Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Una mascherina Ffp2 su Amazon costa 24 centesimi nella versione più economica, 80 centesimi in quella più sofisticata. In farmacia il prezzo schizza a 2,50 euro e anche di più. Soprattutto ora che il prodotto è diventato merce rara: da Natale è obbligatorio anche per i vaccinati con terza dose per entrare in cinema, teatri, sale da concerto, musei e mezzi di trasporto pubblici. E va a ruba. Alla quarta ondata di pandemia suonano come un pessimo dejà vu sia la polemica sui prezzi sia la caccia spasmodica alle mascherine introvabili, le cui vendite sono aumentate di oltre il 70% in pochi giorni. E anche a questo giro il mercato si è fatto trovare impreparato alle normative. Il Governo solo adesso sta cercando di correre ai ripari . Verrà incaricata la struttura commissariale guidata dal commissario Figliuolo - anticipa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Codacons alza l'asticella e chiede che mascherine e tamponi siano gratuiti per i vaccinati come in Germania. «L'esperienza del passato ci insegna che il Covid ha portato ad un'impennata dei listini al dettaglio dei prodotti più richiesti - denuncia il presidente di Codacons Carlo Rienzi - e il rischio concreto è che dopo le festività, con la ripresa delle attività e degli spostamenti, il prezzo delle Ffp2, che già in queste ore inizia a subire rincari, possa schizzare alle stelle. A tale situazione si aggiunge il caos tamponi e costi immensi per la collettività pari a circa 15 milioni di euro al giorno solo per i test».

Pubblicato in Dal Territorio
Lunedì, 03 Gennaio 2022 12:58

Covid : Le date.....

Il 5 gennaio il Consiglio dei Ministri potrebbe dare il via ad una ulteriore spinta alla vaccinazione con il Super green pass obbligatorio per i lavoratori. Cosa significa? Che se si vuole lavorare non basterà più anche solo tampone, ma si dovrà essere vaccinati. Se l'obbligo vaccinale è già previsto per sanitari, forze dell'ordine e insegnanti. Ora si potrebbe passare all'obbligo del certificato verde rafforzato partendo dai dipendenti pubblici che fanno lavoro di contatto con il pubblico. Poi si vedrà andando avanti. Anche perchè è tutto da decidere.

Il 6 gennaio sarà il giorno degli stadi, che riaprono in presenza al 50%. Dunque gli stadi torneranno a riempirsi a metà, come per tutte le strutture all'aperto e i palazzetti dello sport. Per tute le altre strutture al chiuso, il massimo della presenza è il 35%.

Il 7 gennaio è il girono della scuola. In Italia tra il 7 e il 10 gennaio si torna a scuola con gli insegnanti obbligati a portare la mascherina Ffp2. Poi bisognerà vedere cosa deciderà il Governo, che potrebbe prevedere, nel caso di due studenti positivi in una classe, solo l'auto sorveglianza (cinque giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di dieci con Dad e test al termine dell'isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. 

Da segnare anche la data del 10 gennaio, quando cambieranno le cose per terza dose e non vaccinati. Sarà un giorno in cui si farà un ulteriore giro di vite nei confronti di chi non si è vaccinato da una parte; verrà incentivato invece chi il vaccino se lo vuole fare. Per i non vaccinati diventeranno off limits mezzi di trasporto, fiere, alberghi dove sarà obbligatorio il super green pass, dunque la certificazione verde per vaccino. Solo chi ha fatto la dose potrà salire su treni, bus, metrò e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali sia all'aperto che al chiuso, entrare in alberghi, andare a fiere, sugli impianti sciistici. Dall'altro al via con la dose booster dopo quattro mesi dalla dose precedente.

Novità in arrivo anche a febbraio e marzo. Dal primo febbraio si accorcia la durata del Green pass rafforzato, che scade a sei mesi dall'ultima somministrazione e non più a nove.

Pubblicato in politica

 “In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre”. A dirlo in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola – aggiunge -. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca”.
Secondo De Luca “non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico”.
(ITALPRESS).

Pubblicato in Prima Pagina

Sulle partite pregresse sono poche le voci di Sindaci e Consiglieri Comunali che con ogni mezzo cercano di far prevalere il diritto dei cittadini sancito peraltro dalle sentente della Corte Costituzionale e del Tribunale di Enna. Una di queste voci è stata ed è quella della Consigliere Comunale di Regalbuto Santa Todaro , la quale ci invia un suo Comunicato che pubblichiamo. Su questo argomento , abbiamo scritto in un nostro precedente articolo, crediamo che si giocherà una parte cospicua della prossima campagna elettorale per le amministrative che a Regalbuto si svolgeranno nella prossima primavera. Su questo argomento i prossimi candidati a Sindaco dovranno , a parer nostro, dire parole chiare con la manifestazione di un Si o un No al mantenimmento in bolletta della voce " partite pregresse".

"A distanza di tre mesi dall’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione che dichiara illegittima la richiesta agli utenti,da parte del gestore idrico, di riscossione di somme retroattive ;Dopo la sentenza d’appello del Tribunale di Enna del 14/12/2021, conforme all’ordinanza della Corte di Cassazione, che dà ragione ai cittadini sulla illegittimità delle “partite pregresse”: I Sindaci della ex provincia di Enna decidono di……TACERE .Dal mese di settembre si attende di conoscere la loro posizione circa le azioni da intraprendere al fine di percorrere la via giusta che metta fine alla disputa che da anni contrappone i cittadini rappresentati dall’associazione dei consumatori e da diversi comitati che si sono formati nel corso degli anni, confortati da numerose sentenze di Giudici di Pace che hanno confermato l’illegittimità della richiesta di partite pregresse, e l’ambiguo comportamento dei Sindaci che disertano le assemblee ATI continuando a rinviare la trattazione dell’argomento. CODARDIA o COLLUSIONE? L’amara constatazione  è, che un problema così chiaramente lesivo per la collettività, venga gestito da politicanti i quali più che perseguire il bene comune preferiscono il proprio tornaconto personale  politico-elettorale. La maggioranza dei nostri Sindaci ha preferito disertare l’assemblea convocata il 21 dicembre e poi riconvocata il 29/12 in videoconferenza,con un solo punto all’o.d.g. (partite pregresse alla luce della sentenza di cassazione). Soltanto 5 Sindaci su 25 rappresentanti erano presenti e precisamente i Sindaci di AGIRA,CENTURIPE,CATENANUOVA,CALASCIBETTA e PIAZZA ARMERINA (il quale è presidente). In tal modo,venendo a mancare il numero legale, l’argomento non si è potuto trattare. Nel frattempo cresce la rabbia dei cittadini che si sentono presi in giro dai loro rappresentanti, mentre il gestore idrico acquaenna continua a richiedere in bolletta, alla voce “Partite Pregresse”, somme che per la giustizia civile non sono dovute dai cittadini.  "                                                                 

 Consigliere Comunale Santa Todaro

Pubblicato in Dal Territorio
Manca ancora una volta il numero legale all'assemblea Ati convocata per discutere sull'abolizione delle partite pregresse . A dare l'annuncio - bisogna darne atto - è il Sindaco di Agira On. Maria Greco : " Sono rammaricata che per la seconda volta manca il numero legale all'Asssemblea Ati convocata per discutere sulle partite pregresse .Purtroppo nonostante l'ordinanza della Corte di Cassazione e la sentenza del Tribunale di Enna i cittadini devono ancora aspettare per non aver fatturate in bolletta le partite pregresse e ottenere la restituzione di quelle indebitamente corrisposte dal 2014 ad oggi . Il Comune di Agira per le somme corrisposte ad AcquaEnna a titolo di partite pregresse proporrà ricorso al Giudice ." 
Nascondere una situazione che sa di balletto che eviti la decisone già ampiamente assunta sia dalla Corte Costituzionale sia dal Tribunale di Enna sul fatto che le partite pregresse non devono essere fatturate in bolletta. Ma come spesso accade in Italia , anche le decisioni dei Giudici sono opinabili e si può tranquillamente non applicarle. Sarebbe interessante comunque conoscere i nomi dei Sindaci che hanno fatto mancare il numero legale non presentandosi in assemblea.
Pubblicato in Dal Territorio

Il settore alimentare è uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra e, in vista della neutralità climatica, l’Unione europea si sta impegnando a limitarne l’impatto negativo. Una delle strategie è quella di introdurre etichette sui cibi per indicarne la sostenibilità e permettere così ai consumatori di compiere scelte maggiormente informate. Le potenzialità sono molte, ma gli strumenti sono ancora limitati. Secondo la commissione europea, il settore alimentare contribuisce per almeno un terzo alle emissioni globali di gas serra. A seconda del paese, in Ue questa quota si attesta tra il 25% e il 42%. In vista degli impegni presi per lo European green deal, che prevede la neutralità climatica entro il 2050, è quindi necessario limitare la capacità inquinante di questo settore. In questo senso è stata proposta l’introduzione delle etichette “a semaforo” simili a quelle relative all’efficienza energetica degli elettrodomestici. Questo sistema sta acquisendo grande popolarità in molti paesi europei. Le etichette indicherebbero le quantità di Co2 associate al prodotto che si intende acquistare.Al momento, su molti prodotti già si trovano etichette che indicano se l’alimento in questione è stato prodotto secondo certi standard. Parliamo ad esempio dell’etichetta attribuita ai prodotti biologici o del mercato equo-solidale, ma ce ne sono molte altre. Queste etichette, chiamate anche “etichette singole”, aiutano i consumatori a compiere una scelta consapevole quando fanno acquisti e sono inoltre un indicatore importante dell’impegno delle aziende verso standard elevati di produzione.Si tratta però di strumenti limitati, perché forniscono informazioni su un singolo aspetto del processo produttivo. Alcune poi sono ideate dalle stesse aziende produttrici, che in diversi casi non sono trasparenti rispetto ai criteri seguiti e si limitano a utilizzare termini generici come “green” o “ecologico”.Un’etichetta prodotta sulla base di standard definiti chiaramente e che tenga in considerazione vari fattori ambientali non solo sarebbe capace di fornire informazioni più complete ai consumatori, ma potrebbe essere anche uno strumento efficace per ridurre le emissioni legate al settore alimentare.Una recente ricerca dell’università di Oxford dimostra infatti che le etichette possono effettivamente influenzare le decisioni dei consumatori e persuaderli a scegliere i cibi meno inquinanti.Attraverso la strategia Farm to fork, parte dello European green deal, l’Ue intende armonizzare l’etichettatura dei cibi entro la fine del 2022. Sono 3 le principali proposte intorno alle quali si sta articolando il dibattito. In primo luogo, l’introduzione del “Nutri-score“, che classificherebbe gli alimenti secondo le loro qualità nutrizionali. Poi, un’etichetta riguardo il benessere degli animali durante il processo produttivo e un possibile ampliamento della gamma di prodotti per cui deve essere indicato il paese di origine. Non è ancora certo che la valutazione ambientale venga inclusa nel Nutri-score.Tuttavia, secondo uno studio del 2020, più della metà della popolazione Ue vorrebbe avere un’idea più chiara dell’impatto ambientale dei cibi da loro consumati.A giugno del 2020, un’iniziativa di cittadini europei ha proposto l’introduzione di un Eco-score, prendendo spunto dai progetti nazionali lanciati da alcuni paesi membri tra cui la Francia e la Germania. Un altro programma pilota, cui hanno partecipato una serie di grandi imprese, è quello dell'”Enviroscore“, che ha preso il via nell’autunno 2020.Il rischio che queste iniziative non abbiano effetti sostanziali, ma solo di facciata, è sempre alto. Il principale elemento critico sono i criteri utilizzati per la formulazione delle etichette. Spesso, questi trascurano aspetti importanti come l’uso di pesticidi, la biodiversità, il benessere animale e ambientale. Questioni che sono state incluse, per esempio, nel sistema di etichettatura francese “Planet-score”.Per contrastare efficacemente il fenomeno però, la soluzione migliore sarebbe quella di avere un’unica modalità di etichettatura a livello europeo, che faccia uso di criteri comprensivi. Anche se il Nutri-score, volendo congiungere la parte nutrizionale e quella ambientale, potrebbe paradossalmente risultare troppo ampia.

fonte Openpolis

Pubblicato in Prima Pagina
Mercoledì, 29 Dicembre 2021 12:19

Gli infortuni sul lavoro ai tempi della pandemia

Gli infortuni sul posto di lavoro sono ancora una realtà in Europa e molte persone perdono la vita in questo modo. La Francia, in particolare, è il paese in cui nel 2018 sono stati registrati più episodi di questo tipo: 3.400 ogni 100mila occupati. Mentre il numero maggiore di incidenti fatali è stato riportato in Austria, con 4,31 decessi ogni 100mila lavoratori. La pandemia ha avuto un impatto su questo fenomeno, riducendo, con il lockdown, le occasioni per incidenti "tradizionali" ma creando allo stesso tempo insicurezza sanitaria. In Italia le denunce per infortunio mortale registrate  nel 2020 rispetto al 2019 sono del 34,5 % . Nel 2020, rispetto all'anno precedente, è diminuito in Italia il numero di denunce sporte per infortunio sul posto di lavoro (-11%), ma è aumentato significativamente il numero degli incidenti mortali. Per quanto riguarda i dati relativi ai primi mesi del 2021, la tendenza sembra si stia invertendo, ma si tratta di informazioni da analizzare con cautela considerata la tardività delle denunce.

Pubblicato in Notizie

Per le ore 18 di oggi è stato convocato il Comitato Tecnico Scientifico regionale e il presidente della regione Siciliana On. Nello Musumeci su La 7 ha preannunciato i possibili provvedimenti. «Non siamo ancora zona gialla in Sicilia, e questo è merito della comunità, temiamo di esserlo tra qualche giorno» ha affermato Musumeci nel corso della trasmissione Omnibus su La 7. «Ogni nostra attenzione è destinata non solo alla tutela della salute, specie dei più fragili e dei ragazzi – dice Musumeci – ma anche ad evitare di bloccare il settore economico che da noi sarebbe una catastrofe. Oggi adotteremo le misure necessarie. Continuando Musumeci ha detto che «Noi siamo d’accordo con l’orientamento generale dei colleghi presidenti delle Regione affinché il governo possa rivedere le regole che disciplinano la quarantena. E’ un fatto di giustizia. Chi si è già sottoposto al vaccino ha il diritto di potersi muovere con maggiore facilità. Sono regole che se non venissero cambiate rischierebbero di bloccare una parte del paese. Oggi riuniamo il nostro Cts perché vogliamo rivedere intanto la distribuzione del personale, vogliamo aumentare i “drive in” con il reclutamento di alcune centinaia di biologi e dare una maggiore attenzione a chi resta in casa perché non si senta un recluso. Bisogna essere particolarmente attenti a garantire la quarantena essenziale solo per chi ne ha obiettiva necessità – ha concluso Musumecii – dieci giorni sono tanti».

Pubblicato in Prima Pagina

CASTELVETRANO, 27 DIC - Mancano i scaldabagni a scuola e genitori e docenti organizzano un mercatino per raccogliere fondi per comprarli. È la singolare iniziativa organizzata al plesso "Borsani" dell'Istituto "Capuana-Pardo" di Castelvetra .  L'idea è nata da un'esigenza e, cioè, quella di poter comprare due scaldabagni per i servizi igienici del plesso frequentato dai bambini. Lo avrebbe dovuto fare il Comune (trasferendo i fondi all'Istituto) e, invece, ci hanno dovuto pensare i genitori. Così i bambini, con l'aiuto delle maestre, hanno realizzato alcuni piccoli oggetti di Natale e poi sono stati donati con libere offerte. La somma raccolta ha consentito di poter acquistare i due scaldabagni che un genitore, Nino Accardo, in forma del tutto gratuita, ha montato. (ANSA

Pubblicato in Dal Territorio

Scatterà dal 10 gennaio l’avvio delle somministrazioni dei richiami (booster) con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose.La data, che fino ad ora era soltanto una ipotesi, è stata confermata oggi dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, in vista all’hub vaccinale nella caserma degli Alpini Vian di Cuneo. “Darà un ulteriore impulso alla campagna; stiamo correndo per cercare di arginare la variante Omicron". Intanto in questi giorni c'è la corsa al tampone e le code nelle farmacie per le vaccinazioni. Un pò mi sembra che la realtà ci dice che i nostri comportamenti sono pari a cellule inpazziete tra disinformazione , non rispetto delle regole ,i trasporti ancora non garantiscono il distanziamento e episodi di abuso di potere nel controllo del green pass che nel tempo si sta dimostrando sempre più insicuro. Ne è l'esempio ciò che è accsaduto a Siracusa e riportato dal sito " Siracusa Oggi": Positivi al Covid-19 ma con Green Pass verde, lasciapassare per muoversi in tutta libertà. A distanza di 6 giorni dall’esito del loro tampone molecolare, per due cittadini siracusani, marito e moglie, non è cambiato nulla. Se fossero in malafede, insomma, potrebbero andare dove vogliono. C'è bisogno di estrema chiarezza e nel contempo rispetto delle regole , ma la gente ogni giorno perde fiducia nella comunicazione per cui decide da se quale atteggiamento mettere in atto per la propria salute.

Pubblicato in Prima Pagina