Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

In ordine di tempo l'incontro con Nino Di Giacomo , candidato alla presidenza della Fipav Sicilia, che si è svolto domenica sera ad Agira si sono di fatto concluse le riunioni organizzate dal Volley Agira  che hanno avuto lo scopo di sentire dalla viva voce dei candidati sia a livello territoriale che regionale quali sono i programmi e i motivi che li hanno spinto a candidarsi.. In precedenza ospite del sodalizio ennese era stato Giuseppe Gambero , che concorre alla presidenza regionale della Fipav , e Davide Sutera e Maurizio Ragusa entrambi candidati a succedere a Gambero nel Comitato Territoriale Fipav di Catania. " Abbiamo voluto per la par condicio - ha detto in apertura della riunione Gaetano Lupo presidente del Volley Agira  - organizzare questi incontri per dar modo ai candidati di esprimere le loro opinioni e i programmi che intendono realizzare durante il prossimo quadriennio alla guiida dei rispettivi comitati. Perchè nel territorio di Enna ? Le poche società rimaste - ha continuato Lupo - sentiamo l'esigenza di porre sotto i riflettori la grave situazione della pallavolo ennese che oramai è ridotta a solo otto società affiliate di cui solamente 4 iscritte ai campionati. Sentiti tutti i concorrenti ,da ora in poi - ha sottolineato Gaetano Lupo - ogni società sportiva che ha diritto al voto prenderà le opportune scelte in merito a chi votare."  Gli 'incontri con Giuseppe Gambero e Nino Di Giacomo hanno comunque raggiunto l'obiettivo di tracciare un resoconto sul territorio ennese in particolare  sulla crisi delle società sportive , sempre meno numerose , e sulle sempre meno iscrizioni da parte dei ragazzi. I Candidati alla presidenza della Fipav Sicilia, hanno avuto modo così di poter ascoltare i presidenti delle società ennesi. Più in generale comunque i discorsi si sono allargati sui territori siciliani che soffrono la crisi endemica della pallavolo, e di progetti che si potranno realizzare per cercare di invertire il trend che vede la Sicilia sempre più in calo di affiliazioni  e  tesseramenti  di dirigenti, atleti, arbitri e allenatori. Numeri impietosi se si pensa che nel corso del quadriennio appena trascorso le società affiliate sono passate da 313 ( stagione 2016/2017) a 281 nella stagione 2019/2020 . Il Covid e il conseguente fermo delle attività e dei campionati potrebbe fare il resto. Numeri impietosi dunque che indicano un passato da dimenticare e un presente tutto da costruire. A conclusione dell'incontro con Nino Di Giacomo il presidente del Volley Agira , nonchè candidato per la lista di Davide Sutera al territoriale di Catania, ha espresso la volontà della propria società sportiva di votare per Sutera e Nino Di Giacomo " coerentemente - ha detto - alle scelte che abbiamo fatto." Le immancabili " Cassatelle di Agira " offerte dalla Società di Agira , hanno addolcito alcune serate di confronto sui tempi della pallavolo.

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Venerdì, 18 Dicembre 2020 11:34

FEU DICE NO ALLE PRIMULE DI ARCURI

Roma 15 Dicembre 2020 – FEU, filiera eventi unita, la nuova associazione a tutela di tutto il settore degli eventi boccia i centri vaccinali nelle piazze italiane a forma di primula. L’ultima uscita del commissario all’emergenza Domenico Arcuri che ha lanciato il romantico progetto “L’Italia rinasce con un fiore”, firmato beneficamente dall’archistar Stefano Boeri, fa discutere gli associati FEU e non solo. “Ci sono miliardi di gazebo chiusi e fermi da marzo 2020 nei magazzini delle aziende e loro che fanno? Chiedono che vengano costruiti, con i soldi pubblici, delle nuove strutture, che non troveranno poi nessun altro utilizzo, dai costi esorbitanti, in un momento in cui non riescono neanche a dare ristori equi a tutte le persone. Continuando così a tenere immobili le nostre aziende e a far morire 570.000 addetti ai lavori” lamenta Adriano Ceccotti, presidente di FEU. L’associazione, nata da 35 giorni che chiede equi sostegni al Governo senza distinzione di codici ateco concentrata ora sul creare protocolli tecnici per una fattiva ripartenza, che ha al suo interno oltre 900 iscritti, 1700 aziende presenti sui gruppi e oltre 4400 su facebook, batte i pugni sul tavolo per farsi sentire, perché questa iniziativa pare ridicola. “In FEU siamo divisi in categorie e tra loro abbiamo le imprese di tensostrutture, sono 75, che con il loro materiale che hanno chiuso nei loro magazzini potrebbero coprire almeno 1.500.000 mq e che non sono stati presi assolutamente in considerazione per questa iniziativa”. Quindi non solo senza ristori dall’inizio della pandemia ma anche raggirati da iniziative irragionevoli. Ricordiamo che tutto il settore degli eventi, e parliamo del 2,5% del pil nazionale cioè circa 65 miliardi di euro annui, non ha ricevuto ristori perché considerati invisibili dai codici ateco e pare continuino ad esserlo. Non solo tensostrutture ma il progetto di Arcuri necessita di pannelli, divisori, porte, pedane, pavimentazioni, impianti elettrici, allestimenti interni, servizi di sicurezza… tutte professionalità che fanno parte della filiera degli eventi, e che sono in lockdown da marzo. E continuano ad esserlo. Nonostante ciò la filiera si rende disponibile ad aprire un dialogo propositivo con Arcuri e a proporre un progetto nel rispetto dell’emergenza sanitaria ed economica della nostra Nazione. Al momento troppe le cose da capire di questa iniziativa: dove finiranno poi queste strutture? Quanto costeranno? “Da una nostra stima interna – spiega Yuri Bricherasio referente della categoria tensostrutture e gazebo per FEU - essendo un progetto personalizzato ogni primula costerà dai 70.000 ai 100.000 euro”. E a conti fatti sostenendo Arcuri che “all’inizio ci saranno 300 punti di somministrazione per poi arrivare a 1500 gazebo nella fase massima” il costo per gli italiani sarà, stando ai conti fatti sommariamente da Bricherasio, di 150.000.000 di euro per vaccinarsi sotto una primula. Il tutto senza sapere con certezza neanche se i vaccini prenotati dall’Italia arriveranno nelle date previste. La serietà continua ad essere messa da parte dal cast del Governo che invece pensa a rendere simpatica solo la comunicazione. Però il Commissario straordinario, spiega che “molte aziende svolgeranno questa funzione pro bono, come ha fatto l’architetto Boeri”. Continua il rappresentante di categoria, “Ma nessuna delle nostre aziende ad oggi è stata chiamata né per un preventivo, né per partecipare ad una gara d’appalto, ne tantomeno per “regalare il frutto del loro ingegno – usando le parole di Arcuri - affinché gli italiani possano vaccinarsi”. E noi continuiamo a chiederci: “Perché non spendono questi soldi per gli ospedali utilizzandone diversamente molti meno per noleggiare piuttosto materiali già esistenti? Perché non possono darci equi sostegni e poi trovano i soldi per queste iniziative? Perché ci sentiamo così presi in giro?”. La primula per i vaccini sembra seguire la scia dei banchi a rotelle: inutile. L’Italia merita di più.

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Roma – È nata a Roma il 5 novembre 2020 FEU - la filiera degli eventi unita, un’associazione a tutela di un settore completamente dimenticato dal governo: quello degli Eventi. Un settore dal valore del 2,5% del Pil nazionale. I numeri della Event Industry parlano chiaro: oltre 570.000 posti di lavoro a rischio, persone, che creano un indotto di 65 miliardi di euro per l’Italia intera e che nel 2020 hanno subito un crollo del fatturato rispetto l’anno precedente dell’87% per un valore pari a 45,5 miliardi di euro. Da queste cifre emerge la necessità di difendersi. FEU è un comitato spontaneo no profit a tutela di tutte le aziende private e partita iva specializzate nel settore di eventi privati e organizzazione di matrimoni, generato in forma volontaria per dar voce al disagio di tutto un comparto che ha un grande impatto sull’economia nostrana e che in soli 20 giorni dalla sua nascita è riuscito ad ottenere un’audizione in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati facendo diventare le proprie proposte emendamenti, ora al vaglio del Parlamento per la prossima manovra finanziaria. È un movimento nato di pancia da un messaggio WhatsApp dell’attuale Presidente Adriano Ceccotti, nome emblema della professionalità settoriale nazionale, e che oggi vanta in pochissimi giorni oltre 900 associati, 4500 iscritti ad un gruppo Facebook, 1800 aziende di settore attive, 25 referenti di categoria (queste le categorie: produzione allestimenti, location, catering, fioristi, organizzazione matrimoni, service audio e luci, intrattenimento musica, dj, cocktail bar catering, servizio fotografico e video, abiti da sposa uomo/donna, cake designer, tensostrutture, noleggio materiali, party planner, animazione bimbi – balloon artist, noleggio arredi, makeup&hairstylist, spettacoli pirotecnici, agenzie eventi, bomboniere – partecipazioni – stationary – calligraphy, noleggio auto con conducente, agenzie viaggio di nozze, security, hostess) ed un manifesto trasparente e rappresentativo di tutte le richieste delle aziende che gravitano intorno al reparto. “Noi non vogliamo dare risposte - dice il Presidente - noi vogliamo essere riconosciuti e rispettati come è giusto sia. Perché esistiamo e portiamo nella nostra nazione più di 65 miliardi di euro annui”. Un’associazione che vuole provvedere al riconoscimento di equi sostegni per tutto il periodo di emergenza da parte delle istituzioni (aiuti a fondo perduto, detassazioni dei contributi, redditi di emergenza per le partite iva, sospensione dei mutui e leasing), e che si pone l’obbiettivo di avanzare nuove strategie per riprogrammare una giusta ripartenza con dei protocolli sanitari adeguati, apertura ai corridoi turistici e bonus per le aziende e per i privati.

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Può capitare di ricevere , dal 2020 e successivi anni , un avviso di accertamento esecutivo tributi locali . A Regalbuto in questi giorni i citofoni delle abitazioni suonano un pò in tutte le case delle famiglie alle quali vengono notificati gli accertamenti Imu e Tasi relativi agli anni 2015 e 2016. In genere si tratta di parziale o omesso versamento dell'imposta municipale. Sono migliaia le notifiche già effettuate o in itinere. Perchè così tanti avvisi ? Vediamo di capirci qualcosa. Nel 2015 con la delibera n° 45 del 30 luglio del consiglio comunale venivano  stabilite le nuove aliquote Imu e Tasi relative alle unità immobiliari. La poca informazione o il dare forse tutto per scontato ha portato i contribuenti a calcolare i tributi Imu e Tasi con le tariffe in vigore prima del 2015 e 2016, a questi i si aggiungono coloro che hanno del tutto omesso il pagamento o che hanno pagato in ritardo. Ciò per effetto della legge ha ingenerato l'attuale situazione che oggi registriamo. Per fare un esempio per tutti l'Imu per le aree fabbricabili  e per alcune fattispecie di immobili era passata dal una aliquota del 7.6 per mille al 9,20 per mille. Ciò ha comportato da parte degli uffici comunali il calcolo del conguaglio e dunque l'emissione degli avvisi di accertamento. Si tratta di un nuovo avviso di accertamento che gli Enti Locali devono emettere ai sensi della legge 27/12/2019 n° 160 art.1 comma 792 . Con la vecchia normativa gli uffici tributi dovevano prima emettere un atto di accertamento e solo successivamente potevano creare un ruolo coattivo da cedere ad un concessionario della riscossione per gli utenti morosi, il quale a sua volta avviava tutte le procedure tendenti alla riscossione forzata delle somme. Ma cos'è cambiato con l'avviso di accertamento esecutivo dei tributi ? 

Cambia completamente l'iter procedurale soprattutto riguardo la riscossione coattiva. Infatti questo istituto consente di emettere un atto unico che contiene già tutti gli elementi per costituire un titolo idoneo al recupero coattivo dell'importo da riscuotere. In pratica il comma 792 ha previsto che tutti i provvedimenti emessi dal 1 GENNAIO 2020 devono contenere  gli elementi utili da costituire titolo esecutivo allo scadere dei 60 giorni dalla loro notifica. Scaduto il termine il Comune potrà attivare  quelle azioni esecutive quali il fermo di autoveicoli, pignoramenti etccc...Da notare infine che la legge 160/2019 dà modo anche agli altri Enti ( province, Consorzi , comunità montane e altri, la possibilità di utilizzare l'accertamento esecutivo. Sono escluse solamente le Regioni. 

Fin qui ci sembra di aver chiarito quali siano gli  effetti di legge. Restano però alcune domande che in molti si fanno . La prima delle quali è quella del perchè siano trascorsi  ben cinque anni dal 2015 per avviare con la nuova Legge 160/2019 , l'avviso di accertamento esecutivo che ha comportato una sanzione pari al 30% dell'importo calcolato che in alcuni casi ha aggravato  il sensibile aumento del tributo a danno del contribuente ?  Prima dell'entrata in vigore della legge 160 l'Ente Comune era in grado di attivare le vecchie procedure evitando tra l'altro il trascorre di così tanto tempo  a prevedere i cinque anni di periodo di prescrizione secondo quanto stabilito dalla legge 27 dicembre 2006 n° 291 ? 

Vogliamo infine sottolineare che a fronte di un danno causato al Comune che si riflette sull'intera comunità omettere di pagare i tributi o per necessità o per dimenticanza o per volontà propria non esonera il contribuente a non effettuare il pagamento dei tributi. A questo proposito siamo a conoscenza che l'Amministrazione Comunale sia già al lavoro per la stesura di un nuovo regolamento che preveda l'emissione delle rate specie per quelle famiglie che  in questo momento storico del paese non potranno ottemperare al pagamento . Ma è anche ' opportuno , secondo noi , che se necessario al fine di far evitare il pagamento della pesante sanzione , che si valuti l'emissione di un avviso bonario per gli utenti morosi  ancor prima dell'emissione dell'avviso di accertamento che specie nella parte sanzionatoria crea al cittadino contribuente un danno economico secondo noi eccessivo. In questo modo ognuno avrà modo di effettuare il pagamento con IL RAVVEDIAMENTO OPEROSO che non comporta una eccessiva sanzione a tutto vantaggio sia del Comune di Regalbuto che soprattutto del Cittadino. Trascorso un determinato numero di giorni stabiliti , se trascorsi infruttuosamente , il Comune potrà attivare le procedure di Legge. 

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La decima edizione del Censimento si è conclusa il 15 dicembre 2020. Regalbuto concorreva con due siti : il Lago Pozzillo per la categoria delle zone lacustre che si è classificata all'881 posto con appena 207 voti che si rivelano troppo pochi per un ambiente naturale che è tra i più belli della Sicilia. L'altro sito di maggiore interesse per il territorio di Regalbuto in concorso al Fai era il Convento di Sant' Antonio fuori le Mura che ha totalizzato solamente 67 voti finendo 2342° posto nella classifica tra i beni ecclesiastici. C'è da dire che il "convento" pur essendo conosciuto a Regalbuto è difficilmente visitabile ma c'è da sottolineare che rappresenta uno dei luoghi più suggestivi per la posizione e l'ambiente cho lo circonda. Il Convento è collegato alle grotte circostanti tramite camminamenti e scalinate intagliate nella roccia. Gli intagli artificiali, il tipo di nicchie scavate nelle pareti, la presenza di canalette per convogliare l'acqua in una grande cisterna rettangolare farebbero ascrivere il complesso all'età bizantina. Tra i vari impianti dell'insediamento rupestre merita particolare attenzione "u trappitu", una serie di vasche comunicanti fra loro che venivano utilizzate, molto probabilmente, per la macerazione delle olive o per la lavorazione della canna da zucchero. Sia il Pozzillo che il Convento per la loro natura meritano forse maggiori attenzioni , ognuno con le proprie peculiarità, e dunque se il Pozzillo è in effetti maggiormente conosciuto il Convento di Sant'Antonio , potrebbe diventare la vera novità turistica della città.  

 

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Giovedì, 17 Dicembre 2020 14:11

Finalmente Liberi !!

E' il giorno della liberazione per i 18 pescatori di Mazara del Vallo che da 108 giorni erano trattenuti in Libia, sotto la sorveglianza dei militari del generale Khalifa Haftar. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è volato a Bengasi insieme con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per riportarli in patria. Il Quirinale ha fatto sapere che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato informato da Conte e ha appreso con "grande soddisfazione" la notizia. Il capo dello Stato ha rivolto il suo apprezzamento agli apparati dello Stato che hanno lavorato per la positiva conclusione della vicenda."Buon rientro a casa", ha scritto il premier Conte su Facebook, dove ha postato una foto dei pescatori italiani liberati. Sempre su Facebook, il ministro Di Maio ha scritto: "Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa.Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo.Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia".

Pubblicato in politica
Giovedì, 17 Dicembre 2020 13:54

E' una Italia sempre più " anziana "

Sono i numeri pubblicati nell'ultimo censimento Istat che fotografa una Italia sempre più formata da persone anziane il cui rapporto coi giovani è passato che in settant'anni da neno uno per bambino al 53% della popolazione. L'età media degli italiani si è innalzata nel 2019 di due anni rispetto al 2011 (da 43 a 45 anni) ed è cresciuto in modo esponenziale l'indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra gli over 65 anni e gli under 15. Lo si legge nei primi dati del Censimento permanente della popolazione relativo al 2019 diffusi dall'Istat.Secondo il Censimento ISTAT, il numero di anziani per bambino passa da meno di uno nel 1951 a cinque nel 2019 (era 3,8 nel 2011) e l'indice di vecchiaia è notevolmente aumentato, passando dal 33,5% del 1951 a quasi il 180% del 2019 (148,7% nel 2001). Tutte le classi di età sotto i 44 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011 mentre aumentano di molto le persone dai 45 anni in su che passano dal 48,2% del 2011 al 53,5% del 2019. La causa è da ricercare nel numero delle nascite che non colmano il gap, ma anche a causa di altri fattori. 

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BRUXELLES (Reuters) - I Paesi dell'Unione europea avvieranno le vaccinazioni contro il nuovo coronavirus a partire dal 27 dicembre. Lo ha comunicato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Il 27, 28 e 29 dicembre le vaccinazioni inizieranno in tutta la Ue", ha scritto von der Leyen su Twitter.La presidente della Commissione aveva in precedenza richiesto un avvio coordinato delle vaccinazioni in un unico giorno per tutti e 27 i Paesi del blocco. Anche l'Italia ha la sua data per l'inizio delle vaccinazioni anti-Covid. Il giorno da segnare sul calendario arriva subito dopo Natale, ed è, secondo quanto rivelato dal ministero della Salute, il 27 dicembre, data in cui verranno somministrate le prime dosi al personale sanitario. Lo ha fatto sapere il dicastero in seguito alla riunione tenutasi in mattinata tra il ministro Roberto Speranza e il Commissario straordinario Domenico Arcuri. Ovviamente, ha poi precisato il comunicato, la condizione da rispettare sarà il completamento di "tutte le procedure di verifica sul vaccino di Pfizer e Biontech da parte di Ema e Aifa".

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Mancano pochi giorni all'uscita dei bandi dei progetti in servizio civile universale e Garanzia Giovani per l'anno 2021 per i quali la misericordia  di Regalbuto ha raggiunto il massimo punteggio. Pertanto si invitano i giovani del nostro paese di età compresa tra i 18 e 28 anni a  presentare la domanda e vivere una grande opportunità ed esperienza di vita. Sono 3  i progetti che verranno avviati, con un numero totale di posti disponibili di 13 giovani.

- Progetto  "Nonni Felici VIII" settore assistenza, vedrà impegnati n. 8 Volontari (di cui 1 posto dedicato a Giovani con bassa scolarizzazione) in Attività, azioni e interventi a favore di anziani e disabili; Assistenza domiciliare, cura della persona, spesa a domicilio, disbrigo pratiche, prenotazioni visite specialistiche, acquisto e consegne beni di prima necessità; Attività di socializzazione e integrazione sociale; Assistenza alla popolazione per eventi e/o manifestazioni; Accompagnamento assistito, assistenza telefonica, trasporti sociosanitari, trasporti dializzati presso centri Dialisi.

- Progetto "S.I.R.E Sistema Integrato Risposta Emergenza 2020" settore Protezione Civile, vedrà impegnato n. 1 Volontario in attività di protezione civile nonché attività di ricognizione sulle allerte emesse; Attività di assistenza alla popolazione, quali distribuzione di beni di prima necessità; Attività antincendio, monitoraggio frane, neve, nubifragi; Azioni di sensibilizzazione ed accoglienza migranti.

- Progetto Garanzia Giovani "Silver Taxi 3.0" che vedrà impegnati n. 4 Volontari in Attività di assistenza alla persona, trasporti sociosanitari, trasporti dializzati, integrazione sociale, assistenza e supporto alla popolazione, con maggior riguardo ad anziani, disabili ed infermi.

 "Anche quest'anno - ci dice Santo Cantali -  non abbiamo esitato a presentare nuovi progetti per inserire nuovi Giovani ad impegnare il loro tempo prezioso in qualcosa di utile, dare loro un opportunità di crescita e di formazione e perché no,  avvicinarli al mondo del Volontariato in Misericordia"

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L’acqua è oro e ora non è solo un modo di dire: il bene più prezioso potrà essere oggetto di speculazione finanziaria. Come preannunciato a settembre, infatti, l’acqua è quotata in borsa e dunque il suo prezzo oscillerà come accade alle materie prime come appunto l’oro. E così, mentre in Italia votiamo perchè l’acqua resti un bene pubblico, nel mondo si pensa a quotarla in borsa.

Lo riferisce il CME Group che ha tracciato le prime previsioni di mercato basate sul Nasdaq Veles California Water Index. Una notizia che avremmo voluto vedere in prima pagina su tutti i giornali, e di cui invece i media stanno parlando fin troppo poco, considerando la sua gravità per l’umanità tutta.

L’acqua scarseggia: uno studio pubblicato proprio un anno fa ha mostrato come montagne e ghiacciai di tutto il mondo non riescano più a stoccare e immagazzinare l’acqua per colpa della crisi climatica, e come questo porterà in pochi anni ad una vera e propria emergenza idrica planetaria con quasi due miliardi di persone che moriranno di sete, letteralmente.

Contribuisce alla crisi l’eccessivo sfruttamento di questa risorsa da parte del settore primario, dell’industria e del consumo umano, rendendo l’acqua, sulla carta un bene largamente disponibile vista la sua diffusione sul pianeta, un bene prezioso non perché fondamentale ma perchè sempre più raro.

In questo disastro causato prevalentemente dall’uomo la prima reazione “concreta” è della finanza: il prezzo dell’acqua oscillerà e quindi potrà essere oggetto di investimenti e, purtroppo, di speculazioni più o meno legali.

L’8 dicembre, per esempio, il Nasdaq Veles California Water Index quotava l’acqua a $ 486,53 per piede acro, una misura di volume comunemente usata negli Stati Uniti equivalente a 1.233 metri cubi.

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