era pervenuta tempo fà da uno dei fratelli del  Sindaco. Il punto è passato con cinque voti favorevoli , tra questi i consiglieri Vito Maida, Giusi Blasco , Salvatore Corrente, Calogero Meli, Salvo Cardaci, tre i contrari : Giuseppe Maria Sassano,Nicola Lo Cicero e Mariano Beninati e due astenuti : Nicola Manoli e Vito Cardaci. Nel comunicato stampa il movimento Regalbuto Riparte  ritiene che l'alienazione del suolo comunale sia viziata da molti dubbi sulla forma e cioè "che la concessione dell'area - scrivono - sia scaduta da circa due anni in considerazione che il contratto è stato stipulato il 08/02/1996 ed ha durata di anni 19 decorrenti da tale data e che l’area è stata concessa a condizione che restino “invariati… il periodo di durata del l’affitto del suolo” (come da delibera G.M. N. 18/2010). e c’è - secondo il Movimento - una discordanza tra la superficie oggetto di concessione di mq. 30 e la superficie oggetto di alienazione di mq 33, il che, lascia presumere - a parere dei tre consiglieri di opposizione- che il concessionario ha occupato “abusivamente” più di quanto avuto concesso. La valutazione dell’area da parte dell’agenzia delle Entrate (€ 7.000) a giudizio del nostro gruppo -scrivono - non è congrua, di fatto in riferimento al reddito che produce, con un grave danno economico alle casse comunali, in quanto sicuramente si determina un valore dell’area oltre cinque volte il prezzo definito nella proposta in deliberazione. Di parere opposto è stato invece il presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci il quale ritiene "che tutto è stato fatto nel rispetto delle leggi e dei regolamenti e soprattutto dei pareri espressi sia dall'ufficio tecnico comunale che ha accertato i pagamenti e la validità dei documenti presentati affidando la valutazione del suolo ad un organo terzo quale l'agenzia delle entrate sia dalla stessa agenzia delle entrate che ha fatto il sopraluogo sull'area oggetto di alienazione. Non è la prima alienazione che si fa - conclude Cardaci e non sarà l'ultima , il problema si solleva solamente perchè la richiesta è stata presentata dal fratello del sindaco e non su altro."

Si è svolta sabato scorso a Regalbuto  ai campetti della cittadella dello sport di Piano Arena la quarta giornata del campionato di serie D di tennis durante la quale il team regalbutese ha liquidato con un secco 4-0 il Calascibetta B ottenendo la terza vittoria su altrettante partite consolidando la vetta della classifica ad una giornata dal termine. Questo risultato permette alla compagine del presidente Francesco Leanza di assicurarsi matematicamente (anche in caso di sconfitta nell'ultima e difficilissima gara in quel di Nicosia) lo spareggio con la seconda dell'altro girone ennese, per accedere al tabellone regionale e andarsi a giocare la promozione in serie C. Basterà invece nell'ultima partita a Nicosia un 2-2  per vincere il girone e avere diritto ad entrare direttamente nel tabellone regionale contro i più forti calibri regionali del tennis catanese,palermitano,siracusano, messinese. Entriamo nel dettaglio delle partite di sabato.Nel primo singolare il regalbutese  Vittorio Di maggio non lascia scampo a Tony Lucchese con un netto 6-2 6-0.Nel secondo singolare è Angelo Santoro che si sbarazza di Messina Sebastiano per 6-1 6-3.Nel terzo singolare è la volta di Tano Messina  che batte Alfonso Stivale per 6-0 6-2.Nel doppio invece scendono in campo Vittorio Di Maggio/Giuseppe Riccobene che hanno la meglio sulla coppia Vaccaro/Bertuccio per 6-0 6-2."Una grandissima prestazione da parte di tutti.- ci dice un raggiante Angelo Santoro - . unico neo la mancanza di gente a seguire la squadra, che per quello che sta facendo meriterebbe maggior seguito anche perchè con questi risultati la città sta entrando nel tennis regionale che conta."

Parlare con Carmelo Conti vuol dire discutere con un pezzo di storia della pallavolo di Piazza Armerina. Conti , come si suol dire , ama visceratamente questo sport che nella sua città ha una storia lunghissima fatta di successi sia in campo maschile che femminile e una scuola di pallavolo di primo livello, una storia però fatta  anche di alti e bassi, come quelli trascorsi nell'ultimo anno quando Carmelo ha dovuto temporaneamente mollare per ragioni di lavoro e trasferirsi fuori territorio. Tornato  a Piazza Armerina però con l'aiuto della presidente Enza Magnera, dall'immancabile mister Enzo Larganà  e altri appassionati di pallavolo è riuscito in poco tempo a formare una giovanissima squadra femminile che già , nei due incontri amichevoli disputati nelle scorse settimane , dimostra di poter continuare sulla strada della tradizione armerina del volley a tal punto che si è iscritta al campionato di prima divisione femminile. " Per me - ci dice Conti - la pallavolo è come una seconda pelle e difficilmente si può rimanere indifferenti quando sono un gruppo di ragazze e di genitori che ti chiedono di riprendere il lavoro interrotto. Fortunatamente ho un gruppo di ragazze che seppur giovanissime , nelle due amichevole svolte hanno saputo imporre il loro gioco anche se qualche errore di troppo ancora resta, ma abbiamo tutto il tempo per migliorare non solo come tecnica individuale ma soprattutto come squadra. " Talmente è insito nel tessuto sociale armerino il volley che in poco tempo Conti è riuscito a rimettere in piedi la scuola di mini volley che , dopo un anno di assenza, si ripresenterà a disputare nel tensiostatico della città dei mosaici, il tradizionale tour di mini volley con la presenza delle altre scuole di pallavolo della provincia di Caltanissetta." E' un settore al quale tngo particolarmente -  ci dice Conti - perchè rappresenta il futuro della pallavolo nel territorio. Io non capisco come si faccia a costruire squadre di serie e invece i dirigenti tralasciano di puntare su un settore di vitale importanza." Con Carmelo Conti ci rivedremo il 18 dicembre prossimo quando più di 200 bambini riempiranno di colori il tensiostatico di Piazza Armerina, e sarà un piacere godere dello spettacolo dei bambini che si divertono a giocare con una palla tricolore.