Articoli filtrati per data: Novembre 2024
38 anni fa veniva assassinato Pippo Fava.
Ricorre oggi il 38esimo anniversario dell'omicidio di Giuseppe Fava. Il cronista e scrittore, fondatore del mensile "I Siciliani", fu assassinato dalla mafia la sera del 5 gennaio 1984, davanti all'ingresso del teatro Stabile di Catania. Nella ricorrenza dell'anniversario, su iniziativa della Fondazione Giuseppe Fava, il giornalista e scrittore siciliano verrà ricordato con l'assegnazione del Premio Nazionale Giornalistico a lui intitolato "Nient'altro che la verità. Scritture e immagini contro le mafie".
Mascherine Ffp2 a 75 centesimi in Farmacia.
Mascherine Ffp2 a prezzo calmierato, anche in Sicilia ci si organizza. A seguito del protocollo firmato con il commissario Francesco Paolo Figliuolo e delle successive interlocuzioni per le vie brevi, Federfarma nazionale ha comunicato oggi a tutte le farmacie aderenti all’iniziativa che il prezzo calmierato massimo di 75 centesimi è riferito alle mascherine Ffp2 corrispondenti alle caratteristiche “standard” stabilite dal protocollo e che mascherine di colore, foggia o caratteristiche estetiche particolari potranno essere vendute solo se in farmacia sia presente per la vendita al pubblico anche un’ampia disponibilità di mascherine Ffp2 “standard” al prezzo massimo di 75 centesimi.
Non è facile il ritorno a scuola, previsto per lunedì 10 gennaio . Di Gianni Zen - 05/01/2022 su La tecnica della Scuola.
Se ne discute e come spesso capita sono nate le diverse opinioni se il 10 gennaio gli studenti debbano rientrare a Scuola o in Dad. Si seguito ho tratto l'articolo sul quotidiano on Line La Tecnica della Scuola di oggi 5/1/2022 . Tra pochi minuti si riunirà la cabina di regia del Governo e da li sapremo quale sarà la decisione. Perché la situazione del Covid sta scompaginando i protocolli predisposti, comprese le buone intenzioni. Quelle che fanno dire un po’ a tutti: no alla DAD.Perché poi non basta dire un ben no al ritorno alla DAD, se in realtà è il sempre il virus a dettare anche le nostre decisioni. Perché è lo stesso virus che si fa beffe, con le sue varianti, dei nostri buoni propositi, come si fa beffe (con troppi esiti anche tragici, come sappiamo) di chi vorrebbe negarlo, rifiutando vaccini e politiche sanitarie.E le nostre decisioni di oggi non sono e non possono essere quelle che avevamo tutti sognato sono qualche settimana fa. Tanto che, addirittura, c’è chi, non senza ragioni, ha chiesto a gran voce di rimandare il ritorno a scuola, se la situazione rimane quella che conosciamo dai dati di questi giorni, zona per zona. I protocolli previsti, dunque, non sono garanzia assoluta, perché se anche immaginassimo che a scuola la sicurezza è garantita, poi, lo sappiamo, i ragazzi a scuola si portano tutti i rischi che corrono tutto il resto delle loro giornate. Ma già dire che a scuola la sicurezza è assicurata è forse esagerato.
Tanto per capirci: sappiamo che il distanziamento di un metro, già previsto nell’estate del 2020, è oggi solo raccomandato, per cui sarà possibile che i nostri ragazzi stiano assieme, basta che portino la mascherina Ffp2, nonostante un loro compagno sia stato contagiato. Intanto, ci saranno mascherine per tutti? E saranno le scuole in grado di garantirle per tutti? E come sarà con docenti e personale che giocano un po’ tra le pieghe delle norme che hanno reso obbligatoria la vaccinazione? E, in mancanza di supplenti che coprano tutti i docenti sospesi, chi gestirà le classi, alcune a scuola, altre metà a scuola e metà a casa, altre solo a casa con la DAD? Senza dimenticare la proposta di distinguere tra studenti vaccinati e quelli non vaccinati, e il dovere di aereazione delle aule quando non tutti, in pieno inverno, hanno i sanificatori. Una situazione davvero difficile, imprevista, complicata, comunque da governare, che fa il gioco ai detrattori di tutta la gestione della pandemia, in nome del presunto uso politico della stessa, per imporre i vaccini e il green pass, mentre, lo sappiamo dai dati quotidiani, è grazie a queste misure che sono state salvate e si salvano ogni giorno vite umane. Basterebbe un giro nelle nostre terapie intensive. Questa pandemia, dunque, oltre a dimostrarsi variabile ed in continua evoluzione, dovrebbe costringere tutti a porsi in modo obiettivo di fronte alle complessità. Per cui, se il buon senso, condito di dati reali, deve guidarci in queste situazioni, non dobbiamo rinchiuderci in affermazioni di principio, in realtà ideologiche, sulla didattica in presenza o sulla didattica a distanza. Per cui, se le condizioni di sicurezza lo permettono, ovvio che la didattica in presenza è cosa buona e giusta, ma se non lo permettono, pensare ad un periodo breve di didattica a distanza non è il male assoluto.Ricordo come, dalla primavera 2020, tanti e tanti docenti, assistiti dalle scuole, hanno inventato, con la didattica a distanza, nuove forme di vita di classe, mentre altri hanno semplicemente trasferito la didattica frontale sulle piattaforme, senza quella duttilità richiesta dalla precaria situazione. Quindi, non si fa di tutta un’erba un fascio, mentre i più capaci docenti anche col ritorno in presenza hanno imparato e fatto tesoro delle nuove forme di didattica. Altra cosa, poi, è pensare ai ragazzi adolescenti, mentre i bambini devono essere garantiti dal valore della relazione in presenza, fatte salve le condizioni.Così, giorno dopo giorno, rendiamo comuni queste esperienze, facendo di tutto perché la relazione rimanga comunque la prima preoccupazione, confidando che il contesto sanitario ritorni sotto controllo.
Buon senso, vigilanza e occhio alle complessità.
La Tecnica della Scuola del 5/1/2022
Pallavolo. Il Comitato di Catania sospende i campionati territoriali.
Il Consiglio Territoriale del Comitato FIPAV di Catania, riunitosi ieri in seduta straordinaria, in considerazione dell'evolversi della situazione epidemiologia e del notevole incremento di contagi da covid-19 registrato nell'ultimo periodo, ha deciso di sospendere i campionati territoriali di serie di Prima Divisione Femminile e Maschile sino alla data del 23 gennaio 2022, atteso peraltro, che in questi campionati giocano per lo più atleti under, i cui campionati di categoria sono stati sospesi sino alla medesima data dalla FIPAV nazionale.
Tale atto, dettato da senso di responsabilità in una fase oggettivamente difficile della pandemia, intende prevenire il diffondersi ulteriore dei contagi e salvaguardare la salute dei tesserati. Quanto sopra, fornirà, peraltro, altro tempo utile per adeguarsi alle prescrizioni del decreto legge 30.12.2021 n.229 che prevede l'adozione obbligatoria del green pass rinforzato per praticare tutti gli sport di contatto.
Musumeci." Si va verso la zona arancione! "
Lo ha detto rispondendo ai cronisti a Palazzo Orleans. " Con questa tendenza di contagi la zona arancione sarà inevitabile, dobbiamo allungare più possibile la permanenza in zona gialla» A proposito del diffondersi del virus in Sicilia, il Presidente della regione ha poi detto che : " «A Palermo il 70% dei ricoverati per il Covid non è vaccinato. Il paradosso è che queste persone chiedono di non essere curate, perché negano persino l’esistenza del contagio. Rifiutano le cure mediche, questo è un dato davvero allarmante. Dobbiamo non solo lavorare per curare quelli che sono vaccinati con sintomatologia assolutamente lieve ma dobbiamo convincere i no vax a farsi curare e diventa più problematico». E ancora sul rientro a scuola: «Il tema delle riaperture delle scuole sarà affrontato entro le prossime 24 ore, stamattina ne ho discusso con l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. Attendiamo che il governo centrale faccia capire le sue intenzioni, a ore si riunirà la Conferenza Stato-Regioni, noi vorremmo che la scuola fosse l’ultimo spazio a chiudere. Fino all’ultimo minuto dobbiamo guardare alla tendenza delle curva epidemiologica».
Giarrusso si candida alla Presidenza della Regione Sicilia.
“Solo con un autentico cambio di passo la Sicilia uscirà dalla prostrazione cui l’ha costretta l’incapacità di Musumeci e dei suoi", così Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento Cinquestelle, dopo aver annunciato a “L’aria che tira” la propria candidatura alla Presidenza della Regione siciliana .“Auspico naturalmente che ci siano primarie quanto più “larghe” possibili, auspico che si coinvolgano dapprima gli iscritti del Movimento per scegliere il nostro candidato, e poi tutti gli elettori di uno schieramento avverso alle destre per avere un candidato di coalizione condiviso ed una squadra di alto livello che possa davvero vincere e cambiare la politica isolana”, prosegue Giarrusso. " Nella costruzione di una coalizione vincente è indispensabile coinvolgere i siciliani ed evitare che la candidatura sia decisa a tavolino dalle segreterie di partite, men che meno a Roma. A novembre si voterà ed è bene muoversi subito e cercare un campo quanto più largo possibile ed un programma concreto e credibile. Sia chiaro che sto bene al Parlamento europeo dove gli elettori mi hanno scelto e dove con impegno onoro il mio ruolo ogni giorno, ma giacché la regola del dover obbligatoriamente completare il mandato non è più cogente ed è saltata in altri casi, io mi metto a disposizione come mi è stato chiesto. Spero che siano i siciliani a scegliere e naturalmente che la Sicilia voglia e sappia voltare pagina dopo il disastro Musumeci”, conclude Giarrusso.
Quattro nuovi libri ebook per la Gaeditori.
Caos tamponi e costo della mascherina FFP2 . E' polemica.
Una mascherina Ffp2 su Amazon costa 24 centesimi nella versione più economica, 80 centesimi in quella più sofisticata. In farmacia il prezzo schizza a 2,50 euro e anche di più. Soprattutto ora che il prodotto è diventato merce rara: da Natale è obbligatorio anche per i vaccinati con terza dose per entrare in cinema, teatri, sale da concerto, musei e mezzi di trasporto pubblici. E va a ruba. Alla quarta ondata di pandemia suonano come un pessimo dejà vu sia la polemica sui prezzi sia la caccia spasmodica alle mascherine introvabili, le cui vendite sono aumentate di oltre il 70% in pochi giorni. E anche a questo giro il mercato si è fatto trovare impreparato alle normative. Il Governo solo adesso sta cercando di correre ai ripari . Verrà incaricata la struttura commissariale guidata dal commissario Figliuolo - anticipa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Codacons alza l'asticella e chiede che mascherine e tamponi siano gratuiti per i vaccinati come in Germania. «L'esperienza del passato ci insegna che il Covid ha portato ad un'impennata dei listini al dettaglio dei prodotti più richiesti - denuncia il presidente di Codacons Carlo Rienzi - e il rischio concreto è che dopo le festività, con la ripresa delle attività e degli spostamenti, il prezzo delle Ffp2, che già in queste ore inizia a subire rincari, possa schizzare alle stelle. A tale situazione si aggiunge il caos tamponi e costi immensi per la collettività pari a circa 15 milioni di euro al giorno solo per i test».
Covid : Le date.....
Il 5 gennaio il Consiglio dei Ministri potrebbe dare il via ad una ulteriore spinta alla vaccinazione con il Super green pass obbligatorio per i lavoratori. Cosa significa? Che se si vuole lavorare non basterà più anche solo tampone, ma si dovrà essere vaccinati. Se l'obbligo vaccinale è già previsto per sanitari, forze dell'ordine e insegnanti. Ora si potrebbe passare all'obbligo del certificato verde rafforzato partendo dai dipendenti pubblici che fanno lavoro di contatto con il pubblico. Poi si vedrà andando avanti. Anche perchè è tutto da decidere.
Il 6 gennaio sarà il giorno degli stadi, che riaprono in presenza al 50%. Dunque gli stadi torneranno a riempirsi a metà, come per tutte le strutture all'aperto e i palazzetti dello sport. Per tute le altre strutture al chiuso, il massimo della presenza è il 35%.
Il 7 gennaio è il girono della scuola. In Italia tra il 7 e il 10 gennaio si torna a scuola con gli insegnanti obbligati a portare la mascherina Ffp2. Poi bisognerà vedere cosa deciderà il Governo, che potrebbe prevedere, nel caso di due studenti positivi in una classe, solo l'auto sorveglianza (cinque giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di dieci con Dad e test al termine dell'isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo.
Da segnare anche la data del 10 gennaio, quando cambieranno le cose per terza dose e non vaccinati. Sarà un giorno in cui si farà un ulteriore giro di vite nei confronti di chi non si è vaccinato da una parte; verrà incentivato invece chi il vaccino se lo vuole fare. Per i non vaccinati diventeranno off limits mezzi di trasporto, fiere, alberghi dove sarà obbligatorio il super green pass, dunque la certificazione verde per vaccino. Solo chi ha fatto la dose potrà salire su treni, bus, metrò e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali sia all'aperto che al chiuso, entrare in alberghi, andare a fiere, sugli impianti sciistici. Dall'altro al via con la dose booster dopo quattro mesi dalla dose precedente.
Novità in arrivo anche a febbraio e marzo. Dal primo febbraio si accorcia la durata del Green pass rafforzato, che scade a sei mesi dall'ultima somministrazione e non più a nove.
Vincenzo De Luca: " “Rinviare di 20-30 giorni il ritorno a scuola”
“In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre”. A dirlo in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola – aggiunge -. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca”.
Secondo De Luca “non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico”.
(ITALPRESS).