Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Crediamo che il punto interrogativo sia da intendere come consapevolezza che l'edizione 2021 del carnevale di Regalbuto non si farà. A conti fatti la data del 15 febbraio che quest'anno coinciderebbe con l'ultima domenica delle quattro precedenti le sfilate che segnano il clou , sia piuttosto vicina  per sperare , data la situazione della diffusione del Covid - 19 in Italia, che cambi la situazione  per cui è lecito pensare che purtroppo quest'anno una delle feste più attese dai regalbutesi non si svolgerà così come accaduto negli anni precedenti. Ciò provecherà senza dubbio notevoli ripercussioni economiche che aggraverebbero le già precarie possibilità di commercianti e artigiani che dal Carnevale ricevevano una boccata di ossigeno non indifferente. Visto dal lato della salute e della diffusione del virus c'è da sperare infine  che il senso di responsabilità di ognuno prevalga sul desiderio di "fare festa" per evitare guai peggiori già a partire dai prossimi fine settimane.

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Passa in fascia arancione la Sicilia. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Oltre alla Sicilia, passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

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Da lunedì 11 gennaio l'Asp ha Enna ha comunicato sul proprio sito che partirà la campagna di vaccinazioni per gli ultraottantenni. Delle quattro categorie che il Ministero della Salute ha identificato come da vaccinare in via prioritaria nella fase iniziale, con circa 1.500 vaccini già inoculati, sono già state quasi completate quella degli operatori sanitari e sociosanitari e delle RSA ed è già stata avviata quella delle case di riposo secondo criteri di maggiore numero di ospiti.

Parte, invece, lunedì, la vaccinazione per gli oltre 13.000 ultraottantenni, nati dal 1940 indietro,  della nostra Provincia che potranno prenotarsi già da subito per uno dei due punti di vaccinazione, l’Umberto I di Enna ed il Basilotta di Nicosia, tramite CUP.

L’Azienda Sanitaria Provinciale, tenuto conto che in relazione alla campagna vaccinale degli ultraottantenni che partirà, come comunicato, a far data da lunedì 11 gennaio p.v. ha già ricevuto oltre un centinaio di richieste, ritiene opportuno attivare un canale unico preferenziale per l’accesso alla prenotazione da parte dell’Utenza della fascia di età interessata (80 anni e oltre).

Pertanto, è stata prevista l’apertura straordinaria del Call Center nella giornata di sabato 09/01/2021 dalle 8.15 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00 che potrà essere contattato telefonando da telefono fisso al numero verde 800.679977 o da telefono cellulare al numero 0935.520810.

Negli successivi giorni la prenotazione potrà avvenire solo tramite Call Canter dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 17,00, sempre ai numeri sopra indicati.

Fino a quando non saranno aumentate le dosi di vaccino messe a disposizione dal Ministero e dalla Regione, saranno vaccinati ognuno dei giorni da lunedì a sabato, 132 ottantenni all’Umberto I e 48 al Basilotta di Nicosia.

 

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Con l'approvazione delle variazioni al regolamento comunale sulla rateizzazione per la rateizzazione per la riscossione coattiva delle entrate comunali , in vigore dall'1 gennaio 2020, è bene stare attenti alle scadenze per evitare maggiori sanzioni. Dalla data della notifica il cittadino ha sessanta giorni di tempo per dimostrare di aver pagato l'Imu e la Tasi per gli anni 2015 e 2016 oppure per ottemperare al versamento tramite l'F24 allegato all'avviso o chiedere la rateizzazione del debito inviando con una Pec o presso l'ufficio protocollo del Comune la richiesta di rateizzazione. Scaduti i sessanta giorni l'Ente potrà già attivare tutte quelle azioni esecutive che sono figlie della riscossione coattiva. Nel caso si scelga la rateizzazione secondo l'articolo 8 del regolamento la domanda deve essere presentata entro i sessanta giorni dalla notifica. CLICCA SUL LINK  : https://www.comune.regalbuto.en.it/getfiles.php?t=doc_modulistica&id=78

 

 

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Giovedì, 07 Gennaio 2021 17:26

Annullata la festa di Sant'Agata.

C'era da aspettarselo e del resto non poteva essere diversamente. A Catania è stata annullata la festa di Sant'Agata e vorremmo immaginare quanto sia stato difficile prendere una tale decisione. Annullata la Festa di Sant'Agata a causa dell'emergenza Covid
I membri promotori del Comitato per la Festa di Sant'Agata, vista l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia e alla luce delle attuali disposizioni delle competenti autorità e di quelle che a breve si prevedono, comunicano che la Festa della Santa Patrona quest'anno non potrà svolgersi con le modalità consuete. Saranno assicurati esclusivamente alcuni momenti religiosi, il cui calendario verrà comunicato successivamente.

 

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Il 5 gennaio scorso si è svolta la seduta del Consiglio Comunale durante il quale si sono affrontati importanti punti all'ordine del giorno e tra questi alcune variazioni al regolamento per la rateizzazione per la riscossione coattiva delle entrate comunali , in vigore dall'1 gennaio 2020, regolamento che doveva essere adeguato alla normativa della legge 160/2019 con riferimento all'art.1 commi 792 e seguenti sugli avvisi accertamenti esecutivi . Come si ricorderà avevamo dato notizia sul fatto che la quasi totalità delle famiglie regalbutesi nel mese di dicembre dello scorso anno hanno ricevuto almeno un avviso di accertamento sulle imposte comunali Imu e Tasi relativi agli anni 2015 e 2016. Sul regolamento approvato all'unanimità durante il consiglio comunale del settembre scorso , si è incentrata la quasi totalità del tempo con la discussione degli emendamenti. Alcuni presentati dal gruppo consiliare Regalbuto Riparte relativi all'articolo 8 che riguarda la rateizzazione , la riduzione della sanzione del 30% sull'ammontare del debito. Dopo il Consiglio Comunale il gruppo Regalbuto Riparte ha pubblicato sui social il comunicato stampa che di seguito avrete modo di leggere. Nel primo emendamento  - scrivono sul Comunitato Stampa , abbiamo proposto che a tutti i cittadini fosse permessa la rateizzazione dei tributi locali per evitare che fosse così il responsabile della gestione del tributo a concedere la possibilità di rateizzazione."  L'articolo 8 del regolamento approvato nel settembre 2019 ,prevedeva che fosse il Responsabile dell'Ufficio Tributi o quello delle entrate patrimoniali a concedere la ripartizione del debito previa presentazione dell'Isee inferiore a 15.000 euro. " Dopo ampia e accesa discussione - scrive Regalbuto Riparte - e grazie alla preparazione e sopratutto grazie all'insistenza argomentata dei nostri consiglieri si è ottenuto che chiunque può chiedere la rateizzare fino ad un massimo di € 10.000,00  con la sola dichiarazione  di trovarsi per vari motivi in un momento di obbiettiva difficoltà, senza presentazione dell'Isee "  Sul secondo emendamento - approvato anch'esso all'unanimità , Regalbuto Riparte proponeva "  l’estensione da € 6.000,00 ad € 10.000,00 del debito da rateizzare senza che necessiti l'obbligo della produzione della polizza fideiussoria riducendo i già esagerati costi aggiuntivi per i contribuenti. "   Sul terzo emendamento invece i consiglieri comunali dei vari gruppi e partiti si sono confrontati esprimento diversi pareri. In pratica il Gruppo Regalbuto Riparte proponeva la riduzione della pesante sanzione del 30%  ( sembra sia un valore massimo previsto dalla legge n.d.r) fino al 15% del valore del debito per  " tutti i contribuenti che chiedono la rateizzazione ed indipendentemente dal debito producono polizza assicurativa fideiussoria a mezzo di istituto di credito o assicurativo. Quest’ultimo emendamento - scrivono i consiglieri comunali di R.R. è stato votato favorevolmente solo ed esclusivamente dai consiglieri Romano, Todaro, Meli e Beninati e votato contro  dai restanti gruppi  e per tale motivazione ha avuto esito negativo. "  Pertanto resta invariata la percentuale della sanzione del 30% a carico del contribuente debitore.Nel proseguo della discussione il gruppo “Regalbuto Riparte” ha evidenziato che l’amministrazione è stata volutamente inerte nel far applicare l’art. 2 del regolamento della riscossione coattiva. Lo stesso infatti, prevede un l’avviso bonario senza l’aggravio di interessi e sanzioni dando al contribuente dopo l’avviso 15 gg. di tempo per regolarizzare il dovuto.Al comma 2 dello stesso articolo era previsto che gli accertamenti dovevano essere fatti entro l’anno successivo della scadenza del pagamento spontaneo, e non come è stato fatto dopo cinque anni, quasi vicina alla prescrizione . Così facendo, tanti contribuenti non trovando la ricevuta di pagamento sono “costetti” a ripagare con sanzioni ciò che hanno probabilmente già pagato.Tanti altri, vengono a conoscenza, del dovuto dopo cinque anni e viene spogliato della possibilità di regolarizzarsi e sono gravati nei restanti quattro anni di esagerate sanzioni. Per noi tutto ciò è ingiusto e iniquo nei confronti di tutti i regalbutesi. " 

 

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Il dato emerge dal ministero dell’istruzione (Miur), nel nostro paese le scuole dotate di impianti sportivi sono meno della metà e ciò  ci può  aiutare a capire quale sia il livello di accessibilità allo sport per i ragazzi nelle varie zone del paese. Quando si parla di contrasto alla povertà educativa, spesso gli aspetti legati all’attività fisica vengono sottovalutati. Questo però è un errore. Praticare uno sport infatti, oltre ai  riconosciuti  benefici dal punto di vista fisico e psicologico, offre occasioni di confronto, di socialità e di acquisizione di valori. Elementi che possono avere un impatto determinante sulla crescita dei giovani. Tutti i minori dovrebbero avere la possibilità di praticare sport, a prescindere dal contesto sociale o economico di origine. Purtroppo però, questo non sempre è possibile. In base ad una rilevazione Istat, infatti, il 13,8% degli italiani dichiara di non fare sport per motivi economici. Quindi per molte famiglie potrebbe essere complesso far praticare uno sport ai propri figli. L’attività fisica in orario scolastico diventa quindi per molti giovani l’unica occasione di praticare uno sport.La presenza di strutture sportive all’interno degli istituti scolastici (palestre, piscine) assume quindi un ruolo centrale nella crescita dei giovani. Oltre alle ore di educazione fisica mattutine, infatti, una palestra scolastica può essere utilizzata per attività pomeridiane. Anche attraverso la presenza di associazioni che potrebbero offrire la possibilità ai ragazzi di praticare uno sport a costi ridotti. In questo modo, la palestra diverrebbe un presidio sociale anche al di fuori della scuola. Diventa quindi fondamentale capire come le strutture sportive scolastiche siano distribuite sul territorio. Dai dati raccolti dal Miur la media nazionale degli edifici scolastici con una palestra è del  40,8% . In Sicilia il dato è del 36,70% , la regione con il più basso numero di palestre annesse agli edifici scolastici è la Calabria con il 20,50%. Tra le regioni virtuose al primo posto il Friuli ( 57,80%) , Piemonte ( 51%) e Toscana ( 48% )

FONTE  OPENPOLIS.IT

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Come sta cambiando il livello di istruzione in Italia  ? I dati pubblicati attraverso il censimento permanente mostrano che il livello di istruzione, nell’arco di un decennio, è aumentato in modo generalizzato nel nostro paese. Ma le differenze restano molto ampie a livello locale. A dicembre, Istat ha pubblicato i primi dati provenienti dal censimento permanente. Si tratta di un cambio di paradigma per le possibilità di monitoraggio su temi chiave come istruzione e condizione economico-sociale delle famiglie.

Molti degli indicatori - analizzati dalla fondazione Openpolis -  in chiave comunale – ad esempio evidenziano l’uscita precoce dal sistema di istruzione, oppure il tasso di famiglie con figli con potenziale disagio economico – risalgono all’ultimo censimento, nel 2011. E quindi, anche se restano uno strumento prezioso, parlano di un paese che è molto cambiato nel corso di un decennio.  1,4% minori in povertà assoluta nel 2019. Erano il 5% nell’anno del censimento.Anche a causa dell’emergenza Covid-19, e dell’impossibilità di procedere con rilevazioni sul territorio, i primi dati rilasciati a livello comunale riguardano soprattutto le informazioni strutturali, come le variabili demografiche, quelle di stato civile e il livello di istruzione della popolazione dai 9 anni in su. Ma questa attività di raccolta è la premessa per poter aggiornare anche indicatori più complessi, come quelli già citati.E già adesso, i dati pubblicati consentono di individuare tendenze e andamenti che per il futuro del nostro paese sono cruciali. Ad esempio il livello di istruzione, che dal 2011 è aumentato sull’intero territorio nazionale. All’ultimo censimento, i residenti sopra i 9 anni con al massimo la licenza media erano il 57,4% della popolazione, oggi sono il 50,1%.

Aumentano soprattutto i diplomati (+4,5 punti percentuali), mentre è più contenuto l'incremento dei laureati (+2,6 punti).Va sottolineato come, nonostante il miglioramento complessivo che emerge da questi dati, i confronti internazionali indichino come il nostro paese resti ancora piuttosto lontano dagli altri stati Ue. L'abbandono scolastico tra i giovani, ad esempio, pur diminuito negli ultimi anni, resta ancora al 13,5% (contro una media europea del 10,3%). Nel 2019 l'Italia è quinta in Ue per tasso di abbandono dopo Spagna (17,3%), Malta (17,2%), Romania (15,3%) e Bulgaria (13,9%). Inoltre, i dati del censimento permanente offrono finalmente una vista su quanto siano ancora forti le differenze interne al paese. In primo luogo tra regioni diverse: la percentuale di residenti sopra i 9 anni con al massimo la licenza media raggiunge i livelli più alti in Sardegna (57,4%), Sicilia (56,5%) e Puglia (56,4%). Al contrario, quelle dove il dato è più basso sono il Lazio (42,3%) e le province autonome di Trento e Bolzano (43%).Le differenze non emergono solo tra regioni diverse, ma anche a livello locale. La quota più alta di residenti con al massimo la licenza media si registra soprattutto in 3 province sarde (Sud Sardegna, 63,9%; Oristano, 61,9% e Nuoro, 61,4%) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (61,9%). In questi territori il dato supera di oltre 10 punti la media nazionale, ma anche le rispettive medie regionali (57,4% per la Sardegna e 56,4% per la Puglia). Seguono 4 province siciliane: Caltanissetta (60,0%), Ragusa (59,9%), Enna (59,7%) e Trapani (58,4%).

Le aree dove la quota di diplomati o laureati è più elevata sono le città metropolitane di Roma e Milano. Qui la percentuale di residenti senza diploma è rispettivamente 39,6% e 41,8%. Scendendo a livello comunale, questi dati sono confermati da quelli dei rispettivi capoluoghi.

Tra i 10 comuni più popolosi, sono infatti Milano (35,7%), Bologna (36,6%) e Roma (36,7%) quelli con meno residenti senza diploma.

FONTE OPENPOLIS.IT

 

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Il Consiglio dei Ministri di ieri ha dato il via libera al rientro in presenza al 50% per le scuole secondarie di secondo grado dal prossimo lunedì, 11 gennaio. Dal 7 al 9 gennaio le lezioni si svolgeranno, invece, a distanza, con la didattica digitale.
Per le studentesse e gli studenti della scuola dell'infanzia e del primo ciclo (primarie e secondarie di primo grado) la ripresa avverrà, dal 7 gennaio, in presenza.
Fin qui le disposizioni nazionali. Restano ferme le eventuali disposizioni adottate, con ordinanze territoriali, dalle singole Regioni. L’assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla, ha diffuso  tramite l’Anci, le nuove direttive per la ripresa delle attività didattiche in presenza negli istituti d’istruzione di secondo grado. Dall’8 gennaio prossimo la ripresa delle predette attività didattiche sarà limitata al 50% dell’utenza studentesca, oltre i portatori di disabilità o di bisogni educativi speciali ai quali dev’essere comunque assicurato il quotidiano accesso alle lezioni.

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Il Comune di Regalbuto per gli Stati Uniti D'Europa. La richiesta al Civico Consesso cittadino è stata proposta dal diretticìvo di Volt Enna . A tale proposito è lo stesso Volt che ha comunicato il fatto che : "Il consiglio comunale di Regalbuto ha approvato la mozione “OneEurope” presentata da Volt per far diventare Regalbuto comune promotore dell'idea di un'Europa unita, libera e forte. Il comune si impegnerà nell’installare dei cartelli all'ingresso del paese con su scritto “Città per la Repubblica d’Europa”. E verranno organizzati eventi per l'approfondimento dell'idea federalista. Ringraziamo tutti i gruppi consiliari per aver permesso un'approvazione unanime che rafforza ancora di più il significato di questo gesto."

 
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