Nelle prossime ora si aprirà una settimana instabile, a livello meteorologico, in particolare in Sicilia.Per tale motivo la Protezione Civile regionale ha diffuso l'allerta gialla in tutta l'isola per rischio idrogeologico a partire da stasera e fino a tutto il giorno 21 aprile durante il quale si prevedono rovesci e temporali diffusi. Ma il maltempo pare che dovrebbe continuare anche nei prossimi giorni con calo delle temperature,cieli coperti e pioggia. 

Abbiamo voluto titolare " con il fiato sospeso" perchè la riunione del consiglio europeo di giovedì prossimo sarà decisiva sulle sorti sia dell'Italia che della stessa Europa.  In vista del cruciale Consiglio europeo di giovedì spunta, accanto alla proposta franco-italiana di un Recovery fund finanziato con emissioni di debito in comune, anche un piano messo a punto dalla Spagna. Si tratta di un fondo da 1.000-1.500 finanziato attraverso debito perpetuo dell’Ue che verserebbe ai Paesi sovvenzioni – non prestiti – in base all’impatto del Covid-19 sulla loro economia. Conte intanto prepara il suo intervento nel cosiglio europeo . " Serve tutta la potenza di fuoco dell'unione europea - insiste - attraverso l'emissione di titoli europei comuni." . La posizione dell'Italia , della Francia e della Spagna più altri 6 paesi dell'Eur è abbastanza nota , così come è noto il NO della germania e Olanda al Recovery bond. Cosa accadrà ? Difficile dirlo ma c'è il rischio poco infondato che l'Europa si spezzi in due : da una parte i paesi del nord e dall'altra quelli del sud.

Nessun nuovo contagio e zero decessi per il Covid-19 nelle ultime 24 ore a Napoli: lo riporta il resoconto giornaliero del Comune, aggiornato alle ore 11 di lunedì 20 aprile. Resta invariato, quindi, il numero dei casi positivi di coronavirus complessivamente registrati nel capoluogo campano dall’inizio dell’emergenza: 833. Come quello delle vittime, 52: è il quarto giorno consecutivo senza nuovi decessi. Anche il sindaco Luigi de Magistris ha condiviso la notizia con una storia sul suo profilo Instagram. In tutta la Campania sono 4074 le persone risultate positive al covid, 45 in più rispetto alla giornata di ieri.

( AGI) . Il settore dei pubblici esercizi - bar, ristoranti, pizzerie, catene di ristorazione, catering, discoteche, pasticcerie, stabilimenti balneari - con 30 miliardi di euro di perdite è in uno stato di crisi profonda, con il serio rischio di veder chiudere definitivamente 50.000 imprese e di perdere 300 mila posti di lavoro. È quanto sostiene la Fipe-Confcommercio, che sottolinea: "A conferma di questo già molti imprenditori stanno maturando l’idea di non riaprire l’attività perché le misure di sostegno per il comparto sono ancora gravemente insufficienti e non si intravedono le condizioni di mercato per poter riaprire". 

Per la Fipe, gli interventi sin qui messi in campo dal Governo sono solo una risposta parziale: la liquidità non è ancora arrivata, la garanzia al 100% dello Stato per importi massimi di 25.000 euro è una cifra lontanissima dalle effettive esigenze delle imprese per far fronte agli innumerevoli costi da sostenere, la burocrazia rimane soffocante appesantendo addirittura le stesse procedure degli ammortizzatori sociali obbligando, di fatto, le imprese ad anticipare i pagamenti. Sulle tasse, inoltre, non ci sono state cancellazioni ma solo un differimento, per di più con la beffa di dover rischiare di pagare l’occupazione di suolo pubblico stando forzatamente chiusi e la tassa su rifiuti virtuali visto che di rifiuti non ne sono stati prodotti.     

 

“Con la riapertura del Paese – dichiara il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani - gli italiani rischiano di non trovare più aperti né il bar sotto casa, né la trattoria di quartiere. Per questo, chiediamo al governo e alla politica tutta un aiuto e uno sforzo in più per salvare un pezzo del nostro sistema produttivo che, con 85 miliardi di fatturato prodotto e 1.200.000 occupati, è un settore trainante del turismo e dell’economia del Paese". 

Per questo, Fipe-Confcommercio ha predisposto un pacchetto di richieste al Governo e alla politica per mettere in campo, con urgenza, misure che consentano la sopravvivenza di questo settore: risorse vere a fondo perduto per le imprese parametrate alla perdita di fatturato; moratoria sugli affitti: serve una compensazione per il periodo di chiusura e per il periodo di ripartenza cancellazione imposizione fiscale come Imu, Tari, affitto suolo pubblico e altre imposte fino alla fine del periodo di crisi e sospensione pagamento delle utenze. E poi: prolungamento degli ammortizzatori sociali fino alla fine della pandemia e sgravi contributivi per chi manterrà i livelli occupazionali e reintroduzione dei voucher per il pagamento del lavoro accessorio; possibilità di lavorare per asporto, come avviene in tutta Europa; concessione di spazi all’aperto più ampi nel periodo di convivenza con il virus, per favorire il distanziamento sociale e permettere agli esercizi di lavorare. Infine, un piano di riapertura con tempi e modalità certe condiviso con gli operatori del settore, per permettere a tutte le imprese di operare in sicurezza.

Lo diciamo e lo confermiamo. L'agricoltura può offrire lavoro e sviluppo. Tant'è che in poche ore di operatività al portale “Jobincountry” sono stati inseriti già quasi  400 curriculum da parte di persone che hanno offerto la propria disponibilità ad impegnarsi nelle campagne, dove sono a rischio le raccolte con il blocco delle frontiere ai lavoratori stranieri che arrivano ogni anno dall’estero.

Dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi.

In poche ore di operatività a livello nazionale, i curriculum inseriti sono stati 400. Il 60% di chi è pronto a “tornare alla terra” ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni. Semplice il funzionamento del portale, che si presenta come una piattaforma di intermediazione della manodopera e che offre quindi a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale e poi sul campo.

Lo rende noto la Coldiretti che per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro con gli italiani che si rendono disponibili per le aziende agricole che assumono. Una esperienza simile è già stata realizzata dai cugini d’Oltralpe con la piattaforma “Bras pour ton assiette” alla quale hanno risposto oltre 200mila francesi ma altre iniziative – sottolinea la Coldiretti – sono state o stanno per essere lanciate anche in Germania e in Gran Bretagna con lo slogan “Pick for Britain”. Una sorta di ritorno alla terra che deve far pensare. “Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza. Stiamo vivendo una situazione eccezionale con l’intera filiera alimentare impegnata in prima linea a garantire cibo necessario alle famiglie italiane e che – sottolinea Prandini – rischia di mancare se non verranno assunti provvedimenti straordinari che potrebbero consentire solo a cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui peraltro scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e in molti potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta. Opporsi oggi ai voucher significa – conclude Prandini – assumersi la responsabilità domani di far mancare prodotti alimentari in negozi e supermercati ma anche di far perdere fonti di reddito integrative a categorie particolarmente colpite in questo periodo.

Il presidente della Regione ha firmato una ordinanza che allenta il lockdown in Sicilia . Lo ha annunciato in un video messaggio. «Ho mantenuto la promessa di una leggera e graduale riapertura».In pratica si potrà fare jogging vicino casa, sarà possibile curare  gli orti e salvaguardare i propri terreni dagli incendi , sarà consentito l'uscita, sempre nei pressi della propria abitazione delle persone con disabilità. Ok anche alla consegna a domicilio anche nelle domeniche e festivi da parte dei negozi di generi alimentari e la cura degli orti. Via libera anche agli stabilimenti balneari che possono avviare la manutenzione e l'allestimento delle cabine. La Sicilia resta però blindata e l'unica concessione è una corsa in più dei traghetti nello Stretto che da 4 diventano 5 al giorno.Coronavirus, Musumeci: "Consentiremo corsetta e passeggiate per i disabili vicino casa"
"Un atto di fiducia verso il popolo siciliano", ha detto Musumeci.

 

 

E' l'ashtag scelto dal nostro giornale che invita  a spendere a Regalbuto aiutando così chi è stato costretto a chiudere durante i giorni del coronavirus. A Regalbuto ci sono tante micro realtà poco conosciute che meritano  fiducia . A investire sono sempre di più giovani che si rifiutano di andare a cercare lavoro in altre parti d'Italia. Sono giovani che hanno investito nel campo della ristorazione, dei bar , del commercio, del turismo, nell'agricoltura e nella produzione di formaggi. Non bisogna dimenticare la maestria dei nostri artigiani del ferro, dei falegnami . L'elenco sarebbe ancora più lungo se citassimo le realtà della plastica,della produzione di farine e della produzione commercializzazione dei grani siciliani. Sono tutti giovani che , dopo il coronavirus , possono essere aiutati a ripartire esprimendo loro ancora una volta  fiducia. #iospendoaregalbuto . E' forse banale ripeterlo. Dopo questa fase non saremo più gli stessi e non sarà niente come prima. Fare squadra ( consentiteci questo termina sportivo) , si fare squadra,  sarà l'unico mezzo per tentare di ripartire. Nessuno deve essere lasciato indietro. La nostra città nel corso di questi mesi ha dimostrato quella unità capace di ostacolare il diffondersi del virus , rispondendo in maniera uniforme a ciò che ci veniva chiesto. Questa capacità bisognerà non dimenticarla. #IOSPENDOAREGALBUTO

“Il governo a giorni prenderà una decisione. Ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”. Così il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando poi che “se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”. Quanto all’esame di maturità “escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa”. Il ministro sottolinea che “la”, spiegando che “dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni”. Azzolina conferma che “i concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre”. Infine, sulla possibilità di avere studenti in classe con la mascherina, il ministro chiosa: “Non mi piace l’idea e come si fa a chiedere a un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”. (ITALPRESS).

Quaranta milioni di euro per investimenti nelle aziende agricole siciliane. Lo prevede il bando pubblicato dalla Regione Siciliana, attraverso l'assessorato dell'Agricoltura, a valere sulla Misura 4.1 del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. Si tratta di una delle procedure più attese dal comparto agricolo, grazie alla quale sarà possibile acquistare macchine, attrezzi agricoli, per trasformazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti; realizzare e ristrutturare allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) oltre che punti vendita aziendali e sale degustazioni; e ancora serre e tunnel per colture protette e florovivaismo; operare miglioramenti fondiari e sistemazioni idraulico-agrarie (recinzioni, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione).

Si può ripartire da qui. Quaranta milioni di euro non sono pochi e sono  messe a disposizione per i nostri agricoltori. Basterebbe crederci e pensare in grande per migliorare la propria attività legata allagricoltura per acquistare macchine, attrezzi agricoli e realizzare strutture per l'allevamento degli animali. Tra le novità importanti del nuovo bando la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure amministrative. Determinante sarà infatti il ruolo dei tecnici progettisti: con le "perizie asseverate", nelle quali saranno riportati la fattibilità degli interventi, i punteggi e l'attestazione di conformità in materia di edilizia ed urbanistica, eviteranno agli agricoltori di dover chiedere pareri e autorizzazioni, che in passato hanno causato aggravio di costi e una notevole dilatazione dei tempi di presentazione delle domande. L'agricoltura e l'allevamento ancora oggi a regalbuto rappresentano una cospicua fetta economica che ancora è legata a livello familiare ma potrà dare occupazione. Difatti nel nostro paese sono in crescita le aziende di produzione del formaggio,degli ortaggi e del latte ma si può ancora fare di più perchè migliorare la produzione e dunque la vendita dei prodotti. Comprare a Regalbuto e con fiducia perchè ci sono aziende che producono formaggi , latte e ortaggi di qualità. Le aziende però devono approfittare dei finanziamenti europei che arrivano a favore dell'agricoltura siciliana e molti di questi soldi quasi sempre vengono restituiti perchè non utilizzati.

 

"Ad oggi nulla è stato fatto a tutela delle loro attività, molte palestre non riusciranno a sopravvivere perché non possono sostenere le spese, che comunque persistono, a fronte di abbonamenti sospesi e di una chiusura che si protrae da quasi 2 mesi.Nessun collaboratore sportivo ha ancora percepito l'indennità che dovrà corrispondere" Uno dei risvolti poco conosciuti e dibattuti nei giorni del coronavirus è senza dubbio quello dello sport. O meglio , si parla di sport quando le notizie riguardano squadre di serie A, nulla invece sullo sport fatto da una miriade di società sportive dilettantistiche che muovono una economia non indifferente. Da pochi giorni con il passaparola " salviamo le nostre palestre" si stanno organizzando i gestori e i lavoratori delle palestre siciliane per far sentire le loro voci perchè temono la chiusura delle attività dato che da due mesi continuano  a sostenere spese quali utenze, affitti , mutui. Tra i fautori del movimento l'istruttrice Federica Scuderi. " i non addetti ai lavori vedono solo degli istruttori, delle sale, dei centri fitness... purtroppo c'è molto altro ed è questo altro che porterà inevitabilmente alla chiusura di quei centri che non avranno la forza di risollevarsi, i lavoratori delle palestre  per L'INPS non esistono, poiché vengono utilizzati una tipologia di contratti  detti atipici, ci sarebbe tanto da dire e scrivere ma forse è meglio tacere e dedicarsi ad altro."